La memoria non è un ricordarci noi,
ma un accordarci continuo con una Presenza che
una volta che si è rivelata non va più via.
Non va più via perché ci costituisce
e si fa sentire sensibile, visibile negli altri,
una Presenza che ci mette insieme
con lo scopo di essere vissuta.
Se l'esperienza si spalanca come attrattiva e tu l'accusi
la gusti e dopo passi ad un altra,
rendi nota una superficialità
per la quale non è vero che il vero è vero,
non capisci che il vero è il tuo destino e,
nello stesso tempo un nesso al tuo destino.
Se quell'incontro cessa di essere una Presenza viva e per sempre e scade a ricordo, cioè è stato ma non è più, diventa come un vestito dismesso appeso in una gruccia dell'armadio.
RispondiEliminaL'incontro che ha percepito devi sentirlo in ogni istante della tua vita e così imbocchi la strada del ritorno al Padre. E' il compimento della tua vita che in teologia viene chiamato Destino.
Questo tuo commento lo trovo molto vicino alla mia vita reale. Un ritorno al Padre dopo un mio allontanamento che credevo definitivo. Grazie per averlo scritto e una buona giornata a te.
EliminaGrazie a te per avere apprezzato il mio post.
EliminaCiao.
Non è una memorizzazione ma un abbraccio che porta al cambiamento della tua vita.
RispondiEliminaL'immagine rappresenta un'altra memoria che deve rimanere presenza perché non accada più la barbarie razzista.
RispondiEliminaIl pianista (The Pianist) è un film del 2002 diretto da Roman Polański, tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Władysław Szpilman.[1] Il film ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2002.
Si tratta del racconto di quanto vissuto dal pianista ebreo Władysław Szpilman dallo scoppio della seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l'occupazione di Varsavia, la creazione del ghetto, la vita e la sopravvivenza nel ghetto e la sua fuga e sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell'Armata Rossa.
Le note melodiose e tristemente struggenti del pianista, qui funzionali specialmente ai numerosi cambi di sequenza che curiosamente non si appoggiano alla più classica dissolvenza in nero, costituiscono una sorta di ideale fil rouge, che si dipana fra dolore e memoria, dell'esperienza umana sperimentata dal protagonista. Il pianista sopravvive soprattutto grazie alla forza datagli dalla sua passione per la musica: ideale di sopravvivenza.
da Wiki.
https://www.youtube.com/watch?v=Acgb3w6y-dg
RispondiEliminaUna buonissima notizia. Sono contento per te.
RispondiEliminaA chi ti dà un bacio porgi l’altra guancia.
Bellissimo POSTo quel risORTO che diventa il GIARDINO più BELLO dell'UNI-VERSO.
RispondiEliminaBasta una semplice PRO-VOCAZIONE del GENE-RE per sentir riVERSAre dentro di me quei STATI dell'ANIMA scritti nei V°Angeli sulla RE-SURREZIONE.
Posso dire davvero che la Sua presenza ha sempre fatto parte della mia vita. Sempre, anche quando in un periodo assai duro e doloroso, in una preghiera ho domandato a Lui, se si fosse per caso dimenticato di me.
RispondiEliminaMa la mia preghiera era l’unico sollievo che riuscivo ad avere. Senza il Signore non ce l’avrei mai fatta, era la luce che illuminava il mio cammino, sapevo cosa fare e dove andare. Oggi credo che la mia fede sia maturata, ha smussato parecchio il mio carattere impulsivo. Pazienza ne avevo molto poca, ma anche questo è un cammino da percorrere per migliorarsi. Ho imparato a pregare lo Spirito Santo, affinché con i suoi doni possa trarre forza quando inciampo, e anziché guardare per terra io alzi gli occhi al cielo.
L'immagine l'ho riconosciuta, perché ho visto il film, la musica stupenda.
Grazie August. Sereno giorno!
Dani
Grazie Dani. Seguitiamo a camminare smussando gli angoli.
EliminaBuona giornata.
Adrien Brody è il protagonista del film il Pianista. Sono molto affezionato all'immagine che ho postato. Lasciamo Delon, la mia somiglianza con Adrien è incredibile, anche se naso, bocca e occhi io li ho perfetti.
RispondiEliminaHo notato l'ASSO...migliANZA
EliminaTra la foto avatar-gus e il pianista?
EliminaTroppo stronza per scrivere in un blog.
RispondiEliminaBasta cliccare con il tasto destro del mouse sullo spazio del mio blog e si va a Proprietà: HyperText Transfer Protocol with Privacy, e si trova Il certificato che garantisce l'identità, Il certificato è rilasciato da Google Internet Authority G2. Nel mio blog l'unico amministratore può postare articoli. Su: Search Console il Webmaster conferma che il blog è di https://guspensiero.blogspot.com.
RispondiEliminaChi afferma il contrario sarà querelato nei termini di legge.
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Il film l'ho visto non una ma diverse volte...penso che se un film ti piace, per capirlo veramente lo devi vedere diverse volte, perché ogni volta trovi cose che ti son sfuggite prima.
RispondiEliminaMa questo e un'altra cosa...
Memoria...per cancellare o smussare, alcune fatti, cattiverie ed altro, altro che la pialla di San Giuseppe ci vorrebbe il tritatutto quello che serve per ridurre in piccoli pezzi l'acciaio!
E io, smusso solo, certe volte...certe volte cancello, ma altre memorizzo ohhhh se memorizzo!
Sono una cattiva cristiana lo so, ma una cosa ho che mi sento tranquilla con il mio Qualcuno..
Ti abbraccio.