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venerdì, dicembre 31, 2021

Trovare la strada giusta

 




La religiosità risveglia la potenzialità di vivere la realtà sotto una luce meritevole di amore.

Perché avvenga occorre umiltà e la consapevolezza di "meritare" di cogliere la presenza e donarla a sé e agli altri.

Sembrerebbe una semplice occasione naturale,

ma nella realtà tutto questo sembra inafferrabile, distante, in sintesi non avviene con facilità.

Mi chiedo perché. Forse ci si avvicina con scarso rispetto degli altri, forse tutto quel che circonda l'essenza della religiosità paga il prezzo di una trasmissione non incontaminata, allora, nelle migliori delle ipotesi, ci fermiamo allo sguardo religioso sulle cose senza dare un senso religioso all'appartenenza perché significherebbe uscir fuori dal proprio sé per darsi ad un tutto che sia ben più ampio del sé.

mercoledì, dicembre 22, 2021

Dedicato a Lei

 



Spesso il dolore risiede proprio nella consapevolezza di non poterlo condividere con la propria metà. È fondamentale sapere che un fardello può essere portato anche con l'aiuto di chi ti ama; non necessariamente poi deve avvenire, è proprio solo la consapevolezza di poterlo fare che solleva gli animi. Di contro, affrontare la solitudine in questo senso atterra anche i più fiduciosi. È impossibile parlare d'amore senza passare per la condivisione anche del dolore. Che spesso c'è ed è incomprensibile agli altri.

mercoledì, dicembre 15, 2021

Dove si nascondono i supercookies

 


Le informazioni sono la cosa più preziosa che abbiamo. Lo erano secoli fa, inutile stupirsi che lo siano anche oggi.
Eric Schmidt, co-fondatore di Schmidt Futures e già CEO e Presidente di Google, commentava così i tanti timori sulla privacy nell'era del digitale a margine di una recente intervista. E, ovviamente, aveva ragione: per far soldi con la pubblicità sul world wide web non c'è nulla di più importante che sapere esattamente cosa piace alle oltre due miliardi di persone che lo frequentano.
I cosiddetti "supercookies" servono a questo: tracciare un profilo accurato delle attività online di milioni di utenti. E a differenza dei normali cookies, messi sotto accusa fin dal 1996 e facilmente cancellabili dai nostri pc, stavolta non è possibile né identificarli né disinstallarli. Non solo, secondo i ricercatori della Stanford University e di Berkeley, questa nuova genia di software spia sarebbe in grado di ricostruire le nostre peregrinazioni digitali anche se abbiamo impostato dal browser l'eliminazione automatica dei cookies. I dati poi vengono messi a confronto con una lista di mille e cinquecento siti per vedere se uno di questi è stato visitato o meno. Stando al Wall Street Journal, buona parte delle compagnie che hanno usato questa tecnologia non erano a conoscenza della sua reale funzione. Anzi, avrebbero perfino eliminato i supercookies dai loro siti appena contattati dai ricercatori di Stanford e Berkeley malgrado il loro uso non infranga alcuna legge americana.
Cose che capitano, verrebbe da dire, in un mondo dove la pubblicità online vale miliardi di dollari e dove tutte le maggiori compagnie che operano sul web stanno trovando metodi sempre più raffinati per personalizzare i propri servizi ritagliandoli su misura. Eli Pariser, nel suo libro The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You, pone una data di inizio a questa tendenza: il 4 dicembre del 2009. Quando Google comunicò sul suo blog che da quel momento in poi avrebbe usato ben 57 segnali diversi per capire chi erano i frequentatori del suo motore di ricerca. Dal luogo di accesso al tipo di browser usato, fino ai siti visitati. "Più Google saprà di voi, con il vostro permesso, più i suoi consigli e le sue indicazioni saranno puntuali", disse Eric Schmidt.
Ora però le ricerche che facciamo sul web o su Amazon vengono regolarmente filtrati e allo stesso tempo vanno ad aumentare ad ogni navigazione quel che queste compagnie sanno di noi.
"La nostra vita comincia ad essere tracciata, peccato che non ne abbiamo il minimo sentore", ha avvertito dalle pagine di Newsweek Jon Leibowitz, presidente della Federal Trade Commission.


