Concretamente è l'educazione che modella le bimbe in tenera età e la società a pretendere questi ritmi, altrimenti sei etichettata come una pigra o peggio una non-donna.
Il pensiero occidentale, fin dalle sue radici greche, è sempre stato antifemminista, se non, addirittura, violentemente misogino. Le religioni sono anche più violente.
Noi donne ci prendiamo carico di tutto ma se ne parli con alcuni uomini dicono che è una bugia, che siamo noi quelle avvantaggiate, che il femminicidio non esiste ed è una nostra invenzione. Di certi temi io non parlo più perché tanto mi inalbero e basta.
Certo Sara. Il negazionismo vince sempre. Nemmeno a me viene voglia di farci un post, ma lo sciopero delle donne nell'evoluta Svizzera, per me è stato come un pugno in testa.
Io mi chiedo da sempre come sia possibile sottoporsi a certi ritmi. Bisogna essere efficienti sul lavoro e non rifiutare straordinari o missioni fuori sede, poi bisogna essere madri perfette e non fare perdere ai figli nessuna opportunità , poi bisogna essere mogli sempre seduttive, poi bisogna fare vita sociale , poi bisogna partecipare assiduamente alle attività delle scuole dei figli e seguirli passo passo negli studi dall'asilo all'università in modo da aiutare le povere creature che non sanno fare da sole neanche 1 +1, poi bisogna essere sempre al passo con la moda e setacciare nel tempo libero tutti gli outlet delle varie firme per avere le ultime cose griffate aggiornate, poi bisogna tenersi vive culturalmente con seminari o teatri , poi è indispensabile qualche attività creativa, possibilmente manuale, perché fa tanto bene, poi naturalmente , dalla 21 alle 22 di sera, è assolutamente indispensabile la palestra...Poi ci sono i week-end che sono altro lavoro...... E il lavoro è sempre più " da inventarsi ", "creativo ", senza orari, senza regole , senza garanzie ... Tornare a fare le mamme ? E come si fa a vivere a Milano con uno stipendio solo? Forse bisognerebbe rinunciare al consumismo conducendo una vita diversa , molto diversa...ma ci sono spese fisse come il costo della casa...e bisogna saper persuadere ed educare anche i figli. Per riuscire a fare un cambiamento simile bisogna vivere in un contesto e in un comunità dove anche gli altri la pensano allo stesso modo. Non si può essere soli, se non si è abbastanza forti.
Io lo vedo anche a scuola, e si parla di bambine e bambini piccoli, tre-sei anni e sempre parlando in generale e per sommi capi: le bambine sono "accudenti", "maestrone", un po' "perfidine" "furbacchione" e "invidiosette", mentre i bambini sono più "genuini", "sempliciotti", "creduloni", "diretti". Insomma, già di nostro siamo molto ma molto diversi, per andare davvero d'accordo dovremmo valorizzare ciò che di bello c'è nell'altro, diverso da me, e saper minimizzare ciò che di non bello c'è nell'altro e viceversa. Sempre di più, invece, ogni confronto si fa affronto scontro e con questi ingredienti non si va da nessuna parte. Grazie Gus per questo bello e complesso post. sinforosa
Le donne sono delle vere "Wonder woman", e lo sono dalla notte dei tempi, quando il primo ominide andava a caccia con la clava e lasciava tutto il lavoro sulle spalle della donna. La società vuole che sia così e sono guai per le donne a non essere efficienti e all'altezza di quanto viene richiesto.
Molte donne sono costrette a vivere di corsa senza un attimo di respiro. Specialmente i figli prendono molto spazio. Bisogna seguirli nella scuola, nelle frequentazioni, portarli a scuola di sci, nuoto, danza. E' un movimento continuo. La società è competitiva e se non ti adegui i ragazzini vengono isolati.
Prima di commentare il tuo post, mi predo il tempo necessario per leggerlo con attenzione. Ho rimesso il follow, fammi sapere se dovesse scomparire ancora. Buona giornata!
Ciao Gus, questa volta hai scritto un post complesso che tocca diverse corde. Quella del fimminicidio e della violenza non riguarda solo le donne ma anche gli uomini: le donne sono consapevoli di come vanno le cose, sempre più donne denunciano, si ribellano, lasciano il compagno violento. L'assenza però di interventi efficaci da parte dello Stato, delle forze dell'ordine e anche gli uomini che non cambiano non fa altro che peggiorare le cose. Sulla prima parte non mi esprimo. Io non sono quel genere di donna, sono contenta di come sono e penso che ogni donna vada bene così com'è, anche quelle "da cordone ombelicale" che in fondo a voi maschi "mammoni" piacciono tanto (in senso generale, ovviamente!). Ti abbraccio forte.
