Nell'esperienza cristiana, anzi massimamente in essa,
appare chiaro come in un'autentica esperienza sia impegnata
l'autocoscienza e la capacità di critica dell'uomo,
come una autentica esperienza sia ben lontana
dall'identificarsi con una impressione avuta
o dal ridursi ad una ripercussione sentimentale.
E' in questa verifica che nell'esperienza cristiana il mistero
della iniziativa divina valorizza essenzialmente
la ragione dell'uomo.
Ed è in questa verifica che si dimostra
l'umana libertà
perché la registrazione e il riconoscimento della corrispondenza
esaltante tra il mistero presente e il proprio dinamismo
di uomo non possono avvenire se non nella misura
in cui è presente e viva quella accettazione della propria
fondamentale dipendenza, del proprio essenziale "essere fatti",
nella quale consiste la semplicità,
la "purità" di cuore, la povertà dello spirito.
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà dello spirito".
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà di spirito": ed è dramma tanto profondo da accadere
quasi furtivo.
appare chiaro come in un'autentica esperienza sia impegnata
l'autocoscienza e la capacità di critica dell'uomo,
come una autentica esperienza sia ben lontana
dall'identificarsi con una impressione avuta
o dal ridursi ad una ripercussione sentimentale.
E' in questa verifica che nell'esperienza cristiana il mistero
della iniziativa divina valorizza essenzialmente
la ragione dell'uomo.
Ed è in questa verifica che si dimostra
l'umana libertà
perché la registrazione e il riconoscimento della corrispondenza
esaltante tra il mistero presente e il proprio dinamismo
di uomo non possono avvenire se non nella misura
in cui è presente e viva quella accettazione della propria
fondamentale dipendenza, del proprio essenziale "essere fatti",
nella quale consiste la semplicità,
la "purità" di cuore, la povertà dello spirito.
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà dello spirito".
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà di spirito": ed è dramma tanto profondo da accadere
quasi furtivo.
Nell'esperienza cristiana, anzi massimamente in essa,
RispondiEliminaappare chiaro come in un'autentica esperienza sia impegnata
l'autocoscienza e la capacità di critica dell'uomo,
come una autentica esperienza sia ben lontana
dall'identificarsi con una impressione avuta
o dal ridursi ad una ripercussione sentimentale.
E' in questa verifica che nell'esperienza cristiana il mistero
della iniziativa divina valorizza essenzialmente
la ragione dell'uomo.
Ed è in questa verifica che si dimostra
l'umana libertà
perché la registrazione e il riconoscimento della corrispondenza
esaltante tra il mistero presente e il proprio dinamismo
di uomo non possono avvenire se non nella misura
in cui è presente e viva quella accettazione della propria
fondamentale dipendenza, del proprio essenziale "essere fatti",
nella quale consiste la semplicità,
la "purità" di cuore, la povertà dello spirito.
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà dello spirito".
Tutto il dramma della libertà è in questa
"povertà di spirito": ed è dramma tanto profondo da accadere
quasi furtivo.
Mandalo a Bertone 'sto post. Magari je scatta 'na scintilla...
RispondiEliminaBertone?
EliminaQueste cose le sa meglio di noi ma il problema è che non riesce a viverle.
A parte gli scherzi. Tra un po', come ogni sabato mi appresto a diventare povero tra i poveri per una manciata di ore. Mi insegnano loro cosa significa coltivare sorriso e speranza con la purezza nel cuore. Senza sognare vincite alla lotteria o vite fantastiche.
RispondiEliminaBasta una parola a questi "poveri". E ti fanno felice con una loro parola, tutta per te.
E tutto questo è molto bello.
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