lunedì, dicembre 13, 2021

Lo studente annoiato

 




Se qualche insegnante invece di snocciolare date, conquiste e battaglie dell'impero romano pensasse a raccontare ai discenti come vivevano le donne e i maschi romani, come vestivano, i negozi, i giochi e l'uso del tempo libero, forse qualche ragazzo potrebbe confrontare due realtà diverse: quella di ieri e quella di oggi. Incuriosirsi e cominciare a leggere qualche pagina del libro di storia.
Solo la curiosità riesce a trovare la bellezza nei luoghi più nascosti.
L'insegnante, ruolo ormai surclassato da altri modelli, sicuramente è una delle figure fondamentali di ogni bambino/ragazzo.
Quella figura portante, con la quale tu condividi ore seduto dietro a un banchetto con la possibilità di seguire, ascoltare o fuggire e pensare ad altro con la mente.
Ho avuti molti docenti, ma alcuni di questi resteranno dentro di me per il modo di aver catturato la mia attenzione. Uno dei miei sogni sarebbe proprio questo: riuscire con tutto me stesso attrarre l'attenzione di un bambino/ragazzo e come la principessa Shahrazàd, tener desta la loro curiosità al punto di muoverli a cercar oltre.
Secondo me il problema della scuola oggi è che da un lato ci sono sistemi ammuffiti che non creano appunto interesse, ma dall'altro c'è chi cerca di ovviare con insegnamenti "alternativi" dimenticandosi di quelli di base. In parole povere è inutile insegnare ad usare un pc se prima non si insegna la grammatica italiana!
Lamentarsi è una forma insana di innalzare la pila di problemi.
I prof lamentano uno stipendio inadeguato alle responsabilità...che non osano quindi assumersi.
Non credo che un aumento di stipendio guarisca il loro assenteismo.
La fermezza costruttiva e il cuore spugnoso che elargisce sapere non appartiene loro...ma a chi appartiene ormai?! Che tristezza.
Bisogna risvegliare un interesse per la bellezza che sta dentro le cose che si insegnano.
Bisogna accendere il desiderio.
C'è in giro troppa rassegnazione, la cinica convinzione che non vale la pena impegnarsi, che è meglio adattarsi a fare gli impiegati della pubblica istruzione.


domenica, dicembre 12, 2021

Sharon

 


                      Daniele dice:

La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio  o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger  ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021, escluso novembre con un post in più nel giorno del 24 del mese, dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.

                                            Femminicidio


Violentata e ammazzata di botte dal compagno della madre. Aveva solo 18 mesi la piccola Sharon, ma Gabriel Robert Marincat, operaio romeno di 25 anni, fidanzato di Silvia Barni, 24 anni, non ha avuto nessuna pietà. Silvia, barista in un locale di Cabiate, piccola cittadina comense, è uscita per andare al lavoro affidando Sharon, avuta da una precedente relazione, al suo nuovo compagno. I tre convivono sotto lo stesso tetto da qualche mese ma è la prima volta che Robert e Sharon restano da soli in casa. Durante la breve assenza, Silvia chiama il compagno per sincerarsi che la bimba stia bene. Lui la rassicura mostrandole le foto della piccina che, all'apparenza, sembra stia dormendo. Ma qualcosa non convince la giovane mamma, che chiede a sua madre di andare ad accertarsi delle condizioni della piccina. Marincat manda un'altra foto della bimba, in cui è sporca di vomito e si vedono lividi sul volto. Marincat parla di un «incidente domestico», la bambina sarebbe rimasta schiacciata dal peso di una stufetta elettrica che le sarebbe rovinata addosso. Trasportata in elisoccorso all'ospedale di Bergamo per un gravissimo trauma cranico, i medici non riescono a salvarle la vita: Sharon muore nel giro di poche ore. Ma la verità, raccapricciante, svelata dall'autopsia, è un'altra. Sharon è stata violentata e poi picchiata fino alla morte, come ha confessato il suo assassino: «Sì, ho abusato di lei e poi l'ho picchiata fino a ucciderla». Due ore di percosse e agonia oltre ogni immaginazione. A due settimane dalla tragedia, l'assassino è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale ai danni di una bambina. Il legale di Marincat ha annunciato che chiederà una perizia psichiatrica sul suo assistito tossicodipendente. Ma perché l'ha uccisa? La procura sosterrà che il movente è la violenza sessuale. Ma una bambina di un anno e mezzo, pur volendo, non avrebbe potuto parlare».