Il maschio e la femmina si completano nell'unione diventando un solo corpo. Detesto il maschio che con la prepotenza della forza cerca di rendere schiava la donna. Così facendo non diventerà mai un uomo. Abbraccio.
Ogni volta che parlo delle donne e della vita che sono costrette a fare il mio pensiero ha una svolta brusca verso la realtà delle donne che è fatta di violenze. Dal nonno pedofilo allo stupro che spesso rimane impunito. La protesta delle donne nella civilissima Svizzera ha messo in moto il deragliamento dell'argomento. La tua osservazione è pertinente. Ciao Filippo.
Leggendo pensavo che molte donne ti si sarebbero magnato vivo, per questo post. Non è accaduto. Forse ci ho letto solo io come una sorta di assenza di speranza, di incapacità femminile di rendersi autonome davvero. Da parte mia credo che il mondo sia ancora infinitamente al maschile, specie nei luoghi e nelle comunità dove il messaggio contrario dovrebbe prendere l'abbrivio (nella Chiesa innanzitutto, quindi). Ma le donne fanno molto, moltissimo, rispetto all'ignoranza e all'imbecillità maschile che continua a considerarle figurine/ombrellino, da sfoggiare alle riunioni aziendali per i loro tacchi e le tette rifatte, anziché per le capacità imprenditoriali. Che tante poi si prestino, poi, è un altro discorso.
Franco, non c'è l'assenza di speranza ma la stizza del ritardo di una palese pari dignità. Per l'ennesima volta esterno la rabbia verso la Svizzera dove la donna era trattata come una schiava. Che dire poi del congedo di maternità, previsto per legge solo dal 2005.E il salario inferiore del 20% a quello dato ai maschi?
Intanto il programma pensionistico del nuovo governo penalizza ulteriormente le donne perché spostare sulla sola anzianità contributiva la soglia di accesso al pensionamento significherebbe escludere una gran parte di lavoratrici che non ce la farà mai a raggiungere 41 anni di attività. Franco, ha commentato dicendo: "Leggendo pensavo che molte donne ti si sarebbero magnato vivo, per questo post. Non è accaduto. Forse ci ho letto solo io come una sorta di assenza di speranza, di incapacità femminile di rendersi autonome davvero". In fondo è vero e tu lo confermi: "Praticamente, non sento mai nessuno dire "chi te lo fa fare?", oppure "perché non ti dimetti da una parte degli innumerevoli impegni oltre il necessario che ti assumi?"
Esiste ancora quella di vecchiaia con 20 anni e 67 anni di età, sempre con il metodo contributivo Oppure quella anticipata... Cmq la si metta le donne saranno sempre penalizzate. Concludo. Le donne quando hanno votato per questo governo, il cervello dove lo avevano? Non oso immaginarlo
E la donna lo farà. E' orgogliosa. Sto seguendo i mondiali di calcio femminili. Le azzurre si stanno comportando bene. Qualche anima buona si è reso conto che le dimensioni di un campo di calcio sono adatte agli uomini che in porta mettono un calciatore alto almeno 190 centimetri. La proposta è stata di ridimensionare il campo di gioco e abbassare l'altezza delle porte perché una ragazza alta un metro e novanta non è facile trovarla. La risposta delle donne è stata: "Di questa proposta non vogliamo nemmeno parlarne". Vedi, la donna ha la Fornero nel sangue. E' obsoleta.
Vedi caro amico, ai miei tempi di giovane donna facevo le famose lotte femministe per avere la parità con l'uomo. Per parità intendo avere lo stesso stipendio dell'uomo, la stessa possibilità di carriera dell'uomo, avere rispetto, avere un aiuto domestico, insomma donna e uomo dovevano essere sullo stesso piano della bilancia. Oggi questa mentalità femminista è stata ribaltata. La donna oltre a volere assomigliare all'uomo, spesso anche nei suoi comportamenti più brutali, vuole dimostrare di esserne superiore e qui scatta lo sbaglio delle nuove generazioni che non si rendono conto che stanno semplicemente ribaltando i ruoli. Ed allora si mettono a fare mille cose tutte insieme, (dice bene la tua commentatrice Sabina il "multi-tasking) corrono come indemoniate per riuscire a fare tutto, combinando molto poco e tirandosi la zappa sui piedi da sole. E l'uomo sta a guardare...Poi quando si stufa di sentirsi disminuito, va fuori di melone e ammazza la compagna. Spesso cerca un pretesto per giustificarsi, dice che la colpa è della donna ecc ecc ecc... A questo punto io mi chiedo: perchè non si torna ai propri ruoli, rispettandoLi e rispettandoCi? Abbraccio siempre
La storia difficilmente torna indietro. Il femminismo appartiene a un determinato periodo storico culminato con le vittorie divorzio-aborto. Ora sono ingabbiate in un ruolo a tutto campo che impedisce e soffoca le qualità migliori, intuito, sensibilità e intelligenza. Certo, Sabina ha capito tutto.
