"Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?"
Mi sembra che questa frase esprima meglio di qualsiasi altra
la vera questione davanti alla quale si trova ciascuno di noi,
in questi tempi in modo particolare.
E siccome l'abbiamo sentita tante volte, il rischio è che
soprassediamo subito, considerandola un po' esagerata, una frase
di Gesù che non ci riguarda, come dire: "Ma cosa c'entra
propriamente con noi?”. Potrà valere per gli altri, atei e agnostici.
E in questo modo archiviamo la questione prima di cominciare.
Un richiamo ci indica che non ci conviene compiere
questo tipo di ragionamento. Ha detto Benedetto XVI: "Capita ormai
non di rado che i cristiani si diano maggiori preoccupazioni per
le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno,
continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio
del vivere comune. In effetti, questo presupposto non solo non
è più tale, ma spesso è perfino negato.
Nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario,
oggi non sembra più essere così in grandi settori della società,
a causa di una grande crisi di fede che ha toccato molte persone.
Questa crisi sta provocando effetti sempre più palesi che
rischiano così di trasformare il mondo in un deserto inospitale.
Sta avvenendo la scristianizzazione, una crisi del cristianesimo che attraversa
il mondo occidentale e non solo.
Per molti uomini, l’essere cristiano ha perduto di senso e
quindi d’ interesse: molti
lo ignorano del tutto e non si curano nemmeno di conoscerlo; molti altri lo
ritengono una cosa del passato, di cui non vale la pena occuparsi; altri si
sentono assolutamente estranei a esso, in quanto realtà religiosa che
pretende di incidere sulla vita umana, in particolare sulla vita morale,
e perciò non soltanto rifiutano tale pretesa, ma la combattono aspramente.
L’uomo confonde la libertà di agire, con il fare i comodi propri,
e l’egoismo impera
Le Messe sono piene di anziani, mentre i giovani non sanno più dialogare
e guardarsi negli occhi, sono tutti connessi alla tecnologia, che è
lo strumento di massificazione dell’intelligenza di una potenza
devastante e spaventosa, se usata in modo improprio.
Purtroppo il cristianesimo non è più la fonte della civiltà.
Ed è perseguitato con i metodi più subdoli. Per questo la missione della
Chiesa italiana ed europea non è più in giro per il mondo, ma la missione
è qui, nel cuore della "scristianizzazione".
Dobbiamo prenderne atto purtroppo con molta tristezza!