Mi è capitato di rivedere i suonatori ambulanti ai quali, tempo fa, regalai un libro invece che qualche euro. Venivano dalla Moldavia; lei, un violino, lui, una fisarmonica. Posai nella custodia del violino, aperta per accogliere le offerte dei passanti, un romanzo che narra gli accadimenti occorsi durante lo studio e le prove della "Grande Fuga di Beethoven". Il titolo è: “Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome.” E’ un romanzo duro di Roberto Cotroneo nel quale si muovono i personaggi del quartetto di archi: due di loro, ossessionati dalla ricerca di qualcosa che restituisse un senso alla memoria del loro passato, di qualcosa che ricomponesse i loro ricordi in un quadro mnemonico di senso compiuto. Mi piacque credere che quella coppia di moldavi, sballottolati a migliaia di chilometri dalla loro casa, potessero ritrovare il loro nome nella musica, invece di sentirsi fantasmi vaganti per le strade d’Italia. Non sapevo se avessero una conoscenza della lingua italiana che permettesse loro la lettura del libro, ma non m’importò: certamente avrebbero compreso che si trattava della Grande fuga di Beethoven. Di una musica… ma sì, forse fate prima a sentirla. Sere fa li ho rivisti ed ascoltati. Lui sempre uguale, con la sua giacca di pelle ed i jeans, suona ancora meglio di quanto facesse. Lei è diventata bella, curata, indossava una gonna alla moda, calzava stivali, si è fatta crescere i capelli e li ha tinti di scuro; ma non suona bene come qualche tempo fa. Succede. Loro erano pronti a staccare il tempo, laggiù. Li vedevo come si vede un film proiettato dagli occhi per gli occhi, sulla parete. Quella ragazza moldava non suona più bene. Perché? Perché adesso recita la musica ad un pubblico, anziché suonarla? Sente il pubblico e non sente più la musica? Succede. Perché quando sei bambino, nemmeno capisci cosa significhino le parola “un certo talento”: credi sia un gioco e giochi. E aste e crome e aste e solfeggio e poi, all’improvviso, da quell’ammasso di ferraglia e legno, esce un suono, poi una melodia; credi si tratti di un gioco, sei piccolo, che ne sai che non sarà così? Nessuno ti spiega che non è così e aste e crome e crome ed aste e crome ed aste e ancora crome ed aste. E quello che si dice essere un “dono” è piuttosto una disgrazia, una fottuta disgrazia. Ma sei piccolo e non lo sai, e nessuno te lo dice, e tu continui a credere sia un gioco. Quella ragazza moldava non suona più bene. Succede.
L' artista ha un dono forse più di uno, ma deve saperlo gestire in tutti modi possibili, perché poi rischia di perderlo. Lo deve gestire semplicemente, con impegno e grande umiltà.
RispondiEliminaPer ogni attività sempre il massimo impegno.
EliminaQuando vedi che non sei apprezzato ti fai prendere dall'indifferenza per sopravvivere al dolore.
EliminaIn tutti i lavori non sei mai apprezzato a dovere.
EliminaTutto è dono o disgrazia, dipende da come lo si gestisce. Ogni cosa ha il rovescio della medaglia, il dolore come la gioia. Se scegli il lato sbagliato, il rancore invece del sorriso, il vento da seminare, il sospetto invece della fiducia, raccoglierai rabbia e tempesta.
RispondiEliminaE' brutto distruggere una vocazione.
EliminaEppure questo dovrebbe essere il ruolo dell’arte stessa: essere libera, parlare, sputare a terra lo sporco, il vile e il triste. Ma nel secolo più triste della storia dell’umanità – proprio perché è l’umanità che stiamo perdendo – l’arte è stata rapita dal capitalismo e la controarte si è presa il suo compito, che è quello di disturbare...
RispondiEliminaGrosso modo accade quello che hai scritto.
EliminaAnche la proarte disturba 😊
EliminaMa arriverà quel giorno....
Notte gus.
Notte Pasqualina.
EliminaIn ambito artistico si sente spesso parlare di controcultura. Quella degli artisti indipendenti, dell’arte di strada, che corre libera per le strade senza il guinzaglio del Sistema, che è indipendente e libera di esprimersi senza il collare della monetizzazione.
RispondiEliminaIl Sistema è tremendo. Storicamente sono stati distrutti talenti naturali.
RispondiEliminaCaravaggio, Van Gogh, Modigliani, Ligabue.