purtroppo accettiamo questa evidente copertura credendoci libere da ogni condizionamento direi quasi preistorico. Ed invece eccoci qui, sempre larvatamente ma pesantemente sottomesse a preistorici ruoli che ci vedono confinate nelle solite diversità. Cambierà qualcosa...molti dubbi...si scalfisce l'apparenza ma non la sostanza. Buona notte caro Gus
Nella metamorfosi positiva la crisalide si trasforma in farfalla, nella metamorfosi di Kafka la farfalla si trasforma in bruco, un verme. Applicato all'uomo la metamorfosi lo trasforma in scarafaggio. Questa visione di Kafka viene attribuita alla cattiveria del padre e come metafora si riferisce al mondo intero. Per me tutto era già in lui. Ne "Il Processo" troviamo il gusto per il magico ed il misterioso che appartiene alle tradizioni di Praga, l’incubo della persecuzione tipici delle comunità ebraiche in un contesto cristiano; le tendenze al fantastico e all’irrazionale della Germania romantica. Ma sono le sue ossessioni, le terribili inquietudine e le angosce soggettive a fare di Kafka il più grande scrittore del nostro secolo.
Possible ricerca correlata: phụ nữ đau bụng
RispondiEliminaLe parole strane: sindrome dell'intestino irritabile.
RispondiEliminaIl pensiero occidentale, fin dalle sue radici greche, è sempre stato antifemminista, se non, addirittura, violentemente misogino. Le religioni sono anche più violente.
RispondiEliminaNoi donne ci prendiamo carico di tutto ma se ne parli con alcuni uomini dicono che è una bugia, che siamo noi quelle avvantaggiate, che il femminicidio non esiste ed è una nostra invenzione.
RispondiEliminaDi certi temi io non parlo più perché tanto mi inalbero e basta.
Certo Sara. Il negazionismo vince sempre. Nemmeno a me viene voglia di farci un post, ma lo sciopero delle donne nell'evoluta Svizzera, per me è stato come un pugno in testa.
Eliminaabbastanza complesso come pensiero!
RispondiEliminaL'universo maschile dirà che è tutta un'esagerazione.
EliminaIo mi chiedo da sempre come sia possibile sottoporsi a certi ritmi. Bisogna essere efficienti sul lavoro e non rifiutare straordinari o missioni fuori sede, poi bisogna essere madri perfette e non fare perdere ai figli nessuna opportunità , poi bisogna essere mogli sempre seduttive, poi bisogna fare vita sociale , poi bisogna partecipare assiduamente alle attività delle scuole dei figli e seguirli passo passo negli studi dall'asilo all'università in modo da aiutare le povere creature che non sanno fare da sole neanche 1 +1, poi bisogna essere sempre al passo con la moda e setacciare nel tempo libero tutti gli outlet delle varie firme per avere le ultime cose griffate aggiornate, poi bisogna tenersi vive culturalmente con seminari o teatri , poi è indispensabile qualche attività creativa, possibilmente manuale, perché fa tanto bene, poi naturalmente , dalla 21 alle 22 di sera, è assolutamente indispensabile la palestra...Poi ci sono i week-end che sono altro lavoro...... E il lavoro è sempre più " da inventarsi ", "creativo ", senza orari, senza regole , senza garanzie ... Tornare a fare le mamme ? E come si fa a vivere a Milano con uno stipendio solo? Forse bisognerebbe rinunciare al consumismo conducendo una vita diversa , molto diversa...ma ci sono spese fisse come il costo della casa...e bisogna saper persuadere ed educare anche i figli. Per riuscire a fare un cambiamento simile bisogna vivere in un contesto e in un comunità dove anche gli altri la pensano allo stesso modo. Non si può essere soli, se non si è abbastanza forti.
RispondiEliminaIo lo vedo anche a scuola, e si parla di bambine e bambini piccoli, tre-sei anni e sempre parlando in generale e per sommi capi: le bambine sono "accudenti", "maestrone", un po' "perfidine" "furbacchione" e "invidiosette", mentre i bambini sono più "genuini", "sempliciotti", "creduloni", "diretti".
