Cara Brunella,
io ho visto la donna che sarebbe diventata mia moglie in uno stabilimento balneare di Pescara che si chiama "Le quattro vele". A nord c'è un altro stabilimento che ha un nome cinese. Qualche anno fa mio figlio che non conosceva la mia storia, rientrando a casa, mentre stavamo guardando la TV, mi fece una confidenza: "Augusto, oggi ho visto una ragazza con i capelli biondi. I nostri sguardi si sono incrociati e lei mi ha sorriso. Poi il vento ha scompigliato i suoi capelli coprendole il viso. E' stato un attimo. Sono certo che non dimenticherò quel volto né oggi, né domani e nemmeno tra centomila anni".
Quella ragazza è diventata la moglie di mio figlio.
Chissà se Danielino, suo figlio e mio nipote, nello stabilimento che viene dopo "Le quattro Vele" e " Hai Bin " incontrerà la ragazza bionda con i capelli che coprono il suo volto”
Gus, ti rispondo,
il primo nitido ricordo di te, attraverso il blog, coincide con il post delle caprette. E, attraverso le parole di quel post, mi è giunta la fragranza buona di Emanuela Bruna.
Perché un uomo, una persona, quando ha accanto una persona che odora di pane caldo, emana tra le righe la sua influenza.
Ho imparato pian piano a conoscere questo amore “dedicato”, questa consapevole riconoscenza verso chi sa trarre da noi il lato fragrante delle cose buone.
Ho imparato a riconoscere in te anche il pensiero della paura della inevitabile perdita.
Ho sempre immaginato questa coppia unita soprattutto nei momenti duri. Questa dedizione naturale, questo spirito leggero del sacrificio, naturale come l'amore, necessario come l'aria.
In molte frasi che hai scritto ho letto l'ammirazione verso questa donna. E questo non è solo frutto dell'amore. Ma della consapevolezza di avere al fianco una donna delicata e cristallina. Unica per tanti versi. Anche migliore di noi.
Una donna capace di lasciare una scia di buono ovunque passi, ovunque guardi.
Credo che persone così, anche ora che non ci sono più, siano presenti nell'aria, al primo sbocciare delle violette, nello sguardo delle caprette, nella brezza del vento che scompiglia i capelli perché hanno la capacità di abitare gli animi. Per sempre. E restarvi impresse con il loro profumo.
Un dolore sordo e intraducibile segna il passo alla perdita fisica.
Ma mi piace pensare che i mille fiori che presto sbocceranno siano mischiati col suo profumo, del suo, ora a noi invisibile, continuo gesto di cura, di soffio, di sorriso verso gli altri.
Con grande affetto
Brunella.
Un giorno sono andato a trovare le caprette.
RispondiEliminaStavo su questa sedia, con il monitor e la tastiera.
E' venuta mia moglie:
"Augù, la parrucchiera è piena di clienti.
Vorrei andare a trovare le caprette.
Vuoi venire?".
Sono rimasto perplesso. Non conosco caprette.
Difficilmente dico di no a mia moglie.
Camicia, jeans, e l'avventura è cominciata.
Lei indossava un abitino grigio e una sciarpa di seta curiosa. Pure grigia, ma enorme.
Un filo di colore sulle labbra, occhi celeste chiaro, i capelli biondi.
Nelle mani qualche foglia di verdura.
Il posto delle caprette non era lontano.
A sud dello Stadio Adriatico. Un prato verde, ai margini della pineta dannunziana, dalle tamerici salmastre.
Tante volte mi era capitato di passare di lì, ma le caprette non le avevo mai viste.
Sì, le caprette ci sono. Anche le galline e un piccolo cinghiale nero.
Le bestioline hanno visto Manu e si sono presentate.
Ha offerto la verdura, le ha chiamate per nome.
Ho l'impressione che le caprette abbiano risposto.
Ho chiesto a Manu: " Ma le conosci da tanto le caprette?"
Mi ha risposto: "Sì, da tanto. Mentre tu eri al lavoro, avevo sempre un attimo di spazio
libero per trovare le mie amiche".
Brunella aveva un blog nella piattaforma Splinder, e lì ci siamo conosciuti virtualmente.
RispondiEliminaBrunella abitava a Pescara e aveva una figlia di Nome Alice che praticava tennis professionistico.
Non ho conosciuto Brunella nel reale. Sembra strano, ma questo è il mio approccio al blog che si realizza attraverso una rigida separazione tra virtuale e reale.
Sono passati parecchi anni e di lei che aveva un blog anche su Blogger, non so niente.
