Pagine

martedì, novembre 05, 2019

Nobody friendship






Alessandro Piperno ha scritto un articolo pubblicato sul Corriere della Sera su Proust visto da Beckett di cui voglio riportare uno stralcio:
"Beckett vede in Proust un uomo che non crede nella comunicazione tra gli esseri. Che si sente immerso in un irredimibile mare di egoismo. E che vive i rapporti umani come uno sconfortante nonché beffardo succedersi di fraintendimenti". «L’amicizia, secondo Proust, è la negazione di quella solitudine senza rimedio alla quale è condannato ogni essere umano» scrive Beckett, e subito rincara la dose: «L’amicizia è un espediente sociale, come la tappezzeria o la distribuzione di bidoni delle immondizie». Come si evince dal tono della scrittura, nessuno meglio di Beckett può capire il cinismo proustiano, e il suo disincanto estremista. «Noi siamo soli. Non possiamo conoscere e non possiamo essere conosciuti», scrive Beckett interpretando la famosa asserzione di Proust secondo cui: «l’uomo è l’essere vivente che non può uscire fuori da sé, che conosce gli altri solo in se stesso». Beckett tiene a spiegarci come queste parole — come ogni discorso pronunciato da Proust — non esprimano alcun punto di vista morale. Anzi, come esse siano fuori da ogni struttura etica. Beckett sa che l’eroe tragico è oltre la moralità borghese: «Il personaggio tragico rappresenta l’espiazione del peccato originale, dell’originale ed eterno peccato di lui, e di tutti i suoi socii malorum: il peccato di essere nato». Insomma, è leggendo e interpretando Proust, che Beckett impara a essere Beckett. Che Beckett incontra se stesso. E, nel farlo, quasi per caso, ci mostra la vera faccia della Recherche: un’opera dantesca nella sua ambizione di distribuire orribili castighi ai personaggi, ma anche shakespeariana nella capacità di mettere in scena tragedie che dicono tutto ma non insegnano nulla”




61 commenti:

  1. Immagine:
    Possibile ricerca correlata: kendall jenner bella hadid

    RispondiElimina
  2. Mi piace la definizione di amicizia quale negazione della solitudine alla quale siamo altrimenti condannati,
    Resta il fatto che l'amicizia è solo un espediente sociale macchiato da una menzogna verso noi stessi.

    RispondiElimina
  3. L'immagine che ho postato non è casuale. Ecco come finisce un'amicizia travolgente:

    Due top model al bacio. Si tratta di Kendall Jenner e Bella Hadid che sono sempre state buone amiche, ma nessuno immaginava fossero così intime fino a quanto Kendall, splendida modella ed esponente di spicco del clan Kardashian-Jenner, non ha pubblicato ieri una breve clip su Instagram in occasione del compleanno dell’amica

    RispondiElimina
  4. Il video su Instagram è moda, visibilità, provocazione, quello che dici nel post e in seguito, invece, fa molto riflettere. Il tema dell'amicizia, come l'amore, ha infinite variabili e mutevolezze. Secondo me i pilastri su cui si deve basare, sia amicizia che amore, sono sincerità, fiducia, onestà di intenti. Ciao Gus, buon pomeriggio.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'amico è quello che si interessa al tuo destino ultimo: il ritorno al Padre.
      Ciao Sinforosa.

      Elimina
    2. Anche di farti vivere bene
      Il meglio possibile. Il ritorno al padre è quando ti cnsigliamo l'oki prendendo l'anticoagulante. L'amico vero deve sapere. Non ho mai illuso nessuno, in difficoltà, se non avevo delle certezze. Dedicarsi disinteressatamente è più di una amicizia.

      Elimina
  5. Io sono ancorata alle affinità elettive di Goethe e al De amicitia di Cicerone.
    Il pensiero di prosut mi sembra un po' autoreferenziale: siccome a lui le cose andarono male, iure de facto devono andare male a tutti e ogni rapporto dev'essere falso per partito preso.
    Troppo facile.
    Dici che sono all'antica?
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso che tu sia capace di essere un'amica.
      Abbraccio.

      Elimina
    2. A volte la parola è una ridondanza.
      Ciao Alissa.

      Elimina
  6. Se le parole di Proust come spiega Beckett non esprimano alcun punto di vista morale l'amicizia espediente sociale è uno strumento come lo è la solitudine ed entrambe sono funzionali alla vita dell'uomo.
    Buona notte Gus.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per caso ci si incontra e si diventa amici, ma poi l'amicizia non vive o si sviluppa per caso. A volte resta, altre sprofonda nella menzogna verso l'altro e verso se stesso e diventa solitudine.
      Ciao Sciarada.

