giovedì, luglio 15, 2021

The Battle of Seattle

 


Sono preoccupato per le nuove generazioni: crescono in fretta e vivono in una società sempre più materialistica e legata all'apparenza, troppo 'connessa' inoltre. E' vero che anche io da bambino, come quasi tutti quelli della mia età, eravamo coccolati e riempiti di giochi e attenzioni. Tuttavia siamo cresciuti con alcuni valori e sviluppando quella fantasia che è un ideale antidoto per il grigiume dell'apparenza. La cultura dell'apparenza è davvero una ricerca dell'effimero. E il guaio è che inizia già da piccolissimi. Siamo fottuti già prima di crescere e di costruirci una solida identità. Una mia compagna di scuola si innamorava perdutamente del ragazzo di turno, lo corteggiava fino al midollo e quando questo ci stava, dopo appena due settimane non lo desiderava più. Ho sempre pensato che per lei gli uomini fossero solo un capriccio. Oggi, si fa così con le cose, con gli animali, con le persone in genere. Ed è triste. Molto. Il tutto sempre e subito sta alla base della scontentezza, della perdita di desiderio, della perdita di senso, dell’incapacità di assumersi responsabilità, dell’incapacità di amare e di donare. Insomma, il tutto sempre e subito è la ricetta per far crescere un individuo immaturo. Il tutto è subito è la modalità che indica il Potere per aumentare i consumi e far credere alle persone che solo in questo modo è possibile essere felici e invece si arriva al nichilismo descritto da Leopardi nella poesia "Il sabato del villaggio". Bisognerebbe che i giovani leggessero questo post, anche se pochi lo capirebbero, presi come sono dal loro Io che non ammette autocritiche. Bisogna però riconoscere che non è colpa loro. I primi movimenti noglobal, quelli di Seattle, hanno interpretato bene il futuro incolpando, soprattutto, le multinazionali, che si sono appropriate di tutto anche della vita dei giovani.

17 commenti:

  1. Immagine:

    Possible ricerca correlata: Scontri di Seattle per la conferenza OMC del 1999.

    RispondiElimina
  2. I cellulari sono alla base di questa disgregazione famigliare, e disgregazione è l'unica parola che si adatta allo sfacelo dell'educazione genitoriale, trovandosi accanto, persino durante i pasti, dei piccoli robots , o degli alieni , se preferisci. Degli alieni che sfruttano ogni occasione per apparire, per crearsi un'identità.
    Basta guardare Instagram.

    RispondiElimina
  3. Il sistema capitalistico ha generato questa situazione, una volta si lottava per i diritti e per certi valori, adesso sembra una società di zombie.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto. Ma un sistema economico alternativo al capitalismo è solo un sogno.
      Berlinguer parlava di terza via, ma era solo un'ipotesi irrealizzabile.

      Elimina
  4. Quanto vorrei che i giovani lo capissero. Certo ci sono le eccezioni, per fortuna. Però tantissimi sono aridi di valori. Ormai hanno una concezione della vita esclusivamente consumistica e materialistica. Sarà anche colpa di questo mondo virtuale ? Per me è molto triste tutto questo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il capitalismo crea dualismo tra uomo e uomo. E' difficile in questa situazione sperare di recuperare valori come sincerità, amicizia, lealtà, solidarietà.

      Elimina
  5. Questo mondo alla deriva, con un metro di grandine al nord, incendi al sud, la Germania devastata dalle esondazioni.. è un mondo che probabilmente non li vedrà neppure adulti. Se si renderanno conto di questo corto circuito imminente, il "tutto e subito" diverrà ancora più necessario e radicale, fino al collasso definitivo che vedrà sorprendersi anche il mondo che, tutto sommato, fino al 2050 avrebbe comunque voluto arrivarci...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il rispetto dell'ambiente è uno dei valori più importanti persi in nome dell'industrializzazione selvaggia.
      Slogan: produrre di meno, produrre solo beni essenziali.

      Elimina
  6. Vero, non sanno educarli e li abbandonano davanti alla tv come fossero pacchi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che cosa vuol dire oggi educare? In che cosa si impegnano le giovani generazioni?
      Se oggi si parla in modo particolare di crisi dei giovani non è dunque un fatto nuovo. La sua particolarità piuttosto deve essere ricercata in una crisi dell'educazione, dei fattori educativi. Crisi dunque di educatori.

      Elimina
    2. Mancano gli esempi. Che sono quelli che spaccia la tivù: politici corrotti, sportivi che vogliono solo vincere, filosofi che cianciano.

      Elimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Testo
    Balla Linda, balla come sai
    Balla Linda, non fermarti
    Balla Linda, balla come sai
    Occhi azzurri, belli come i suoi
    Linda, forse non li hai
    Ridi sempre, non parli mai d'amore
    Però non sai mentire mai (mm)
    Bella sempre, dolce come lei
    Linda, forse tu non sei
    Tu non dici che resti insieme a me
    Però non mi abbandoni mai
    Tu non mi lasci mai
    Ti cerco e tu e tu ci sei
    Ti cerco e tu, mi dai quel che puoi
    Non fai come lei, no, non fai come lei
    Tu non prendi tutto quello che vuoi
    Balla Linda, balla come sai
    Balla Linda, non fermarti
    Balla Linda, balla come sai
    Occhi azzurri, belli come i suoi
    Linda, forse non li hai
    Ridi sempre, non parli mai d'amore
    Però non sai mentire mai
    Tu non mi lasci mai
    Ti cerco e tu mi dai quel che vuoi
    Non fai come lei, no, non fai come lei
    Tu non prendi tutto quelli che vuoi
    Balla Linda, balla come sai
    Balla Linda, non fermarti
    Balla Linda, balla come sai
    Balla Linda, balla come sai
    Balla Linda, non fermarti
    Balla Linda, balla come sai
    Fonte: LyricFind
    Compositori: Giulio Rapetti Mogol / Lucio Battisti
    Testo di Balla Linda © Universal Music Publishing Group

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco..questa la sapevamo tutti che era di Mogol battisti.. è quando citi quelle che conosci tu e altri tre/quattro che devi sottolineare col nome dell'autore.. ahah

      Elimina
  9. Ahimè non si torna indietro. Siamo in un'epoca in cui il consumismo viaggia a velocità folli, tutto e subito; tutto uguale al mio compagno di scuola o al tizio famoso che fa i Tik Tok. È davvero difficile educare oggi...

    RispondiElimina