Si chiama fede, conoscenza per fede, il riconoscimento della realtà attraverso la testimonianza che porta uno, che si chiama appunto testimone o teste. È una conoscenza della realtà che avviene attraverso la mediazione di una persona fidata, adeguatamente affidabile. Io non vedo la cosa; vedo soltanto l'amico che mi dice quella cosa, e quell'amico è una persona affidabile; perciò, quello che lui ha visto è come se l'avessi visto io. Quindi la fede, prima di tutto, non è soltanto applicabile a soggetti religiosi, ma è una forma naturale di conoscenza, una forma naturale di conoscenza indiretta: di conoscenza però! La ragione è una cosa viva che, perciò, per ogni oggetto ha un suo metodo, ha un suo modo, sviluppa una caratteristica dinamica, ha anche una dinamica per conoscere cose che non vede direttamente e che non può vedere direttamente, le può conoscere attraverso la testimonianza di altri: conoscenza indiretta per mediazione."
Mia figlia torna a casa tutta emozionata e mi dice: "Papà, mentre andavo dal parrucchiere ho visto un'autovettura che ha investito un passante. È arrivata l'autoambulanza, ma ormai era morto".
Io non ho visto l'incidente, ma credo a mia figlia perché la reputo una testimone attendibile.
Questo fenomeno è una testimonianza per fede.
Cristo, nel suo lungo peregrinare parlava e la gente ascoltava.
Chi lo aveva sentito lo raccontava a un conoscente e questi a un'altra persona. Qualcuno che conosceva Cristo ha cominciato a scrivere le sue parole. Anche chi non lo conosceva, basandosi su una testimonianza credibile, ha fatto altrettanto. Così sono nati i Vangeli, le prime comunità di credenti e infine la Chiesa.
La cultura, la storia e la convivenza umana, si fondano su questo tipo di conoscenza che si chiama fede, conoscenza per fede, conoscenza indiretta, conoscenza di una realtà attraverso la mediazione di un testimone.
Tu sei certo che Napoleone sia esistito? Lo hai conosciuto? No, di certo, ma ci credi perché è scritto nei libri di storia.
Due evangelisti, Matteo e Giovanni, apostoli di Gesù, hanno scritto servendosi della propria personale memoria.
Gli altri due, Marco discepolo di Pietro, e Luca, discepolo di Paolo, attingendo ai ricordi e alle testimonianze.
Ognuno racconta le parole di Cristo in base alla propria sensibilità. Le discordanze possono essere casuali, come i ladroni, cioè momenti diversi dello stesso fatto o dimenticanze. Le parole di Gesù non venivano scritte perché sulle tavolette era scomodo, mentre i fogli di papiro erano costosissimi. In entrambi i casi scrivere era un procedimento estremamente laborioso, che non poteva essere usato nella vita quotidiana e nel rapporto maestro-discepoli.
I Vangeli riconosciuti dalla Chiesa sono quattro, gli altri non vengono reputati attendibili.
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Immagine:
RispondiEliminaPiero di Cosimo fu un artista insolito, ricercato, originale, che stupisce ancora oggi per l'irrequietezza e la libertà d'invenzione fantastica.
La storia è fatta di testimonianze. Credere in Cristo significa che il tuo io ha trovato quello che cercava: un modo di vivere che soddisfa le esigenze primarie dell'io.
RispondiEliminaL'attualità dei vangeli è la prova che l'uomo-dio che parlava era veramente Cristo.
RispondiEliminaFidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
E' un proverbio stupido, contrario a quanto c'è di più evidente.
La capacità di fidarsi è propria dell'uomo grande e adulto, dell'uomo che ha conosciuto molte cose, che ha riflettuto su tutto: egli sa immediatamente quando l'altro gli parla se deve dubitare o se l'altro parla schiettamente.
Quanto uno è più ricco di umanità, quanto più uno è critico di se stesso, è cosciente dei limiti del suo andare umano, è cosciente della sua realtà, tanto più che sa quando e come fidarsi.
Sapersi fidare: questa è genialità.
Non sapersi fidare: questo è un errore che commettono tutti, anche il marito verso la moglie, anche la madre verso il figlio, il figlio verso i genitori.
E questo è all'origine di tanti dissesti.
RispondiEliminaIstintivamente e naturalmente sono uno che si fida. Ma perché questo avvenga anche razionalmente l'altro mi deve assomigliare, cioè devo riconoscere in lui le mie stesse modalità, non necessariamente negli atteggiamenti comportamentali.
