Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere.
Oggi vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto nella mia vita che mi impedisce di amare il Signore? Amare è spogliarci dei nostri idoli anche quelli più nascosti, e scegliere il Signore come centro, come via maestra della nostra vita.
Pensiamo a una strada in salita che si deve percorrere. L'inizio rappresenta quello che è del mondo, l'arrivo è Cristo. La ricchezza non condivisa è il simbolo dell' attaccamento alle cose terrene. Lì è il tuo tesoro e lì è il tuo cuore. Arrivare a Cristo significa spogliarsi di tutto, come ha fatto Francesco. Noi non possiamo riuscirci perché Francesco è inimitabile, ma non dimentichiamo la sua vita.
Oggi vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto nella mia vita che mi impedisce di amare il Signore? Amare è spogliarci dei nostri idoli anche quelli più nascosti, e scegliere il Signore come centro, come via maestra della nostra vita.
Pensiamo a una strada in salita che si deve percorrere. L'inizio rappresenta quello che è del mondo, l'arrivo è Cristo. La ricchezza non condivisa è il simbolo dell' attaccamento alle cose terrene. Lì è il tuo tesoro e lì è il tuo cuore. Arrivare a Cristo significa spogliarsi di tutto, come ha fatto Francesco. Noi non possiamo riuscirci perché Francesco è inimitabile, ma non dimentichiamo la sua vita.
Se non possiamo più parlare dell'essere dell'uomo, perché il nostro modello di essere è quello della datità oggettiva, ciò non ha solo delle conseguenze conoscitive preoccupanti, ma ha soprattutto conseguenze morali, politiche e sociali drammatiche. Predisponiamo cioè l'essere dell'uomo a diventare oggettività manipolabile nell'organizzazione totale della società.