L'etica ha un impatto significativo sulla formazione della coscienza. Si evolve da una concezione di matrimonio indissolubile a quella del divorzio breve, e una voce sottile insinua: *Perché ritieni che non sia etico innamorarsi dell'amica di tua moglie, se è più attraente di lei e la legge lo consente? *
Immagine:
RispondiEliminaPossible ricerca correlata: religion.
Maurizio Rebuzzini
RispondiEliminaEditore e direttore di FOTOgraphia,
mensile di riflessione fotografica.
Docente a contratto di Storia della Fotografia
alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
(sede di Brescia).
Curatore della sezione
di storia degli apparecchi fotografici
al Museo Nazionale Alinari della Fotografia,
di Firenze (Mnaf).
Jung va alla ricerca della felicità che secondo le sue teorizzazioni non potrà essere trovata al di fuori di noi. Quindi dobbiamo rafforzare il nostro carattere.
RispondiEliminaPenso che questa idea sia rivoluzionaria, considerato che l'uomo di oggi pensa esattamente il contrario e sceglie nel consumo la formula della felicità.
Oggi operano arroganti psicologi che aggravano le depressioni, invece che curarle.
RispondiEliminaA domani Caterina.
Ciao Gus...come stai? Un blog che si distingue dagli altri il tuo e sempre interessante da visitare. Ti lascio un sorriso e un saluto. Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie Vivì. Stare bene aiuta molto.
EliminaCiao.
Post interessante e riflessivo
RispondiEliminaBuona giornata!
Ciao Roberta.
EliminaPenso che l'uomo utilizzi solo una bassa percentuale delle potenzialità della mente.
Giulio Maira: “Il cervello è più grande del cielo”.
Si riferisce alla “materia grigia” che è composta da quasi cento miliardi di neuroni a loro volta in grado di creare ulteriori miliardi di connessioni possibili.
La coscienza?...ma nella nostra realtà quotidiana la coscienza sembra essere svanita ed è anche per questo che il mondo va sempre peggio
RispondiEliminaLa coscienza è un contenitore che deve essere riempito.
EliminaNon è che è svanita, è che non è mai esistita.
Assolutamente, sono fondamentali i primi tre anni di vita è lì che si forma praticamente tutto il carattere del bambino, dopo non c'è quasi più modo di poterne "modellare" il carattere, la personalità, la coscienza.
RispondiEliminaIl primo impatto alla vita del bambino deve essere seguito con molta attenzione.
EliminaMolto interessante la concezione di Jung su dio che viene visto non come "assoluto" e cioè staccato dal soggetto umano. L'immagine di Dio sarebbe un'espressione meramente simbolica dell'inconscio, cioè la manifestazione di una quantità di libido divenuta autonoma, la quale ha attivato la presenza della divinità.
RispondiEliminaL'importanza di quel primissimo periodo di vita è da tempo risaputa. Spero di fare un buon lavoro anch'io, a breve ;)
RispondiEliminaCerto. Io non ho dubbio alcuno.
EliminaGuido dipende molto da che cinema gli propini, al bimbo.. ;)
EliminaStudi approfonditi hanno stabilito che nella striscia di Gaza ansia e disturbi comportamentali si rivelano già dal secondo mese di vita.
RispondiEliminaCredo ci si arrivi senza nessun cervellone a sentenziare..
Si sta parlando di fasi di sviluppo in ambienti sociali. L'elemento guerra è un aggravante al di fuori del sistema.
EliminaGli ambienti sociali devianti sono infiniti. E un bimbo di Gaza potrebbe non sentirlo neanche mai l'eco di una bomba, ma crescere in un clima così elettrico e rovente da goderne ripercussioni per dieci delle nostre vite.
EliminaHo riportato il pensiero di Jung.
EliminaCi sono altre teorizzazioni.
Le fasi di sviluppo non sono in rapporto con quello che accade fuori.
Non capisco cosa stai contestando.
Davvero interessante.
RispondiEliminaMentre ti leggevo, pensavo a Fellini. Al suo mondo onirico e al suo rapporto con Jung. Al fatto che lo contrapponesse a Freud: mentre Freud ti obbliga a pensare, Jung ti prende per mano e ti spinge con umiltà a immaginare, sognare e cercare dentro di te ciò che ti sfugge.
Questo passaggio lo condivido appieno: "Noi giungiamo alla metà della vita con la più completa impreparazione, e , quel che è peggio, vi giungiamo provvisti di preconcetti, di ideali, di verità buoni sino a quel momento. Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino, poiché ciò che sino ad allora aveva grande importanza ne avrà ora ben poca, e la verità del mattino costituisce l'errore della sera."
Buon fine settimana, caro Gus: a presto.
Grazie Massimiliano.
EliminaVedo che apprezzi Jung.
Ciao.
Sì, ma non sono ateo: tutt'altro.
EliminaBuona domenica, caro Gus.
Grazie per la precisazione.
EliminaBuona domenica.
concordo con jung. anche se io sono agnostico.
RispondiEliminabuon giorno
Jung Sarà felice del tuo concordare.
EliminaCiao.
L'uomo e la sua coscienza sono sempre in continuo cambiamento.
RispondiEliminaI percorsi della vita, le esperienze, le persone che incontriamo ci cambiano, un pochino ogni giorno.
C'è un nucleo centrale che resta per tutta la vita.
EliminaCiao Stefania.