“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante nel davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione a rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.
"Ricetta"
Scaccia la paura
e la paura della paura.
Per qualche anno le cose basteranno.
Il pane nel cassetto
e il vestito nell’armadio.
Non dire mio.
Hai preso le cose solo in prestito.
Vivi nel tempo e capisci
che poche cose ti servono.
Accasati.
E tieni pronta la valigia.
È vero quello che dicono:
ciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena.
E quando arriva,
guardala tranquillamente.
È effimera come la felicità.
Non aspettare nulla.
E abbi cura del tuo segreto.
Anche il fratello tradisce
se si tratta di te o di lui.
Prendi la tua ombra
come compagna.
Scopa bene la tua stanza.
E saluta il tuo vicino.
Aggiusta il recinto
e anche il campanello alla porta.
Tieni aperta la ferita dentro di te
sotto il tetto delle cose che passano.
Strappa i tuoi piani. Sii saggio
e credi nei miracoli.
Sono iscritti da tanto tempo
nel grande piano.
Scaccia la paura
e la paura della paura.
e la paura della paura.
Per qualche anno le cose basteranno.
Il pane nel cassetto
e il vestito nell’armadio.
Non dire mio.
Hai preso le cose solo in prestito.
Vivi nel tempo e capisci
che poche cose ti servono.
Accasati.
E tieni pronta la valigia.
È vero quello che dicono:
ciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena.
E quando arriva,
guardala tranquillamente.
È effimera come la felicità.
Non aspettare nulla.
E abbi cura del tuo segreto.
Anche il fratello tradisce
se si tratta di te o di lui.
Prendi la tua ombra
come compagna.
Scopa bene la tua stanza.
E saluta il tuo vicino.
Aggiusta il recinto
e anche il campanello alla porta.
Tieni aperta la ferita dentro di te
sotto il tetto delle cose che passano.
Strappa i tuoi piani. Sii saggio
e credi nei miracoli.
Sono iscritti da tanto tempo
nel grande piano.
Scaccia la paura
e la paura della paura.
Mascha Kaléko
Peppino Impastato:
RispondiEliminaMigliore ipotesi per questa immagine: mafia è una montagna di merda.
Il nazismo ha sicuramente condizionato la poesia di Mascha Kaléko, ma soprattutto l'incapacità di reagire delle persone schiacciate dalla follia criminale di Hitler.
RispondiEliminaLei ha vissuto l'inerzia.
Peppino Impastato candidatosi alle elezioni comunali per il partito Democrazia Proletaria, la sua frase «noi comunisti perdiamo perché ci piace perdere», pronunciata durante un comizio, sembra quasi un preludio alla sua tragica morte avvenuta, durante la campagna elettorale ancora in corso, con un attentato realizzato in modo da far credere che fosse un suicidio. Ormai Peppino era diventato troppo scomodo per i mafiosi e nemmeno il padre, morto in un oscuro incidente, lo può più proteggere da don Tano Badalamenti.
RispondiEliminaFilm: "I cento passi" , appunto la distanza che separa la sua casa dallo zio Tano Badalamenti.
RispondiEliminaLa mia poesia più bella?
Io non la scrissi.
Emerse dal profondo delle profondità.
La tacqui, semplicemente guardandolo.
(Mascha Kaléko)
“Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
RispondiEliminaTu non cercare. Così lo troverai.”
il regalo più grande che Peppino ci ha lasciato è che i sogni non si imprigionano.
oggi come 40 anni fa
A me Peppino ha fatto capire che sono pochi quelli che contrastano Cosa Nostra e questi coraggiosi vengono ammazzati come Falcone e Borsellino. Nelle mia mente si è insinuato un grosso sospetto. Quelli che rivestono ruoli importanti e campano, chi più e chi meno sono collusi con la mafia.
EliminaNina, è la poesia: "Rassegnazione per principianti2
Elimina"Rassegnazione per principianti" è la poesia più bella.
EliminaLa mafia uccide il silenzio pure...
RispondiEliminaNon solo i sogni non si imprigionato, ma anche la realtà dei coraggiosi che vive libera nell'infinito... immortale.
Il silenzio uccide più della mafia.
RispondiElimina"È vero quello che dicono:
RispondiEliminaciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena"
Questi sono versi che dovrei scolpire nella pietra.
Lo so bene, ma spesso la mente non è neanche attanagliata dalla paura, quanto dalle preoccupazioni e della ansie, che sono le sorelle minori, ma ugualmente terribili.
La bellezza ci salverà: specie quella dei sorrisi e degli occhi delle donne.
C'è molto pessimismo nella poesia di Mascha Kaléko ma è giustificato.
EliminaLa Bellezza è la Verità che illumina l'oscurità della menzogna.
