Verso mezzogiorno sono uscito per spostare la macchina. C'era il sole che non vedevo da tanto. Una grande luminosità. L'aria pulita fino a vedere il mare. Sono risalito a casa, infilato gli occhiali da sole, ma la nitidezza restava.
La domenica senza la messa per me non è una domenica.
Ciao Gus grazie. Come titolo del post avrei messo "disperazione" :( puoi anche commentare.
RispondiEliminaCome stai? I tuoi figli stanno bene? Buona domenica gus. ❣️
Margherita si chiama la figlia di Giuseppe. E' bellissima, specialmente quando danza. Ha vinto molti premi.
EliminaIl titolo "Memoria" contiene tutta la tua vita.
Buona Domenica.
Ci sono momenti della vita che sono indelebili nella memoria. Il dolore e l'angoscia riescono ad esser presenti anche a distanza di anni e la consolazione è legata agli affetti sinceri che continuano ad accompagnarci. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaSi, Voltaire non solo accompagnano , ma proteggono.
EliminaLa Memoria è la nostra vita, la vita che non si cancella mai.
RispondiEliminaVeramente molto bella: complimenti alla tua amica Silvi. Buona domenica Gus.
RispondiEliminaGrazie Sfinge.
EliminaSi con il cuore. Tu non lo sai fare. Ti avevo fatto delle domande precise...immagino cosa penserà la tua mente.
EliminaBuona serata
Ho letto ora, gus.
RispondiEliminaGrazie.
"Paola ha capito quello che hai scritto. Non ha letto un tuo commento precedente dove parlavi di tua madre. Forse è cancellato. Chissà."
EliminaCerto che ho cancellato. Ti ho fatto delle domande e nemmeno mi hai risposto. Non preoccuparti Paola avrà letto sicuramente.
Grazie per il commento Paola.
Ho cancellato diversi commenti per errore, dopo che mi avevi chiesto di non nominare i luoghi di residenza.
EliminaFai sempre troppi errori gus.
EliminaNull'altro da dire?
Tu hai letto il commento, sono certa.
EliminaLa tua mente pensa male di me.
e lo so.
Non ho letto un tuo commento sensato sul mio post ma non solo.
EliminaQuando invece con altri blogger scrivi ottimi commenti perché li leggo. Cosa ti ho fatto io? Non sono degna? Ah ah.
Questo ultimo è solo un volto di luce. Forse dovrò soffrire ancora tanto per arrivare a lei.
RispondiEliminaMolto delicata questa poesia. L'innocenza dei bambini è indescrivibilmente bella <3
RispondiEliminaSpero che quel vento possa riportarla, in qualche modo, vicina a chi la sta aspettando..
Non vorrei ripetermi con commenti banali forse fin troppo semplici. Posso dire che ci sono comportamenti che vanno oltre le regole, ci momenti vissuti come una sorta di speranza e compensazione di un aspetto interiore, ma non solo...
RispondiEliminaVisioni che spesso hanno ben poco a che fare con l’esibizionismo ma nate per un confronto voluto al gelo in un contesto troppo freddo e scomodo. Il coraggio leale acquisisce un valore se davvero è meritevole di un confronto, un conoscersi oltre le solite sciocche alleate che erano illusioni, immaginazione e sogni.
Chissà, a volte si sprofonda in certe situazioni perché il peggio non può e non deve esistere…
ma è anche così che si può riconoscere il bello.
E i bimbi non c'entrano nulla, Paola.
Silvi
Augusto è in crisi...ma lo siamo tutti. Nessuno escluso
RispondiEliminaSerena notte Gus.
Con l'ora legale mi alzo alle otto che erano le sette di prima. Il riscaldamento centrale mi impone questa scelta perché non è adeguato all'ora legale. Paola ha capito quello che hai scritto. Non ha letto un tuo commento precedente dove parlavi di tua madre. Forse è cancellato. Chissà.
EliminaSe il bello è dentro di te lo vedi anche negli altri. Se mi trovi in crisi, sei tu che ha questo stato d'animo.
Buongiorno Silvi.
