Il risvolto più immediato di quanto è avvenuto
- la riscoperta dell'origine-
è un'urgenza di cambiamento
che ci fa sentire più sproporzionati che mai.
Il segno primo della percezione della novità
che sta accadendo tra di noi è che ci si sente poveri
e bisognosi di una risposta.
Occorre custodire l'esperienza di questa povertà
perché essa è l'inizio della Verità.
Può sembrare folle, irrazionale o addirittura immorale,
ma questo cambiamento, questo miracolo che
sfida l'essere umano e il concetto di divino che l'uomo ha
produce uno strano frutto: l'uomo sperimenta di essere più uomo,
di essere umano come non aveva mai nemmeno
lontanamente immaginato.
La povertà è un corollario della Speranza.
Se non diventi povero (l'abbandono e il superamento di sé)
non puoi sperare. La Speranza di un uomo è
che la sua Fede giunga a compimento.
Ma per sperare devi avere la certezza
su una cosa presente.
La Speranza come certezza in una cosa
futura poggia su tutto il passato cristiano,
poggia su tutta la memoria cristiana,
poggia su tutta la certezza di quella Presenza
che è incominciata duemila anni fa
ed è arrivata fino a te.
Se non c'è puoi solo dar spazio all'immaginazione.
- la riscoperta dell'origine-
è un'urgenza di cambiamento
che ci fa sentire più sproporzionati che mai.
Il segno primo della percezione della novità
che sta accadendo tra di noi è che ci si sente poveri
e bisognosi di una risposta.
Occorre custodire l'esperienza di questa povertà
perché essa è l'inizio della Verità.
Può sembrare folle, irrazionale o addirittura immorale,
ma questo cambiamento, questo miracolo che
sfida l'essere umano e il concetto di divino che l'uomo ha
produce uno strano frutto: l'uomo sperimenta di essere più uomo,
di essere umano come non aveva mai nemmeno
lontanamente immaginato.
La povertà è un corollario della Speranza.
Se non diventi povero (l'abbandono e il superamento di sé)
non puoi sperare. La Speranza di un uomo è
che la sua Fede giunga a compimento.
Ma per sperare devi avere la certezza
su una cosa presente.
La Speranza come certezza in una cosa
futura poggia su tutto il passato cristiano,
poggia su tutta la memoria cristiana,
poggia su tutta la certezza di quella Presenza
che è incominciata duemila anni fa
ed è arrivata fino a te.
Se non c'è puoi solo dar spazio all'immaginazione.
Se non diventi povero (l'abbandono e il superamento di sé)
RispondiEliminanon puoi sperare.
È vero, sperare è della creatura rispetto al Creatore.
Sperare è di chi sente il bisogno di essere colmato.
La speranza ci lascerà nell'attimo in cui moriremo.
sinforosa
La Speranza è una grazia e si accompagna alla certezza della fede. Il primo corollario della fede è il superamento di sé.
RispondiEliminaBuon Natale Rosa.
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
RispondiEliminaun virgulto germoglierà dalle sue radici. Isaia 11.
Siamo in un tempo in cui la Luce è un frammento opaco, di fiducia e smarrimento, dentro il quale io cerco l’elemosina di una voce che mi dica chi sono veramente. Un giorno Gesù darà la risposta, e sarà la più bella definizione dell’uomo: Voi siete luce! Luce del mondo.
Oggi sono un niente amato da Dio. Nell'abbraccio della Sua nuova nascita, raccoglierò il germoglio che è già Amore. Buonanotte e Bacio
Trascorri lietamente questo Santo Natale con la gioia di essere famiglia di Dio. Bacio
L'augurio è quello buono.
RispondiEliminaBacio Lucia.
"Non conta più lo spazio e il tempo: da questa nascita è da qui l'eternità!!!"
RispondiEliminaBuon Natale Silvana.
RispondiEliminaBuon Natale...Augusto? ❤
EliminaDomanda. Non ho capito
EliminaAmmiro i tuoi pensieri, la tua sicurezza e la tua fede, mi rassereni.
RispondiEliminaBuone Feste te e famiglia.
Cristiana
Quello che hai scritto conferma che sei una bella persona.
EliminaBuone Feste Cri.
Grazie Gus, di tutto...
RispondiEliminaIl germoglio cresce, cresce...
Abbraccio/bacio.
Il germoglio cresce e tu stai meglio.
RispondiEliminaAbbraccio/bacio.
Buon Natale Gus... per diventare povero devo innanzitutto finirla di guardare a chi predica bene e razzola malissimo... un mio antico vizio.. poi mi sfuggono le travi nel mio occhio.. lo so..
RispondiEliminama sarei perfetto altrimenti... eheh...
Grazie per le tue parole... sempre...
Buon Natale a te ed alla tua famiglia.
RispondiEliminaUn caro saluto
Grazie Cettina.
RispondiEliminaBuon Natale.
Ormai siamo a Santo Stefano, da pochi minuti. Il primo santo cristiano.Il Natale di Gesù è sempre nell'aria che respiriamo; l'abbiamo incontrato nella mangiatoia e in quello sguardo e in quell'abbraccio tutta la nostra fede si rende feconda di nuove testimonianze che saranno rese alla Verità. Buonanotte in un abbraccio condiviso. Bacio
RispondiEliminaOgni giorno deve essere Natale. Nel prologo giovanneo leggo che il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi e non fu accolto da molti. Quelli che l'hanno accolto sono diventati Figli di Dio. E' un grande potere che assicura la vita eterna. I poteri della terra non fanno diventare gli uomini figli di Dio.
RispondiEliminaBacio Lucia.