Per aderire basta essere sinceri, affermare la corrispondenza e, perciò, essere ragionevoli: la ragionevolezza è affermare la corrispondenza tra quello in cui ci si è imbattuti e se stessi e il proprio cuore. Per negare occorre un preconcetto: occorre essere attaccati a qualcosa che si vuoi difendere; se si ha da difendere qualcosa di fronte all'evidenza e alla verità, non si vede più l'evidenza, non si vede più la verità, si è accanitamente tesi a salvare quello che si vuoi salvare. Per esempio, uno degli scienziati che hanno capovolto il corso della storia umana, Pasteur, che ha scoperto i microbi (la scoperta più rivoluzionaria della storia della medicina), è stato osteggiato fino a volerlo fare mettere in manicomio - adesso l'avrebbero ucciso! - da chi? Dagli scienziati dell'Accademia delle Scienze di Parigi, quelli che per sé avrebbero dovuto capire più facilmente degli altri l'evidenza delle sue scoperte. Invece, cari miei, se le sue scoperte erano vere, la mia cattedra, il mio emolumento al 27 del mese, la mia fama... addio tutto! L'indomani sarei dovuto salire in cattedra e dire: «Ragazzi, vi ho contato balle fino ad ora!», sarebbe umiliante. Ecco, per fuggire da questa umiliazione, quegli scienziati sono stati gli ultimi a cedere, perché erano attaccati a qualcosa di precedente, a un preconcetto. Ma io ho usato una parola che serve per tutto, la parola «scandalo», che viene dalla parola greca scandalon che vuoi dire «inciampo". come un sasso che in montagna cada sulla strada: devi correre in paese a prendere la gru, se ci riesci. Scandalo è l'obiezione che deriva da un interesse affermato non in nome della verità, non come ricerca della verità.
Dal vangelo secondo Giovanni
EliminaIn quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.