Non metto in dubbio la necessità, per la mediocrità di chi ha governato e di chi non si è opposto come avrebbe dovuto, di fare sacrifici per pagare un conto salato ai "consumi" altrui (leggi sprechi, furti, corruzione, clientele, arricchimenti illeciti, evasione fiscale milionaria ecc. ecc.). Se il paese in cui vivo è sull'orlo della bancarotta non è solo amor di patria o senso del dovere ma mio precipuo interesse come interesse di tutti è fare tutto il possibile perché non si arrivi al fallimento. Però, premesso che gli autori di questo fallimento dovrebbero avere la decenza di sparire e di non impartire lezioni, come invece fanno in lungo e in largo, e questo irrita leggermente chi deve pagare il conto delle loro gozzoviglie, non vedo perché chi non si trova nelle condizioni di pura sopravvivenza non dovrebbe inquietarsi pensando ai pensionati da mille euro al mese lordi ai quali viene tolta buona parte dell’indicizzazione che anche se data per intero non copre l'aumento del costo della vita. Con l'astuta indicizzazione in vigore le pensioni negli ultimi dieci anni hanno perso il 30% del loro potere d'acquisto. Ora capisco tutto, però che il conto venga fatto pagare per il 90% a chi ha le pezze in "fronte" non mi sembra né ragionevole né accettabile e nemmeno equo. Ed io che non sono tra quelli che hanno la pensione di 100euro lordi al mese mi arrabbio tanto che non lo potete minimamente immaginare. E veniamo al discorso dell'equità: ti pare un dettaglio e non come io credo la base di una convivenza civile e democratica? Non pensate che la totale mancanza di equità alla quale siamo di fronte e non da ora sia uno dei principali motivi di degenerazione della società in cui si vive? E che si dovrebbe fare secondo voi? Pensare che l'ennesima manovra per riparare il malfatto non ha alternative quanto al modo in cui viene realizzata? Continuare ad affrontare le emergenze che non smetteranno di "accadere" con spirito di collaborazione, accettando che questa profonda iniquità e questa profonda disparità di diritti che si traducono alla fine in mancanza di libertà siano le linee guida della società in cui viviamo? Che il fisco non sia in grado di trovare i grandi evasori e farli pagare non ci credo nel modo più assoluto, che i grandi imprenditori vivono praticamente in povertà è una palla talmente colossale che non ci credono neppure gli alieni. A pagare sono sempre i soliti noti. In termini assoluti il Paese europeo con evasione fiscale più alta è di gran lunga l’Italia. Nella Penisola, secondo le stime, ogni anno i mancati pagamenti dovuti al fisco ammontano a 190,9 miliardi di euro l’anno. A seguire c’è la Germania, con 125,1 miliardi, e la Francia, con 117,9 miliardi.
mercoledì, novembre 25, 2020
Evasori fiscali
Non metto in dubbio la necessità, per la mediocrità di chi ha governato e di chi non si è opposto come avrebbe dovuto, di fare sacrifici per pagare un conto salato ai "consumi" altrui (leggi sprechi, furti, corruzione, clientele, arricchimenti illeciti, evasione fiscale milionaria ecc. ecc.). Se il paese in cui vivo è sull'orlo della bancarotta non è solo amor di patria o senso del dovere ma mio precipuo interesse come interesse di tutti è fare tutto il possibile perché non si arrivi al fallimento. Però, premesso che gli autori di questo fallimento dovrebbero avere la decenza di sparire e di non impartire lezioni, come invece fanno in lungo e in largo, e questo irrita leggermente chi deve pagare il conto delle loro gozzoviglie, non vedo perché chi non si trova nelle condizioni di pura sopravvivenza non dovrebbe inquietarsi pensando ai pensionati da mille euro al mese lordi ai quali viene tolta buona parte dell’indicizzazione che anche se data per intero non copre l'aumento del costo della vita. Con l'astuta indicizzazione in vigore le pensioni negli ultimi dieci anni hanno perso il 30% del loro potere d'acquisto. Ora capisco tutto, però che il conto venga fatto pagare per il 90% a chi ha le pezze in "fronte" non mi sembra né ragionevole né accettabile e nemmeno equo. Ed io che non sono tra quelli che hanno la pensione di 100euro lordi al mese mi arrabbio tanto che non lo potete minimamente immaginare. E veniamo al discorso dell'equità: ti pare un dettaglio e non come io credo la base di una convivenza civile e democratica? Non pensate che la totale mancanza di equità alla quale siamo di fronte e non da ora sia uno dei principali motivi di degenerazione della società in cui si vive? E che si dovrebbe fare secondo voi? Pensare che l'ennesima manovra per riparare il malfatto non ha alternative quanto al modo in cui viene realizzata? Continuare ad affrontare le emergenze che non smetteranno di "accadere" con spirito di collaborazione, accettando che questa profonda iniquità e questa profonda disparità di diritti che si traducono alla fine in mancanza di libertà siano le linee guida della società in cui viviamo? Che il fisco non sia in grado di trovare i grandi evasori e farli pagare non ci credo nel modo più assoluto, che i grandi imprenditori vivono praticamente in povertà è una palla talmente colossale che non ci credono neppure gli alieni. A pagare sono sempre i soliti noti. In termini assoluti il Paese europeo con evasione fiscale più alta è di gran lunga l’Italia. Nella Penisola, secondo le stime, ogni anno i mancati pagamenti dovuti al fisco ammontano a 190,9 miliardi di euro l’anno. A seguire c’è la Germania, con 125,1 miliardi, e la Francia, con 117,9 miliardi.