Non esiste una morale cristiana, esiste solo una testimonianza ed una metanoia. Ancora troppi confondono la fonte con la foce inquinata da fin troppi rifiuti tossici, anche quelli aggiunti dai denigratori che però come gli altri non sanno e non vogliono andare controcorrente. La testimonianza è Cristo.
EliminaLa morale cristiana non è fatta da leggi di dinamismi più o meno scientificamente scoperti nelle mosse del divenire umano dall'analisi razionale, ma l'attrattiva scoperta e ragionevolmente riconosciuta di fronte a quella Presenza eccezionale.
Il motivo e il contenuto dell'azione è Cristo: questa è la moralità perché Lui è la Verità.
Non basta sapere le leggi per osservarle. Lo sapeva bene san Paolo che, nella "Lettera ai Romani", afferma nettamente:" C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo. Infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio".
La speranza dell'uomo e di un popolo non si possono poggiare sulle leggi; le leggi non sono capaci di darci la forza di aderire al bene che pur vediamo.
Dimenticando Cristo potrebbe avverarsi quel presagio e quell'incitamento di Nietzsche che ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita. In concreto il cristianesimo avrebbe introdotto nel mondo il sentimento e la coscienza del peccato e sarebbe il più grande avvenimento della storia dell'anima malata e il più fatale artificio dell'interpretazione religiosa, da superare ed eliminare facendo riconquistare alla vita umana la sua innocenza, al di là del bene e del male, e così la gioia di vivere e una libertà senza confini.
Il mondo si allontana da Cristo e corre verso il nichilismo di Nietzsche. Il gelo sarà ancora più ghiacciato. La cattiveria acquisterà molte amicizie e i buoni saranno considerati retorici ciarlatani.
Elimina"Se il bello è dentro di te lo vedi anche negli altri. Se mi trovi in crisi, sei tu che ha questo stato d'animo"
EliminaQUesto è solo un tuo pensiero. Io sto bene (anche grazie al cortisone) ma sento chi sta male.
Ti sbagli anche qui.
Ah Ah 😫
EliminaHo prenotato la bara. Di noce.
Intendevo stare male psicologicamente, sciocchino.
EliminaPerché stai male gus? Scherzi vero?
Versi davvero struggenti quelli che hai ospitato sul tuo blog.Complimenti sinceri all'autrice.
RispondiEliminaPS: Gus, molto interessante il commento che hai postato oggi, solo volevo dirti che se faceva riferimento alla mia ultima poesia, lo hai per errore postato su quella precedente e lì lo troverai con la mia risposta
Sono molto preoccupato. Daniele, la gente è disperata.
EliminaSilvi verrà a ringraziarti per le tue belle parole.
EliminaSono momenti drammatici, mentirei se non ti dicessi che sono preoccupato anch'io ma cerco di restare lucido per quanto possibile, e di vedere i rischi ma anche le opportunità di un dopo ed al contempo vivendo il presente stringo i pugni nonostante le lacrime di dolore nel leggere e sentire certe situazioni.
EliminaI pazienti ricoverati con sintomi sono 27.386, in terapia intensiva 3906 , mentre 42.588 si trovano in isolamento domiciliare.
EliminaDaniele la gente in casa significa che gli ospedali non hanno posti letto. Si esce da questa situazione con la cinica soluzione di lasciare al loro destino tantissimi ammalati.
Grazie Daniele il tuo è il più bel commento che abbia mai ricevuto.
EliminaBuona giornata.
Ps Daniele lo sai vero che a me piace cambiare spesso il nick, ma ti garantisco che il volto è sempre il mio, quello attuale intendo. Mentre quello di gus risale a 40 fa...circa.se ho fatto bene i conti. Gus spesso si dimentica di quello che dice.
Adesso sarà irriconoscibile. Se lo sapessero le sue amiche straniere...gus diceva pure di avere gli occhi come Delon ma, come vedi, è tutto nero.
