L'uomo cambia per il potere, o è il potere che cambia l'uomo: il risultato è lo stesso comunque. L'uomo per sua natura non è infallibile, quindi sbaglia anche chi ha il potere. Il problema è - qui ci sta il concetto di delirio di onnipotenza - che chi è al potere non ha l'umiltà di riconoscere l'errore e di cercare di porvi rimedio. Il potere finisce quasi sempre a causare degli effetti negativi sugli uomini. La libertà totale sfocia nell'anarchia e nella guerra l'uno contro l'altro. Il potere limita la libertà, direi per principio. Lo stato crea dunque leggi, ma anche consuetudini, regole sociali. E' inevitabile che cerchi di uniformare le persone, perché ovviamente è più facile governare e mantenere il potere. La situazione non è però irrimediabile. Possiamo svincolarci da questo tentativo di uniformarci, pur rispettando le leggi. Ma interessa svincolarci da questo? Per me no :) Forse perché le troppe comodità e tecnologie ci hanno reso così tanto pigri? Per conoscere una realtà devi viverla. E' facile fare vittimismo quando sei incudine, mentre è complicatissimo non essere martello quando lo strumento è nelle tue mani. L'intellettuale è colui che, in un corpo a corpo tra esistenza e idealità, rischia un giudizio storico calato nella vita del proprio Paese. Un giudizio che quando è autentico confina l'intellettuale in una scomoda solitudine. Intellettuali sono stati Gobetti, Gramsci, Testori e Pasolini. Pasolini è il grande diagnostico della rivoluzione antropologica in Italia, quella rivoluzione per cui dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale. E' il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata. I giochi di potere sono all'ordine del giorno, e non solo per quanto riguarda le investiture in campo politico/lavorativo ma anche nei piccoli nuclei familiari e relazionali. In realtà il potere come qualità in sé, innata o 'guadagnata' operosamente e onestamente, non esiste: è sempre sorretto dalla condiscendenza e dal favoritismo della massa, che ne è manipolata. Per fare un esempio: ultimamente mi sono informato sul Narcisismo. In psicologia ci sono dei personaggi, detti 'enablers', senza i quali i Narcisi non riuscirebbero ad esercitare alcun potere sulle loro vittime. Gli enablers in genere sono dei co-dipendenti che necessitano della malattia del Narciso per rivestire il ruolo di 'salvatori', di 'giusti', di 'belli e bravi', di 'sani', e dunque ci tengono a fomentarla. Personalmente tendo a ragionare con la mia testa e a prendere le persone singolarmente, relazionandomi a loro solo in base al modo in cui si relazionano con me. Non mi faccio più fregare dai pettegolezzi/voci di corridoio o dalle manipolazioni, e nemmeno un parere soggettivo a una vicenda esterna mi condiziona, perché alla fine, "ognuno sta solo sul cuor della terra" coi fantasmi della sua mente, e non possiamo sapere cosa ha passato, cosa gli è mancato e perché si è trovato in quella specifica situazione.
Immagine:
RispondiEliminaPossible ricerca correlata: kissing in the mirror
Ciao Gus! Buon weekend!
RispondiEliminaGrazie gentile Irina.
EliminaChe post straordinario, parole bellissime, ponderate, importanti, stimolanti, significative potenti e senza aver bisogno di un megafono per pronunciarle. Concordo su ogni riga della tua analisi, ed è vero i carnefici hanno bisogno anche di vittime a volte forse anche inconsapevolmente bisognose di queste figure, soprattutto se poi sono figure storiche e politiche, personaggi che hanno soggiogato con promesse e finte illusioni un popolo che non voleva sudare, sporcarsi le mani per uscire dalla difficoltà e che magari ha trovato in una parte di esso, un capro espiatorio a cui dare la colpa di tutto. Quanto alla domanda iniziale se il potere corrompe o si è già corrotti per volere il potere per fini non altruistici ovviamente, io direi che esistono entrambe le realtà, sia chi ha rincorso il potere perchè non aveva altro che quello scopo , altri che magari hanno preso il potere anche con buone intenzioni ma poi non hanno avuto la forza di volontà di non cedere alle lusinghe corrosive del potere. Ancora i miei complimenti, davvero un post di grande livello.
RispondiEliminaE poi ci sono le rarità quelli che volevano il potere o ci si sono trovati con il potere a disposizione, ma non si sono lasciati corrompere da esso a qualunque costo. Ma sono purtroppo delle bellissime e luminose rarità.
