La memoria è tutto quello che ricordiamo da quando siamo sbroccati dall'utero di nostra madre fino a oggi. Si tratta di fatti, avvenimenti, emozioni, dolori, gioie che resteranno sempre con noi.
Il resto, cioè quello che abbiamo dimenticato è cancellato e irrecuperabile, ed è un bene.
Se non dimenticassimo finiremmo tutti come Seresevskji , il mnemonista di Aleksandr Romanovic Lurija ,in preda ad una memoria talmente affollata di ricordi, da creare un duplicato caleidoscopico e labirintico della realtà, impossibile da governare. Un doppione così intricato, folto, ridondante e linkato, da non permettere più di ricordare, con ordine e pertinenza, i fatti, le persone e gli oggetti della vita reale.
Dobbiamo capire se l’oblio della mente è un vuoto che non è più colmabile nonostante i nostri sforzi di recuperare il tempo perduto o se questi vuoti della memoria sono essenziali all’equilibrio psico-fisiologico della nostra vita cognitiva perché impediscono quella pienezza troppo patologica, strabordante e straripante, di Seresevskij e di altri mnemonisti, che aumenterebbe talmente il potere della nostra memoria da renderlo nemico della memoria stessa, fino a impedirci di parlare della nostra vita con ordine e precisione e addirittura di agire nel mondo da persone normali.
Gli scheletri nell'armadio non mi sono mai piaciuti, io condivido l'idea di Da Vinci per cui tutta la nostra memoria è come una cattedrale dove ricordi, persone che se ne sono andate e luoghi visti si rincorrono per creare qualcosa di unico dove possiamo vivere ogni giorno.
La memoria è sempre viva, è sempre presente. La memoria ci cammina accanto ogni giorno, ci guida e non ci fa mai sentire soli. Il ricordo invece appartiene al passato, a qualcosa di finito che ha comunque lasciato un segno indelebile.
Una volta aprivo e chiudevo spesso in notturna gli armadi, non so se per controllare gli spettri, ma vivendo vicino alla città in una zona verde, quando sentivo un piccolo rumore scendevo dal letto e aprivo un armadio. A volte vedevo le porte che si aprivano da sole (erano mal chiuse?) può anche essere, ma è bello pensare che il nostro inconscio tenti di scoprire o di liberarsi del nostro intimo che ci infastidisce o ci fa pensare anche positivo.
Devo anche dire che mi piace sentire rumori in notturna, non certo traffico di auto nella mia strada, ma chissà rumori di animali o della mia anima?