Crediti

Testi e ricerche Laura Zangarini

Sviluppo grafico Grafici Corriere Online



La Corte d'Assise di Como ha condannato all'ergastolo Gabriel Robert Marincat, romeno di 26 anni, per l'omicidio della piccola Sharon Barni, di soli 18 mesi, figlia della compagna, uccisa a botte e seviziata l'11 gennaio scorso a Cabiate (Como), nell'appartamento della donna. La corte ha condannato l'imputato a risarcire il danno, fissando una provvisionale di 200 mila euro a favore della mamma della bambina e di 50 mila euro al padre. La pm Antonia Pavan nella sua requisitoria aveva chiesto l'ergastolo.


da Republica it


La serie di storie sul femminicidio, ideata da Daniele Verzetti e che ha visto la partecipazione di altri utenti, per me finisce con il racconto di questo episodio di straordinaria violenza.

Ringrazio Daniele Verzetti che mi ha permesso di vedere da vicino e con il cuore frantumato una realtà orrenda, trascurata dalle Istituzioni e dimenticata dai politici impegnati in qualche colossale pasticcio relativo all'elezione del Presidente della Repubblica


venerdì, dicembre 10, 2021

Il Continente senza idee

 



Gli sbagli di Joe Biden in Afghanistan

Ian Bremmer, politologo e fondatore del Centro Studi Eurasia Group, dice oggi al Corriere della Sera che ora Biden avrà un grosso problema: «L’errore più grande è stato lasciare la base aerea di Bagram a luglio: per evacuare tutte queste persone serviva un’area nella quale poter controllare la sicurezza, e non è il caso dell’aeroporto di Kabul. Poi ci sono stati tanti altri errori: mancanza di pianificazione, informazioni errate, unilateralismo, una confusa strategia di comunicazione. Il fallimento della guerra non è colpa di Biden, i suoi predecessori hanno una responsabilità maggiore, ma dato che è lui che sta gestendo così male questa evacuazione e lo sta facendo da solo, invece di farlo con gli alleati, questo sarà un grosso problema per lui». Secondo Bremmer gli americani «evidentemente pensavano che il governo afghano sarebbe rimasto in piedi e che la Difesa afghana avrebbe combattuto. Quando hanno lasciato Bagram, l’intelligence parlava di un governo che sarebbe durato due o tre anni. Ora, se l’intelligence dice questo, ma ammette che potrebbe essere molto peggio, e però tutti sanno che Biden vuole andarsene a ogni costo, è plausibile che le persone che lo consigliano possano aver edulcorato i rapporti. O semplicemente è stato lui a non voler ascoltare. Certo ora ci saranno molte dita puntate».



giovedì, dicembre 09, 2021

Il pericolo di chi non crede in niente

 


Io credo in certi principi e nella rara bellezza interiore dell'uomo e nell'amore. Ritengo che chi non crede in nulla in realtà è sfiduciato da tutto ma l'errore che fa è di disinteressarsi della realtà per questa ragione perché poi se non sei presente a lottare, ti troverai il fatto compiuto e non avrai scampo.

mercoledì, dicembre 08, 2021

da Sapere

 



Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla "Ineffabilis Deus" che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) dove Maria apparve a Bernardette presentandosi come «l’Immacolata Concezione» Già celebrata dal secolo XI, la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore. Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).