AH Ah 😀
EliminaI commenti devono farli gli altri. Quelli miei sono scontati. Questo post l'avevi già scritto e si commenta da solo. Mi disturba chi pensa che non stia bene psicologicamente. Certo, uno apre la TV, sente qualche notizia, e incappa sulla morte di 60 medici, di cui 11 nelle ultime 24 ore. Io resto impietrito. E' normale e non devo essere consolato.
EliminaLe parole del tuo post , accorate e dolci, esprimono il verificarsi di un episodio della tua vita, memoria di qualcosa che è ancora presente e lo sarà per sempre.
EliminaCosa si commenta da solo? In che senso? Chi si commenta da solo sono le tue amiche... Quelle che raccontano (a tutti) a "fontana" le loro... performance (lo sappiamo tutti) Quello che si dice lo so, mi è stato detto da un' insegnante, pensa te. Davvero sono disgustose (lei ha tanti nick:)
RispondiElimina"Mi disturba chi pensa che non stia bene psicologicamente"
Il solito orgoglio scatente e sciocco dei meridionali convinti che tutto gli sia dovuto. Per prendere e raccattare non hanno orgoglio. Il quel caso proprio no.
E non cancellare la verità.
RispondiEliminaDomani devi tornare in ospedale?
EliminaPerché? Ah ah
RispondiEliminaHai scritto in questo blog, hai avuto apprezzamenti lusinghieri e dovresti esserne contenta.
EliminaVuoi trovarmi un sicario che mi infetta in ospedale? 😊 oppure vuoi farmi passare per stupida? . Tu ho chiesto: perché dovrei andare in ospedale domani? Rispondi
RispondiEliminaSono sicuro che si tratta di un'informazione data da te.
EliminaSe mi sono sbagliato, meglio.
Anonimo27 marzo 2020 17:04
EliminaRcco, ho finito devo solo asciugare i capelli. Sono stanza....gusss per quanto tempo saremo ancora sepolti in casa? E tu cosa fau tutto il giorno. Hai una vicina che ti tuene compagnia? I tuoi figli e famiglua stanno bene?
Io dovrò tornare in ospedale martedi.:( e poi all'otto aprile.
Silvi.
RispondiElimina
E' scritto nel post di Gramsci.
Dove l'hai sentita al telefono? 😂 Fammi il copia qui. No, sbagliato giorno. Sei sordo. Il mio vero telefonino non lo troverete mai.
RispondiEliminaCancella subito
RispondiEliminaSilvi, cosa vuoi che cancelli?
EliminaGià sono controllata a casa mia. E lo so. Hanno posticipato tutto. Figuriamoci a milano, messi come sono, e messa come sono. Mi curo io. Vado avanti con il cortisone, anche se mi hanno detto di sospenderlo e io non lo farò. Mi fa stare bene
RispondiEliminaE il primo tuo commento di tenerezza che leggo nei miei confronti. È incredibile, ti ricordavi che dovevo andare in ospedale? Io non ho paura gus, di nulla.
RispondiEliminaIo do spesso l'impressione di essere assente. Metto tutto dentro. Lo so che non hai paura. Devi sempre fidarti di me.
EliminaOk 😘🤗
EliminaGrazie per l'interessamento. ❣️
RispondiEliminaE' spontaneo. C'è e lo meriti.
RispondiEliminaEssi, ma resterò appassita
Eliminasenza aver vissuto una passione travolgente, dicono. E io, francamente, me ne frego. Non penso di aver perso tanto, ma nella vita non si sa mai.😉 Mai dare nulla per scontato. 😊
Lo ringrazio comunque per il bene fatto.
Forse mi hanno dedicato una poesia. Sempre la stessa.
Avrà letto qui? Si sarà commosso? Non si sa, ma non lo perdonerò mai. 🌹
Hai capito vero gus?
Grazie 🙏 💗
RispondiEliminaSerena notte Gus.😘
'notte Lilly.
EliminaQuesta sera ho visto un film di Monicelli del 1986:
Speriamo che si femmina.
Il cast incredibile:
Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli.
Logicamente non più giovani.