      Elimina
    2. Buongiorno Gus.
      Il saggio di Beckett su Proust ha il merito di aver offerto alla " Ricerca del tempo perduto " una dignità intellettuale sfuggita all'epoca della pubblicazione, ma lo stesso Beckett ripudiò questa sua opera scritta quando aveva 25 anni.
      Se devo ritenere che l'amicizia è un espediente sociale che nega la solitudine, devo anche ritenere che non nasce a caso ma per necessità e una volta soddisfatta, poiché non esiste la comunicazione tra gli uomini, diventa naturale e non condannabile prendere altre strade, se invece continua e si parla di menzogna subentra la questione morale e il punto di vista non è più lo stesso.

      Elimina
    3. A prescindere dal fatto che Beckett smentisce le sue valutazioni, resta il fatto che Proust è nichilista, e come tale afferma che il destino della realtà è destinato a declinare nel nulla, quindi l'amicizia, come l'amore evaporano dopo un certo tempo. Da qui si torna a Kant che dice:
      "Dallo storto legno dell'umanità, nulla di dritto potrà mai essere creato." anche se questa non era propriamente un'espressione riguardante l'inutilità della razza umana in sé stessa, ma più una critica allo scopo ultimo della razza umana. Kant, in seguito, specificò come l'odio della razza umana possa prendere due forme distintive: l'avversione in generale per gli uomini (antropofobia) o l'animosità totale contro di essi. La condizione di misantropo può crescere parzialmente sia dal disprezzo sia dal proprio volere.

      Elimina
    4. Non ho mai affermato che Proust non sia un nichilista, partendo dal suo pensiero sull'amicizia spiegato da Beckett ho posto l'attenzione su come la definizione possa cambiare con il cambiare del punto da cui la si guarda e se evapora non vuol dire che non sia stata vera, anche la vita finisce ma non per questo diciamo di non essere stati al mondo. Su Kant magari la prossima volta.
      Ciao Gus.

      Elimina
    5. Noi viviamo in un mondo nichilista che sta applicando la filosofia di Nietzsche. Con la morte di Dio tutti i valori vengono sostituiti da nuove verità. Per esempio l'amore tra un uomo e una donna ha un valore di esistenza che nel matrimonio non supera 14 anni. Questo tempo tende a diminuire e si arriverà a un amore che passa dopo un anno, un mese, una settimana, fino a scomparire, e sostituito dal sesso che inizia dai 12 ai 14 anni. Un fenomeno che cambia anche le fasi della crescita dell'uomo. Prima, seconda e terza adolescenza.
      Buona giornata Sciarada.

      Elimina
    6. Dio non è morto, è solo strumentalizzato viste le guerre che si fanno tutt'oggi in suo nome.
      Vivere il nichilismo per Nietzsche era già l'evoluzione dello stesso con la crescita di un contro movimento volto a superare la decadenza.
      Ciao.

      Elimina
    7. Per me sembra avverarsi quel presagio e quell'incitamento di Nietzsche che ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita. In concreto il cristianesimo avrebbe introdotto nel mondo il sentimento e la coscienza del peccato e sarebbe il più grande avvenimento della storia dell'anima malata e il più fatale artifizio dell'interpretazione religiosa, da superare ed eliminare facendo riconquistare alla vita umana la sua innocenza, al di là del bene e del male, e così la gioia di vivere e una libertà senza confini.
      Ciao Sciarada.

      Elimina
  7. Ecco. Questo blog è colmo di amicizie interessate. In ogni frase, in ogni parola..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La realtà è un'elaborazione mentale soggettiva.
      Ecco, andiamo a vedere una mostra di pitture. Io, l'esperto e il super critico.
      Io dico che mi piace, l'esperto vede qualche difetto nelle tonalità del rosso, il criticone dirà che la pittura è un pasticcio di colori.
      Vedere le amicizie interessate è una tua opinione e per te diventa una verità.

      Elimina
    2. L'arte è soggettiva. Il critico d'arte esiste, per fortuna.
      È una mia opinione vedere che il valore di un quadro è estremamente eccessivo? Non trovi anche tu? Così è la vita che è piu reale di una sola verità

      Elimina
    3. Nella terra non esiste l'assoluto e ognuno di noi percepisce la realtà in modo soggettivo.

      Elimina
  8. Però ti voglio bene. Ricordalo quando non ci sarò più. 🙂💞

    RispondiElimina
  9. E io ti voglio bene per come sei e non per come vorrei che tu fossi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io proprio per come sei. 😔

      Elimina
    2. E per colpa tua pure io finirò in purgatorio proprio come nella vita attuale.
      Sono soddisfazioni.