CHE COSA VUOL DIRE IMMACOLATA CONCEZIONE?

Vuol dire che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

PERCHÉ LA VERGINE MARIA È STATA CONCEPITA IMMACOLATAMENTE?

La risposta sta nel fatto che la Vergine Maria non solo avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo; ma anche perché avrebbe dovuto dare al Verbo incarnato la natura umana. Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell’unico soggetto che è divino. Si tratta dell’unione ipostatica. Ebbene, non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata –anche se brevemente – dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’azione del Maligno.

IN CHE PARTE DEL VANGELO SI PUÒ FACILMENTE DEDURRE CHE LA VERGINE MARIA E' IMMUNE DAL PECCATO ORIGINALE:

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te»



da Famiglia cristiana.

domenica, dicembre 05, 2021

Qualcosa di magico

 


Le cose si manifestano inaspettate. E sono al di là quello che appaiono.

Io non credo che quello che vediamo sia tutto.

L’autobus era affollato. Non c’era posto a sedere per tutti. Qualcuno spingeva, 

qualcuno si appoggiava, altri si aggrappavano.

C’era un ragazzo che poteva essere mio figlio qualche anno fa. Io l’ho sentito 

come fosse mio figlio.

Si lamentava con una tristezza sconsolata della voce.

Come se nessuno lo potesse ascoltare.

Il suo lamento era una canzone. Gli ho teso la mano per sostenerlo.

A quel gesto, c’è stato un movimento fra i passeggeri.

Un varco inaspettato si è aperto , ed è emerso , lì fra i tanti , un posto libero che 

nessuno aveva mai visto prima di allora .

Il ragazzo si è seduto, con un sorriso per me.

Credevo che non l’avrei più rivisto.

Ma un giorno, sul molo di Pescara, ho visto lo stesso ragazzo che ripeteva il gesto 

di tendere la mano.

A qualcuno , un ragazzo come lui che stava vacillando, col rischio di cadere, in 

acqua.

Gli ha teso la mano, come avevo fatto io .

L’altro ragazzo ha avuto un attimo di impercettibile sbandamento, poi è ritornato i 

piedi .

E gli ha sorriso.

Quel gesto, quel sorriso sono passati di mano in mano, di vita in vita.

Quello che mi sta accadendo mi ha dato di più di quello

che mi ha tolto.

Ho conosciuto il significato vero della sofferenza e anche

del sacrificio.

Ma la cosa più grande è questa speranza che cammina insieme a noi.


venerdì, dicembre 03, 2021

Il potere aumenta il narcisismo

 