EliminaSì, in Italia ricordo come statisti di valore e onesti De Gasperi e Cavour.
EliminaTra gli intellettuali ammiro particolarmente Gramsci per la sua capacità di commuoversi, sentimento sconosciuto ai politici di oggi.
EliminaGramsci il grande intellettuale che sapeva commuoversi.
Così parla della sua donna:
*Giulia, ventiseienne, è bella, alta, ha un aspetto romantico; Gramsci ne è conquistato. Ricorderà: «il primo giorno che non osavo entrare nella tua stanza perché mi avevi intimidito al giorno che sei partita a piedi ed io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido». E quell'immagine di lei, viandante in un mondo grande e terribile, con il suo senso doloroso di distacco, ritornerà ancora dal carcere: «Ricordi quando sei ripartita dal bosco d'argento ti ho accompagnata fino all'orlo della strada maestra e sono rimasto a lungo a vederti allontanare così ti vedo sempre mentre ti allontani a passi brevi, col violino in una mano e nell'altra la tua borsa da viaggio, così pittoresca».*
E' una realtà che già conosci. I complimenti vanno a te che conosci bene carnefici e vittime.
RispondiEliminaIl narcisista è quell’organismo che si colloca a metà tra il pus e la muffa nera.
RispondiEliminaIl narcisista ama parlare di se stesso, mostra disprezzo aperto verso gli altri,
mira ad essere oggetto di ammirazione ,mostra un interesse effimero verso le persone, ricerca attenzione attraverso le emozioni negative ,si percepisce come una personalità grandiosa, tende a manipolare gli altri.
I narcisisti “storici”, Oscar Wilde, Gabriele D'Annunzio, Curzio Malaparte, Lord Byron in realtà sono prima di tutto dei dandy, gran lavoratori travestiti da nullafacenti.
Ma non è vero, io sono un po' narcisista, ma nessun potere mi coinvolge, sono una persona semplice, abbastanza normale e non amo parlare di me...si è vero qualche volta mi lamento, c'è poco da dire per essere orgogliosa,ho sempre aiutato tutti senza manipolare nessuno senza risparmiarmi. Mai provato invidia né cattiveria, quella vera gus.
EliminaNon si assolutamente narcisista.
EliminaHai molta dignità.
Io auspicherei che una persona giusta, corretta, onesta, non narcisa fosse al "potere", per poterlo cambiare.
RispondiEliminaSolo chi vive il potere come servizio agli altri dei propri talenti dovrebbe aver diritto a esercitarlo, purtroppo la realtà in ogni epoca storica ci ha raccontato e ci racconta cose ben diverse.
sinforosa
Un po' di narcisismo non disturba, ma quando si perde la testa diventa nocivo e insopportabile.
EliminaInfatti, tanti politici soffrono di narcisismo.
RispondiEliminaI non narcisisti sono eccezioni.
RispondiEliminaCiao Vincenzo.
Richiesta eccessiva di ammirazione per le loro qualità speciali. Tendenza allo sfruttamento degli altri. Mancanza di empatia e quindi incapacità a riconoscere e identificarsi con i sentimenti e i bisogni degli altri. Sentimenti di disprezzo, vergona o invidia e atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
RispondiEliminaNo, allora non sono narcisista.
Non sei assolutamente narcisista. L'ho già detto.
EliminaQuesta mongolfiera, invece, è piena di narcisisti.
L' immagine volutamente provocatoria non corrisponde al tuo bellissimo post. Può travisare il vero significato.
RispondiEliminaNella ricerca dell'immagine io inserisco il titolo del post.
EliminaGeneralmente preferisco la donna. E' istintivo, ma non c'è provocazione.
I veri narcisi non si guardano allo specchio. Potrebbero spaventarsi e loro si amano troppo
EliminaEra meglio mettere il narciso di Caravaggio. 😉😊 stupendo quel dipinto.
EliminaNarciso (in greco antico: Νάρκισσος, Nárkissos) è un personaggio della mitologia greca, un giovane cacciatore, famoso per la sua bellezza. Figlio della ninfa Liriope e del dio fluviale Cefiso (o, secondo un'altra versione, di Selene ed Endimione), nel mito appare incredibilmente crudele, in quanto disdegna ogni persona che lo ama. A seguito di una punizione divina, s'innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava.
