mercoledì, luglio 27, 2022

L'idea sbagliata del trascendente

 


Pregare per avere la Prudenza è già un inizio di Sapienza. Teresa di Calcutta prima di andare ad aiutare i malandati pregava cinque ore al mattino e fuori era scuro. Il cristiano è un uomo che vive la memoria, la percezione della presenza di Cristo, in tutto quello che fa. Il cristiano è un uomo che riconosce la sua dipendenza da Cristo nell’istante, e vive l’istante come offerta a Lui perché lo trasformi. Questo è ciò che si chiama preghiera. La preghiera non è allora un’azione tra le altre, ma lo spazio, l’orizzonte totale e la dimensione ultima di ogni azione e per questo Cristo diceva: “Bisogna pregare sempre”. La preghiera è coscienza della presenza di Cristo, cioè memoria e coincide con la prospettiva stessa di ogni espressione umana, così come il senso religioso non è un aspetto della ragione, ma l'orizzonte stesso e la dimensione ultima della ragione. In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Riconoscere la presenza di Cristo è un lavoro. Esso consiste nel prendere continuamente iniziativa per riprendere il valore di questo avvenimento per la nostra esistenza. Normalmente noi, invece di riconoscere la presenza di Cristo, ci facciamo delle immagini di come dovrebbe essere, che finiscono per essere superate e distrutte. Così chi si stanca, perché non capisce come vorrebbe, se ne va. Chi invece segue, cambia, e tutto per lui si trasfigura. Alla radice del nostro errore c'è un'idea sbagliata del trascendente che ci porta a diventare fondamentalisti. Persone che vedono il cristianesimo come una verità che si impone alla ragione dall'esterno. Invece occorre un'intelligenza della bellezza, non un'intelligenza del nostro progetto. La bellezza è il fascino del vero. L'intelligenza della bellezza è per sua natura aperta, tutta protesa ad affermare qualcosa di più grande di noi, che ci strappa continuamente alle nostre immagini. Del resto, non c'è niente di più terribilmente deludente e disfacente di un proprio progetto che si riesca accanitamente a realizzare. La vocazione della vita è allora una sola: essere a disposizione, non sistemarsi o possedere.
Il concetto nietzscheano di Übermensch, citato nell'opera fondamentale "Così parlò Zarathustra" (Also sprach Zarathustra), per tradizione inteso come Superuomo, ovvero un uomo superiore che si liberò dall'asservimento alle etiche tradizionali del perfezionamento e dell'obbedienza a un qualsiasi Dio, considerate da Nietzsche un "equivoco".


51 commenti:

  1. Immagine:

    La falsa personalità è una sorta di maschera.

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  2. Il termine corrispondente trascendente, se si assume il significato etimologico di «ciò che è superiore ad ogni altro nello stesso genere», può essere attribuito a ciò che è al di sopra dell'esperienza sensibile e della percezione fisica umana, come ad esempio Dio.

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    1. Per quanto riguarda la religione, Nietzsche definisce il cristianesimo come "platonismo per il popolo", nel senso che afferma due realtà, di cui quella che non si vede è la più importante. Non solo: il cristianesimo oppone i valori del cielo a quelli della terra. Così esso è la religione dei deboli, dei vinti.

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  3. Siamo tutti ( chi più chi meno) peccatori.
    Il “mondo” è anche la “mondanità”, cioè coloro che rigettano coscientemente e coerentemente i valori dello spirito, la verità, l’amore, il bene, la giustizia. Io non rigetto, la mia vita è molto umile, e dono massima fiducia ai deboli, agli umili.
    Purtroppo non prego mai, anzi, sento un disagio profondo soprattutto se devo recitare il rosario. Si ripetono sempre le stesse cose, pure in chiesa nelle omelie che abbiamo quasi imparato a memoria.
    Credo che Dio mi segua sempre nel mio dare quotidiano...mi vuole in " vita"...la vera vita.

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    1. Senza Dio siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri! Io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, Dio mi mette il Suo Amore nel cuore e così posso amare i poveri. Pregando!
      Trusilla, bisogna sapere perché Teresa pregava.

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  4. Un Don molto carismatico mi ha detto di parlare con Lui.

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    1. Può essere utile se non sei prevenuta.

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    2. No, non sono prevenuta...se sbaglio il rendiconto non tarda mai ad arrivare.

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    3. Proprio Madre Teresa ha confermato piu volte il proprio rammarico di non trovare Dio. Lo cercava nelle preghiere forse? Nella sua corrispondenza privata si trovano frasi sconvolgenti per una futura santa: “Sento che Dio non è Dio … che non esiste veramente… Io chiamo, io mi aggrappo, io voglio, ma non c’è Alcuno che risponda. Nessuno, nessuno… Io non ho alcuna fede. Nessuna fede”. Interrogativi radicali tenuti nascosti per decenni. Perché qui non si tratta semplicemente, come preferiscono dire gli apologeti, di quel fenomeno che i teologi cattolici chiamano la “notte della fede”.

