Il punto debole dell'Italia è la politica.
La politica dei partiti, ma anche qualcosa di più esteso.
In Italia c'è una grande differenza tra la percezione individuale e le aspettative collettive.
Se si chiede ai singoli come vedono il loro futuro, spesso si scopre un atteggiamento volitivo e ottimista.
Se uno invece va a chiedere cosa si pensa del futuro dell'Italia e della sua economia c'è un crollo immediato di fiducia.
Questo è un limite enorme della politica.
Se la politica funzionasse dovrebbe ottenere l'effetto opposto.
Al contrario, la realtà dice che questi tessuti sono frenati: se penso che la mia impresa potrà andare meglio ma l'economia andrà peggio, ci penso due volte prima di muovermi.
Ormai il potere è fine a se stesso, e la politica è solo un gioco di poteri, che si allontana dalla realtà concreta del Paese e dei suoi bisogni.
Proviamo a vederla anche così.
C'è un principio d'incendio(un fuocherello) ho un secchio d'acqua accanto a me , e chiamo pure i pompieri.
Intanto io sto fermo, i pompieri per intoppi stradali ritardano e l'incendio divampa e divora tutto. La colpa è dei pompieri.
Intanto quel secchio è rimasto pieno d'acqua.
Oppure: c'è un fuocherello. Sono talmente sfiduciato e convinto che dare delega a chi di competenza sia superfluo che provo a buttare il secchio d'acqua sul fuoco.
Semplicemente se mi fidassi, ma qui manca la effettiva efficienza dei pompieri, attenderei fiducioso senza il fai da te individualistico. Ergo: la divaricazione a forbice tra individuo e politica è sempre più evidente.
Ma più spengo da solo il fuoco e meno i pompieri accorrono.
Le scelte politiche sono compiute da quelle stesse persone che, intervistate singolarmente, sprizzano ottimismo ... a ben pensare.
Che abbiano il cervello annacquato da troppi spot stile mulino bianco?..
Non saprei se è la politica il male maggiore o l' ignoranza delle nostre genti.