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lunedì, luglio 29, 2019

La ricchezza è per pochi








Si parla spesso di ingiustizie, ma il mondo seguita a camminare sempre verso una direzione sbagliata,
cioè privilegiare chi è già avvantaggiato.
Ognuno potrebbe, teoricamente, avere quel che merita se vivessimo in una società giusta, solidale, egualitaria, organizzata per riconoscere ed attribuire i meriti in base alla capacità o agli sforzi fatti.
Non mi pare che il ritratto di una società competitiva come la nostra assegni in base a meritocrazia, poiché i “meriti” premiati sono la concorrenza, il risultato ottenuto a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo. Chi parte già avvantaggiato per stato sociale conserva sempre questo privilegio iniziale. Questo è un approccio liberale e individualista. Quindi X, portatore di uno stato economico più favorevole rispetto a Y, manterrà sempre questa rendita di posizione non già secondo meriti ma in base agli accessi consentiti.
Una società giusta è invece quella che tende ad essere egualitaria, cioè una società nella quale si tende a ridistribuire, tra tutti coloro che fanno parte di una certa comunità, le risorse disponibili, realizzando (tendendo a realizzare) una sostanziale eguaglianza.
L'Italia è uno dei Paesi dove, dopo la crisi economica dell'ultimo decennio, la disuguaglianza sociale è più aumentata e dove la concentrazione di ricchezza verso l'alto è diventata più evidente. Lo scrive l'Ocse nel rapporto 'The Role and Design of net wealth taxes', spiegando quindi che uno dei modi per ridurre più velocemente i divari di ricchezza è l'imposizione della tassa patrimoniale.
L'Ocse esamina l'utilizzo della patrimoniale nei Paesi membri ed evidenzia tutti i pro e i contro della tassa. I risultati indicano che, in generale, la necessità di adottare "una tassa sulla ricchezza netta" è minima nei Paesi dove sono applicate su larga scala le tasse sui redditi e sui capitali personali, comprese le imposte sulle plusvalenze, e dove le tasse di successione sono ben disegnate. Al contrario, potrebbe funzionare ed essere utile dove la tassa di successione non esiste e dove le imposte sui redditi sono particolarmente basse.


martedì, luglio 23, 2019

L'amore in HD









Può sembrare difficile, persino impossibile, legarsi per tutta la vita ad un essere umano. Bisogna superare lo scetticismo della società. Un'esperienza che la mentalità comune disistima e talvolta censura. Si ritiene che l'amore debba cessare e quindi la separazione tra gli sposi finisca per diventare inevitabile. E' un modo per sfuggire ad una realtà che può essere fatta anche di sacrifici e rinunce. L'amore coniugale comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona. Richiamo del corpo e dell'istinto, forza dell'affettività. Aspirazione dello spirito e della volontà. L'amore coniugale è un'esperienza ragionevole e piena di fascino. Dà un senso compiuto alla tua vita. Più che di eletti potrei affermare che è una vocazione.
Sì, è difficile abbandonare i propri egoismi e imparare a donarsi, muoversi verso l'altro, capire le sue esigenze e soddisfarle. E' necessario un cambiamento radicale nel proprio modo di vivere.