Liv Ullmann, la preferita del grandissimo Ingmar Bergman, ora ha 80 anni. Quindi nel film aveva 45 anni. Splendida. La Sandrelli agli sgoccioli, La Deneuve , ingrassata, non è quella che fece innamorare Marcello Mastroianni. Bravo anche Giuliano Gemma.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno. Sto andando davvero dal medico. Ma non a Milano.
RispondiEliminaSai cosa vuol dire non perdonare gus?
A dopo.
Ps mi sono... armata: è come andare in guerra...
Arrivata Gus, fa un freddo cane.
RispondiEliminaAmore ai tempi del covid 💗
Buon pomeriggio 🌹
LA TESTIMONIANZA DELL’INFERMIERA
RispondiEliminaBuonasera sig. Sindaco,
lavoro in ospedale, le scrivo perché, da cittadina volverese vorrei descriverle una giornata tipo. Una come tante, in questo periodo. Ma non vorrei descriverle quello che stanno passando i media: numeri, statistiche, decreti e divieti. Vorrei farlo visto dal lato del paziente Covid positivo e degli operatori. Il Covid è molto più che un virus subdolo.
Siamo un paese che sa solo lamentarsi per qualsiasi cosa, mai contenti di nulla. Sembra che la quarantena sia un castigo anziché una protezione per ognuno di noi. Se lo riterrà opportuno, potrà condividerlo lei, per sensibilizzare.
Che bello essere chiamati angeli, ma chissà se poi lo siamo davvero.
È un sabato mattina di una settimana di allerta Covid-19. Finalmente un giorno di riposo dopo tanto lavoro. Finalmente puoi dedicarti alla famiglia. Per te la quarantena non esiste, non esiste il divieto ad uscire e non è mai esistito. Tu devi lavorare, sei preziosa dicono. E invece no, niente riposo. Arriva la chiamata. Si deve andare. C’è bisogno di coprire turni. Il lamento è d’obbligo, non vorresti, ma si fa. Mentre ti prepari, rifletti che marzo non è stato affatto clemente: turni di 12 ore, ferie annullate, riposi ma cosa sono i riposi?
Arrivi in ospedale, qualche figura nei corridoi, ma ancora troppa gente in giro. Arrivi al reparto critico, quello dove sono ricoverati i pazienti positivi. Tutto blindato, suoni. Ti apre la collega che è li da ieri sera. Stremata, viso segnato dalla mascherina e gli occhiali, prendi consegna e la congedi. Deve riposare. Suona un campanello. Ti sporgi alla camera interessata, chiedi il motivo della chiamata, rassicuri che presto entrerai, e vai a vestirti. La vestizione è lunga, ci si deve bardare molto bene e non si possono commettere errori di trascuratezza.
Entri dalla paziente, la conosci e la saluti. Ha un casco sulla testa, si chiama C-pap. Serve per respirare meglio, non ha molte speranze e il monitor al quale è collegata ne dà conferma. Ma la paziente è cosciente, lucida e orientata nel tempo e nello spazio, ma soprattutto sa che sta per morire. Lo sa, lo percepisce e lo sente. Parli un po’ con lei.
Non mangia da giorni. Questa mattina chiede la colazione. Ha un diabete non controllato e vuole due fette biscottate con la marmellata. Sarà certo il diabete il suo peggior nemico ora? E riferisci alla collega di passarteli.
Quello sguardo implorante ti uccide. Distogli ogni tanto gli occhi da lei per non morire dentro…
Mentre le sistemi i cavi dei parametri vitali, lei ti prende la mano…”Amore, sei mamma?”. “Si, di due ragazzi”.
“Allora puoi capire cosa sto provando?”.
“Posso provare, ma se vuoi, puoi descrivermelo… ti ascolto”.
“Ho quattro figli e sono sempre stati tanto mammoni. Un rapporto bellissimo, anche perché gli ho fatto da madre e da padre, visto che sono rimasta vedova da giovane. Non ho paura di morire, non vorrei solo soffrire. Ma un giorno, uno dei miei figli è venuto a trovarmi e non lo hanno più fatto entrare.. è stato obbligato, non una scelta. Non ho potuto vedere più i nipoti, le nuore nessuno. Io qui, loro a casa. Non ho potuto dir loro quanto bene gli voglio”.