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Ciao, Gus!
RispondiEliminaCiao Irina.
RispondiEliminaSe nel nostro paese c'è così tanta evasione fiscale è perché gli evasori vengono sempre premiati da chi evade per primo, ovvero chi sta al governo.
RispondiEliminaCondoni, condonini, condonelli e a farne le spese sono sempre gli onesti cittadini.
Ciao, Gus.
Le aliquote delle imposte sono troppo alte. Così si pensa di recuperare l'evasione. Purtroppo, chi deve pagare le imposte, considerato che l'Irpef è pari al 41%, si sente autorizzato all'evasione fiscale. Questa reciproca sfiducia tra stato/cittadino è catastrofico. Si invocano aliquote giuste e controlli serrati da parte del Fisco. Inoltre, c'è un esercito di evasori che non fatturano ( medici, avvocati, commercialisti, artigiani).
EliminaDalle dichiarazioni dei redditi 2018 risulta che il 94,7% del gettito IRPEF è versato dai soli lavoratori dipendenti e pensionati.
Chi sono i principali evasori
In Italia i principali evasori sono gli industriali (33,4%) seguiti da bancari e assicurativi (30,7%), commercianti (11,6%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). A livello territoriale l’evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (31,4% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (27,1%). dal Centro (22,2%) e Sud (19,3%).
Questa cosa è sotto gli occhi di tutti da tempo: evasione fiscale e corruzione. Il cittadino non si sente protetto dallo stato e non sente di appartenervi. Il cittadino si sente vessato dallo stato e tenta in tutti i modi di svicolare e svignarsela. Un male inguaribile.
EliminaTi racconto una cosina che conferma ciò che dici.
RispondiEliminaMio figlio ha iniziato a lavorare lo scorso anno, in regola, nel frattempo studia e se tutto andrà bene l'anno prossimo si laureerà.
Non è più a carico di mio marito, quindi niente detrazioni, niente recupero spese mediche, niente buoni trasporto, ecc. che a lui fanno capo, ma che paga la famiglia. Siccome il suo reddito è basso e di conseguenza paga poche tasse (?!), non ne ha diritto neanche come singolo, anzi il suo reddito viene a sommarsi a quello famigliare e di conseguenza pesa sull'Isee.
E' giusto così, penso, avendo un reddito in più, una famiglia ha meno necessità, ma è anche vero che ciò che guadagna è corretto lo possa conservare per quando il lavoro non ci sarà, o per un anticipo su un auto, o per un acconto sull'affitto/acquisto di una casa. Cioè, vogliamo rendere i nostri figli autonomi, che possano uscire dal nido e fare la loro vita, creare una loro famiglia, avere figli a loro volta?! Se non gli lasciamo il poco che guadagnano come possono fare, povere anime!?
Ora, se non lo avessero messo in regola, lui avrebbe un reddito non denunciato e nessun obbligo di pagare tasse e di far perdere alla sua famiglia i diritti fiscali in quanto ufficialmente ancora a carico, quindi, oltre che fuori legge, anche premiato.
E' questa l'assurdità di cui parli: chi è onesto paga, chi non lo è se ne avvantaggia.