E' chiaro che le brutte esperienze sono un deterrente che creano una sovrastruttura diffidente. Ma se volessi solo interrogare il mio istinto direi che mi fido, fin troppo. Credo nel potenziale buono di tutti.
Spesso capita di fidarsi di chi non si dovrebbe e non fidarsi di chi invece lo meriterebbe.
La fiducia dipende da cosa ti aspetti dagli altri, dipende da cosa desideri, dipende da cosa stai vivendo in un particolare momento, da cosa "ti serve" dentro.
Una bella spiegazione, grazie Gus. Serena domenica.
RispondiEliminasinforosa
Grazie Sinforosa.
RispondiEliminaCiao.
Ho letto che l’essere chiusi in se stessi, stare sempre sul chi va là, non aiuta né se stessi né migliora il rapporto con gli altri con cui bisogna inevitabilmente rapportarsi, almeno che non si voglia vivere da eremiti in mezzo ad un’isola deserta.
RispondiEliminaE sono pienamente d'accordo.
Un amico sincero è un balsamo nella vita, è la più sicura protezione.
Potrai raccogliere tesori d’ogni genere ma nulla vale quanto una vera amicizia.
L’amico suscita nel cuore una tranquillità che si diffonde in tutto l’essere.
Con lui si vive un’unione profonda che dona all’animo gioia inesprimibile.
La sua presenza ridesta la nostra mente e la libera da molte preoccupazioni.
Un bel post Gus, soprattutto didascalico,...forse e' un po' troppo impegnativo dimostrare la piena fiducia nel reale e pure nel virtuale si comprende quando un blogger scrive verità o meno.
RispondiEliminaSe sei così d' accordo e pure io lo sono, perche metti l' anonimato?
Spero che risponderai.
Buona serata
Ps sono tornata nel miei boschi.
Ho scritto per evidenziare che la fede non appartiene alle favole, ma è frutto di una realtà evidente.
EliminaNel mio blog non c'è l'accesso per gli anonimi.
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Si gus, la fede non appartiene alle favole, la fede è un dono dato a caso, forse.
EliminaVa bene... non appartiene alle favole, ma prova a raccontare oggi ad un ragazzino di oggi, che vorrebbe credere, che Gesu' è stato concepito dallo spirito santo ...e tanto altro.
Qualcosa c' è di grande in questo mondo ma esiste, oltre la fede cieca, diversi garbugli o interpretazioni dall' antico testamento al nuovo per arrivare allo zuccherino vangelo.
Io so che esiste Dio...ho incominciato a intravedere a ritroso, il "disegno" della mia vita che poteva finire peggio e ...sono certa che Lui mi ama.
Anche io accetto tutto quello che mi capita e lo considero come qualcosa utile alla mia vita.
EliminaIo credo, e non ho mai letto nulla, dunque nulla di culturale. La mia fede nasce da un "amico invisibile che forse abita dentro di me") Certo cerco di accrescere .... mi domando infiniti perchè, per avere sempre relatve risposte che chiudono sempre un un grosso punto interrogativo ......... perchè? La bellezza di tutto questo gioco è ......... il mistero che non può mai essere rivelato ..........
RispondiEliminaSe la fede è dentro di te puoi stare tranquillo.
EliminaGrazie infinite Gus per questa bellissima spiegazione
RispondiEliminaViene da un corso di teologia di don Maurizio.
EliminaGrazie.
Ciao.
Da me è arrivato un wp dal mio parroco per la benedizione degli animali. Se andiamo avanti così tra un po' qualche prete diventera' influencer.
RispondiEliminaVogliono eliminare le insegnanti di religione e hanno tolto la croce in qualche scuola.
Notte Gus 😘
La Chiesa pensa alle lotte interne e non ai fedeli.
EliminaCiao Chiara.
Alle competizioni...
EliminaUrge un cambiamento.
EliminaLe persone di cui ti fidi ti fanno viaggiare bene e leggero, evitano le ansie.
RispondiEliminaCerto non sempre tutto fila liscio, ma saremmo ancora nell'Eden. Invece siamo qua, tra guerre e gente che muore di fame.
Ma abbiamo fede e fiducia. Pazienza e sorriso.
Non ho ansia, ma sofferenza per quello che accade e che sembra ai governanti una normalità.