Potremmo tradurre così: tutto quello che si fa e si dice contro la verità è costruito con “pezzi di verità”. L’errore è una violenza contro la verità perché non si limita a discordare da essa, ma la prende e la smembra, e così la uccide perché la verità può vivere solo se è «tutta intera» (cfr. Gv 16,13). Poi prende i pezzi e se ne serve per costruire la menzogna.
RispondiEliminaRassegnazione per principianti
RispondiEliminaTu non cercare nulla.
Non c'è niente da trovare,
Niente da capire. Accontentati.
Quando verrà il loro tempo fioriranno i tigli
Sopra la tomba scavata di fresco.
Quando verrà il suo tempo si dissiperà il buio,
Scintillerà la luce rinata.
Niente è concluso, tutto continua.
E tu sarai allegro. O forse no.
Tra sparire e ricominciare
L'impossibile accade.
Come e perché non è stato svelato.
Suona nuova al principiante l'antichissima melodia.
Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
Tu non cercare. Così lo troverai.
Mascha Kaléko
Quando si è disperati si è portati a credere che prima o poi debba finire, che la luce arriverà.
RispondiEliminaE' istinto di auto-conservazione. Per questo apprezzo la poesia nonostante non ne condivida totalmente il contenuto.
Golda Malka Aufen, nasce a Schidlow, in Galizia, (oggi la cittadina si trova in territorio polacco e porta il nome di Chrzanow), il 7 giugno 1907.
RispondiEliminaDopo la prima guerra mondiale la famiglia si trasferisce in Germania, stabilendosi a Berlino. Mascha segue dei corsi presso la comunità ebraica, si iscrive e frequenta corsi serali anche alla Humboldt Universität e, nel 1928, sposa l’insegnante ebreo Saul Aaron Kaléko.
A partire dal 1929 la «Vossische Zeitung» e il «Berliner Tageblatt» pubblicano con regolarità le sue poesie che descrivono la vita comune delle persone dell’epoca, in particolare quella del mondo impiegatizio, cogliendo l’atmosfera della Berlino degli anni Venti. Apprezzata da autori a lei contemporanei come Else Lasker-Schüler, Thomas Mann, Alfred Polgar, Hermann Hesse, acquista fama anche grazie alla frequentazione di caffè letterari come il ‘Romanisches Cafè’, dove fa la conoscenza di Kurt Tucholsky ed Erich Kästner.
Nel 1933 viene pubblicata la sua prima raccolta di poesie, Das lyrische Stenogrammheft, che finisce in seguito nell’indice dei libri proibiti dal nazionalsocialismo e viene quindi pubblicamente bruciata. Due anni dopo esce Das kleine Lesebuch für Grosse.
I cento passi è stato girato a Petralia Soprana. Località incantevole sulle Madonie.
RispondiEliminaConosco anche Petralia Sottana dove è nato mio padre.
Da un'attenta analisi della traduzione dell'Idiota di Dostoevskij, sembrerebbe che il romanziere russo abbia scritto che Il mondo salverà la bellezza e non come molti credono che sarà la bellezza a salvare il mondo.
RispondiEliminaLa Venere dipinta dal Botticelli nella realtà dovrebbe essere Simonetta Vespucci, nobildonna del Rinascimento amata da Giuliano de’ Medici e cantata da artisti e poeti fiorentini per la sua bellezza “senza paragoni”, e che morì giovanissima a soli 23 anni.
RispondiEliminaLa “bella Simonetta”, la “sans par”: questi i due soprannomi con cui è passata alla leggenda una delle più celebri nobildonne del Rinascimento fiorentino, Simonetta Vespucci, nata Cattaneo (Genova o Portovenere, 1453 - Firenze, 1476). Una donna ritenuta di bellezza ineguagliabile, oggetto del desiderio di moltissimi uomini della Firenze della metà del Quattrocento, esponente di una delle famiglie genovesi di più antica nobiltà (i Cattaneo), andata in sposa a soli sedici anni al banchiere Marco Vespucci (parente del più noto Amerigo, il navigatore che ha dato il nome all’America), morta giovanissima (ad appena ventitré anni, probabilmente di peste) e accostata al nome di molti artisti del tempo, per i quali avrebbe posato. Molti hanno voluto riconoscere il suo volto, per esempio, nella Venere o nella personificazione della Primavera di Sandro Botticelli (Firenze, 1445 - 1510), e si è voluto persino attribuire ai due un legame affettivo, anche sulla base di una leggenda (destituita di ogni fondamento) secondo la quale Botticelli avrebbe chiesto di essere sepolto accanto a Simonetta nella chiesa di Ognissanti. I due furono effettivamente sepolti all’interno dell’edificio di culto fiorentino, ma perché le tombe di famiglia di entrambi si trovavano nella stessa chiesa (i Vespucci erano titolari di una cappella, mentre Botticelli fu sepolto nel cimitero di Ognissanti). Cosa c’è dunque di vero in questa storia?