venerdì, luglio 19, 2019

Satana non esiste








Per demonio, "dià-ballo" (separo, divido) e "diabolos" (accusatore, calunniatore ) intendo lo spirito di divisione, la sistematica negazione di una verità assoluta e per contro la tendenza a relativizzare tutto, e così facendo a svuotare tutto di significato. Filosoficamente è l'indifferentismo e il nominalismo ( nichilismo) della nostra epoca. Emblema tipico è nell'epigrafe che chiude il noto best-seller di Umberto Eco "Il nome della rosa". Ricordate? "Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus". Io mi oppongo, filosoficamente, s'intende, con tutte le forze ad una simile Weltanschaaung.
Ma "demonio" è anche lo spirito del male che purtroppo affligge in diversa misura tutti i viventi sia con un'attività ordinaria ,sia ,raramente, con un'attività straordinaria. E' evidente ai nostri giorni considerando anche certa musica, di cui Marylin Manson è solo l'ultimo esponente di una nutrita serie. Del resto non lo scopro certo io che oggi si può bellamente negare l'esistenza di Dio, ma credere nel diavolo. Molti sono i modi . Sia con formali atti di culto che talvolta possono culminare, come si è tragicamente visto, anche in pratiche sanguinose e omicide ( basti pensare al caso di Chiavenna); sia cedendo ad una sorta di visione esteriormente filantropica ed esoterica che Vladimir Solovev, il filosofo russo grande amico di Dostoevskij, vaticinò un secolo fa nel suo celebre Racconto dell'Anticristo (Ne suggerisco la lettura. Ha il "difetto" che si legge d'un fiato, ma andrebbe ben meditato, credo...); sia ancora con forme di culto sincretistico  come il vudù e di neo-paganesimo non mai senza pratiche magiche che anche in epoca moderna in diversi contesti ritornano tra noi: dal Maresciallo Von Ludendorff e dalla di lui consorte signora Mathilda (Mistici del Terzo Reich) (l'albero fiammeggiante nella notte dl solstizio d'inverno...), a Julius Evola , fino alla grande diffusione dei movimenti New Age, l'importante è ignorare ed escludere la dimensione religiosa ,beninteso cristiana, sostituendola con la magia non senza maschere accattivanti e apparentemente innocue, leggere, piacevoli e divertenti : da Mary Poppins, a Harry Potter, ai telefilm sulle sorelle "Streghe"



mercoledì, luglio 17, 2019

Aumentiamo i battiti del cuore






Il dialogo, e la comunicazione in generale, sono strumenti essenziali per comprendere gli altri e noi stessi.
Tutti questi surrogati anziché aprire all'ascolto ci allontanano dalla meta.

venerdì, luglio 12, 2019

Problematiche della solitudine





La solitudine, quando è troppa, mi fa soffrire anche perché so che sono io ad averla cercata e creata. Quindi forse ciò che mi fa soffrire è il senso colpa, la consapevolezza che la responsabilità è mia se mi sono cacciato in un pasticcio.
Hai ragione a dire che dovremmo essere noi a uscire dal nostro egoismo e ad andare verso gli altri, donandoci. D'altronde è questa l'unica strada per la felicità, anche se sembra che ci stiamo rimettendo qualcosa.
È un po' strano pensare che Pavese ci vedeva così chiaro e poi si è suicidato.

martedì, luglio 09, 2019

Vedere un film











il cinema può essere anche diseducativo: chi non è
abituato a un certo uso della ragione può essere plagiato
da una forma di comunicazione così diretta e forte.

Il cinema è una delle armi di manipolazione di massa.
Erano riusciti a fare il lavaggio del cervello a centinaia di milioni di persone facendo creder loro che i nativi nordamericani erano perfidi, selvaggi, cattivi, malevoli, semplicemente sovvertendo storia, giustizia.
Ora il cinema si presta al lavaggio del cervello pro "paradisi multietnici e multiculturali" nelle quali abbiamo sirenette mulatte, combattenti medievali scozzesi con occhi a mandorla, Sissi afroamericane e altre puttanate politicamente corrette per cretini del genere.
Cambiano i tempi, non la manipolazione e l'uso della propaganda.

mercoledì, luglio 03, 2019

Il cammino della testimonianza




L'uomo agisce sempre in maniera più o meno consapevole in vista di un fine, e nel cercare quale mai possa essere questo fine. Anzitutto bisogna mostrare come tutti i beni naturali, che sono alla portata delle sole forze dell'uomo, non riescono a soddisfare la sua sete di felicità: né le ricchezza, né gli onori, né la fama, né il potere, né la perfezione corporale, né il piacere, né la perfezione dell'anima, né in generale alcun bene creato può costituire la sua felicità ovvero beatitudine.