Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: ‘Rendimi giustizia sul mio avversario’.
Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: "Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa".
Il Signore disse: «Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»
Gesù è venuto per perdonare i nostri peccati e abbattere la religione maligna di Caifa. Attraverso l'atto penitenziale vengono rimessi i peccati, ma sono tanti che non conoscono Gesù e mettono in dubbio la sua esistenza. Che ne sarà di questi nostri fratelli?
Per sperare occorre aver ricevuto una grande grazia, la grande grazia della certezza nel presente: pochi hanno certezza nel presente, tutti hanno certezza nel presente quando non ci pensano; se ci pensano non hanno nessuna certezza. A cosa pensano? Ai soldi, alla carriera politica, alla moglie dell'amico, al marito dell'amica. Le ragazzine escono di casa con la pillola del giorno dopo e le mamme lo sanno. Più in la invece di fidanzarsi e poi sposarsi, cosa fanno? Convivono, oggi con uno e domani con un altro. Tu che hai speranza puoi immaginare un cambiamento quando le parrocchie sono piene di anziani e non di giovani? Mancano anche i preti che vengono dall'Africa. Le vocazioni sono pochissime nei paesi sviluppati.
mercoledì, aprile 07, 2021
Il giudice malvagio
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"Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?"
RispondiEliminaQueste parole sono terrificanti. Mi sembra chiaro che già siamo nel rovinoso cammino verso l'abbandono della Fede.
Buona serata!
RispondiEliminaGrazie,
EliminaCiao OLga.
Non l'ho capita molto 'sta parabola a dirla tutta.. Dio viene a rendere giustizia alla fine perché lo preghiamo fino allo sfinimento? E comunque vuole provare persone che fanno lo stesso con i loro simili? E poi sta cosa del giudice malvagio? E chi ci dice che la vedova non fosse in torto?
RispondiElimina..ma vedi.. con tutte queste domande è come se mettessi in dubbio l'esistenza di Dio.. cosa che non faccio, perché l'unica certezza che ho è nel presente, e ringrazio Dio infatti, di svegliarmi col sole ogni mattina.
Poi le critiche ci stanno... mancano i preti? ..certo, se le suore potessero officiare.. fine dei problemi.. le tradizioni si cambiano.. anche il Padre Nostro si è dovuto piegare all'evoluzione, alla logica, all'amore di un Dio che certo non "induce" al Male.
Il presente è un dono immenso, come la vita, come la Fede.
Anche chi non crede, è nel cuore del Creatore, se vive d'amore, carità e rettamente.
C.E.I.:
EliminaLuca 18,1-8
1 Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: 2 «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. 3 In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. 4 Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, 5 poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». 6 E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. 7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? 8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Franco, e un brano del vangelo di Luca.
Io ho cercato di interpretarlo.
Tu sei libero di pensare quello che la tua fede ti suggerisce.
La parabola dice disonesto, anziché ingiusto. Ancora più complicato.
EliminaLa disonestà è una conseguenza dell'ingiustizia praticata dal giudice.
EliminaQuando leggo di bambini che hanno un tumore, quando immagino i genitori straziati dal dolore, vederlo morire , giorno per giorno, NON POSSO credere in un Dio, e non parlarmi di libero arbitrio.
RispondiEliminaDio aspetta una risposta dagli uomini in base ai loro comportamenti nella Terra. Se l'uomo dice sì avrà la vita eterna accanto al Padre. Questo non significa che la sofferenza in questa vita sia irrilevante. Anche Cristo ha pianto per la morte di Lazzaro.
EliminaQuesto è il cristianesimo. Siamo liberi di crederci o pensare che sia una favoletta.
Interpretazione
RispondiEliminaDalla parabola si possono ricavare diversi elementi: innanzitutto che la persistenza della preghiera ha portato infine la vedova a raggiungere il suo scopo, cioè di farsi almeno ascoltare dal giudice, ribadendo comunque che Dio è ben più lesto nel rispondere alle preghiere dei suoi fedeli, e lo fa con maggiori motivazioni. La parabola dell'amico importuno ha un significato simile.
Joel B. Green intende questa speranza come un inno a non perdere la speranza nell'escatologia del messaggio cristologico, ed anche un'eco a Siracide 35: "perché il Signore è giudice e non v'è presso di lui preferenza di persone. Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso. Non trascura la supplica dell'orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento. Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?"
William Barclay riporta come la parabola si concentri ben poco in realtà su chi prega, ma piuttosto sul contrasto tra Dio e l'uomo. Nella preghiera si parla ad un Padre pronto a donare.
Donald Parry e Jay A. Parry ha suggerito che "questa parabola applichi a ciascuno di noi che ha degli avversari che possono anteporsi alla nostra vita spirituale, siano essi esseri mortali o demoniaci, o particolari peccati che continuano a fiaccarci. Noi, come la vedova importuna, dobbiamo sempre pregare contro questi avversari. Se lo faremo, il Padre Celeste ascolterà le nostre preghiere e ci porterà alla liberazione." Come lo stesso Cristo ha suggerito in questa parabola la liberazione non potrà essere offerta in maniera completa sino a quando "il Figlio dell'uomo non sarà venuto." (Lc 18,8) Cristo vendicherà i suoi eletti, quanti hanno mantenuto in lui la fede nel suo secondo ritorno sulla terra (Lc 18,7-8).