EliminaAnche se i politici nostrani non si guardano nello specchio, ma si credono superiori agli altri e dalle tasche cacciano green pass.
EliminaIl Narciso di Caravaggio l'ho usato in un altro post che non ritrovo.
EliminaBastava cercare su google.
EliminaNon è la prima volta,gus. Se ti diverti sono contenta.
La ricerca:
EliminaNarciso: il blog di gus
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Narciso_(Caravaggio)
EliminaQuella si trova, ma ricordo che dovrebbe stare su un post che parla del narciso
EliminaGus hai detto tutto perfettamente. Il tuo post riporta echi del pensiero filosofico-politico di Hobbes. Alla fine è così, c’è poco da aggiungere. Sembra quasi che non ci sia soluzione, è così e basta. Non stupisce poi che chi è saggio finisce per isolarsi.
RispondiEliminaHobbes vede la natura umana egoistica e le sue azioni sono l'istinto di sopravvivenza e quella di sopraffazione.
EliminaSecondo me l'egoismo non necessariamente si trasforma in narcisismo. Quando accade il tutto diventa un composto altamente dittatoriale.
L'omologazione è un argomento molto complesso e difficile da capire se ci porterà verso una situazione positiva per tutti, oppure negativa perché ci annulla.
RispondiEliminaL'omologazione in alto è difficile, quella in basso normale.
EliminaNel vestirsi, per esempio, Tutti portano i jeans e le scarpe da tennis.
Il potere cambia l'uomo in tutte le sue sfaccettature..e non esiste rimedio..
RispondiEliminaognuno sta solo sul cuor della terra" coi fantasmi della sua mente, e non possiamo sapere cosa ha passato, cosa gli è mancato e perché si è trovato in quella specifica situazione.
Questo tuo ultimo pensiero dovrebbe essere un mantra da ripetere ogni giorno..
Buona serata gus
Bisogna meditare sulle nostre esperienze per sapere chi siamo e dove stiamo andando.
EliminaCiao Ges.
Circa il 50-75% degli individui a cui è stato diagnosticato un disturbo narcisistico di personalità è di sesso maschile.
EliminaTra narcisismo benigno e narcisismo maligno esistono molte sfumature che vanno dal narcisismo covert o nascosto al narcisismo overt o manifesto (Wink, 1991).
Il narcisisista covert è inibito, vulnerabile, ipersensibile alle critiche, ha paura del rifiuto, prova spesso vergogna e imbarazzo, sente sempre un’enorme distanza tra sé e gli altri (‘Vedo sempre gli altri come da dietro ad uno specchio, li sento lontani, come fossi un alieno’).
Il narcisismo patologico è una gran brutta bestia. So di donne che sono state letteralmente "asfaltate" da uomini di questo tipo che prima le idolatravano e poi le gettavano nel fango. Prima le facevano sentire speciali e poi le schifavano.
EliminaSicuramente ci saranno diversi gradi di narcisismo, anche senza sfociare nella patologia. Sarebbe bello riconoscerli a prima vista ed allontanarli prima che sia troppo tardi.
Interessante constatare anche come l'omologazione del potere finisce con l'incidere sul delirio di onnipotenza dei "poveri". In troppi vaccinati agiscono come se avessero la corazza da supereroi. Mentre invece rischiano comunque di infettare e infettarsi, magari con conseguenze lievi. Ma ciò non giustifica comportamenti poco attenti, nel rispetto della comunità.
RispondiEliminaIl vaccino per prevenire il Covid assicura in caso di malattia un'alta percentuale di sopravvivenza. Gli esperti hanno calcolato che la speranza di vita è 1 a 10 nei confronti di chi non si è vaccinato.
Eliminala vaccinazione anti-COVID-19, come accade per tutte le vaccinazioni, non protegge il 100% degli individui vaccinati. Attualmente sappiamo che la vaccinazione anti-COVID-19, se si effettua il ciclo vaccinale completo, protegge all’88% dall’infezione, al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dal ricovero in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia.
Il problema sono le varianti Covid e la durata dell'immunità che è breve.
Per questo i vaccinati non devono fare i gradassi e sentirsi in *una botte de fero*. I pericoli maggiori si riscontrano nei luoghi chiusi e negli assembramenti. Distanza di 2 metri e mascherina aiutano a non infettarsi.