Quali sarebbero, a vostro modo di vedere, o nel vostro comune sentire, i
parametri per definire la crescita di un Paese? Il reddito? L'occupazione? Il PIL?
La soddisfazione personale? Quella collettiva? La capacità di ricerca? Il numero
dei giovani? Il numero di abitanti in rapporto al territorio? Lo sviluppo
tecnologico? La mera statistica? La fantasia? La malavita? La salute? Metto
ovviamente degli esempi, alcuni reali, altri fittizi, altri improbabili, perché mi
rendo conto che il sistema economico cui siamo sottoposti, non solo ha fatto
acqua da tutte le parti e lo si sta artificialmente mantenendo in vita, perché
alcuni ritengono che le alternative siano peggiori, o che non esistano alternative,
ma soprattutto perché non è facile umanamente cercare o creare degli
"standard" che rendano la soggettività della vita misurabile. Io mi accontenterei,
ad esempio,
della fantasia.
Possible ricerca correlata: keyhole surrealism
RispondiEliminaQuando la fantasia supera la veridicità e' meglio avere un po' meno di fantasia.
RispondiEliminaBacio e buona domenica
Io intendo la fantasia creativa, quella che aiuta il pennello del pittore a dar vita a un dipinto tipo Modigliani, o chi scrive a dare forma concreta all'Inferno, come ha fatto Dante.
EliminaLa fantasia non è la bugia che come un palloncino si alza verso il soffitto.
Bacio.
"Quali sarebbero, a vostro modo di vedere, o nel vostro comune sentire, i parametri per definire la crescita di un Paese?"
RispondiEliminaSecondo me la rettitudine, l'onestà e la serietà nello svolgere ogni genere di occupazione. Cose che a noi italiani mancano e alla grande.
Ciao Gus.
sinforosa
Concordo sull'onestà.
EliminaCiao Sinforosa.
Forse tutte le cose lì elencate. Ma anche la capacità di andare oltre dei parametri unicamente economici.
RispondiEliminaSfondi una porta aperta.
EliminaCiao Sara.
Lodevole l'indicare la fantasia.
RispondiEliminaSai quando crescerà il paese?
Quando i suoi cittadini avranno un vero senso critico (e anche un po' di autocritica) e il rispetto delle istituzioni.
La politica è sempre lo specchio dei cittadini che votano
:)
La fantasia allarga la mente e permette di trovare la strada pulita e onesta per raggiungere determinati obiettivi senza ricorrere alla menzogna o all'imbroglio.
EliminaAi politici italiani manca il senso civico e morale, e noi italiani non difettiamo certo di fantasia, ne abbiamo così tanta da dipingere d'oro ciò che d'oro non potrà mai essere.
RispondiEliminaBuon pomeriggio!
Il nostro è il paese della "tangente"
EliminaNella nostra storia gli unici statisti per me sono stati De Gasperi e Moro. E' invece lunga la schiera dei ladri, puttanieri e incapaci.
Nella risposta a Riky ho spiegato cosa voglio dire usando il lemma "fantasia".
La fantasia per me è qualcosa che non esiste nella realtà, è il frutto delle menti delle persone, la figlia della creatività. Di sicuro la fantasia non ti serve per essere una persona onesta e trovare la strada pulita, per quello occorre ben altro.
Eliminaci vogliono rettitudine morale, senso civico, saldi valori sociali ma non certo la fantasia.
Non è immaginando un unicorno arcobaleno che corre sulle nuvole che si diventa una persona onesta.
Secondo Carl Gustav Jung (1875-1961), la fantasia è una forma di energia, anche se non è suscettibile di misurazione essa costituisce comunque un fatto. Essa, pur non essendo un oggetto tangibile, è pur sempre un fatto, la manifestazione di qualche cosa (Jung, 1974). La fantasia assumerebbe un valore di realtà soprattutto dal momento in cui si considera che certi eventi pianificati e tutte le opere architettoniche e gli oggetti che ci circondano hanno precedentemente abitato nella fantasia degli umani, o meglio hanno acquisito la loro prima forma nella fantasia di qualcuno. Quando un individuo ha una fantasia, spiega Jung, può succedere che qualcun altro perda la testa oppure che venga costruito un ponte. Il mondo delle idee prodotte dalla fantasia umana, quindi, viene messo in evidenza come strumento preliminare nel processo di costruzione tangibile e manifesta della realtà e dell’ambiente.
EliminaAltro che unicorno arcobaleno.
La fantasia, negli archetipi di Jung, sarà anche una forma di energia ma non c'entra niente con l'argomento del post.
EliminaLa fantasia non è un requisito per far funzionare bene, anzi si presuppone che sia la concretezza.
Io comunque preferisco le basi di Freud.
E allora, Gus, dato che io sbaglio sempre, non soffermarti alla pittura di Modi'.
RispondiEliminaPer avere fantasia bisogna conoscere anche le "stranezze" per molti, della pittura contemporanea, ogni secolo dai tempi dei graffiti nelle grotte, ad ora e nl futuro una mente aperta capisce, studia ascolta cosa un'artista vuole dire in una sua opera qualunque sia, opera musicale scritta dipinta scolpito, senza pregiudizi e senza dire prima di capire "lo so fare anch'io" bisogna avere la mente aperta eulita come la tela bianca prima di essere dipinta.
Ascoltare di piu, capire di piu studiare di piu prima di dire fa schifo.
Poi un'opera puo piacere o no quello e soggettivo, ma l'artista in una sua opera mette se stesso, bisogna solo decifrare quello che ci vuole trasmettere.
La Divina Commedia è per me la spiegazione più lampante del lemma fantasia.