Nonostante la tossicodipendenza, o forse grazie alla tossicodipendenza, Charlie Parker fu uno dei musicisti più innovativi e influenti dell'intera storia del jazz. Maurice Utrillo, amico e compagno di sbornie di Modigliani, non fu affatto disturbato dall'abuso etilico nella creazione delle sue opere, anzi. Fabrizio De Andrè da ubriaco ha scritto 'Amico fragile'. Insomma le droghe, l'alcol, la follia sono i spesso i motori che determinano la nascita di opere d'arte, gli 'istinti' musicali, "i grandi progressi dell'umanità".
EliminaUn genio come Caravaggio probabilmente non si sarebbe mai manifestato se non fosse stato affetto da una sorta di 'psicosi paranoidea' o, come è stato ipotizzato, da intossicazione cerebrale da sali di piombo, o, addirittura, se non avesse attraversato l'esperienza dell'assassinio.
Una conoscente mi ha detto più volte che quando fuma una canna scrive poesie che mai a mente lucida, avrebbe mai scritto. Si definiva dai tempi della scuola media una "capra" in italiano.
Van Gogh e Ligabue erano malati. Due volte più grandi le loro opere.
EliminaAdoravo Leonardo, ma quando ho saputo che..
Elimina1476, Firenze.
A seguito di una denuncia anonima Leonardo da Vinci è accusato di sodomìa in associazione con altre persone nei confronti del diciassettenne Jacopo Saltarelli. Viene rilasciato dopo un'indagine del tribunale competente.
Il processo per sodomia non fu solo contro Leonardo ma anche contro Leonardo Tornabuoni (Lorenzo dè Medici era figlio di Lucrezia Tornabuoni), figlio di Lorenzo Tornabuoni, della famiglia Tornabuoni, dell'aristocrazia cittadina legata ai Medici, e di Giovanna degli Albizi.
Dopo la sentenza del tribunale cardinalizio al quale facevano parte prelati, laici e i giudici del collegio, vennero dichiarati “Absoluti”, cioé “perdonati” dalla tremenda accusa.
La pratica del "perdono" concesso a Leonardo e agli altri, risulta essere piuttosto ambigua in quanto questa procedura equivale alla propria confessione e alla remissione dei propri peccati in cambio del perdono, anzichè ad una e vera propria "assoluzione", come diremmo al nostro secolo, per non aver commesso il fatto.
Per certo non esistono documenti ufficiali della "pronunzia" ne tantomeno di un vero e proprio processo nei confronti dei "sodomiti", quindi ogni tipo di soluzione potrebbe essere percorsa.
Per certo possiamo pensare che la famiglia dè Medici era assai potente, governava la città di Firenze, Lorenzo dè Medici era molto conosciuto per le sue grandi capacità nel tessere relazioni e probabilmente capace di far spegnere sul nascere un fuoco che avrebbe potuto bruciare il suo pupillo Leonardo, semplicemente per il fatto che i Medici avevano investito molto su Leonardo ed era ormai diventato un amico di famiglia.
Va detto anche che in questo periodo il padre di Leonardo, Ser Piero da Vinci in qualità di notaio, segue la gestione e l'amministrazione di alcuni patrimoni della famiglia, dentro e fuori Firenze.
Che schifo.
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Uno scopo si raggiunge anche sporcandosi le mani.
EliminaPasqualina, gli effetti delle droghe possono amplificare il talento, ma non crearlo. Lasciamo in pace gli artisti.
EliminaComprendo tutto ma tu spiegami bene il perché questi "geni", anche contemporanei, devono sodomizzare dei ragazzini??? Ma se sono così grandi perché non se la vedono con un bel ometto muscoloso? Paura eh?
EliminaLo scrivo perché fa più effetto...è quello che spero. Lo vorrei scrivere in stampatello ma fa male.
Eliminasodomiżżare v. tr. [der. di sodomia]. – Riferito a uomo, possedere carnalmente per via anale una persona (per lo più non consenziente) del proprio o dell’altro sesso; sottoporre a un rapporto sodomitico.
C'è di più.
EliminaIl nome proposto da Giorgia Meloni per il Quirinale è quello di Carlo Nordio, ex magistrato di Venezia che, commentando quelle che lui riteneva ambiguità contenute nel testo del ddl Zan, ha definito la pedofilia un orientamento sessuale.
Vi siete chiesti che fine hanno fatto questi ragazzini? Quante inc...hanno preso per chi,
Eliminaoggi, va a vedere la gioconda, peraltro mai terminata?
Se ricordo avevo pianto mentre ...contemplavo l' astratto della gioconda (così viene definito) , ora gli sputerei in faccia.
Perché chi ha avuto il DONO ,dato a caso peraltro, qualsiasi cosa faccia deve essere perdonato o giustificato? Esiste qualcosa di scientifico che si può comprendere???
