Nel mondo del pensiero corto anche l' Apocalisse è corta. Passa dalla muccapazza allo tsunami, dall' Aids all' influenza aviaria, transitando per l' obesità dei bambini e per il terrorismo islamista, dalla siccità alla bomba atomica coreana~ E sempre correndo da un 'emozione a un' immagine, da un bacio perugina a una catafstrofe, dall' io minimo alla rivolta delle periferie, la vita diventa un viaggio velocissimo nella sconclusionaggine dell' asprezza sonora, un pensoso galleggiare nel nulla. L' illusione è quella dei frattali, con il pensiero corto che riproduce intensamente ma minimamente quello lungo, come in un granello lavico c' è già intera la forma della rovina da cui si è staccato.
Francesco Merlo
Migliore ipotesi per questa immagine: ecce homo (spanish edition) by friedrich wilhelm nietzsche (paperback).
RispondiEliminaE' un po' quello che faccio io, da qualche anno. Penso al presente, al massimo a domani. Non dico sia giusto, solo che mi viene naturale e che al momento non ho voglia di spingermi oltre.
RispondiEliminaSei contenta di essere una donna e non una nuova donna.
EliminaCiao Sara.
Il soggetto è quel sorgere che, appena prima,
RispondiEliminacome soggetto, non era niente, ma che,
appena apparso, si fissa in significante.
L’io è letteralmente un oggetto –
un oggetto che adempie a una certa funzione
che chiamiamo funzione immaginaria
il significante rappresenta un soggetto per un altro significante
(J. Lacan – seminario XI)
Riky, il rischio è concepire il pensiero come sostanzialmente asservito e dipendente dalla vita o dalla storia.
EliminaPurtroppo anch'io ho smesso di pensare al futuro e di aspettarmi grandi cose.
RispondiEliminaAlmeno così non resto mai delusa.
No, non è cinismo. È lungimiranza.. 😉
Anche io ho questa tendenza ma per te sarà impossibile non pensare al futuro di tuo figlio: chi è, cosa vuole, dove va.
EliminaA quello ci penso e ci penserò ogni singolo istante, finché vivrò.
EliminaAl mio, invece, no. Quel che verrà sarà ben accetto.
Questo significa essere un genitore che affronta seriamente il rischio educativo.
EliminaTorna l'Io con affettività/ragione simile al attinia/paguro.
L'affettività porta a non capire. Tu entri nella stanza del ragazzo che dorme e sembra un angelo, lo baci e te ne vai. No. Qualche volta fermati sulla porta e rifletti sul "chi è, cosa vuole, dove va".
Claudia, come sempre parlo in generale pensando ai genitori.
Il pensiero è stato lungo solo all'epoca dei grandi filosofi, dalla Grecia ai primi del '900.
RispondiEliminaOra tutto è corto, perché anche il pensiero vive giorno per giorno: tira oggi che viene domani^^
Moz-
Nel mondo del pensiero corto anche l' Apocalisse è corta. Passa dalla muccapazza allo tsunami, dall' Aids all' influenza aviaria, transitando per l' obesità dei bambini e per il terrorismo islamista, dalla siccità alla bomba atomica coreana~ E sempre correndo da un 'emozione a un' immagine, da un bacio perugina a una catafstrofe, dall' io minimo alla rivolta delle periferie, la vita diventa un viaggio velocissimo nella sconclusionaggine dell' asprezza sonora, un pensoso galleggiare nel nulla. L' illusione è quella dei frattali, con il pensiero corto che riproduce intensamente ma minimamente quello lungo, come in un granello lavico c' è già intera la forma della rovina da cui si è staccato. E' l' idea (ingenua?) che un gigante sia un nano moltiplicato per cinque, che un bonsai sia il riassunto di tutto il mondo vegetale. Mio nonno, che non aveva i soldi per portare la nonna a Venezia, nanificava la gondola a un piccolissimo "cinciòlo", la più diffusa barca dei pescatori siciliani: il pensiero corto economizza, non paga il biglietto della complessità, semplifica e imbroglia perché soddisfa l' avarizia del nonno ma delude il desiderio della nonna. La fantasia frega la realta. Infatti il pensiero corto è la dissoluzione del pensiero sistematico già predicata da Nietzsche, è il mondo a mille dimensioni, proprio l' opposto a quello descritto e dileggiato da Marcuse. Il filosofo italiano Manlio Sgalambro già nel 1991 aveva scritto per Adelphi un saggio intitolato "Del pensare breve" che era, secondo lui, «il pensare dell' ipocondriaco», l' unico punto di contatto che ci è rimasto con la realtà: «Se Karl Kraus avesse scritto il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe». E l' illusione comunista non avrebbe avuto la durata di un secolo, sia pure breve.