      Elimina
  10. Ma non si può darti sempre ragione. Ma anche i delinquenti hanno il diritto di amare e di essere amati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma dimmi è così stimolante essere tifosi di una squadra con la Juve? Vergogna.

      Elimina
    2. Lampi di felicità. Questo è la Juve per me.

      Elimina
    3. Tu sei una certezza.

      Elimina
  11. Mi riferisco alla diffidenza, al sospetto e al non credere in genere.
    Quello che dico è sempre verità e non dovresti pensare ai pirati informatici, a chi si fa pagare i commenti e ipotetici utenti che scrivono
    usando il mio account.
    Non rispondere, così blocchiamo l'off topic.

    RispondiElimina
  12. Grazie Evil.
    Repubblica e Corsera hanno più notizie di internet.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questi giornali si leggono anche su internet.
      Buon giorno gus... Radiosa come il sole. 🤗

      Elimina
  13. Pur nella sua terribile crudezza, questo è assolutamente vero:
    «Noi siamo soli. Non possiamo conoscere e non possiamo essere conosciuti».

    RispondiElimina
  14. Non conosciamo affatto noi stessi e non possiamo conoscere gli altri.
    Gli altri? Hanno lo stesso problema che abbiamo noi.

    RispondiElimina
  15. Terrificante! Come non innamorarsi sempre di più del vangelo, basato sull'amore che redime e salva il mondo!Ma bisogna farne esperienza. Basta desiderarlo, basta volerlo, basta chiederlo.
    Il dono dello Spirito Santo, il dono dell'Amore di Dio fatta persona,non sarà negato a nessuno che lo voglia.
    Ciao Gus. Ti scrivo dall'Ospedale dove sono ricoverata. Una passeggiatina per questi corridoi, specie nel reparto di geriatria rimetterebbe in discussione tante teorie sulle relazioni gratuite e rigeneranti.
    Ti chiedo una preghiera particolare per me che sto molto male. Che non perda la fede, che mi tenga ancorata alla Roccia, che non perda di vista la Luce.

    RispondiElimina
  16. La fede è un dono e non si può perdere perché chi l'ha ricevuto trasforma la sofferenza in Sacrificio, come ha fatti il Figlio dell'uomo.
    Quello che chiedi lo faccio già.

    RispondiElimina
  17. Ma c'è anche chi ha sofferto più di Lui. Ci hai mai pensato gus?

    Auguri Anto. 🌺

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima della morte di Cristo sulla croce la parola "Sacrificio" non aveva nessun significato. Cristo ristabilisce l'Arca dell'alleanza tra Dio e l'uomo. Cristo è il nuovo Adamo e Maria la nuova Eva.

      Elimina
  18. Buongiorno Gus.
    Scusami tanto ma, non riesco a capire, se tu offri a Dio una preghiera per una persona che è altro da te, la stai considerando un divano? Immagino di no e allora perché Proust aveva capito tutto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proust parla in generale dell'uomo e sulla sua incapacità di amare il prossimo come se stesso. Certamente non si riferisce a San Francesco, Santa Caterina e Teresa di Calcutta, oltre a tanti santi e uomini di buona volontà.
      Buona giornata Sciarada.

      Elimina
    2. E allora Proust commette uno sbaglio nel parlare in generale dell'uomo e della sua incapacità di amare il prossimo come se stesso, perché San Francesco, Santa Caterina e Teresa di Calcutta, oltre a tanti santi e uomini di buona volontà sono realmente esistiti, il contraltare poi della solitudine non è l'amicizia ma la compagnia e lui ha capito solo quello che voleva capire.
      Grazie Gus e buona giornata anche a te.

      Elimina
    3. Grazie Sciarada, ho già espresso la mia preoccupazione per la crescita del nichilismo.

      Elimina
  19. Il nichilismo lascia spazio solo a un'amicizia affievolita.
    Ogni cosa priva della spinta propulsiva che viene meno con il cinismo delle statistiche ( la durata media di un matrimonio è 14 anni) perde l'etichetta di valore.

    RispondiElimina
  20. Mi togli i commenti che ho cancellato per cortesia? Considerato che nemmeno mi rispondi. Quando non rispondi mi viene un gran nervoso. Sallo.

    RispondiElimina
  21. Dopo l'ultimo commento cancellato dovrei procedere.
    Ciao.

    RispondiElimina
  22. Come fai a sopportarmi, gus? 👀

    RispondiElimina
  23. Io credo in una via di mezzo: siamo sempre un po' soli con noi stessi però alcune persone vale la pena considerarle amicizie davvero e non solo dei tappa-buchi eistenziali :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'amicizia come via di mezzo non si chiama più amicizia.
      Ciao Paola.

      Elimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina