Stiamo andando a raccogliere frutta, radici e bacche. Neppure esiste un villaggio, solo dei ripari. Non ci sono sentieri ma solo tracce che lasciamo per il gruppo che ci segue. Dove manca la vegetazione, con una scheggia di pietra lasciamo indicazioni su dove siamo passati e, al caso, cosa abbiamo trovato o che direzione abbiamo seguito. Queste sono le tracce che ogni generazione lascia a quelle future.
L'uomo è diverso dall'animale, che subito dimentica. L'animale vive in modo non storico, poiché si risolve nel presente. L'uomo invece resiste sotto il grande carico del passato anche se lo schiaccia a terra e causa una grande sofferenza. La serenità, la buona coscienza, la lieta azione, la fiducia nel futuro dipendono dal fatto che si sappia ricordare il passato, nel bene e nel male.
I fatti belli e quelli brutti sono la nostra vita e non possiamo separarli per non alterarne la verità e trasmettere la menzogna alle generazioni future.
Perché ricordiamo più a lungo gli eventi che ci spaventano? Gli scienziati sembrano aver trovato la causa. È una proteina, la beta-Catenina, che funziona come un nastro bi-adesivo: tiene incollate le cellule tra di loro, ha un ruolo nella formazione dell`embrione, ma soprattutto svolge un`importante funzione nella memorizzazione di stimoli negativi. Lo studio pubblicato su Nature Neuroscience è stato condotto da Kerry Ressler della Emory University di Atlanta, negli Usa, e la "proteina del ricordo" potrebbe, in prospettiva, aiutare nella cura dei disturbi della memoria nei pazienti affetti da morbo di Alzheimer e nel disturbo post-traumatico da stress.
Del resto se, come abbiamo detto, la memoria, una funzione fondamentale della nostra conoscenza è anche vero che il nostro cervello immagazzina ed elabora una quantità straordinaria di ricordi e di informazioni e che tutti noi crediamo di essere persone umane, dotate di un Sé unitario, grazie al fatto che sentiamo di contenere nella mente i fatti della nostra vita e di poterli raccontare a noi stessi e agli altri in qualsiasi momento. Inoltre è stato dimostrato che gran parte del nostro sapere e della nostra vita sta nascosto nella nostra mente in modo inconscio e implicito e che può essere richiamato alla nostra attenzione cosciente quando se ne presenti l’occasione o la necessità.
Cancellare i ricordi negativi, gli errori...sarebbe davvero una tragedia.
Gli errori del passato sono il nostro tesoretto di esperienza.
I ricordi brutti ci fanno da monito e paradossalmente da aiuto, per affrontare le difficoltà presenti e future della vita.
Un passato fatto solo di bei ricordi poi ci farebbe vivere in un costante stato di nostalgia altamente dannoso, non riusciremmo neanche a uscire a prendere il giornale.