Le parole di entrambi toccano il cuore ma sono così vostre e personali che non mi sento di commentare nulla di più, soprattutto le tue. Commovente il ricordo dell'incontro con colei che diventerà la tua futura moglie e poi quello di tuo figlio che tra l'altro ha un figlio a cui ha dato il mio stesso nome. Ho detto anche troppo, sporcando il doveroso silenzio che meritano queste parole un silenzio che raggiunge l'animo di ciascuno con il linguaggio delle emozioni.
RispondiEliminaE' una storia d'amore. Ce ne sono tante nel mondo, ma ormai la gente si vergogna anche a raccontarle.
RispondiEliminaTi ringrazio per le tue splendide parole.
buon pomeriggio Gus!
RispondiEliminaCiao OLga.
RispondiEliminaOggi sono troppo malinconica per sorridere al dolcissimo ricordo che racconti. Mi viene da piangere. Le immagini che lasci sono bellissime, tua moglie era una persona speciale.
RispondiEliminaLa malinconia andrà via.
EliminaGrazie.
Ciao Ninin.
Un post bellissimo e intriso di sentimenti belli e intimi che leggendolo mi sembra di violare qualcosa di troppo personale. Grazie Gus.
RispondiEliminasinforosa.
E' una storia semplice che l'amore ingigantisce.
EliminaImmagino che tu e Bruna, abbiate condiviso tanti momenti e questi momenti, che a posteriori chiamiamo ricordi, sono il modo in cui una persona resti sempre dentro di noi. Attraverso i tuoi pensieri, anche solo citando, in maniera giocosa D'Annunzio, lei è immortale e la semplice gioia di quei giorni resterà sempre dentro di te, così come il suo spirito tornerà sempre dalle sue caprette; Conosco il posto ... mi hai ricordato delle cose ... sei premuroso a tutt'oggi con lei e questo è ciò che ti contraddistingue.
RispondiEliminaLa parte bella del post è quella scritta da Brunella.
RispondiEliminaE' entrata nel mio cuore e ha riconosciuto cosa significa amare.
È raro davvero sentire storie come questa. La gente parla poco di affetti e sentimenti che però son le cose che danno più senso alla nostra esistenza.
RispondiEliminaHo scritto molto su Bruna. Il suo amore per la pioggia, per l'insegnamento e la capacita di sdrammatizzare anche un malore che ha preceduto la sua morte, tutto per farmi stare tranquillo il più a lungo possibile.
EliminaMi sono emozionata Gus, a leggere soprattutto il tuo post, il modo in cui hai conosciuto tua moglie, a come hai riconosciuto che sarebbe stata tua moglie. Non posso che dire semplicemente grazie per aver parlato con semplicità di questo sentimento meraviglioso.
RispondiEliminaLa semplicità è connessa al racconto di qualcosa che hai vissuto.
EliminaQuando parlo di religione tutto diventa più complesso perché gli
altri riconoscono facilmente l'amore e molto di meno il Mistero.
Splendida la storia dell'incontro tra due stabilimenti, prima te poi tuo figlio.. sa di antico, di romantico, di buono.. bellissimo leggervi..
RispondiEliminaLa casualità è diventata positiva per me e Gius attraverso due stabilimenti balneari. Per Daniele bisognerà aspettare un po' di anni e chissà, faremo la tripletta.
EliminaBrunella attraversava un periodo difficile con il marito e ha scritto quasi con la speranza di essere protagonista di un risveglio dell'amore con il marito. Amava tantissimo la figlia che chiamava *Ciccina*.
Poesia pura e delicatezza...
RispondiEliminaGrazie di cuore, Gus!!!
Sono molto contento che una donna dolce come te abbia apprezzato la storia di Gus e Bruna.
EliminaQuanta dolcezza tra le righe di questo tuo racconto..un amore cosi grande è un regalo meraviglioso che la vita dona💛
RispondiEliminaBuona serata gus
Quello che siamo, quello che abbiamo avuto e quello che non ci è stato dato, quasi sempre, dipendono da un incontro.
EliminaCiao Ges.
Avevo diversi amici del blog con cui amavo chattare. Ma ora sono passati 2-3 anni da quando sono scomparsi dalla blogosfera. Non so cosa c'è che non va in loro. E sono triste. Ciao Gus!
RispondiEliminaA volte uno si aspetta di più dagli altri e abbandona il colloquio.
EliminaCiao Irina.
L'amore, quando è autentico, è la cosa più bella dell'universo.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Tutti abbiamo bisogno di dare e ricevere amore.
EliminaAbbraccio Francesca.
Due donne forse diverse ma molto sensibili.
RispondiEliminaTua moglie era una splendida donna, sarà sempre con te.
Se fossi gus cercherei di conoscere Brunella. A volte certi incontri (anche imprevisti) fanno riaprire i cuori.
Ed è una sensazione meravigliosa proprio perché capita all'improvviso, senza aver chiesto nulla
Non mischio il reale con il virtuale.
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