Se non si affrontano le leggi fiscali, scardinando questa ingiustizia, mai si potrà avere equità e oso dire anche i conti dello stato in ordine.
Insomma, è tutto da rifare!!!
Ciao!
Una magica fotografia della condizione fiscale italiana.
EliminaGrazie.
Ciao.
Ciao Gus...penso che non ci sia veramente la volontà di prendere i grandi evasori quando è tanto semplice infierire con le categorie più facili da prendere. Ogni anno si sente sempre la stessa solfa e non se ne viene mai a capo. E intanto i più onesti pagano. Ciao e serena serata.
RispondiEliminaSì, è sempre la solita storia. Chi paga veramente le tasse sono i lavoratori subordinati e i pensionati.
EliminaDanno il reddito di cittadinanza a chi non fattura, non paga le tasse e quando viene a casa tua ad aggiustare un rubinetto si prende 100 euro.
EliminaIl partito del comico prima sparisce e meglio è.
Hola Gus, te puedo decir querido amigo que en mi país no se observa el trabajo de nuestros impuestos. Además de que muchísimas personas no pagan y como bien dices, evaden. Entonces todo recae en los que si pagamos. Por eso no los vemos funcionando. Es el cuento de nunca acabar. Un beso
RispondiEliminaEl trabajo infantil es una plaga social.
EliminaCiao Jova.
I capitalisti italiani sono poverissimi. I dati ufficiali del fisco dicono che i due terzi di loro (cioè il 67 per cento delle grandi imprese) guadagna meno di 10 mila euro all'anno, cioè circa 800 euro al mese. Ed è su questi miseri profitti che paga le tasse. I dati ufficiali del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) però dicono una cosa diversa. Sostengono che negli ultimi 25 anni i profitti sono molto aumentati, in tutto l'occidente, e soprattutto in Italia, a danno dei salari. Dove sono finiti tutti questi profitti? E se le cose stanno così, perché Confindustria si arrabbia tanto quando si dice che il capitalismo italiano è impresentabile?
RispondiEliminaQuante "ruberie" nella nostra bellissima Italia.
RispondiEliminaPensioni d'oro e pensioni misere, gente che prende assegni di invalidità o reddito di cittadinanza senza averne diritto.
Io confido sempre nei giovani..
Che possano fondare una società più giusta, prima o poi..
L'Italia siamo noi e permettiamo queste cose.
EliminaBoa noite Gus. Infelizmente a evasão fiscal é grande aqui no Brasil. Parabéns pela matéria.
RispondiEliminaCiao Luiz.
EliminaEppure sarebbe così facile: le ville, i macchinoni, gli orologi d'oro, barche da nababbi...tutta roba intestata alla colf, al nonno, alla società straniera... tutti questi personaggi evasori sono noti perché usufruiscono manifestamente di tutti questi status risultando perlopiù nullatenenti.
RispondiEliminaManca la volontà.
A tutti i livelli. Anche quelli che predicano bene, poi navigano nell'oro..e sai bene a chi mi riferisco..
L'evasione fiscale è una filosofia di vita. Chi dovrebbe controllare non è preparato, oppure è corrotto. Questo Paese non ha nessuna voglia di crescere.
EliminaLe cifre dicono che tra tutte le grandi imprese italiane (che sono 769.386)solo il 5 per cento denuncia al fisco un guadagno annuo superiore ai 100 mila euro. Il 67 per cento (i due terzi) denuncia un guadagno inferiore ai 10 mila euro, e di queste la maggioranza (cioè il 50 per cento del totale) denuncia guadagno zero o dice di essere in perdita. Tra queste povere aziende c'è la la Ferrari, Trenitalia, l la Whirlpool, l'Arena, la Candy, la Hewlett Packard, Cisalfa, la Conad. Siccome i dati si riferiscono a due anni fa, se ne deduce che se davvero fosse così il capitalismo italiano sarebbe già fallito da un pezzo.
