Bauman ha dedicato la vita a questi problemi.
Non puoi liquidare il suo pensiero come un'opinione. "Lui ha la sua e io la mia" Intanto non è giusto che la donna venga vista come un'immensa vagina a disposizione dei maschi.
Perché il Potere non si limita a questo. Non sono tanti anni che la donna può recarsi alle urne per eleggere il Parlamento del suo paese. Quando una ragazza vuol fare l'indossatrice deve essere in carne come uno stuzzicadenti e qualche squallido personaggio obbliga l'impiego delle anfetamine che tolgono l'appetito.
Ora aboliranno le ombrelline nella formula uno e poi toccherà alle moto. Dopo tante proteste delle femministe hanno capito che fare la cortigiana a un maschietto non è per niente "Uno dei tantissimi ruoli possibili"
L'uso delle grid girls e delle ombrelline non sono in linea con i valori e le norme sociali moderne. Questa è la motivazione.
Migliore ipotesi per questa immagine: Samuel Beckett: Quad.
RispondiEliminahttp://www.samuelbeckett.it/?page_id=570
Come dicevi bene tu prima o poi la maschera deve cadere o comunque è meglio farla cadere per vivere in autenticità e libertà. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Chi porta la maschera non conosce il suo volto e per questo non può desiderare di riaverlo.
EliminaCiao Sinforosa.
Mi spiace non commentare ma sono stanca (occhi) bacio a presto.
RispondiEliminaBacio Lucia.
EliminaE' una questione che è sempre esistita, anche Pirandello ne fece la sua bandiera, descrivendo le tante maschere di ciascuno di noi.
RispondiEliminaFondamentalmente non credo che l'apparenza sia qualcosa di del tutto diverso dall'io. Penso che sia una sua parte, una sua integrazione. Quando decidiamo come mostrarci stiamo effettuando una scelta in base ai nostri gusti e in base a ciò che riteniamo giusto in una data occasione. Quella scelta è già parte di noi, non è detto ci venga sempre indotta dall'esterno. A meno che non siamo burattini, ma a questo io non credo nella maggior parte dei casi.
Non ho pregiudizi verso coloro che si sdraiano sul cofano di un'autovettura. Mi spiace che vengano veicolati messaggi di questo genere, in un certo qual senso li vivo con amarezza.
EliminaMa sulla persona che materialmente lo fa non penso nulla, se non che stia svolgendo uno dei tantissimi ruoli possibili.
Bauman può dire quello che vuole, per me quello è solamente il suo pensiero. Che può essere giusto, sbagliato, ma solamente un'opinione.
«Le apparenze contano, e tutti lo sappiamo – spiega la filosofa – perché tutti comunichiamo tramite apparenze, esprimendo e rappresentando ciò che siamo nello spazio pubblico e interpretando l’immagine che gli altri a loro volta vi disegnano.
RispondiEliminahttps://www.avvenire.it/agora/pagine/societa-apparenza
RispondiEliminariporta ampiamente il pensiero della filosofa.
http://www.tuttosport.com/video/calcio/calcio-estero/premier-league/2018/02/28-39232304/pennant_licenziato_per_video_hard_/
RispondiElimina" E' un lavoro come un altro".
RispondiEliminaPer non avere maschere, per essere davvero se stessi, bisognerebbe vivere su un'isola deserta. Nel momento stesso che accetti di vivere in società, ti trovi difronte ad un bivio: essere te stesso oppure indossare la maschera. Essere se stessi il più delle volte porta ad essere emarginato in quanto non segui la famosa omologazione tanto detestata da PPP e da te (da quello che leggo nei tuoi articoli). Indossare la maschera significa entrare a far parte di quel potere di cui tu parli nel tuo post precedente, il che può essere anche positivo per chi lo accetta. (ha dei vantaggi che sono sotto gli occhi di tutti se li teniamo bene aperti)
RispondiEliminaSta a ciascuno di noi fare la scelta. Io ho scelto tanti anni la prima, nella vita reale. Poco tempo fa nella vita virtuale. E finora non me ne sono pentita in nessuna delle due vite.
Abbraccio a te Gus.
PS E' stato bello leggerti, mi hai fatto passare un'oretta del mio tempo in armonia. Grazie e complimenti, alla prossima
Grazie Farfalla.
Elimina