EliminaFRANCESCO MERLO
Miki, è un articolo di Merlo del quotidiano "La Repubblica".
EliminaUn post che fa riflettere, grazie Gus.
RispondiEliminasinforosa
Grazie.
EliminaCiao Annamaria.
Ciao Gus,
RispondiEliminami permetto di rispondere con una citazione:
"Il futuro è come il paradiso, tutti lo esaltano, ma nessuno ci vuole andare"!
Felice venerdì.
Nemmeno Cristo voleva morire sulla croce. L'uomo è così.
RispondiEliminaBenché vinta la morte è sempre uno spauracchio.
Ciao.
Ho studiato filosofia in seminario quando frequentavo il corso di teologia......non ci capivo niente, poi morta la Vale la mente vagava per luoghi stranieri e ho chiuso con lo studio. Tu certo sei eccezionale. mi piaci così.
RispondiEliminaBuonaserata e bacIo Gus. Buon fine settimana.
Non esagerare. Il catechismo parla delle cose e la teologia spiega cosa sono le cose.
EliminaBacio Lucia.
Ogni tanto Gus sa di Dizionario teologico.. un libro che Gesù metterebbe al rogo..
Eliminacomunque te la prendi troppo... ci vuole un po' di filosofia nella vita, con vista ne' corta ne' lunga. Media direi, come una buona birra.
Sono opinioni.
EliminaGrazie Franco.
"La malattia non porta via le emozioni, i sentimenti, anzi fa capire quello che conta davvero in questa vita. Puo' sembrare paradossale, ma un corpo nudo, spogliato della sua esuberanza, mortificato nell'esteriorità, fa brillare maggiormente l'anima. La malattia che mi uccide mi ha insegnato a vivere."
RispondiEliminaE non c'è filosofia che tenga. È anche Dio che ci insegna a vivere...si nella bellezza della sofferenza, ma solo quella "sana" nel Suo percorso sente il peso della croce.
Tratto da un Medico, un Malato un Uomo di M. Melazzini
PS e nemmeno io l' ho mai chiesta.
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RispondiEliminaSinceramente non c' era proprio nulla di te che potesse interessarmi. Inizialmente nemmeno ti ho mai notato. In quelle mie immagini rubate nel tempo c’era tutta una fragilità che ancora oggi fa male. Quanto è ladro e falso questo mondo. Cercherò di spiegarmi con frasi e ricordi.... E che l' anima è tutto ciò che più grande, intimo e sacro abbiamo, mentre chi ci distrugge è una folle bestialità che porta via una parte di te senza mai aver chiesto permesso. Tutto è successo nella confusione di perdersi, ma che, comunque, dopo quell' uragano tutto o quasi è passato, come passa tutto. Poi passa..
EliminaEra difficile in quel periodo comprendere di poter fare qualcosa di così intenso ancora di più che comunicando con parole e immagini....sensazioni.
Eppure tutto ci separava notevolmente. Il pensiero non incontrava mai le immagine...le mie emozioni. È anche quei famosi punti a capo, con qualche frase... spezzata, pensavo che, avesse avuto comunque una certa illusa dignità...nel sopravvivere. E tu continuavi a guardare a scrivere continuamente, a leggere...ci giocavi sapendo tutto. Ci giocavi con " l’arte alta" della tua notevole capacità espressiva, nell' interpretazione soggettiva che tanto ti gratificava, dove illudevi la tua mente indocile, fragile, rimanendo un tutt’uno e solo sempre con le tue frasi.
E io, sarei sempre, stata irraggiungibile ....nell' apparire e sparire... Ora e per sempre
È f.v.o smettila di rompere anche su fb. Sei riconoscibilissima anche li sei riconoscibilissima ovunque. Povera donna.
RispondiEliminaMientras que el mundo sea mundo, habrá grandes pensadores. Besos!!
RispondiEliminaLe menti illuminate portano avanti il mondo.
RispondiEliminaAbbraccio Rosana.