lunedì, luglio 12, 2021

Dopo la sconfitta



 

Da poco s’è acquietato il dolore alla testa ed anche il respiro ha ripreso la sua cadenza normale. Il mal di testa ti avverte -è un avversario leale- ti avvisa che sta per arrivare. E la paura ti sale su prima del dolore. Ti chiedi se sarà un mal di testa amico o nemico? Amico se passerà in fretta, nemico se durerà una settimana, giorno dopo notte, analgesico dopo analgesico. Insieme alla domanda, e nell’attesa della risposta, nel petto senti il terrore che non possa passare mai più. E ricorri alla magia, alla personale liturgia che hai elaborato, ricorri al sacro perché ignori cosa accadrà e ne hai paura. Con una fascia ti stringi la testa forte forte e aspetti; al buio, aspetti. L’analgesico comincia a fare effetto e avverti un distacco, una distanza dalle cose; hai, per esse, lo sguardo sfocato che le sfuma mentre si allontanano. Ed i pensieri, liberati dal condizionamento del mondo che li circonda, cominciano la loro danza irregolare, illogica, dionisiaca. Per quanto tu ne abbia elaborato una strategia, sforzandoti di pensare pensieri belli, loro, all’ordine di Dioniso, spesso virano verso il brutto. Ed al dolore fisico aggiungi i pensieri. Anche per i pensieri brutti hai elaborato una strategia: pensarli fino in fondo, fino al peggio pensabile. E’ un esorcismo, direbbero i gesuiti. Sì, è un esorcismo. Funziona. Da bambino nessuno credeva alle mie cefalee, pensavano fossero scuse.  Credo che allora mi nacque il dubbio che il dolore non potesse passare mai più. Il mal di testa non avverte soltanto me. Avverte pure quelli che mi sono vicino; pure loro se ne accorgono perché comincio a muovermi con cautela, gli occhi si stringono, le parole diventano poche e accennate. E vedo pure la loro preoccupazione: è la cosa che sopporto peggio di tutte. Qualche volta apro l’Odissea. Sempre al Libro quinto. Non lo so perché, ma la apro sempre al Libro quinto, il libro di Calipso. L’Aurora si alzò dal letto dell’illustre Tritone Per portare la luce a immortale e mortali. Aurora si alza dal letto e fa alzare, sorgere la luce. Con un solo verbo, nel quale si specchiano due significati, si creano connessioni, sinapsi. Deve essere l’intontimento che mi fa leggere cose mai lette prima. Deve essere il tempo che passa e che trasforma i pensieri, belli o brutti che siano, in ricordi, belli o brutti pure loro. E non c’è maniera alcuna di governarli, vengono e vanno via a loro piacimento. Mia madre che mi raccontava del generale Montgomery, quel pallone, calciato al volo, che scheggiò il sette e finì fuori, il Mare del Nord, il suono del campanellino, dopo ogni esame, che chiamava per conoscerne l’esito… Una sonnolenza troppo vigile che speri si risolva in sonno. Ed il tempo passa ed il sonno non viene. Certe notti sono troppo lunghe. Aurora, ti prego, alzati dal letto.


15 commenti:

  1. Immagine:

    L'anglais énervé.

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  2. per fortuna non ho mai mal di testa!

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  3. Insomma te sei perso la partita?!

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    1. Il dolore è un fastidio dopo il tennis e il calcio.

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    2. Alla fine pure a Berrettini je venuto il mal di testa.. Djoko da l'impressione che se ti metti a tirare da fondo campo può rimanere a restituirti la palla fino a che muori.

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    3. Nole è il più forte di sempre, ma Berrettini ha giocato malissimo sbagliando nei suoi preferiti, servizio e dritto.

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  4. Il mal di testa è fastidiosissimo. Conosco molte persone a me care con questo problema. È una vera sofferenza, per cui immagino il tuo fastidio. Buona serata.

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    1. Devo evitare di stancarmi. In questi ultimi anni è meno frequente e doloroso.
      Grazie Caterina.

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  5. Non è facile convivere con il mal di testa.
    Saluti a presto.

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  6. La forma nevralgica è più dolorosa e accoppia alla nausea.
    Ciao Vincenzo.

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  7. Mi dispiace, Gus. E' raro che io abbia mal di testa. Quelle pochissime volte è davvero doloroso conviverci: il mondo diventa grigio, pieno di nuvole nere, senza luce. Spero per te che vada un po' meglio in futuro.

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    1. Maria, la prima difesa contro un male è accettarlo. Non penso alla nevralgia, tanto viene e passa.

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  8. Non ne soffro ma so che è terribile. "Aurora, alzati dal letto" è un'invocazione bellissima. Spero che ti sia passato.

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    1. Questa mattina mi sono alzato stordito, ma senza dolore.

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