L'uomo cambia per il potere, o è il potere che cambia l'uomo: il risultato è lo stesso comunque. L'uomo per sua natura non è infallibile, quindi sbaglia anche chi ha il potere. Il problema è - qui ci sta il concetto di delirio di onnipotenza - che chi è al potere non ha l'umiltà di riconoscere l'errore e di cercare di porvi rimedio. Il potere finisce quasi sempre a causare degli effetti negativi sugli uomini. La libertà totale sfocia nell'anarchia e nella guerra l'uno contro l'altro. Il potere limita la libertà, direi per principio. Lo stato crea dunque leggi, ma anche consuetudini, regole sociali. E' inevitabile che cerchi di uniformare le persone, perché ovviamente è più facile governare e mantenere il potere. La situazione non è però irrimediabile. Possiamo svincolarci da questo tentativo di uniformarci, pur rispettando le leggi. Ma interessa svincolarci da questo? Per me no :) Forse perché le troppe comodità e tecnologie ci hanno reso così tanto pigri? Per conoscere una realtà devi viverla. E' facile fare vittimismo quando sei incudine, mentre è complicatissimo non essere martello quando lo strumento è nelle tue mani. L'intellettuale è colui che, in un corpo a corpo tra esistenza e idealità, rischia un giudizio storico calato nella vita del proprio Paese. Un giudizio che quando è autentico confina l'intellettuale in una scomoda solitudine. Intellettuali sono stati Gobetti, Gramsci, Testori e Pasolini. Pasolini è il grande diagnostico della rivoluzione antropologica in Italia, quella rivoluzione per cui dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale. E' il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata. I giochi di potere sono all'ordine del giorno, e non solo per quanto riguarda le investiture in campo politico/lavorativo ma anche nei piccoli nuclei familiari e relazionali. In realtà il potere come qualità in sé, innata o 'guadagnata' operosamente e onestamente, non esiste: è sempre sorretto dalla condiscendenza e dal favoritismo della massa, che ne è manipolata. Per fare un esempio: ultimamente mi sono informato sul Narcisismo.  In psicologia ci sono dei personaggi, detti 'enablers', senza i quali i Narcisi non riuscirebbero ad esercitare alcun potere sulle loro vittime. Gli enablers in genere sono dei co-dipendenti che necessitano della malattia del Narciso per rivestire il ruolo di 'salvatori', di 'giusti', di 'belli e bravi', di 'sani', e dunque ci tengono a fomentarla. Personalmente tendo a ragionare con la mia testa e a prendere le persone singolarmente, relazionandomi a loro solo in base al modo in cui si relazionano con me. Non mi faccio più fregare dai pettegolezzi/voci di corridoio o dalle manipolazioni, e nemmeno un parere soggettivo a una vicenda esterna mi condiziona, perché alla fine, "ognuno sta solo sul cuor della terra" coi fantasmi della sua mente, e non possiamo sapere cosa ha passato, cosa gli è mancato e perché si è trovato in quella specifica situazione.




giovedì, dicembre 02, 2021

Gli orfanatrofi rumeni di Ceaușescu

 


La nostra è una società anaffettiva e priva di sentimenti che spingono all'amore, al rispetto e alla fiducia verso gli altri.
C'è sempre poi "l'imposizione" sbagliata secondo cui se non abbiamo una relazione con qualcuno e se non siamo al centro dell'attenzione non siamo nessuno... ma è poi così?
Io credo che prima dobbiamo amare noi stessi, e una volta ottenuta la consapevolezza che noi esistiamo perché meritiamo di esistere e che valiamo a prescindere dal resto del mondo, allora possiamo dare il nostro amore sicuri che in qualche modo (anche inatteso) esso tornerà di nuovo a noi.
La mancanza d'amore porta alla morte interiore e dell'anima della persona che agli occhi degli altri è trasparente come il vetro. L'isolamento, l'indifferenza verso il prossimo sono la piaga della nostra società, si ama e si è riamati solo se c'è una contropartita, non siamo più capaci di amare senza secondi fini, non siamo più capaci di accogliere l'altro senza egoismo, non siamo più capaci di dare e di darci senza aspettarci nulla in cambio.
L’amore è un "alimento" indispensabile da quando siamo nella pancia della mamma fino all’ultimo nostro respiro.
Più non ricevi amore, più non sai darne.
E' stato dimostrato che il cervello è molto plastico fino ai 2 anni. E' nei primi due anni della nostra vita che si struttura la nostra personalità. I bambini negli orfanatrofi rumeni sotto Chauchesku che vivevano rinchiusi in gabbiette senza alcun contatto umano sin dalla nascita sviluppavano, nel tempo, ritardi nello sviluppo, malattie. Dopo i due anni, avrebbero riportato problemi nell'apprendimento o difficoltà a interpretare la realtà fino all'età adulta. Quindi l'amore è anche direttamente correlato alla c.d. "intelligenza".
Non si muore per mancanza di amore, ma per mancanza di amore si passa una vita insignificante, vuota e piena di inutile e sterile dolore.