L'io è quel complesso di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto originale dell'uomo, la struttura dell'umana natura.
Nel nostro io interagiscono la ragione e l'affettività. Il blocco di questa attività di interscambio causa la dissociazione dell'io.
La ragione corre verso l'alienazione e l'affettività si manifesta con un fascio di reazioni irragionevoli. L'uomo pensa di realizzare il proprio ideale invece asseconda il volere del Potere che dopo averlo privato dei desideri originari gli impone quelli falsi.
Le esigenze di un uomo pretendono di essere esaudite. Siccome l'uomo non ha la forza e l'intelligenza per realizzarle, di raggiungere cioè il traguardo che esse fanno prevedere, l'uomo dà forma a questa pretesa secondo la consistenza fragile e ultimamente illusoria che si chiama sogno, cosa molto diversa dall’ideale che rappresenta l’oggetto di perfezione per cui il cuore dell’uomo è fatto.
Nell'io interagiscono il cuore (affettività) e la ragione che fa da filtro.
Per esempio in un giardino tu vedi qualcosa che somiglia all'insalata, e l'affettività ti spinge a prenderla e mangiarla. La ragione filtrando ti suggerisce di guardare cosa vuoi mangiare, e allora cammini piano e scopri un cartello con la scritta: erba avvelenata.
Nel nostro io interagiscono la ragione e l'affettività. Il blocco di questa attività di interscambio causa la dissociazione dell'io.
La ragione corre verso l'alienazione e l'affettività si manifesta con un fascio di reazioni irragionevoli. L'uomo pensa di realizzare il proprio ideale invece asseconda il volere del Potere che dopo averlo privato dei desideri originari gli impone quelli falsi.
Le esigenze di un uomo pretendono di essere esaudite. Siccome l'uomo non ha la forza e l'intelligenza per realizzarle, di raggiungere cioè il traguardo che esse fanno prevedere, l'uomo dà forma a questa pretesa secondo la consistenza fragile e ultimamente illusoria che si chiama sogno, cosa molto diversa dall’ideale che rappresenta l’oggetto di perfezione per cui il cuore dell’uomo è fatto.
Nell'io interagiscono il cuore (affettività) e la ragione che fa da filtro.
Per esempio in un giardino tu vedi qualcosa che somiglia all'insalata, e l'affettività ti spinge a prenderla e mangiarla. La ragione filtrando ti suggerisce di guardare cosa vuoi mangiare, e allora cammini piano e scopri un cartello con la scritta: erba avvelenata.
Migliore ipotesi per questa immagine: nudo de globo meme.
RispondiEliminaIl Nudo nell'arte, nella fotografia, nella storia e sui social: il nuovo moodboard di parole e immagini di Memecult è dedicato al concetto di "nudo".
RispondiEliminaE' strano. Ho scelto questa immagine inserita in un gruppo di foto che esprimevano la morte del desiderio, e invece mi ritrovo con il "nudo meme".
Sono i giochi del motore di ricerca?
Infatti sono anche io preoccupato per le nuove generazioni: crescono in fretta e vivono in una società sempre più materialistica e legata all'apparenza, troppo 'connessa' inoltre.
RispondiEliminaE' vero che anche io da bambino, come quasi tutti quelli della mia età, eravamo coccolati e riempiti di giochi e attenzioni. Tuttavia siamo cresciuti con alcuni valori e sviluppando quella fantasia che è un ideale antidoto per il grigiume dell'apparenza.
Solo la fantasia può salvarti dall'omologazione generale dei cervelli.
RispondiEliminaLa cultura dell'apparenza è davvero una ricerca dell'effimero. E il guaio è che inizia già da piccolissimi. Siamo fottuti già prima di crescere e di costruirci una solida identità.
RispondiEliminaChi conosce il rischio difficilmente cade nel trabocchetto preparato dal Potere.
EliminaCiao Sara.
può contemporaneamente esserci una "cultura dell'Io"e una disaffezione verso sé stessi?
RispondiEliminaquindi distingui disaffezione verso sè da disaffezione verso l'Io?
EliminaL'Io cerca il sé per realizzarlo con la sua prima evidenza che è dare e ricevere amore.
EliminaSe l'io non si muove verso il tu non si arriva al noi.
EliminaCome tu stesso dici, è l'omologazione ad aver infettato le generazioni e il desiderio assurdo di voler essere stereotipi alla ricerca di una blanda felicità. Verità nelle tue parole. Grazie del tuo commento, a presto!
RispondiEliminaOmologazione in basso. Questo aggrava il problema.
EliminaCiao Stella.
Il tutto sempre e subito sta alla base della scontentezza, della perdita di desiderio, della perdita di senso, dell’incapacità di assumersi responsabilità, dell’incapacità di amare e di donare. Insomma, il tutto sempre e subito è la ricetta per far crescere un individuo immaturo.
RispondiEliminasinforosa
Il tutto è subito è la modalità che indica il Potere per aumentare i consumi e far credere alle persone che solo in questo modo è possibile essere felici e invece si arriva al nichilismo descritto da Leopardi nella poesia "Il sabato del villaggio".
EliminaCiao Annamaria.
Ci penserò domani....ora bacio e buonanotte. Ciao Gus
RispondiEliminaA domani.
EliminaBacio Lucia.
In questo mondo dove non riesco ad ascoltare, in qualsiasi posto mi trovi. un pensiero positivo, Chiedo di avere la mente piena di germogli che cresceranno e daranno frutto. Donami speranza Gus! Parla di ottimismo! quei ragazzini ce la faranno a rivedere la luce?. Ecco vorrei che parlassimo di parole capaci di risvegliare il mondo. Buonaserata e bacio. Notte Gus.,
RispondiEliminaRisvegliare è diverso da illudere. Il cambiamento deve partire dai ragazzini.
EliminaBacio Lucia.
Il cambiamento parte dal cervello. ..per chi lo usa
EliminaCredo ci sia "troppo rumore" e paradossalmente troppo poca identità. Vedo solo "mandrie" che si raggruppano e che sperano di trovare dei "valori" lì dentro.
RispondiEliminaCon tristezza non posso non condividere quello che hai scritto.
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