Perché non diciamo più "Per cortesia" ?
Questo argomento trattato dal Corriere della Sera in un certo senso conforta certe mie convinzioni.
Individualisti, competitivi, poco educati. La «logica efficientista» ha monopolizzato anche il nostro linguaggio. Ecco le parole dimenticate.
Contate quanti tra di voi usano spesso parole o frasi come «prudenza», «virtù», «decenza», «per cortesia», «forza d’animo» e «gratitudine». Ora invece pensate a chi frequentemente dice «io», «personalizzata», «unico», «disciplina», «posso farlo io», «io vengo prima». Secondo uno studio condotto da Google su un database di parole estratte da 5 milioni di libri pubblicati in tutto il mondo tra il 1500 e il 2008 si è scoperto come alcune parole siano lentamente state dimenticate e altre si siano invece imposte nel linguaggio comune.
Già nel 2010 lo Zingarelli denunciava l’estinzione di quasi 2.800 lemmi delle 120 mila parole presenti nel dizionario. Agiato, madido, ineffabile, ceruleo, blando: parole che secondo il curatore Mario Cannella potrebbero ancora essere in uso, ma di fatto stanno diventando desuete col rischio di andare perdute. Un linguaggio opportunista, figlio dei tempi, ma non così diverso da quello del passato: così il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini invita alla cautela nel decretare la morte di un linguaggio a favore di un altro.
Penso che sia deprimente oltre la perdita di certe parole anche la mancanza di educazione nei comportamenti. Un esempio. Avete mai notato che la maggioranza della gioventù non cede più il posto a sedere agli anziani e peggio ancora agli invalidi sui mezzi pubblici?
Ed allora di chi la colpa? Perché siamo sinceri dei colpevoli ci sono ,eccome che ci sono!
Le parole sono sassi precisi aguzzi pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese.
Si vive troppo in fretta e forse nemmeno non c'è nemmeno spazio per una piccola meditazione.
Io dico spesso "grazie" perché penso che nulla è un mio diritto e ogni azione che un altro compie nei miei confronti il più delle volte è un dono.
Tutte le parole gentili non dette nascondono forse un'indifferenza verso l'altro?