RispondiEliminaL'Fmi però dubita che sia così. Dice che negli ultimi 25 anni, in tutto l'occidente, i profitti sono molto aumentati e i redditi da lavoro (dipendente o autonomo) molto diminuiti. Nei paesi del G8, dal 1980 a oggi i redditi da lavoro sono scesi dal 73 al 63 per cento della ricchezza nazionale, quindi hanno perso 10 punti. I profitti, di conseguenza, sono saliti dal 27 al 37 per cento della ricchezza nazionale, e quindi sono aumentati di più di un terzo (10 punti sono più di un terzo di 27). Cioè, mediamente, ogni padrone guadagna un terzo di più, ogni lavoratore il 10 per cento di meno. Dice l'Fmi che questo processo di trasferimento di ricchezza dai lavoratori ai padroni è ancora in corso e in espansione. Dice anche che è più accentuato in Europa continentale rispetto ai paesi anglosassoni. Dice che in Italia è particolarmente forte, e che si è mangiato tutti i miglioramenti salariali ottenuti dal '45 agli anni '80. Dice infine che dentro questa redistribuzione ci sono ulteriori fenomeni: per esempio il reddito da lavoro si è concentrato nelle tasche dei dipendenti ricchi (manager, amministratori delegati, etc) a danno dei lavoratori più poveri.
Grazie per la visita al mio blog!
RispondiEliminaCiao OLga.
EliminaChe piaga che è l'evasione, ma la vedo davvero difficile da eliminare, in un Paese che, anche dal basso, spesso la favorisce. Anche per convenienza. Il discorso è molto, molto complesso. Il problema, appunto, difficilissimo da eliminare.
RispondiEliminaIl discorso è semplice. Ha più potere la delinquenza organizzata che il Governo.
EliminaProviamo a togliere di mezzo il contante, per esempio. E poi ne parliamo.
EliminaLa delinquenza ha più potere perché i Governi glielo permettono.
La delinquenza organizzata è un maggioranza nel Paese.
EliminaDispositivo
RispondiEliminaAndroid 8.0.0
Vicino a
Torino TO, Italia
Data e ora
Adesso
La demente è proprio innamorata di me☺️😊. Buona serata gus. Scusa ma sorrido.
Ciao Luana.
RispondiEliminaNo parolacce.
Scusa Gus ma devono sapere che franca olivieri è proprio suonata, ma penso che già è stato conosciuta da tutti. Ahimè 😂🤣
RispondiEliminaBaciobacio. Siempre. 😘
Suonata nel senso che se la canta e se la suona. Non è una parolaccia. Porca tr... Devi ammettere che sono più di 10 anni che mi sta addosso come una zecca.
RispondiEliminaBuona serata ❤️
Ma ti sei fatto un'idea del perché mi sta addosso così? Io non sono mattarella, cazzo. Da gennaio sono stata ricoverata 4 volte con 2 interventi, 1 brutto. A giugno avrò altri 2 ricoveri e altri 2 interventi. E non scherzo gus.lo giuro. (Ho tanto altro da pensare) . Ma stavolta andrò nel Veneto. Non mi fido più della sanità lombarda.
RispondiEliminaIl Veneto, a Padova Bruna è stata massacrata ed era un reparto a pagamento che chiamano il Dozzinanti. Si trattava di un bypass a una gamba. Non sono riusciti a rivascolarizzare la circolazione.
EliminaLa notte che precedeva il viaggio all'Ospedale di Pisa per amputare l'arto è morta per arresto cardiaco.
Il primo intervento è esplorativo - diagnostico il secondo è per togliere il problema che mi disturba da qualche anno. Pochi ospedali fanno quell'intervento. Comunque non è Padova, anche se ho sentito parlare bene di quell'ospedale. Non si mette bene gus. Non sono conseguenze delle malattie rare ma "regalini" in più. Il covid mi fa un baffo. Già fatto 4 tamponi tutti negativi. Sono sempre più stanca.
EliminaCerto che ti voglio bene.
RispondiEliminaIo uso raramente il cellulare, mi serve per sms conto corrente.
RispondiEliminaNon telefono. Sono imbranato. Chiedere a me informazioni sul cellulare è tempo perso. Pensa a curarti. Ciao.
Notte..
RispondiEliminaIn Italia ci sono grossi evasori, mentre la povera gente onesta, continua ad essere martellata di tasse.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Ma no! I nostri industriali pranzano alla Caritas. I bilanci sono sempre in rosso.
EliminaNon toccheranno mai i grandi evasori non me hanno voglia interesse e soprattutto convenienza, soprattutto se dono grandi imprenditori perché poi potrebbero minacciare la chiusura di molti stabilimenti per la stangata sacrosanta del fisco e quindi minacciare il licenziamento di una marea di dipendenti. Inoltre essere forti coi forti non è mai stata una prerogativa dello Stato Italiano.
RispondiEliminaC'è una corruzione istituzionalizzata.
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