EliminaSpaventa quest'aura di normalità, come sottolinei, come se non ci si potesse discostare dall'orrore, dalla ferocia..come fossero bagaglio inestirpabile.. destino ineluttabile.. :(
EliminaLa Terra come terreno di lotta per ammazzarsi. È terribile.
EliminaBel post Gus, Grazie per la condivisione e buon fine settimana
RispondiEliminaGrazie.
EliminaCiao Arwen.
Anch'io direi fede fiducia pazienza e sorriso...non è per niente facile ma è importante avere queesti stati d'animo Anch'io soffro nel vedere i campi di battaglia. Non arrivo a vedere soluzioni e il mio livello di speranza e resilienza sembra non avere limiti.
RispondiEliminaUn salutone Amico Gus e grazie per le visite che ricambio
Come presente non credo possa cambiare qualcosa. Il futuro è ignoto.
EliminaSalutone.
Sinner ha fatto l'impresa...
EliminaIl suo tennis essenziale sarà vincente per molti anni.
EliminaOt! Ciao Gus, parlami di Jannik ❤️
RispondiEliminaDopo aver perso i primi set si è rivolto ai due del suo staff.
EliminaSuggerimento: dare più forza al suo gioco. Sinner ha pensato ai genitori e ai tanti italiani che stavano in sofferenza. I colpi potenti hanno messo in crisi il russo e lui ha vinto il grande slam.
È un ragazzo di montagna che conserva quei valori che sono più importanti del tennis.
Dispiace giusto per la residenza a Montecarlo. Sicuramente altro suggerimento dello staff..
EliminaNessuno è perfetto.
EliminaFranco non potrebbe farlo. Sono i ricconi lo fanno. :)
RispondiEliminaSono investimenti da tutelare da imposizione di tasse che somigliano a ruberie.
EliminaHo capito cosa si intende ed intendi per fede nonostante abbia però trovato meno convincenti gli esempi iniziali per spiegarla perchè se un mio amico di cui mi fido mi dice una cosa io posso credergli senza verificarla, ma in quel caso io semplicemente mi fido di lui non è un atto di fede.
RispondiEliminaParlo della conoscenza per fede.
EliminaLa fede in Dio è una cosa, la fede negli uomini un'altra. Quella in Dio è la mia certezza, nulla potrebbe metterla in discussione né potrebbe vacillare, è forte e si nutre ogni giorno grazie alla preghiera e al colloquio interiore che non è mai mancato nella mia vita. Agli uomini credo meno, provo a fidarmi delle persone che conosco, ma spesso ne sono rimasta delusa e dunque. adesso, per evitare delusioni e sofferenze, preferisco rimanere in guardia. Purtroppo il momento delicato che stiamo vivendo non favorisce l'apertura totale verso l'altro: è brutto a dirsi, ma è la verità, almeno la mia verità.
RispondiEliminaIo parlo della “conoscenza per fede”, della conoscenza attraverso l’altro, che è necessariamente indiretta e deve quindi basarsi sulla fiducia, sull’affidabilità della persona che mi comunica qualcosa. Dice don Giussani che sulla conoscenza per fede si fonda sia la convivenza umana che la cultura e la storia.
EliminaUltimamente nutro dubbi sulla Bibbia, ma la fede in cio' che e' accaduto ha subito delle modifiche negli anni e questo va a sfavore...ma , sentire un musulmano che si e' convertito in frate dopo aver letto un Vangelo casualmente trovato a terra in un luogo di soli musulmani, ha una potenza talmente forte che dissipa ogni dubbio.
RispondiEliminaIl Vangelo indica come prendere la strada della fede e della libertà.
RispondiEliminaHo sempre pensato che le Scritture dovessero essere ritenute comunque un punto di vista anche umano, legato ai ricordi del singolo. Poi si sa, la fede dovrebbe portarci a pensare che furono ispirate dall'Alto.
RispondiEliminaI Vangeli parlano di fatti e luoghi rintracciabili. Il loro valore è per sempre.
EliminaI vangeli sono la testimonianza " moderna" della vita di Gesù la religione è probabilmente un ' invenzione degli uomini, la fede è iniziativa di Dio...
EliminaL'iniziativa di Dio e un dono, l' anima può entrare solo liberamente nella comunione dell'amore. Dio tocca immediatamente e muove direttamente il cuore dell'uomo...?
È difficile conoscere le modalità d'amore di Dio. Noi siamo piccoli esseri terreni.
