Qual è il prezzo di una donna che è anche la tua ex moglie, nonché la madre di tua figlia, e si ostina a pretendere una congrua liquidazione in sede civile? Ventimila euro, più un’automobile. Così sostiene il sicario di Faenza che ha ucciso Ilenia Fabbri per conto dell’ex marito. Il quale, bontà sua, ha confessato di averglieli dati, sì, ma duemila, e con la missione di farle soltanto paura. Il tariffario va dunque precisato: duemila euro per spaventarla, ventimila e un’auto per sgozzarla. Proviamo a immaginare le trattative, con il mandante che offre quindici e il sicario che ne chiede quaranta - in fondo, se la ex vincesse la causa, potrebbe prenderne molti di più - finché ci si accorda quasi a metà strada: ventimila euro e un’automobile. Affare fatto.
Massimo Gramellini.
Questo tuo post è purtroppo fin troppo vero. Ciao Gus.
RispondiEliminasinforosa
Mi piacerebbe parlare di cose belle, ma emergono sempre comportamenti violenti, oppure brutti ricordi.
EliminaAnche come ricorrenze andiamo male:
Coronavirus, nuovo decreto "#iorestoacasa" estende a tutta Italia limitazioni aree più colpite, varato il 9 marzo 2020.
Immagine:
EliminaLe Odalische di Matisse.
Così ricorda Matisse il suo viaggio: «Le odalische erano i numerosi frutti di una felice nostalgia, di un sogno bello e vivo, e di un’esperienza vissuta quasi nell’estasi del giorno e della notte, nel fascino di un clima».
EliminaDare un prezzo ad una persona, ad una donna poi, in più è la tua, e lo fai per farla uccidere. Tutto questo è solo orrore.
RispondiEliminaCertamente è qualcosa di mostruoso.
EliminaUna cattiveria che sfiora la follia.
FAENZA - Ha confessato. Pierluigi Barbieri, 53 anni, detto "lo Zingaro", ha ammesso di avere ucciso Ilenia Fabbri, all'alba del 6 febbraio nella sua casa di via Corbara a Faenza. Lo ha fatto davanti al gip Corrado Schiaretti e al pm Angela Scorza, che ha seguito l'inchiesta sul femminicidio. L'uomo che per l'accusa è considerato il sicario ha risposto a tutte le domande e ammesso i fatti. Ha parlato anche del compenso che gli avrebbe promesso il presunto mandante, cioè l'ex marito di Ilenia, Claudio Nanni: circa 20 mila euro e un'automobile. Nel pomeriggio anche l'ex marito della vittima, 54 anni, è stato interrogato. Com'era prevedibile, ha dato un'altra versione. Ha detto di aver incaricato il sicario solo per far paura all'ex moglie. Nanni ha precisato di avere dato a Barbieri circa 2.000 euro per assolvere al suo compito.
EliminaPer fortuna non sono tutti così bastardi gli uomini, ma c'è un sacco di strada da fare, anche per quelli che si credono esenti da colpe (me compreso).
RispondiEliminaUno pensa a quello che è accaduto e ha l'impressione che sia impossibile.
EliminaDelinquente e scemo perché l'unico che aveva interesse alla morte dell'ex moglie era lui. Il sentimento della vendetta è terribile.
Un caso che risale a un paio di anni fa ma che è venuto alla ribalta ora, dopo il post pubblicato dalla giocatrice di pallavolo Lara Lugli in occasione della Festa della donna. Nella stagione 2018-19, quando Laura aveva 39 anni, rimase incinta. Secondo il suo racconto il volley Pordenone le tolse lo stipendio e poi la citò per danni. L'atleta perse purtroppo il bambino per un aborto spontaneo e decise così di denunciare tutto sui social (fonte Modenaindiretta.it)
EliminaDa non crederci.
L'assetto di questa terra è la violenza.
RispondiEliminaSintomatiche della violenza in cui noi siamo immersi sono un'educazione e uno svolgimento della vita in cui si sviluppa una coscienza delle cose come se la persona non esistesse.
Si chiama positività: una coscienza delle cose e della realtà umana come se l'io non esistesse.
E' violenta una società in cui si pretende di conoscere la realtà umana come se l'io non ci fosse. Esistono le scienze, non esiste più la persona.
Lo scienziato brandisce dei dinamismi, non la persona: questa viene smembrata e ridotta ad alcuni suoi fenomeni che poi si vogliono isolatamente conoscere e dominare come se essa non ci fosse, viene cioè ricondotta a quei meccanismi impersonali cristallizzati dalla sociologia, psicologia, pedagogia, ecc., in cui si pretende di esaurirne la realtà.
Si attua in tal modo una dissoluzione della persona.
L'io dissociato è una rottura tra il dinamismo dell'affettività e il dinamismo della ragione: le reazioni, non importa quali, vengono trattate e scientificamente studiate come se non avessero un nesso con le esigenze strutturali della ragione.
Da una parte vi sono i puri meccanismi di reazione in cui entra in gioco l'energia
dell'affettività, che diventano grazie a tale separazione più facilmente
manipolabili dal potere, e dall'altra, senza nesso coi primi, il lavoro della
ragione.
L'uomo ridotto a fascio di reazioni è dominato dalla paura.
Tutto può infatti essere ostile a quello che egli vuole , a quello cui la sua
affettività tende e che la sua reattività pretende.
Quest'uomo non è sicuro di avere in mano un istante di quello che aveva in
mano l'istante prima. La paura regna dunque davanti a tutto ciò che egli non
può definire.
