martedì, giugno 02, 2020

Dostoevskij ne I fratelli Karamazov







Lo scopo della Chiesa nel mondo e nella storia è lo stesso di Gesù: educare l’uomo ad una chiara coscienza e ad un corretto atteggiamento di fronte al destino. Da una parte la Chiesa ha la pretesa di poter dire l’ultima parola sull'uomo e sulla storia, rilevando l’irriducibilità della persona, di cui nessuno può disporre a proprio piacere, e indica il regno di Dio come il significato a cui ogni frammento della vita tende. Dall’altra essa non ha mai dimenticato la propria vocazione educativa, la preoccupazione che l’uomo viva con la coscienza di dipendere totalmente dal Mistero. Di fronte ai problemi, che costituiscono la stoffa dell’esistenza, la Chiesa non si propone di risolverli, di sottrarli alla libertà e alla creatività dell’uomo, ma indica la posizione ottimale per poterli affrontare.
Il divino si comunica nella Chiesa come comunicazione di verità: Dio, tramite la Chiesa, aiuta l’uomo a raggiungere un’obiettiva chiarezza e sicurezza nel percepire i significati ultimi della propria esistenza. Da solo l’uomo può arrivare semplicemente alle soglie del significato del vivere e chiedere, anche in modo implicito e inconsapevole, un soccorso divino alla propria ricerca; oppure, più chiaramente, che il divino si riveli. L’annuncio cristiano realizza quello che nella coscienza dell’uomo emerge talora come presentimento o profezia: che tutto nella storia è redimibile.


(Luigi Giussani)

18 commenti:

  1. I primi tre Vangeli sono detti "sinottici" in pratica simultaneamente visibili, perché hanno in comune non soltanto lo schema generale, ma spesso riferiscono con le stesse parole identici fatti.
    Il primo vangelo proviene da Matteo, l'apostolo che Gesù chiamò al suo seguito, distogliendolo dalla sua professione di esattore delle imposte. E' stato scritto dopo 40 anni dalla morte di Cristo.
    Marco, collaboratore dell'apostolo Paolo e soprattutto di Pietro ne riferisce la predicazione. Marco non conobbe a fondo Gesù. Il Vangelo fu pubblicato verso il 65.
    Luca era un colto medico, siriano. Conobbe Cristo dai primi testimoni della sua vita e si preparò alla stesura del suo vangelo con un'accurata indagine.
    Luca è un narratore di sicure risorse letterarie. Il suo vangelo fu scritto 70 anni dopo la morte di Cristo.
    La tradizione ecclesiastica afferma che il quarto vangelo fu scritto negli anni 100 da Giovanni.
    Giovanni sceglie alcuni fatti della vita di Gesù, che, a ragione del loro non avventizio contenuto simbolico, permettono una profonda intelligenza del Mistero di Cristo.
    Sono testimonianze di quattro persone diverse. Non hanno scritto 1000 anni dopo la nascita di Gesù, ma subito dopo la sua morte.
    Se tu vedi un uomo morire davanti ai tuoi occhi, la tua è una conoscenza diretta.
    Se qualcuno ti racconta come è morto, la conoscenza si definisce indiretta e tu credi al fatto se il testimone è attendibile.
    A Gesù si arriva attraverso un metodo di conoscenza indiretto.
    Rifiutare la conoscenza per mediazione significa disconoscere tutta la cultura umana.
    La storia e la convivenza umana si fondano su questo tipo di conoscenza che si chiama fede, acquisizione del sapere di una realtà attraverso la mediazione di un testimone.
    Chi si imbatte in Cristo, sia un giorno dopo la sua scomparsa dall'orizzonte terreno, sia un mese dopo o cento, mille duemila anni dopo, come può essere messo in grado di rendersi conto se Egli risponde alla verità che pretende?
    Questo problema è il cuore di ciò che si chiama storicamente Chiesa.


    La Chiesa deve trasmettere il messaggio di Cristo attraverso i Vangeli.
    I Vangeli storicamente sono autentici.

