S. Tommaso D'Aquino indicava tre requisiti della bellezza: integrità, simmetria e, così traduce Croce, chiarezza. Joyce invece, più intelligentemente, traduce la terza parola con radiosità, indicando la capacità che la bellezza ha di comunicare qualcosa che non si vede, il potere cioè di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Finalmente ho capito Tommaso quando parla del potere di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Tommaso parla del bello dentro, del bello interiore quando diventa speciale. Il bello fuori diventa inutile, ininfluente. Il bello fuori se non è illuminato dalla bellezza interiore diventa monotono, ripetitivo fino ad annoiare. Bellissima la parola radiosità che esprime infatti una continua speranza di luce nuova e di maggiore bellezza, di una bellezza che non muore mai, ma che si rinnova nel tempo. Infatti, quando vedi che una persona è radiosa, è bella e non ha età.
Da un'attenta analisi della traduzione dell'Idiota di Dostoevskij, sembrerebbe che il romanziere russo abbia scritto che Il mondo salverà la bellezza e non come molti credono che sarà la bellezza a salvare il mondo.
RispondiEliminaLa parola radiosità è una delle più belle del nostro vocabolario, per ciò che esprime.
RispondiEliminaConcordo sul fatto che la vera bellezza sia quella che sappia bilanciare un bel fuori ad un bel dentro.
Certamente sì.
RispondiEliminaLa Venere dipinta dal Botticelli nella realtà dovrebbe essere Simonetta Vespucci, nobildonna del Rinascimento amata da Giuliano de’ Medici e cantata da artisti e poeti fiorentini per la sua bellezza “senza paragoni”, e che morì giovanissima a soli 23 anni.
RispondiEliminaLa “bella Simonetta”, la “sans par”: questi i due soprannomi con cui è passata alla leggenda una delle più celebri nobildonne del Rinascimento fiorentino, Simonetta Vespucci, nata Cattaneo (Genova o Portovenere, 1453 - Firenze, 1476). Una donna ritenuta di bellezza ineguagliabile, oggetto del desiderio di moltissimi uomini della Firenze della metà del Quattrocento, esponente di una delle famiglie genovesi di più antica nobiltà (i Cattaneo), andata in sposa a soli sedici anni al banchiere Marco Vespucci (parente del più noto Amerigo, il navigatore che ha dato il nome all’America), morta giovanissima (ad appena ventitré anni, probabilmente di peste) e accostata al nome di molti artisti del tempo, per i quali avrebbe posato. Molti hanno voluto riconoscere il suo volto, per esempio, nella Venere o nella personificazione della Primavera di Sandro Botticelli (Firenze, 1445 - 1510), e si è voluto persino attribuire ai due un legame affettivo, anche sulla base di una leggenda (destituita di ogni fondamento) secondo la quale Botticelli avrebbe chiesto di essere sepolto accanto a Simonetta nella chiesa di Ognissanti. I due furono effettivamente sepolti all’interno dell’edificio di culto fiorentino, ma perché le tombe di famiglia di entrambi si trovavano nella stessa chiesa (i Vespucci erano titolari di una cappella, mentre Botticelli fu sepolto nel cimitero di Ognissanti). Cosa c’è dunque di vero in questa storia?
RispondiEliminaFinestre sull'arte.
Concordo con tutte le tue parole. La bellezza è tale se sgorga dal di dentro fino a irradiare coloro che le stanno intorno.
RispondiEliminasinforosa
La Bellezza si illumina dal di dentro.
EliminaCiao Sinforosa.
La "vera" bellezza non esiste. È un canone costruito dall'uomo (e dalla donna) per altri uomini e altre donne.
RispondiEliminaLa natura nella sua imperfezione è forse meno meravigliosa? No. Perché ciò che la rende così affascinante sono gli occhi con cui la si guarda.
Messa così la faccenda posso risponderti che il Vero è solo uno.
EliminaCiao.
Per Anna:
Eliminahttps://s18.postimg.org/v0oz353mh/anna.jpg
http://www.booksprintedizioni.it/autore/anna-piediscalzi
EliminaQuesto in natura viene chiamato: falso positivo.
EliminaSappilo^^
In statistica il falso positivo è il risultato di un test che porta erroneamente a rifiutare l'ipotesi sulla quale esso è stato condotto.
EliminaPiù in generale, in qualunque ambito in cui si presenti una decisione predittiva binaria (positivo o negativo), un falso positivo indica la scelta a torto di "positivo", ovvero un falso allarme. Un esempio in informatica è un antivirus che considera erroneamente dannoso un programma innocuo.
In statistica questo errore del test è detto errore di primo tipo. L'altro possibile errore è quello di secondo tipo, che genera falsi negativi.
L'ha covato Wikipedia.
Diffondi.
Hobmesso un post sui colori da formulato ... Così capisci il perché della sfarfallio che pensi illumini la mia anima. Comunque ribadisco che sono un falso positivo^^
RispondiEliminaA me piaci Anna.
EliminaIl resto non conta.
La Bellezza creata dalle mani di Dio non si è ancora riposata.
RispondiEliminaBuonanotte e bacio Gus
Quando si parla di Bellezza si pensa a Dio. Qui, sulla terra la bellezza è la donna.
EliminaBacio Lucia.
Caro Gus, i tuoi spunti sono sempre molto belli, a volte ho paura di dire cose sbagliate e quindi leggo ma resto in disparte.
RispondiEliminaPerò qui volevo scriverti che è molto difficile trovare un uomo od anche una donna che valuti la bellezza interiore più dell'esteriore. Magari vengono accomunati ma spesso l'esteriorita` prevale. Ora con questo scritto per me hai una valenza in più e ti ringrazio.
Bella la radiosita`, io ci credo.
Abbraccio.
La bellezza interiore è una prerogativa delle donne. Voi non ve ne rendete conto, ma l'uomo attento riconosce questa caratteristica femminile.
EliminaAbbraccio Pia.
Fiuuuu meno male che Tommaso parla del bello dentro..."Il bello fuori se non è illuminato dalla bellezza interiore diventa monotono, ecc ecc"... altrimenti io sarei davvero bruttissima.
RispondiEliminaForse è per questo che non pubblico le foto della mia faccia e della mia persona? Chissà, ai posteri l'ardua sentenza. (il mistero stuzzica la fantasia)
Abbraccio Gus con l'augurio di una bella giornata.
Il bello in senso trascendentale, cioè come riflesso della bellezza divina.
EliminaAbbraccio Farfalla.