RispondiEliminaModigliani inventa un nuovo stile di femminilità.
L'Odissea è anche un esempio di fantasia. Il surrealismo è un'esagerazione voluta della realtà.
Si sbaglia quando non si capisce perché una persona fa una data cosa, si sbaglia quando facendo un certa cosa si crede di fare quello che l'altro vuole.
Si sbaglia quando una cosa giusta si racconta al di fuori del contesto naturale. Si sbaglia quando non si chiude un commento con il lemma Bacio.
Si sbaglia sempre
RispondiEliminaSi sbaglia anche quando un commentatore/trice non riceve una risposta ai suoi commenti per ben due volte. Si risponde invece ai commenti OT. Vero Gus? Buona vita
RispondiEliminaLa Farfalla criticona.
EliminaTi ho colto in fallo... il grande uomo che si è fissato con l'avatar nel lettori fissi solo per fare vedere la quantità di follower mentre manca la qualità del prodotto
EliminaAdios siempre
E' un tuo diritto esprimere una critica verso un blogger, ma se viene fatto come dispetto si scade nel ridicolo.
EliminaTu giochi con i follower. Hai sbagliato blog.
Infatti non verrò più sul tuo blog. Non ho più voglia di perdere il mio tempo che è diventato prezioso con post fatti, rifatti, ripubblicati tre o quattro volte, alla fine non so neanche più cosa scrivere nei commenti. Decisamente una perdita di tempo per me che ho bisogno di leggere cose nuove.
EliminaE' una decisione saggia.
EliminaAnche Botero ha dato Un nuovo stile di femminilità.
RispondiEliminaAnche se entrambi non hanno dipinto solo figure femminili.
Anche De Chirco, anche Picasso, sono diversi modi di sentire e vedere il mondo
Picasso ci insegna che la pittura anche se quando si dipinge si da la prospettiva e'a sempre bidimensionale, lui invento' il modo di vedere in una tela la tridimensionalità di una persona, cioè, quello che si vede, che alcuni interpretano com'e scarabocchi, sono invece il vedere un volto davanti di profilo e dietro, perciò si puo osservare come il pittore da al fruitore la visione in tridimensionalità, ma a discapito dalle convenzionali e accademiche forme di bellezza canonica, perché troviamo gli occhi magari uno sopra uno sotto la bocca di traverso ecc
Basta leggere il quadro e capirne il perché,
Picasso era un pittore all'inizio fortemente accademico bravissimo che persino suo padre che era un ottimo pittore s'inchino alla sua pittura,
Guarda Guernica e vedi la tragicità del suo operato, fatto con carta giornali e dipinto.
Piccolo aneddoto
Un giorno andò nello studio di Picasso un signore tedesco, gli chiese guardando Guernica di chi fosse l'autore del quadro, Picasso rispose, voi.
Un altro signore in treno avendo conosciuto il grande pittore tiro' fuori dalla tasca la foto della moglie, chiedendo a Picasso se gli faceva un piccolo ritratto sul quaderno che aveva, Picasso disegno, nel suo modo di vedere la pittura e esprimerla in quel momento, quando diede il quaderno al signore il signore gli disse ma non e'a mia moglie, Picasso gli rispose, perché quella foto e'a sua moglie?
^__^
Picasso è un grandissimo. Anche Modigliani si ispirato a lui.
EliminaMi spiace se mi sono allungata e divagata ma questa e'a la mia passione e materia e continuo a studiare e aggiornarmi in questa passione, e consiglio a persone artisti a cui possono un giorno avere profitti, anche se preferisco che il cuore dell'opera tocchi gli occhi e l'anima della persona.
RispondiEliminaSono contento che l'argomento abbia stimolato la tua conoscenza dei pittori.
EliminaBacio.
Hanno vissuto insieme all'inizio perché erano squattrinati, ai tempi c'era anche De Pisis, de Chirico ecc
RispondiEliminaModì credeva che gli occhi fossero lo specchio dell'anima e che nessuno poteva arrivare a conoscere veramente la nostra vera essenza tanto meno dipingerla su una tela...credo che abbia fatto pochissimi quadri con occhi e pupille e se non sbaglio proprio della sua compagna, la persona che conosceva di più.
EliminaNon dipingeva gli occhi perché non conosceva l'anima della modella, si e' quasi sempre stata sua moglie che si suicido dopo tre giorni, mi sembra dal funerale del suo amato.
RispondiEliminaChe bella digressione: leggere questi commenti mi avete fatto venir voglia di andare a vedere una bella mostra d'arte!
RispondiEliminaRoberta, io per un dipinto di Modigliani darei qualsiasi somma. Starei seduto sulla poltrona a guardarlo un giorno intero.
EliminaIo sto "curando" nuove tipi di espressioni artistiche, mi piace conoscere nuovi e sconosciuti o poco conosciuti artisti, per farmi un'idea di come anche i giovani piu' o meno talentuosi artisti vedono i nostri tempi e come esprimono cosi la loro visione dell'arte.
RispondiEliminaSe noi andiamo sempre alle mostre dei gota di tutti gli artisti di tutti tempi possiamo certamente anche avere la sindrome di Sthendal, ma l'arte si evolve, senza pero' studiare bene la storia dell'arte.
L'ultima mostra che sono andata a vedere ed ero cosi ommosa era quella di shirin neshat.
Faro' appena mi sento un post su di lei, l'ho conosciuta, come ho conosciuto il grande Dari Fo, che oltre che primo nobel attore era un grande pittore ed anche un grande personaggio perché ha dato il suo premi di nobel ll'assocviazione no profit istituita da lui la moglie e il figlio per i Disabili. E tutti i quadri veduti a quell'evento sono andati all'associazione.