    Un criterio importante è l’antichità delle fonti. La critica storica della prima metà del
    Novecento tendeva a collocarne la stesura scritta anche dopo duecento anni dagli
    eventi. Ma le recenti scoperte papirologiche hanno imposto una retrodatazione dei
    testi originali. Sono stati scoperti infatti alcuni manoscritti antichissimi, che impongono
    una redazione scritta ad appena 30/40 anni dalla morte di Gesù, dopo decenni di
    predicazione orale. Vediamo queste scoperte.
    La quantità dei manoscritti antichLe fonti storiche dell’antichità sono state copiate a
    mano dagli amanuensi lungo i secoli, fino all’invenzione della stampa (nel 1430 circa).
    Queste copie manoscritte prendono il nome di papiri,
    pergamene, codici, rotoli …. Ovviamente quanto maggiore è il numero di manoscritti
    di un autore antico tanto più si dice che la sua opera è ben documentata. Ad esempio,
    per l’Iliade e l’Odissea, che sono le opere pagane più documentate, abbiamo circa
    600 manoscritti, conservati nelle biblioteche più importanti dell’Occidente. Virgilio
    ha poco più di 100 codici, Platone ne ha undici. Tacito ne ha solo un paio e talora un
    unicum.
    Quando lo storico prende in considerazione invece le copie o codici del Nuovo Testamento (quattro Vangeli, Atti degli Apostoli, lettere paoline, lettere di Giovanni, Pietro,
    Giacomo, Giuda Taddeo, Apocalisse) rimane stupito dalla quantità e qualità dei testi
    a disposizione. Abbiamo infatti circa 5.300 codici greci, 8 mila codici latini, migliaia
    di traduzioni in lingue antiche (armeno, siriaco, copto…)! Complessivamente più di
    quindicimila manoscritti.
    Si tratta di un numero straordinariamente elevato. Spesso sono copie antichissime.

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  2. I valori sono essenziali perché in senso più concreto e meno filosofico rappresentano un loro Tutto. La libertà è un valore il cui tutto è il senso la profondità e l'indipendenza delle nostre vite. Leggendo i tuoi commenti pensavo che la morale consisterebbe nell'insieme di alcuni principi indelebili come non uccidere e l'etica riguarda sottoprodotti che derivano da questi principi della morale.

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  3. sono parzialmente d'accordo. ma a "mistero" preferisco una disposizione attiva quale "continuare a interrogarsi". ovviamente formulando ipotesi di valore. inteso solo come capacità di relazionarsi (col tutto e le sue infinite trasformazioni). ciao ancora

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    1. Sono d'accordo. Ma pensare al Paradiso o alle fiamme dell'inferno sarebbe ridicolo. Oppure le anime che giocano a scopone e dio che dà le carte. L'uomo è in continuo divenire. La tendenza è crescere e capirsi.
      buona giornata.

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    2. la tendenza è piuttosto ondivaga :)
      tuttavia voglio continuare a vedervi un'intervento di lungo respiro del logos

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    3. Mi è comodo risponderti su un tuo errore. un intervento ha un apostrofo non richiesto.

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    4. è l'intervento del logos :)
      spiegazione più banale: avevo pensato di scrivere "un'operazione".
      poi ho optato per "intervento", scordando l'apostrofo

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    5. Capita spesso anche a me. Per questo rileggo il commento.
      Solo la fede ti permette di capire. Filosofia e teologia non ci riescono.

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    6. cerco sempre di stare attento e di rileggere. ma talvolta faccio le cose un po' troppo in fretta, dovendone fare contemporaneamente diverse

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    7. riguardo la fede (religiosa) non posso seguirti. ma stabilire certe relazioni mi pare improprio. a meno che tu non parli della fede-spirito che è una particolare disposizione d'animo favorevole. e naturalmente può prescindere dallo studio e dai concetti elaborati da filosofia e teologia

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    8. Signore aumenta la nostra fede. Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sradicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe. ... Gli apostoli chiedono a Gesù: "Signore aumenta la nostra fede".

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  4. Ciao Gus, leggo di notte, i miei giorni, non sono morto, é una, senza forza, per servizi per la Messa; ogni luoghi aperti e diversi!

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  5. Ciao Gus, tu sai che sono credente ma con il tempo ho anche capito una cosa: il valore non è per tutti uguale.
    C'è che, come me, lo trova in Dio e chi crede in qualcos'altro ma non per questo è una persona malvagia e immorale.
    Penso che in qualche modo sia insita in noi una specie di bussola che ci guida verso il bene.

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    1. Ognuno sceglie il proprio modo di vivere. L'importante è crederci seriamente e rispettare le scelte degli altri.
      Ci vorrebbe la bussola per liberare l'Italia dalla delinquenza organizzata. Purtroppo chi ci prova viene ammazzato, vedi Borsellino e Falcone.
      Ciao Joanna.

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