Daniele scrive:
La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.
Femminicidio
A uccidere Rita -31 anni- (10/09/2021) sono stati tre colpi di pistola, uno alla schiena e due al volto, sparati da suo marito, Pierangelo Pellizzari, 61 anni, disoccupato, separato con due figli ormai grandi. Lei lo aveva lasciato, era ospite a casa di un'amica, non era disposta a tollerare oltre il controllo ossessivo del coniuge, che peraltro lei manteneva. Pellizzari non sopportava l'idea che lei lo avesse lasciato per cominciare una nuova vita. In cui lui non era contemplato e di cui non avrebbe fatto parte. Così ha deciso di ammazzarla. Le ha teso un agguato alle 7 di mattina nel parcheggio della «Meneghello funghi» l'azienda che si occupa di coltivazione e confezionamento champignon presso cui Rita era impiegata da quattro anni. Quando l'ha vista scendere dall'auto con cui le colleghe da qualche giorno la accompagnavano al lavoro, è sceso dalla sua jeep e le è andato in contro con la semiautomatica spianata e, senza dire una parola, ha premuto il grilletto. Poi le ha rubato il portafoglio e, senza fretta, è risalito a bordo della vettura e si è dato alla fuga facendo perdere le sue tracce. È rimasto nascosto per una trentina di ore prima che i carabinieri lo scovassero in un pollaio. Rita era cresciuta a Benin City, in Nigeria, dove aveva avuto tre figli da una precedente relazione, ai quali mandava i risparmi che riusciva faticosamente a mettere da parte: sognava di poterli portare un giorno in Italia. Nel nostro Paese era dal 2017, l'anno dopo aveva sposato l'uomo che sarebbe diventato il suo carnefice. Pellizzari aveva già usato violenza contro un'ex convivente romena, incassando nel 2018 una condanna per minacce aggravate e lesioni. Ora per lui l'accusa è di omicidio aggravato, porto abusivo di arma e minaccia aggravata. A cui si aggiunge anche il reato di rapina per aver sottratto il portafoglio dopo aver lasciato a terra, nel sangue, il corpo senza vita della moglie.
Testi e ricerche Laura Zangarini
Sviluppo grafico Grafici Corriere Online