Ho letto due volte il tuo post, le due letture sono state intervallate da un pomeriggio di lavoro..ho letto anche i commenti poi in fase di relax ho riflettuto..egoismo, violenza, razzismo, femminicidio, infanticidio..un brivido di dispiacere nel cuore..quando ero piccola, molto piccola, forse scuola materna o prima elementare, chiedevo come poteva succedere che due uomini si sparavano in guerra..erano due uomini uguali, una vita simile, com'era possibile? Mia nonna mi raccontava sempre che chiedevo di capire la violenza..poi si cresce e si scoprono e si capiscono tante realtà..non si possono neanche commentare..nasciamo realmente ed indistintamente tutti puri, dicevo sempre come gli "angioletti"..dove finisce la coscienza di molti? È difficile essere donna purtroppo ancora oggi..è cosi triste a volte la vita, per molti, per tanti..
RispondiEliminaBuona serata gus
In ogni caso ognuno di noi deve fare i conti con la propria coscienza.
EliminaPer impedire quello che accade nel mondo, domandiamoci, potevamo fare qualcosa di buono in più?
Buona notte Ges.
Si potevamo..possiamo!
RispondiEliminaFacciamolo.
EliminaCiao Ges.
E' una società che trasmette l'idea di donna oggetto, ma nel contempo la stessa donna entra in questi meccanismi di sua volontà. Lasciamo perdere il fattore prostituzione, perché quello è un fenomeno più complesso. Pensiamo alle influencer: quanto guadagnano, dando attuazione a quell'idea di donna oggetto, attraverso il proprio corpo, fingendo un tono intellettuale e postando frasi filosofiche rubacchiate a destra e sinistra?
RispondiEliminaQuanto diamo importanza, noi uomini e noi donne, al valore estetico?
E' la società ad averci inculcato questo valore estetico, oppure è innato all'uomo?
Estendendo il ruolo delle domande,
a che punto è l'emancipazione della donna?
Perché non c'è ancora un'uguaglianza a livello lavorativo?
Perché invece di risaltare il bello delle differenze, ponendo però uomo e donna sullo stesso piano, si cerca di mischiare tutto, annullando le differenze?
Quando si parla del problema donna generalmente si esclude una certa élite che gode di tanti privilegi. Non è l'immagine televisiva, oppure le riviste patinate che danno la dimensione della donna vittima del maschilismo.
EliminaSi parla, invece, di una maggioranza silenziosa che prende le botte dal marito, che la deve dare al datore di lavoro, la stuprata per colpa della minigonna che indossava.
E poi le ragazze mutilate nei genitali, le ragazze spose dell'India e quelle uccise dal compagno geloso.
Queste sono le vittime di una società maschilista.
Per fortuna le cose stanno cambiando. Ce ne vuole ancora di tempo, certo, ma almeno credo che ci si possa un po' confortare vedendo almeno qualche segno di cambiamento (pensa se tutto fosse rimasto come decenni fa).
RispondiEliminaIl cambiamento che inizia a emergere è merito delle donne, quelle coraggiose che denunciano le violenze, quelle che cominciano a ribellarsi, ma il maschio è sempre lo stesso e non ha nessuna voglia di parità.
RispondiEliminaNon è facile vivere per la donna in questa società cattiva e maschilista.
RispondiEliminaCiao.
Il cambiamento è un desiderio di difficile realizzazione. Avevo sette anni abitavo a Milano e andavo a suola da sola con i sassi in tasca, sicura che per la strada avrei incontrato qualcuno che mi avrebbe infastidito. Oggi, a parte il Covid (maschile) so che posso camminare serena!!!!Bacio Gus
RispondiEliminaBuonanotte Gus caro.
RispondiEliminaNon conosci Papicha
RispondiEliminaUn film di Mounia Meddour Gens. Con Lyna Khoudri, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda, Yasin Houicha, Zahra Doumandji. Titolo originale Papicha. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 105 min. - Francia 2019. - Teodora Film uscita giovedì 27 agosto 2020. MYMONETRO Non conosci Papicha * * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da vedere
Boa noite Gus. Parabéns pela matéria.
RispondiEliminaGrazie Luiz.
EliminaCi sono persone buone e cattive! Uomini buoni e cattivi! Donne buone e cattive!
RispondiEliminaOgnuno di noi è un impasto di buono e di cattivo.
EliminaNon esiste, in assoluto, il buono o il cattivo.
Buona giornata Irina.
Buongiorno Gus., è cruda, è la vita!
RispondiEliminaI principi e i valori vanno praticati tutti i giorni e non solo nella data in cui vengono celebrati. Ciao.
RispondiEliminaSì. la festa della donna è un beffa.
RispondiEliminaCiao Fabio.
Noi siamo un insieme di cose buone e cattive, dobbiamo solo fare le scelte giuste e far vincere il bene sul male.
RispondiEliminaSì. Le scelte sono decisive.
RispondiEliminaCiao Stefania.
Che fatto orribile!!!
RispondiEliminaPreferisco parlare delle odalische di Matisse .....
Ciao Roberta. Non bisogna tollerare il maschio violento. Va denunciato.
EliminaCiao Gus...personalmente non festeggio mai quel giorno e accetto gli auguri maschili solo per cortesia. Mi sembra tutta una beffa per dare un contentino alle donne. Vorrei essere amata, rispettata e stimata tutti i giorni dell'anno, prima di tutto come essere umano e poi come donna. Credo che tu sia un animo profondo e gentile e che per questo ti venga naturale rispettare le donne. Grazie per questo bel post. Ti ammiro e ti stimo. Un sorriso di cuore.
RispondiEliminaLa donna merita tanto e solo i prepotenti la umiliano.
EliminaCiao Vivì.
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