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    4. La Chiesa nasconde perché sa benissimo che le persone non comprendono.
      Teresa pregava per ricevere l'amore di Dio, che sicuramente arrivava, ma per Lei non era abbastanza.
      Ci sono santi che cercavano le stimmate.

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    5. Leggi questa preghiera di Teresa:

      PREGHIERA

      Signore, insegnami a non parlare

      come un bronzo risonante

      o un cembalo squillante,

      ma con amore.

      Rendimi capace di comprendere

      e dammi la fede che muove le montagne,

      ma con l'amore.

      Insegnami quell'amore che è sempre paziente

      e sempre gentile;

      mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;

      l'amore che prova gioia nella verità,

      sempre pronto a perdonare,

      a credere, a sperare e a sopportare.

      Infine, quando tutte le cose finite

      si dissolveranno

      e tutto sarà chiaro,

      che io possa essere stato il debole ma costante

      riflesso del tuo amore perfetto.

      Gloria

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    7. L'ho riletta..
      È bellissima questa preghiera
      Grazie Gus. ❤️

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  5. E credimi le persone che arricciano il naso quando c'è da " raccomandare" qualcuno molto più sfortunato di loro sono proprio le dame della chiesa.

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  6. Per questo comportamento delle persone di chiesa si può affermare la perdita dei valori e la realizzazione di un nuovo mondo auspicato da Nietzsche. Dalla morte del concetto di peccato l'uomo arriva all'agognata libertà senza confini.
    Le conseguenze sono riportate dai media.

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  7. Due cose sono fondamentali nelle persone di fede: primo, dare fiducia incondizionata a chi non ne ha più, anche se comprendi che per alcune persone disperate, forse, non c'è più nulla da fare.
    Secondo: non illudere minimamente una persona in grave difficoltà se non si hanno certezze per risolvere concretamente qualche loro problema.
    Non importa, soprattutto per un cristiano, se perde credibilità, di opportunità per "gratificarsi" ne avrà molte altre.
    Invece si imbastardiscono a fare i maestrini e maestrine.
    Oggi ne è successa una grossa. Andrò dal vescovado a chiedere spiegazioni del comportamento di quel parroco e delle " faccione" che lo circondano Certo che andrò.
    Ora, i timorati di Dio, aiutano solo chi va in chiesa e magari pulire la sacrestia gratis...
    Porca...tr..



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    1. In tutte le parrocchie c'è crisi di anime buone.
      La fede non si impone. Questo è il problema del trascendente.
      Quando il cristianesimo diventa un insieme di regole scade nell'arido formalismo.

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  8. Ciao Gus, come stai? Non ho mai smesso di scrivere, anzi. In questo periodo sono impegnata nella realizzazione dei miei sogni che richiedono il massimo impegno e attenzione. Ti ringrazio di cuore per essere passato dal mio blog e di avermi lasciato il tuo pensiero. Un abbraccio e un sorriso di cuore cuore cuore! ❤

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    1. Nei tuoi 2 blog gli ultimi post non sono recenti.
      Tu sei nel mio blogroll e quando scrivi vedo i post.
      Sto bene, grazie e baci.

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  9. Finalmente blogspot mi ha permesso di commentare!

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  10. La Chiesa veicola il divino servendosi dell'umano e l'umano è portato all'errore, che teologicamente si chiama peccato.
    Soffermarsi sugli errori che ci saranno sempre è un modo per non aderire mai.
    San Francesco per esempio non si è scandalizzato e non lo ha fatto nemmeno Caterina da Siena che indirizzava lettere di fuoco contro la mafia di Avignone e a Gregorio XI che era il papa.
    Se la Chiesa dice di sé: io sono una realtà fatta da uomini, che veicola qualcosa di eccezionale, cioè il divino, non la si può giudicare nel suo valore profondo elencando i delitti e le ristrettezze degli uomini che fanno parte della Chiesa stessa. Al contrario, se nella definizione di Chiesa entra l'umano come veicolo scelto dal divino per manifestarsi, in tale definizione potenzialmente entrano anche quei delitti.

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    1. San Francesco ha rinunciato a tutto senza farsi mancare nulla. Perché avrebbe dovuto vergognarsi?
      Madre Teresa forse non ha capito quanto gli ha dato Dio per compiere la sua missione:...forza, coraggio, umiltà e tanta, tanta salute.

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    2. Quando il Poverello d'Assisi iniziò il suo cammino di fede constatò amaramente che "nessuno gli diceva che cosa dovesse fare". Erano tempi bui per la Chiesa cattolica. Non c'erano per la cristianità veri punti di riferimento e i tanti gruppi e movimenti di riforma non furono capaci di restare nella Chiesa cattolica.

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    3. L' ha aiutato tanto santa Chiara.