EliminaHave a nice day Gus.
RispondiEliminaCiao Caroline.
RispondiEliminaNon ricordo se fu Jung, o il suo allievo più famoso Hillman ; insomma, alla domanda
RispondiElimina- Lei crede in Dio professore?
questi rispose senza esitare: " . . . un tempo credevo , oggi so."
Come se fede e conoscenza viaggiassero su binari contrapposti.
MI chiedo se la percezione di una spiritualità , cioè il sentire interiore di una presenza/ essenza divina e superiore, comporti necessariamente un atto di fede, nel senso di credenza verso una testimonianza - per quanto autorevole - senza garanzie .
Credere in Dio significa amarlo, osservando i suoi comandamenti.
EliminaOmega30/1/24 16:33
RispondiEliminaBuon pomeriggio antonypoe!
Posso tornare a commentare nel tuo blog? Tieni però presente che se la tua risposta dovesse essere affermativa, allora corri il "rischio" di perdere nuovamente il vecchio spocchioso che segue le regole bibliche che più gli fanno comodo e che, per giunta, seguendo l'unico comandamento del tizio alla quale nessuno ha mai chiesto di farsi mettere in croce (quello che si fidava talmente tanto del "padre", ma talmente tanto, che prima di morire si è rivolto a "LUI" chiedendogli del perché l'avesse abbandonato, ce l'hai presente, no? XD), e cioè "Ama il tuo prossimo come te stesso" (impossibile anche per il più santo tra i santi), ha dato della prostituta (senza mai chiedergli scusa, tra l'altro) alla squilibrata che cambia nome un giorno sì e uno no e che non si rende conto che avendo un profilo che non porta da nessuna parte è anonima tanto quanto gli anonimi stessi. Ecco, tenendo conto di questo, te lo richiedo: posso tornare a commentare nel tuo blog?
Il cellulino è attualmente il mezzo migliore che le agenzie governative usano per spiare le masse. Il "bello" di tutto questo è che sono riusciti a piazzare "cimici" in ogni dove senza nemmeno spendere una "lira". La vera genialità, però, consiste nel fatto che non solo non hanno speso una "lira" per piazzarle, ma la "cimice" siamo noi stessi che andiamo a comprarla per poi portarcela dietro per 24 ore (o quasi) al giorno. Geniale, assolutamente geniale!
P.S. Scusami se l'altra volta non ti ho risposto: io sto bene. Grazie per avermelo chiesto :D
CIAO CIAO!
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RispondiEliminaNon posso rispondere a chi non ha il coraggio di dichiararsi.
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RispondiEliminaNon so chi ha esso in giro questa storia della puttana.
EliminaNon ho letto il tuo articolo perché non ne ho voglia. Poi non ho simpatia per Giussano. Ti dico solo ciò che è per me avere fede in Cristo.
RispondiEliminaPer me avere fede è pensare che Dio abbia bisogno di me, di noi, del nostro aiuto per riparare questo mondo che sta annegando. Lui, da lassù, non può fare tutto da solo.
Buon pomeriggio
E' una tua scelta.
EliminaCiao.
Certamente scelta più cristiana di altre... Senza polemica naturalmente. Bye bye
EliminaChi è veramente cristiano lo sa solo Dio.
EliminaCiao.
Un post interessante Gus, che fa riflettere sulla fiducia e sulla fede. Di fondo sono una persona che ha fiducia negli altri, parto sempre da una visione aperta, non vive bene secondo me chi è diffidente e pensa che lo vogliano sempre fregare. Però accanto alla fiducia la mia razionalità sta all'erta, quindi se un'amica mi dice ad esempio di essere in contatto con gli extraterrestri, faccio fatica a fidarmi... In più, se sempre quell'amica mi racconta che la sua esperienza non è diretta, ma basata su quella di un altro, beh allora la testimonianza si diluisce sempre più e la mia fiducia anche. I racconti, parlo di quelli che si tramandano oralmente, ma anche le testimonianze scritte, si trasformano nel tempo, nel passaggio di bocca in bocca, e ognuno ci mette del suo. Una volta in Dio ci credevo, poi ho iniziato a farmi delle domande e la mia fede è svanita. Non tornerà, credo, ma il mistero della vita continua ad affascinarmi.
RispondiEliminaNinfa, la storia si basa sulla testimonianza per fede.
EliminaSei una brava persona.
Ciao Ninfa.