Purtroppo le gioie che si provano nella vita sono in netta minoranza rispetto al dolore fisico e psicologico che un essere umano è costretto a provare durante lo scorrere della vita. A volte mi chiedo perché da quando sono nata soffro? Non esiste una risposta degna. Bisogna trovare il coraggio per andare avanti e non piangersi addosso.
Il sorriso, il carattere, aiutano tanto anche nella sofferenza.. evitano depressione e aiutano a sostenere le avversità e anche le persone che vivono accanto.. purtroppo è dna, e non tutti riescono ad educarsi in tal senso.. poi in tanti parliamo senza aver vissuto, crediamo di poter far fronte, ma non sapremo se riusciremo a trovare risorse nascoste, o delusioni irrimediabili..
Premesso che spezzerei una lancia in favore di Medusa. Come poteva resistere al fascino di Poseidone??? Atena troppo severa. 😁 Premesso ancora ed in ultimo che il problema di Medusa ai giorni nostri sarebbe tranquillamente risolvibile con una messa in piega e magari un po' di tinta 😁, smessi i panni del giullare vengo serissimo: giustissima la suddivisione in dolori sociali e della comunità una parte e dolori privati dall'altra. Entrambi possono devastarti e puoi essere anche preparato a volte ma quello che cambia è che ti risparmi la sorpresa di quel dolore, e non è cosa da poco in effetti. Perdere una persona cara per una patologia lunga è prosciugante ma ti evita la' devastazione di una perdita inaspettata. I dolori sociali posso essere anche personali, ed esiste un altro tipo di dolore: quello che avevi previsto, quello dove sapevi cosa non si doveva fare, o cmq un dolore che avevi anche solo pensato possibile e puntualmente, come se Cassandra si fosse impossessata di noi, accade anche quando bastava seguire il tuo consiglio... E poi ci sono le ingiustizie che vivi sulla tua pelle direttamente o indirettamente che, sai Gus, credo che con la vicenda Covid e obbligo del siero, abbiano raggiunto un punto di quasi non ritorno e sai cosa possono causare? Disprezzo, non indiscriminato ma cmq incentrato su molti soggetti, e quando scrivo una poesia che li vorrebbe sensibilizzare tutti, sui temi più vari, a volte scatta una molla che mi fa venire di scrivere ancora su questo comune senso di disprezzo che si è sensibilmente ridotto ma non è andato via del tutto,
Già, il dolore non viene eliminato. Quello fisico, nonostante i progressi della medcina, non è stato ancora debellato e può portare ancora alla morte. Quello mentale fa parte della nostra natura. Soffriamo. Per questo la priorità della nostra vita deve essere la serenità, ancor prima della felicità
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RispondiEliminaPossibile ricerca correlata: dea medusa
Si, la sofferenza è il dolore sono parte integrante della vita e se non compensate da piccole gioie si devono cercarle.
RispondiEliminaNon è facile arrivare al tuo suggerimento, ma non ci sono alternative.
EliminaNo, per nulla.
EliminaHave a nice day. Greetings Caroline
RispondiEliminaGrazie Caroline.
RispondiEliminaPurtroppo le gioie che si provano nella vita sono in netta minoranza rispetto al dolore fisico e psicologico che un essere umano è costretto a provare durante lo scorrere della vita. A volte mi chiedo perché da quando sono nata soffro? Non esiste una risposta degna. Bisogna trovare il coraggio per andare avanti e non piangersi addosso.
RispondiEliminaSolo le religioni danno risposte chiare, ma noi se qualcosa non la tocchiamo con mano non ci crediamo.
EliminaIl sorriso, il carattere, aiutano tanto anche nella sofferenza.. evitano depressione e aiutano a sostenere le avversità e anche le persone che vivono accanto.. purtroppo è dna, e non tutti riescono ad educarsi in tal senso.. poi in tanti parliamo senza aver vissuto, crediamo di poter far fronte, ma non sapremo se riusciremo a trovare risorse nascoste, o delusioni irrimediabili..
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPremesso che spezzerei una lancia in favore di Medusa. Come poteva resistere al fascino di Poseidone??? Atena troppo severa. 😁 Premesso ancora ed in ultimo che il problema di Medusa ai giorni nostri sarebbe tranquillamente risolvibile con una messa in piega e magari un po' di tinta 😁, smessi i panni del giullare vengo serissimo: giustissima la suddivisione in dolori sociali e della comunità una parte e dolori privati dall'altra. Entrambi possono devastarti e puoi essere anche preparato a volte ma quello che cambia è che ti risparmi la sorpresa di quel dolore, e non è cosa da poco in effetti. Perdere una persona cara per una patologia lunga è prosciugante ma ti evita la' devastazione di una perdita inaspettata. I dolori sociali posso essere anche personali, ed esiste un altro tipo di dolore: quello che avevi previsto, quello dove sapevi cosa non si doveva fare, o cmq un dolore che avevi anche solo pensato possibile e puntualmente, come se Cassandra si fosse impossessata di noi, accade anche quando bastava seguire il tuo consiglio... E poi ci sono le ingiustizie che vivi sulla tua pelle direttamente o indirettamente che, sai Gus, credo che con la vicenda Covid e obbligo del siero, abbiano raggiunto un punto di quasi non ritorno e sai cosa possono causare? Disprezzo, non indiscriminato ma cmq incentrato su molti soggetti, e quando scrivo una poesia che li vorrebbe sensibilizzare tutti, sui temi più vari, a volte scatta una molla che mi fa venire di scrivere ancora su questo comune senso di disprezzo che si è sensibilmente ridotto ma non è andato via del tutto,
RispondiEliminaFai un buon lavoro accettato da tutti.
RispondiEliminaGrazie Gus.
EliminaPurtroppo anche il dolore fa parte della vita, spesso superando le gioie.
RispondiEliminaEnfatizziamo la gioia e pensiamoci spesso.
EliminaGià, il dolore non viene eliminato. Quello fisico, nonostante i progressi della medcina, non è stato ancora debellato e può portare ancora alla morte. Quello mentale fa parte della nostra natura. Soffriamo. Per questo la priorità della nostra vita deve essere la serenità, ancor prima della felicità
RispondiEliminaMadame.
EliminaE' lesbica.
RispondiEliminaMa è una artista vera.
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