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    4. Chi ha paura di essere giudicato preferisce non giudicate...che poi non sono giudizi ma constatazioni.
      Non ti rispondo più perché non sto bene.

      Soffermarsi sugli errori che ci saranno sempre è un modo per non aderire mai.
      Non diciamo sciocchezze, stai tranquillo aderiamo ugualmente
      però con qualche riserva.
      B.notte

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  11. Penso che sta sbagliando e qualcuno dovrebbe dirglielo.

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  12. Sono troppo incazzata, gus

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  13. benché agnostico (forse anzi proprio perché) sono sostanzialmente d'accordo.
    anche sulla conclusione a proposito di nietzsche.
    ciao

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    1. L'ho trovato tra gli spam.
      ciao.

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    2. avevo notato che era finito lì (noto tutto, anche se non pare :)
      grazie e ciao

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  14. "Se la Chiesa dice di sé: io sono una realtà fatta da uomini, che veicola qualcosa di eccezionale, cioè il divino, non la si può giudicare nel suo valore profondo elencando i delitti e le ristrettezze degli uomini che fanno parte della Chiesa stessa. Al contrario, se nella definizione di Chiesa entra l'umano come veicolo scelto dal divino per manifestarsi, in tale definizione potenzialmente entrano anche quei delitti."
    Caro gus un vero cristiano piange e si dispera di quello che vede, che ha visto soprattutto oggi. Chiudono gli occhi solo i cristiani falsi e egoisti che non possono fare a meno psicologicamente della chiesa. E questa gente non va bene. Davvero scadono nell' arido formalismo. Si nota subito

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    1. Le magagne della Chiesa non sono una novità.
      Pensa che Pietro, il primo papa, prima che il gallo cantasse, rinnegò tre volte Cristo.
      Cosa significa? Noi andiamo in parrocchia non per giudicare un prete, ma per ascoltare i Vangeli, il vecchio testamento.
      La vita di un cristiano non può prescindere dai Sacramenti:

      Il Battesimo
      L’Eucarestia
      La Cresima
      La Penitenza o Confessione
      L’Unzione degli infermi
      L’Ordine sacro
      Il Matrimonio

      Che osserviamo solo nelle parrocchie.

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  15. Riconoscere la presenza di Cristo è difficile, soprattutto perchè l'uomo è egocentrico e spesso vuole superare Dio. Ad ogni modo non basta la preghiera per accorgersi della Sua presenza, credo che ci voglia innanzitutto una grande fede e poi un cuore aperto ad accogliere la parola del Vangelo, ad accogliere l'umanità e il perdono.

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    1. Già, è un perdono perpetuo che fa quasi pena. Sarebbe più difficile vero accorgersi di qualcuno che sta sbagliando? Senza presunzione eh. Meglio andare a confessarsi tre volte al mese?

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    2. Solo quando accade qualcosa di straordinario attraverso un incontro con chi ha grande fede si può sentire la presenza di Cristo.

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    3. Bilba, chi va a confessarsi tre volte alla settimana a Pescara viene chiamato *bizzoca*. Solo quando certi peccati sono gravi e ti bruciano l'anima bisogna chiedere perdono a Dio attraverso la confessione.

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    4. Mentre tre volte al mese come viene chiamato?

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    5. Mi chiamo Biba non Bilba.
      Però il bizzoco si dedica alle preghiere con zelo e fervore.
      Ho passato giorni angoscianti, io soffro di certe situazioni. Devo creare una barriera.
      Sono distrutta
      Notte.
      Ps tu invece te ne freghi

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    6. Biba, non ti curare delle persone che sbagliano.

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  16. La preghiera di Madre Teresa è quasi una poesia. Sul cosa,sia la preghiera non si darti una risposta a cui sanno e non sapevano nulla

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    1. In fondo la preghiera di Teresa è la sintesi di quello che dovrebbe essere un uomo cristiano.

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  17. Sono sincera e ti confesso che non prego. Ho cercato di vivere i miei 70 anni evitando di essere un parassita o un'inquilina di questa terra. Mi sono dedicata alle persone con amore, sia svolgendo il mio lavoro che con chi mi circonda. I sentimenti e la tenerezza mi hanno sempre aiutata e poiché il tempo a mia disposizione è poco preferisco agire. Sicuramente invidio chi prega perché è meno solo.

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  18. Il commento che hai postato mi dà l'idea di una persona che ha Dio dentro e non ci crede.

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  19. Have a nice weekend Gus. Thank you for visiting my blog.

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    1. Ciao Caroline.
      Vengo da te per le immagini.

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  20. Prego Dio e faccio serenamente a meno di Chiese umane, specie questa.

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    1. Ciao Franco.
      Pippa vive e lavora ancora a Roma?
      Fammi sapere.

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    2. Sai che non la sento da un bel po'.. prendemmo un'aperitivo illo tempore..e mi sembrava serena anche se irrequieta di natura..in cerca di equilibri, sicuramente.. ma quello lo siamo un po' tutti..

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