L'esperienza viva di Cristo e della nostra
unità è il luogo della speranza, perciò dell'origine del gusto della vita e del
fiorire possibile della gioia, che non è costretta a dimenticare o a rinnegare
nulla per affermarsi. E' il luogo del recupero di una sete di cambiamento della
propria vita, del desiderio che la propria vita sia coerente, muti in forza di
quello che essa è al fondo, sia più degna della realtà che ha addosso. Dentro
l'esperienza di Cristo e della nostra unità vive la passione del cambiamento
della propria vita. Ed è il contrario del moralismo. Non una legge cui essere
adeguati, ma un amore a cui aderire. Una presenza da seguire sempre di più con
tutto se stessi, un fatto dentro il quale realmente naufragare. Chiunque ha
questa speranza in Lui, purifica se stesso, come Egli è puro.
Il desiderio del cambiamento di sé, pacato, equilibrato, e nello stesso tempo appassionato, diventa allora una realtà quotidiana, senza ombra di pietismo o moralismo. Un amore della verità del proprio essere, un desiderio bello e scomodo come una sete.
Il desiderio del cambiamento di sé, pacato, equilibrato, e nello stesso tempo appassionato, diventa allora una realtà quotidiana, senza ombra di pietismo o moralismo. Un amore della verità del proprio essere, un desiderio bello e scomodo come una sete.
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