La tristezza è la coscienza drammatica della sproporzione tra il destino ideale dell'uomo e tutto ciò che si fa per raggiungerlo. L'opposto della tristezza è la disperazione, in quanto annulla la tensione delle domande ultime, negando che una risposta sia possibile.
Una tale coscienza considera il problema umano senza censurare nulla, né la "rugosa realtà" come scriveva Rimbaud, né la promessa che il cuore e la mente umani – se sono "giovani" – avvertono nella sfida delle circostanze, né la inevitabile delusione che si proietta sull'esistenza e che però non nega la natura di aspettativa del cuore.
Chi invece censura uno solo di questi fattori, inizia il terribile gioco delle censure che getta la vita nella disperazione. Tale è la sorte dell'orgoglio umano: pur di non riconoscere che la sua grandezza sta nella povera nostalgia di qualcosa che non è nelle sue forze, preferisce negare l'esistenza del reale (Laura Cioni)
Non occorre essere uccelli per vedere più in la...
Non occorrono ali per poter viaggiare e vedere mondi lontani...
Non occorre salire sopra le più alte montagne per vedere la piccolezza di noi...
Non occorre solcare i sette mari, per conoscere l'infinita profondità delle acque...
In un seme di senape c'è tutto l'infinito e oltre.
Perché quel piccolo seme trattiene tutto l'infinito.
Il vangelo di Matteo era lunghissimo e straziante. Alla fine ho pianto sperando anche che Dio e Cristo siano una favola, perché non riesco ad avere la forza di accettare che l'uomo, quindi anche io, sia stato capace di una simile barbarie.
Sì, i difetti di Caifa, dei farisei, degli scribi noi li abbiamo tutti.
Una tale coscienza considera il problema umano senza censurare nulla, né la "rugosa realtà" come scriveva Rimbaud, né la promessa che il cuore e la mente umani – se sono "giovani" – avvertono nella sfida delle circostanze, né la inevitabile delusione che si proietta sull'esistenza e che però non nega la natura di aspettativa del cuore.
Chi invece censura uno solo di questi fattori, inizia il terribile gioco delle censure che getta la vita nella disperazione. Tale è la sorte dell'orgoglio umano: pur di non riconoscere che la sua grandezza sta nella povera nostalgia di qualcosa che non è nelle sue forze, preferisce negare l'esistenza del reale (Laura Cioni)
Non occorre essere uccelli per vedere più in la...
Non occorrono ali per poter viaggiare e vedere mondi lontani...
Non occorre salire sopra le più alte montagne per vedere la piccolezza di noi...
Non occorre solcare i sette mari, per conoscere l'infinita profondità delle acque...
In un seme di senape c'è tutto l'infinito e oltre.
Perché quel piccolo seme trattiene tutto l'infinito.
Il vangelo di Matteo era lunghissimo e straziante. Alla fine ho pianto sperando anche che Dio e Cristo siano una favola, perché non riesco ad avere la forza di accettare che l'uomo, quindi anche io, sia stato capace di una simile barbarie.
Sì, i difetti di Caifa, dei farisei, degli scribi noi li abbiamo tutti.
Immagine:
RispondiEliminaMigliore ipotesi per questa immagine: Caravaggio la risurrezione di Gesù.
Nonostante ci venga insegnato amore da oltre duemila anni, ci si uccide che è una bellezza. Gente che prega e va in chiesa impalerebbe le "bestie" musulmane, altri bombarderebbero i gommoni con gli immigrati, tra migliaia di persone serpeggia l'odio per il diverso e lo straniero... ma poi si fanno i presepi, ci si batte il petto, si ambisce ad un paradiso ad esclusivo uso e consumo umano.
RispondiEliminaCerto noi moscerini dell'umanità possiamo far ben poco, predicare comprensione se non proprio amore, tolleranza se non proprio rispetto, quiete d'animo se non proprio pace divina.
E sperare che i maghi della civiltà, i predicatori del nulla, quelli che non stuprerebbero mai, non schiaccino il bottone rosso col nucleare pronto a bruciarci tutti in un nanosecondo...
Amen.
Dal Vangelo di Maria:
EliminaLa materia sarà distrutta, oppure no?
Il Salvatore disse: “Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura.
Pietro gli disse: Giacché ci hai spiegato ogni cosa, spiegaci anche questo. Che cosa è il peccato del mondo? “.
Il Salvatore rispose: “Non vi è alcun peccato. Siete voi, invece, che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell’adulterio, che è detto “il peccato”.
Gus, sappiamo bene che la storia dell'uomo è costellata di barbarie.
RispondiEliminaA oggi l'uomo, purtroppo, sembra non aver imparato la lezione degli errori passati.
Non riesco a comprendere il senso delle nostre barbarie.