RispondiEliminaInsomma, già di nostro siamo molto ma molto diversi, per andare davvero d'accordo dovremmo valorizzare ciò che di bello c'è nell'altro, diverso da me, e saper minimizzare ciò che di non bello c'è nell'altro e viceversa.
Sempre di più, invece, ogni confronto si fa affronto scontro e con questi ingredienti non si va da nessuna parte. Grazie Gus per questo bello e complesso post.
sinforosa
Le donne sono delle vere "Wonder woman", e lo sono dalla notte dei tempi, quando il primo ominide andava a caccia con la clava e lasciava tutto il lavoro sulle spalle della donna. La società vuole che sia così e sono guai per le donne a non essere efficienti e all'altezza di quanto viene richiesto.
EliminaMolte donne sono costrette a vivere di corsa senza un attimo di respiro. Specialmente i figli prendono molto spazio. Bisogna seguirli nella scuola, nelle frequentazioni, portarli a scuola di sci, nuoto, danza. E' un movimento continuo.
EliminaLa società è competitiva e se non ti adegui i ragazzini vengono isolati.
La ricerca dello scontro/affronto è ossessiva.
RispondiEliminaHai centrato una negatività molto diffusa.
Ciao.
Io sono donna e non vedo problemi.
RispondiEliminaIl non vedere problemi è la prima causa delle violenze che la donna subisce continuamente.
EliminaHo l'impressione che tu veda anche quello che non esiste.
RispondiEliminaSe ti fa stare meglio credilo pure.
RispondiEliminaCiao.
Prima di commentare il tuo post, mi predo il tempo necessario per leggerlo con attenzione.
RispondiEliminaHo rimesso il follow, fammi sapere se dovesse scomparire ancora.
Buona giornata!
Ciao Gus,
RispondiEliminaquesta volta hai scritto un post complesso che tocca diverse corde.
Quella del fimminicidio e della violenza non riguarda solo le donne ma anche gli uomini: le donne sono consapevoli di come vanno le cose, sempre più donne denunciano, si ribellano, lasciano il compagno violento. L'assenza però di interventi efficaci da parte dello Stato, delle forze dell'ordine e anche gli uomini che non cambiano non fa altro che peggiorare le cose.
Sulla prima parte non mi esprimo.
Io non sono quel genere di donna, sono contenta di come sono e penso che ogni donna vada bene così com'è, anche quelle "da cordone ombelicale" che in fondo a voi maschi "mammoni" piacciono tanto (in senso generale, ovviamente!).
Ti abbraccio forte.
Il maschio e la femmina si completano nell'unione diventando un solo corpo.
EliminaDetesto il maschio che con la prepotenza della forza cerca di rendere schiava la donna. Così facendo non diventerà mai un uomo.
Abbraccio.
Ogni volta che parlo delle donne e della vita che sono costrette a fare il mio pensiero ha una svolta brusca verso la realtà delle donne che è fatta di violenze. Dal nonno pedofilo allo stupro che spesso rimane impunito.
RispondiEliminaLa protesta delle donne nella civilissima Svizzera ha messo in moto il deragliamento dell'argomento. La tua osservazione è pertinente.
Ciao Filippo.
Leggendo pensavo che molte donne ti si sarebbero magnato vivo, per questo post. Non è accaduto. Forse ci ho letto solo io come una sorta di assenza di speranza, di incapacità femminile di rendersi autonome davvero. Da parte mia credo che il mondo sia ancora infinitamente al maschile, specie nei luoghi e nelle comunità dove il messaggio contrario dovrebbe prendere l'abbrivio (nella Chiesa innanzitutto, quindi). Ma le donne fanno molto, moltissimo, rispetto all'ignoranza e all'imbecillità maschile che continua a considerarle figurine/ombrellino, da sfoggiare alle riunioni aziendali per i loro tacchi e le tette rifatte, anziché per le capacità imprenditoriali. Che tante poi si prestino, poi, è un altro discorso.
RispondiEliminaFranco, non c'è l'assenza di speranza ma la stizza del ritardo di una palese pari dignità.
EliminaPer l'ennesima volta esterno la rabbia verso la Svizzera dove la donna era trattata come una schiava.
Che dire poi del congedo di maternità, previsto per legge solo dal 2005.E il salario inferiore del 20% a quello dato ai maschi?
Intanto il programma pensionistico del nuovo governo penalizza ulteriormente le donne perché spostare sulla sola anzianità contributiva la soglia di accesso al pensionamento significherebbe escludere una gran parte di lavoratrici che non ce la farà mai a raggiungere 41 anni di attività.