Può non piacere ai credenti, a chi ha fede, ma è in atto un processo di secolarizzazione sotto gli occhi di tutti. Sarò sincero: non vedo un futuro roseo per le religioni classiche. Perché? Lo hai sottolineato anche tu dicendo che le vocazioni sono pochissime nei Paesi sviluppati. Ecco... il problema, anche delle vocazioni, è che si sta andando verso un futuro che farà dello sviluppo il fine ultimo.
RispondiEliminaVivere secondo l'insegnamento del cristianesimo è già un Paradiso.
EliminaIl giudice deve rispettare le persone e obbedire a Dio.
RispondiEliminaCiao Gus 😛!
Mancano vocazioni ed io dico quasi per fortuna, l'amore non si predica in chiesa..io vivo in un paese e posso assicurarti che le chiese sono vuote..ci sarà un motivo? Qui i "vecchi" dicono fa quel che il prete dice e mai quel che il prete fa..il vivere nel "giusto" modo è dentro di noi non è insegnamento del cristianesimo..qui c'è un grande convento "cittadella ecumenica" per tutto il periodo della scuola l'ho frequentata, abbraccia tutte le religioni, hanno villaggi di aiuto e sostegno in tanti paesi in via di sviluppo, fanno capo a loro anche missionari..in questo posto si respirava il "paradiso", eppure è un "posto" discusso, arrivano anche pullman da ogni dove per le messe di guarigione..mi suona cosi strano leggere che bisogna obbedire a Dio, io ascolto la mia coscienza con tutti gli sbagli che durante il percorso della vita si possono fare senza temere un giudizio universale (quando ero piccola i buoni e cattivi del giudizio universale mi facevano soffrire tantissimo!!)..
RispondiEliminaBuongiorno gus, buona giornata
Friedrich Wilhelm Nietzsche aveva ampiamente previsto che l'uomo a causa della sua debolezza non avrebbe avuto la forza di osservare i Comandamenti e per vivere una libertà senza confini avrebbe decretato la morte di Dio e quindi il peccato sentendosi con la coscienza pulita.
EliminaInvece, ha commesso crimini gravi eliminando l'amore per il prossimo.
Con il divorzio ha sfasciato la famiglia, con l'aborto immotivato ha impedito lo sviluppo di una vita, ha usato il sesso come piacere fine a se stesso, separandolo dall'amore e dalla procreazione. Ha violentato l'ambiente fino alla distruzione di un equilibrio che ha permesso lo svilupparsi di virus pandemici.
Il cristiano ha una coscienza scritta e non modellata ai suoi desideri. L'uomo può dire che Dio è una favola insensata, ma se questo Dio dovesse esistere, allora, come la mettiamo?
Buona giornata Ges.
Insisto: è pieno di suore con la vocazione.
EliminaLa parabola l'ho spiegata a Irina.
EliminaNon devi mischiare le malefatte della Chiesa con i vangeli.
Il precursore del pensiero corto si chiama Nietzsche ⟨nìčë⟩, Friedrich Wilhelm. - Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate in poi) e un appassionato appello al futuro, alla creazione di un uomo nuovo capace di affrontare la tragicità della vita senza bisogno di certezze filosofiche o religiose. Le sue idee antidemocratiche e l'esaltazione della volontà di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.
RispondiEliminaNel mondo del pensiero corto anche l' Apocalisse è corta. Passa dalla muccapazza allo tsunami, dall' Aids all' influenza aviaria, transitando per l' obesità dei bambini e per il terrorismo islamista, dalla siccità alla bomba atomica coreana~ E sempre correndo da un 'emozione a un' immagine, da un bacio perugina a una catafstrofe, dall' io minimo alla rivolta delle periferie, la vita diventa un viaggio velocissimo nella sconclusionaggine dell' asprezza sonora, un pensoso galleggiare nel nulla. L' illusione è quella dei frattali, con il pensiero corto che riproduce intensamente ma minimamente quello lungo, come in un granello lavico c' è già intera la forma della rovina da cui si è staccato.
RispondiEliminaFrancesco Merlo
Fino a qualche anno fa la nostra società era proiettata costantemente nel futuro, adesso è così, un eterno presente. Anche perché abbiamo perso la capacità di programmare. E l'italiano è un popolo di risparmiatori. E di accumulatori.
RispondiEliminaRelativamente alle categorie, l'uomo ha sempre cercato semplificazioni attraverso le categorie. Non sono d'accordo con questo tipo di ragionamento: non tutte le persone sono facilmente inquadrate in una categoria.
E poi sì, dovrebbe avere valore la persona singola (di valore), non dovrebbe essere il gruppo a esprimere indistintamente un valore o un disvalore.
L'io, il nostro io, è il crocevia tra l'essere e il nulla. La grave questione è, dunque, se l'esistenza finisca nella polvere del tempo che passa, oppure se il tempo sia gravido di futuro: su ogni istante grava il peso dell'eterno.
RispondiEliminaQual è la posizione della nostra vita?
Luigi Giussani.