domenica, agosto 08, 2021

Neha Paswan

 



                                         Daniele scrive: 


La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio  o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger  ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.




                                          Femminicidio



Neha Paswan amava vestirsi in modo moderno e il padre aveva fatto di tutto per farla studiare. L’hanno trovata che penzolava da un ponte nel distretto di Deoria, una delle regioni meno sviluppate dell’Uttar Pradesh.
Neha Paswan sognava di diventare una poliziotta. Il padre, Amarnath Paswansi, era spezzato la schiena nei cantieri edili a Ludhiana, una cittadina del Punjab, per mandarla a scuola e farle avere un futuro. Invece è stata ammazzata per un paio di jeans. Accade ancora questo alle ragazze in India che non possono sentirsi al sicuro neanche all’interno delle loro case.
A Neha piaceva vestirsi in modo moderno, ci racconta oggi la Bbc, così spesso indossava un paio di jeans e un top, un abbigliamento inusuale nel villaggio di Savreji Kharg, dove viveva, nel distretto di Deoria, una delle regioni meno sviluppate dell’Uttar Pradesh. La scorsa settimana la giovane aveva osservato un giorno di digiuno religioso e si era messa a pregare in jeans quando è stata ripresa dai nonni paterni . Lei si è ribellata, ha replicato che non si sarebbe cambiata e la discussione è degenerata. I suoi parenti l’hanno picchiata con dei bastoni fino a renderla incosciente. La madre Shakuntala Devi Paswan ha raccontato alla Bbc che i suoi suoceri hanno chiamato un taxi e hanno assicurato che l’avrebbero portata in ospedale. «Ma non mi hanno permesso di accompagnarli — ha detto la donna — così ho chiesto ai miei parenti di cercare Neha in corsia ma non l’hanno trovata».
Il ritrovamento del corpo
Neha non è mai arrivata in ospedale, il suo corpo è stato trovato appeso sul ponte che passa sopra il fiume Gandak. Il video della folla intorno al cadavere è agghiacciante. La polizia ha arrestato quattro persone: i nonni, uno zio e l’autista dell’auto. Ma altri parenti potrebbero essere coinvolti nell’omicidio.
La madre della ragazza ha raccontato agli agenti che i suoceri stavano facendo pressioni su Neha affinché lasciasse i suoi studi in una scuola locale e spesso la rimproverava per aver indossato qualcosa di diverso dai tradizionali abiti indiani.
Le ragazze e le donne in India vivono in costante stato di pericolo: rischiano di essere abortite a causa della preferenza per i figli maschi e vivono in luoghi dove la vita è scandita da rigide regole patriarcali. Ogni gesto di ribellione deve essere punito. La violenza domestica è dilagante in India e in media 20 donne vengono uccise ogni giorno per aver portato doti insufficienti.
Per questo il caso di Neha è solo una goccia nel mare. Lo scorso mese è diventato virale un video che mostrava una giovane di 20 anni, a Alirajpur nello Stato di Madhya Pradesh, picchiata dal padre e dei tre fratelli perché era scappata dal marito maltrattante. Qualche giorno prima nel vicino distretto di Dahr due ragazzine sono state prese a calci e pugni per aver parlato al telefono con un cugino. 

Monica Ricci Sargentini.


19 commenti:

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    1. Dopo il Codice di Manu ci sono stati molti cambiamenti, ma le sacche violente seguitano a spadroneggiare.

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    1. Ciao OLga.
      Non si capisce questa cattiveria perpetrata verso le donne.

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  3. In India e in molte altre parti del mondo le donne, purtroppo, non hanno libertà di essere se stesse, non hanno il diritto di essere donne. Sono storie orribili. Ingiustizie grandi quanto il mondo.

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    1. La violenza verso le donne avvelena il mondo.

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  4. Il mondo deve ancora crescere. Noi ci riteniamo civili, ma siamo ancora primitivi. In altri paesi si dovrà lavorare ancora a lungo, solo per arrivare alla nostra "civiltà".. :(

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  5. Seguita ad applicarsi la legge del più forte. Purtroppo la vita è molto diversa dalle Olimpiadi.

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  6. In tema con il post che ho scelto, purtroppo ci sono tante situazioni simili, in varie parti del mondo.

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    1. Ridare la donna la libertà è un impegno di molte persone.
      Bisogna agire con maggiore rapidità.

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    2. Vincenzo, ho apprezzato il tuo post.

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  7. Una storia terribile che mette in drammatico risalto il duro scontro tra giovani donne che vogliono anche ob quei luoghi vivere e vestirsi liberamente e l'arretratezza culturale divina società retrograda che non lo accetta. Di solito questi omicidi si consumano in ambito familiare ed invece in questo caso Neha aveva trovato un padre meraviglioso che aveva incoraggiato la figlia ad essere indipendente e scegli8il proprio futuro senza costrizioni sociali prestabilite. Leggere queste notizie fa male molto ancora va fatto per ottenere una vera libertà della donna nel mondo

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    1. Certo, sono cose terribili che restano immutate nel tempo.

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  8. Non è la prima volta che sento e leggo di femminicidi avvenuti per mano di parenti stretti e purtroppo ogni volata non riesco a darmi una spiegazione, soprattutto se tra questi ci sono delle donne che a loro volta hanno subito le stesse ingiustizie.
    Non capisco e forse non voglio neanche cercare di capire.

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    1. Prima questi fatti avvenivano nel nascosto, ora se ne parla apertamente.
      Ciao Stefania.

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  9. La situazione delle donne in India è particolarmente difficile. Si sentono delle bestialità inenarrabili (tipo questa). Ma ahimè non è l'unico Paese dove esiste questo atteggiamento nei confronti delle donne. E ne sappiamo qualcosa anche noi vista la vicenda, molto simile, della povera Saman.

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  10. Il problema dell'India è che ci sono le le leggi per la sicurezza delle donne, ma sono in pochi ad affrontarle.

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