EliminaPerché scrivi in plurale? Il passato è passato. Oggi ci sono ancora persone di buona volontà che non piangono per il male fatto, proprio perché non hanno fatto così tanto male, anzi, nel possibile si sono schierate sempre in prima linea per migliorare questa società... anche se è costata un po'.
RispondiEliminaIn alto i cuori, gus. Io piango spesso perché lei mi manca immensamente, tutti i giorni, ogni minuto. Sto male quando vedo persone con enormi difficoltà e cerco di fare il meglio che posso. La malinconia poi passa, quando si agisce nel bene.
Ciao Gus, tanti Auguri a te e anche alla tua famiglia.
Parlo al plurale per includere gus.
EliminaMa anche no...parla di te.
EliminaUn abbraccio 🤗
Gus, ho fatto male anche io. Ho un cilicio sul cuore e un macigno che non voglio lasciare andare perché è l’unica cosa che mi lega a lui.
RispondiEliminaGli uomini, siamo capaci di fare miracoli e abomini.
E' così. Solo attraverso il dolore quello che è accaduto è presenza oggi, memoria della nostra vita. La dimenticanza è la tomba del pentimento.
EliminaI miracoli si fanno nel nome di Dio, gli abomini sono causati dalla lontananza dello Spirito Santo.
Là dove c'è chi commette atroci barbarie macchiandosi di sangue innocente, ci sono uomini e donne capaci di dare anche la vita per il bene di una sola persona. Dobbiamo prodigarci per il bene se vogliamo contrastare il male.
RispondiEliminaUn abbraccio Gus!
Per barbarie intendo le guerre, la bomba atomica sui civili giapponesi, il nazismo, il socialismo reale URSS.
RispondiEliminaAbbraccio Elettra.
Ecco, appunto la bomba atomica sui civili giapponesi che poteva tranquillamente non essere sganciata, visto che la guerra era finita. E naturalmente seguì la corsa inevitabile agli armamenti (cd. guerra fredda). Purtroppo ancora in televisione le versioni sono a favore di una necessità storica inevitabile. Felice allora di leggere che qualcuno la pensa diversamente, come me. Sei davvero certo che esista il destino ultimo nelle sue varie declinazioni? E se esiste, dove risiede il libero abritrio? Ricordare per non dimenticare, essendo così corresponsabili di un futuro migliore. Anche per i non credenti o credenti di altre religioni (e in italia è recente il riconoscimento di una scuola buddhista come culto a cui è possibile destinare l'otto per mille)
EliminaL'atomica fu lanciata per dimostrare di essere i più forti e intimorire la Russa, per giustificare l'enorme costo sostenuto e anche perché sono bastardi.
EliminaTeologicamente per destino si intende il ritorno al Padre.
Ciao.
Ovviamente ma anche no, per tutti gli storici che affermano le molte - troppe - perdite americane inevitabil senza l'atomica. L'unione sovietica - se non erro - condannò il gesto americano. Teologicamente tale definizione crea problemi per i credenti di altre religioni. Perché il cristianesimo aspira ad essere una religione "universale". In breve, usciti dalla finestra del peccato originale (sic) e rientrati dal portone della città celeste? Non sarebbe auspicabile qualche aggiustamento per mediazione?
EliminaMaria Maddalena era ritenuta l'adultera, ora è una santa e la più amata da Cristo.
EliminaL'errore su Galilei è stato riparato dopo 400 anni.
Gli aggiustamenti richiedono tempo.
La religione cattolica è l'unica dove si parla di Dio che si fa Uomo.
Il buddhismo non è una religione ma un modo di interpretare la vita.
RispondiEliminaHo conosciuto molti amabili buddhisti.
Sei sicuro che l'unica "religione" che ha quel dato di fede sia il cristianesimo? E tale dato dovrebbe legittimare la fine delle altre? A breve commenterò questo intervento di un teologo sulla "vera (presunta) religione" :https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/Chi-ci-assicura-che-il-cristianesimo-sia-la-vera-religione. Che ne pensi? Il problema è che per unire e amare occorre partecipazione e collaborazione. Occorre amore e empatia. Se dici "è l'unica che" già metti una possibile barriera. Naturalmente sarò pure un sognatore, ma sognare è bello e non costa nulla - a parte la speranza.
RispondiEliminaIl cristianesimo accetta tutti, anche gli atei, a condizione che rispettino il loro prossimo.
EliminaLeggi la parabola del samaritano.
Il problema è che molti cristiani lo sono solo a chiacchiere.
RispondiEliminaTutti i miei amici sono atei e penso nelle azioni più vicini a Dio di me.
Gli uomini sono fallibili, è la nostra croce e la nostra delizia. Però c'è chi cerca, con tutte le sue forze, di fare bene. L'umanità è anche questo.
RispondiEliminaAnche nel deserto può esserci un'oasi.
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