RispondiEliminaFinestre sull'arte.
Senza bellezza e soprattutto senza saperla comprendere e valorizzare, la vita diventa grigia e spenta.
RispondiEliminaE' la comprensione l'ostacolo alla conoscenza della Bellezza.
EliminaUn post che deve farci riflettere sulla vita terrena...una valigia da preparare per la vera vita che ci attende
RispondiEliminaLa vita terrena va vissuta al meglio per aspirare all'Altra vita.
EliminaCiao Simona.
"credi nei miracoli", perché esistono sai, più di quanto tu non creda: l'alba ogni giorno è un miracolo, il sole dietro le nuvole, una campagna verde smeraldo, l'odore dei panni a stendere, l'acqua a dissetarti... siamo circondati da miracoli, e condannati a non riconoscerli...
RispondiEliminaBuon anno Gus...e grazie di esserci!
La poca fede non fa vedere la Bellezza della vita che è un miracolo che si ripete ogni giorno. Conosciamo solo l'egoismo e consideriamo Dio come un nostro avvocato non conoscendo il progetto del Mistero.
EliminaGrazie.
Buon 2019.
No, anche se hai fede non puoi vedere la bellezza in questo mondo. Oggi Dio sarebbe felice secondo te? Lo dobbiamo essere noi? Certo portiamo la nostra croce e seguiamolo. La fede fa sperare la resurrezione dopo la morte. Chi ha sensibilità e occhi molto attenti con un cuore generoso, soffre anche se ha fede.
RispondiEliminaCerto c'è chi è bravissimo a "raccontarsela" per stare bene... Gli egoisti in primis.
Dio ha creato l'Universo e quindi deve piacergli.
RispondiEliminaNessuno è esente dall'egoismo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSissi30 dicembre 2018 11:53
EliminaNon credo. Non è più come l'ha creato lui.. Non è più a sua immagine e somiglianza....forse solo esteriore per chi non porta la maschera, ma se ci pensi bene a sua immagine e somiglianza vuole dire molto di più
Auguri gus, come stai? Dove sta la bellezza? Nei tramonti, all'alba, dagli uccellini?
RispondiEliminaDal creato, forse? Anche la natura abbiamo rovinato, inquinato, si qualcuno sorride di... bellezza, pochi in verita...Forse qualcuno dopo aver preso qualche... Integratore. Ecco, quelli fanno miracoli a volte. Ma è roba da ricchi... Ah, poi chi si innamora della bellezza è solo roba da camerieri. E la Juve vince. Che bello. Cosi ca la vita.
Buona giornata 🤗
Più il tempo passa e più le donne diventano belle. Le non belle sono una minoranza e la tendenza è la loro fine.
EliminaLe donne bellissime riusciranno a far diventare realtà: "Fate l'amore e non le guerre" 💘💖❤💏💋💋.
Buon amore.
La tendenza è la loro fine? ... In che senso?
RispondiElimina.. Si gus, già mi obbligano a fare ginnastica (terza età) tre volte la settimana, se mi metto anche a saltare nel letto mi viene la sincope. ☺️😅
Ps mi è sorto un dubbio .. Non è che per caso mi vedi su WhatsApp? Cribbio ho chiuso anche fb e pure il blog. 😇
Non vedo WhatsApp ma so che sei bella.
RispondiEliminaTi auguro un buon anno, ricco di pace e serenità, un po' di salute e di buon umore!
RispondiEliminaUn abbraccio
Dani
Grazie Daniela.
EliminaUn abbraccio.
La bellezza per me è visitare una mostra per esempio i macchiaioli: un'esplosione di colore. Oppure partecipare l'ultimo dell'anno alla marcia organizzata dal Sermig dopo aver fatto la cena del digiuno. Insomma tutto ciò che riempie l'anima crea bellezza. Ti auguro un buon fine e un buon principio d'anno con il mio abbraccio siempre. 😀😀😀
RispondiEliminaSiempre la Bellezza 🙏🙏🙏
EliminaLa bellezza e' ogni giorno donare e donarsi una piccola gioia. Ogni goccia fa un mare sereno...
RispondiEliminaAuguri caro Gus
Bacio.
Meraviglioso come sempre il mio Gus, e la chiusura della poesia è un poema da ricordare..mai avere paura della paura in qualsiasi forma e in qualsiasi situazione! Ti abbraccio con affetto
RispondiEliminaGrazie Nella.
EliminaLa poesia di Mascha Kaléko con le sue venatura di tristezza a me piace molto.
Abbraccio.