Avverte Luigi Giussani che la realtà si lascia facilmente colonizzare dall'abitudine, dalle abitudini che l'uomo acquisisce nella vita quotidiana.
E quasi scompare.
Nel reticolo delle abitudini, la realtà non si realizza, si nasconde, svanisce.
La coscienza non rimane più sveglia e si occupa soltanto di quello che ha davanti, di quello che capta sul momento.
Il tempo si contrae, si divide e il suo fluire diventa impercettibile.
La coscienza si spegne, perde intensità, e l'essere stesso, l'essere a cui questa coscienza appartiene si nasconde altrettanto, o ancora più della realtà.
Forse è perché sono le 'scelte' a fare la differenza ... la maggior parte del mondo abituale sta con il nero e il bianco insieme, insomma un coperchio per ogni pentola pur di aver una vita tranquilla, ma l'adrenalina che distingue i giorni (spesso anche nella sofferenza) è la fedeltà e la sequela a una 'scelta' che ti costringe a schierarti e a rimanere 'vivo', come diceva Oriana Fallaci, sempre con il fucile in mano alla finestra, a difesa dei tuoi valori.
Vero è che spesso le persone a sostegno delle stesse scelte, possono fare la differenza, anzi, ci sono momenti in cui sono necessari per non "mollare il passo", ma l'Amico per eccellenza è sempre uno solo e non ci abbandona mai.
A me un mondo che spegne la coscienza, appare chiaro, poi tutto è relativo e soprattutto siamo liberi di chiamare 'bene' anche un mondo che genera questi effetti .... nella dinamica di Dio tutto concorre a un bene superiore, chiamiamoli 'lavori in corso' di un lavoro molto più complesso e che sicuramente sfugge alla nostra limitata visione di qualsiasi cosa ci circondi e ci comprenda, contenga.
La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me.
E quasi scompare.
Nel reticolo delle abitudini, la realtà non si realizza, si nasconde, svanisce.
La coscienza non rimane più sveglia e si occupa soltanto di quello che ha davanti, di quello che capta sul momento.
Il tempo si contrae, si divide e il suo fluire diventa impercettibile.
La coscienza si spegne, perde intensità, e l'essere stesso, l'essere a cui questa coscienza appartiene si nasconde altrettanto, o ancora più della realtà.
Forse è perché sono le 'scelte' a fare la differenza ... la maggior parte del mondo abituale sta con il nero e il bianco insieme, insomma un coperchio per ogni pentola pur di aver una vita tranquilla, ma l'adrenalina che distingue i giorni (spesso anche nella sofferenza) è la fedeltà e la sequela a una 'scelta' che ti costringe a schierarti e a rimanere 'vivo', come diceva Oriana Fallaci, sempre con il fucile in mano alla finestra, a difesa dei tuoi valori.
Vero è che spesso le persone a sostegno delle stesse scelte, possono fare la differenza, anzi, ci sono momenti in cui sono necessari per non "mollare il passo", ma l'Amico per eccellenza è sempre uno solo e non ci abbandona mai.
A me un mondo che spegne la coscienza, appare chiaro, poi tutto è relativo e soprattutto siamo liberi di chiamare 'bene' anche un mondo che genera questi effetti .... nella dinamica di Dio tutto concorre a un bene superiore, chiamiamoli 'lavori in corso' di un lavoro molto più complesso e che sicuramente sfugge alla nostra limitata visione di qualsiasi cosa ci circondi e ci comprenda, contenga.
La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me.
Migliore ipotesi per questa immagine: Barbara Palvin Rosa Clara
RispondiEliminaVediamo ora chi è Barbara Palvin.
RispondiEliminaBarbara Palvin è una supermodella ungherese. Barbara Palvin nasce a Budapest, in Ungheria, l'8 ottobre 1993. Ha una sorella maggiore di nome Anita. Ha frequentato la scuola elementare Erkel Ferenc e la scuola superiore Szinyei Merse di Budapest. Sin da piccola si è sempre definita un "maschiaccio", infatti ha iniziato a praticare calcio e canto, considerati da lei stessa i suoi passatempi preferiti.
RispondiEliminaWikipedia
Infatti. Nessuno guarda la realtà al di fuori dal nostro piccolo mondo.
RispondiEliminaPochi ma buoni.
EliminaCiao Anna.
http://www.lashdream.it/wp-content/uploads/2014/09/trucco-barbara-palvin.jpg
RispondiEliminaE questa è un'immagine di Barbara.
Poi leggo e commento, ma lasciami dire che Barbara Palvin è veramente spaziale :D
EliminaBarbara sa truccarsi bene.
EliminaSe fai la ricerca su Google vedrai che ha mille volti.
Ciao.
Ci sono alcune abitudini a cui io non rinuncerei mai: per esempio il caffè dopo pranzo. E infatti diceva un filosofo, di cui ora non ricordo il nome, che "si cambia più facilmente religione che caffè". :-)
RispondiEliminaIl caffè fa parte della nostra alimentazione. Non è un'abitudine :)
EliminaIo credo che ci si debba riferire non ad abitudini individuali, quanto ad abitudini collettive. All'uniformarsi che poi appunto finisce per snaturare la nostra coscienza.
RispondiEliminaSì, svendere la propria coscienza per assecondare l'andazzo.
Elimina"Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me."
RispondiEliminaSicuro che sia dolore? Se così fosse tu non la sentiresti vicina a te, perchè il dolore è la sensazione che si prova quando si è certi che qualcosa o qualcuno è perduto per sempre.
Io la chiamerei consapevolezza visto che dici che la senti vicino a te...
Scusami se mi sono intromessa nella tua sfera privata. Cosa che mi sono ripromessa di non fare più con nessuno del web. Abbraccio siempre
Il ricordo finisce per scivolare negli eventi negativi dell'ultimo giorno e quei momenti sono molto dolorosi.
EliminaAbbraccio Farfalla.