RispondiEliminaFranco, ha commentato dicendo: "Leggendo pensavo che molte donne ti si sarebbero magnato vivo, per questo post. Non è accaduto. Forse ci ho letto solo io come una sorta di assenza di speranza, di incapacità femminile di rendersi autonome davvero". In fondo è vero e tu lo confermi: "Praticamente, non sento mai nessuno dire "chi te lo fa fare?", oppure "perché non ti dimetti da una parte degli innumerevoli impegni oltre il necessario che ti assumi?"
Esiste ancora quella di vecchiaia con 20 anni e 67 anni di età, sempre con il metodo contributivo
EliminaOppure quella anticipata...
Cmq la si metta le donne saranno sempre penalizzate.
Concludo. Le donne quando hanno votato per questo governo, il cervello dove lo avevano? Non oso immaginarlo
Il governo reazionario punisce i più deboli.
EliminaGià
EliminaAh!Pure le cameriere.
EliminaLa donna deve lavorare fino all'ultimo respiro.
EliminaUrka!
EliminaE la donna lo farà. E' orgogliosa.
EliminaSto seguendo i mondiali di calcio femminili. Le azzurre si stanno comportando bene.
Qualche anima buona si è reso conto che le dimensioni di un campo di calcio sono adatte agli uomini che in porta mettono un calciatore alto almeno 190 centimetri. La proposta è stata di ridimensionare il campo di gioco e abbassare l'altezza delle porte perché una ragazza alta un metro e novanta non è facile trovarla.
La risposta delle donne è stata: "Di questa proposta non vogliamo nemmeno parlarne". Vedi, la donna ha la Fornero nel sangue. E' obsoleta.
Vedi caro amico, ai miei tempi di giovane donna facevo le famose lotte femministe per avere la parità con l'uomo. Per parità intendo avere lo stesso stipendio dell'uomo, la stessa possibilità di carriera dell'uomo, avere rispetto, avere un aiuto domestico, insomma donna e uomo dovevano essere sullo stesso piano della bilancia.
EliminaOggi questa mentalità femminista è stata ribaltata. La donna oltre a volere assomigliare all'uomo, spesso anche nei suoi comportamenti più brutali, vuole dimostrare di esserne superiore e qui scatta lo sbaglio delle nuove generazioni che non si rendono conto che stanno semplicemente ribaltando i ruoli. Ed allora si mettono a fare mille cose tutte insieme, (dice bene la tua commentatrice Sabina il "multi-tasking) corrono come indemoniate per riuscire a fare tutto, combinando molto poco e tirandosi la zappa sui piedi da sole. E l'uomo sta a guardare...Poi quando si stufa di sentirsi disminuito, va fuori di melone e ammazza la compagna. Spesso cerca un pretesto per giustificarsi, dice che la colpa è della donna ecc ecc ecc...
A questo punto io mi chiedo: perchè non si torna ai propri ruoli, rispettandoLi e rispettandoCi?
Abbraccio siempre
La storia difficilmente torna indietro. Il femminismo appartiene a un determinato periodo storico culminato con le vittorie divorzio-aborto. Ora sono ingabbiate in un ruolo a tutto campo che impedisce e soffoca le qualità migliori, intuito, sensibilità e intelligenza. Certo, Sabina ha capito tutto.
Eliminapurtroppo accettiamo questa evidente copertura credendoci libere da ogni condizionamento direi quasi preistorico.
RispondiEliminaEd invece eccoci qui, sempre larvatamente ma pesantemente sottomesse a preistorici ruoli che ci vedono confinate nelle solite diversità.
Cambierà qualcosa...molti dubbi...si scalfisce l'apparenza ma non la sostanza.
Buona notte caro Gus
Il cambiamento ci sarà, ma i tempi saranno lunghi.
EliminaAbbraccio Nella.
Nella metamorfosi positiva la crisalide si trasforma in farfalla, nella metamorfosi di Kafka la farfalla si trasforma in bruco, un verme.
EliminaApplicato all'uomo la metamorfosi lo trasforma in scarafaggio. Questa visione di Kafka viene attribuita alla cattiveria del padre e come metafora si riferisce al mondo intero. Per me tutto era già in lui.
Ne "Il Processo" troviamo il gusto per il magico ed il misterioso che appartiene alle tradizioni di Praga, l’incubo della persecuzione tipici delle comunità ebraiche in un contesto cristiano; le tendenze al fantastico e all’irrazionale della Germania romantica. Ma sono le sue ossessioni, le terribili inquietudine e le angosce soggettive a fare di Kafka il più grande scrittore del nostro secolo.
Kafka è O.T.
EliminaMa non per me.