Esempio io in questi anni tra lutti e malattie ho passato l' inferno. In questi giorni ho notato in qualche bonifico fatto qualcuno ha aggiunto uno zero in più, a parte la gestione patrimoniale...chi è più ladro ha visto la mia sofferenza e mi faceva parlare..parlare. Non ho ricevuto nemmeno le scuse dello sbaglio, ma quando è sbaglio o rubare?
Io mi sono sempre fidata...perché io ...io non sono abituata a rubare.
Quando lavoravo in svizzera cucivo capi e vendevo abiti in negozio. Un giorno per la prima volta ho sbagliato ad applicare una tasca ad un giubbino di pelle ..l' unico sbaglio in 15 anni di lavoro. Il giubbino l' ho pagato ,portato a casa e regalato. Non potevi sbagliare .
Con la morte di Berlinguer in Italia sono finiti i comunisti e i compagni.
EliminaIl P.C.I. non è coinvolto in nessuna strage. I fascisti, invece, lo sono.
Il terrorismo ( i tuoi ROSSI) è stato sempre condannato dai compagni. Leggi Gramsci.
L'idea di Nordio è quella che storicamente ha legittimato la pederastia.
ALT Gus sei OT , cosa c' entra la politica con due suonatori di strada?
EliminaIo sono apolitica, ma preferisco la destra , ma hai visto quante ne hanno combinate negli ultimi anni? Come si fa a cambiare partito in un attimo? Cosa hanno fatto per l' italia in questi anni? E sono anche riusciti a mandare via DRAGHI, e questo non lo perdonerò mai.La guerra, le stragi non si fanno, si subiscono. Mio padre è andato in guerra ma detestava Mussolente.
Da noi, forse per la prima volta, abbiamo votato un sindaco APOLITICO, che sia la svolta?
Ovviamente ha tutti i partiti contro.
Intanto lui ha tolto agli assessori tutti i parcheggi riservatj dentro il comune...non è male come inizio.
Speriamo bene.
Ps cortesemente rispondi alle mie domande dove la politica non c' entra nulla.
* detestava Mussolini.
EliminaQuesto calo di intensità l'ho letto nel suo volto. La ragazza mi è sembrata demotivata, svogliata, annoiata. Non ho notato tristezza e per questo ho optato per uno stato d'animo di chi suona per l'elemosina e non per il piacere della musica.
RispondiEliminaE' un qualcosa di triste che può capitare a tutti e per me capita spesso.
Suonava il violino con tutto il cuore, ma la gente nemmeno l'ascoltava limitandosi a buttare qualche spicciolo. Ferita nel suo amor proprio ripagò l'ingratitudine con il disimpegno.
RispondiEliminaIl suo compagno ha letto il libro che gli avevo donato e seguitò a suonare per se stesso disinteressandosi della gente.
Il segreto è tutto in quella parola che hai scritto nel titolo: la passione. Finché c’è la passione allora si trasforma il proprio dono in qualcosa di creativo. Quando la passione viene meno, il talento non basta, si finisce per eseguire in maniera meccanica senza metterci anima e la differenza si avverte.
RispondiEliminaHai compreso “Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome.”
RispondiEliminaAlla passione per la musica le è sopraggiunta la freddezza e il desiderio di sedurre il pubblico per avere magari un euro in più ha perso la passione ed è subentrato il freddo calcolo. PS solo tu potevi avere l'idea di donare un libro a due musicisti moldavi una idea per molti folle che io invece ho trovato geniale passionale e romantica.
RispondiEliminaSì, è stata un'azione passionale.
EliminaSpero sua stato il vangelo e non il vecchio testamento
RispondiElimina* sia
RispondiEliminaAdoro la musica e gli artisti, specialmente quelli sfortunati, come la coppia moldava. Ho pensato di spronare il loro talento. Il libro è un regalo d'amore.
RispondiEliminaDici bene "Il libro è un regalo d'amore": questa la tua intenzionalita comunicativa. Chissà se è stato percepito così dai due musicanti di strada... speriamo di sì. E speriamo che la vita, e l'amore per la musica, torni a sorridere alla signora suonatrice di violino...
RispondiEliminaE' un nostro dovere aiutare gli altri sperando che venga compreso.
EliminaIl segnale era: "Onorate la musica affinché chi ascolta possa lasciare un dono come premio e non come elemosina".
Nel tuo scritto descrivi che lei è diventata bella e curata, forse a discapito della passione per la musica. Dedica più tempo al suo corpo e meno al violino.
RispondiEliminaSono osservazioni e non sensazioni. Veste molto bene e suona senza entusiasmo.
EliminaGus...sei arrabbiato con me? 😔
RispondiEliminaNo!
Elimina💚 Buona notte!
RispondiElimina'notte.
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