“Ma chiamali al telefono e diglielo”.
“Si, ma non è la stessa cosa”.
“E vabbè, però ti sentono, ti parlano ed è già qualcosa, meglio di niente”.
“Li chiamo ogni giorno, li sento che stanno soffrendo perché non possono stare con me fino alla fine”.
Entra il medico, la visita e squilla il telefono, è uno dei figli. La paziente gli dice “c’è il medico, te lo passo”. Il medico descrive al figlio la situazione. È davvero critica. Alla signora viene detto che dovrà essere intubata presto e che non ha molto da vivere. Il figlio chiede di poterla vedere per un ultimo, breve saluto. Non è possibile. il Covid non decide su chi posarsi, si insinua su chiunque.
Il medico esce dalla stanza... la signora piange disperata. Mentre è ancora al telefono con il figlio, il figlio piange con lei... lei ha sempre su di te quello sguardo implorante, come volesse chiederti di fare qualcosa... chiedi di passarle il telefono. La signora ha un telefono vecchio, non è anziana, ma nemmeno tecnologica... non puoi avvicinare il telefono all'orecchio, quindi non sai cosa ti risponde il figlio... ma quello sguardo ti ha trapanato... non sei soltanto un operatore, sei mamma, sei figlia...
RispondiEliminaDici al figlio: radunatevi tutti e 4 ma proteggetevi con le mascherine. Fatelo prima che potete e poi chiamate in video chiamata questo numero... e gli dai il tuo.... vi farò vedere mamma. È poca cosa, ma almeno non sarà una cosa interrotta di netto, e la potrete vedere. Gli dici che sarai li x altre 10 ore e di richiamare più volte se non rispondo subito... Non passa neanche un'ora... la collega dice che dalla borsa sta squillando il tuo telefono... tu sei sempre vestita e sempre in quella stanza.. non sei mai uscita... le chiedi di prendere il cellulare, metterlo in un sacchettino, disinfettarlo e passartelo. Apri la video chiamata.. tutti e quattro i figli li... la paziente non se lo aspettava ed è felice come una Pasqua.....e tu con lei. Si parlano un bel po’... si raccontano, si dicono ti amo... lei desatura spesso perché si sta affaticando... ma sai il destino nefasto, non te la senti di chiedere di chiudere. Già una volta sono stati obbligati a tagliare, ora vuoi che la decisione sia la loro...
La chiamata dura circa mezz'ora... ed è come se un cerchio si fosse chiuso, quello che doveva essere è stato… lei aveva resistito solo x loro, per vederli, per salutarli. Hai il cuore in mille pezzi. Pensi a te e ai tuoi figli e comprendi tutto... ogni sua preoccupazione. Ti prende la mano, ti dice grazie, veglierò su di te, per quello che hai fatto. E fai fatica a non piangere.
La paziente si spegne. Decidi di uscire e lasciare ai colleghi il resto. E vedi che, come le procedure prevedono, la cospargono di disinfettante, la avvolgono in un lenzuolo e la portano in camera mortuaria. Sola....sola... i suoi effetti personali messi in triplice sacco nero andranno inceneriti...
È domenica mattina.. l'agenzia di pompe funebri è venuta a prendere la salma. Uno solo dei figli presente, a debita distanza. Non l'ha più vista da quella video chiamata. Dà indicazioni all'incaricato e vanno via... la sua macchina svolta a destra, la salma va a sinistra... sola.
Non ce la fai, quello è troppo!!! E se fino ad ora non avevi pianto, ora non ce la fai...
A casa apri facebook. Lamentele ovunque. Vi hanno negato la libertà, il bimbo non può andare più al parco, il cane passeggia troppo in là da casa, non si trova più lievito... Quanta ignoranza...quanti pochi problemi ha la gente... ma su una cosa ancora siamo fortunati: a noi ci saranno state anche negate delle cose, dovremmo anche fare sacrifici... ma almeno noi abbiamo ancora la dignità, un diritto che il covid19 ti toglie, senza poterti lamentare...
Un diario dalla prima linea, quella umana, del cuore…