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martedì, aprile 09, 2024

Sviluppo della coscienza

 


Le tappe di trasformazione della coscienza sono simili in tutti gli individui, indipendentemente dal tipo di società, dal periodo storico, dalla cultura e dal grado di sviluppo della coscienza etica, morale e spirituale del gruppo di appartenenza. Le fasi salienti della trasformazione della coscienza individuale sono: il limbo dell'infanzia, le passioni della giovinezza e l'introversione contemplativa della maturità.
Jung distingue tre forme naturali di sviluppo della coscienza che prende avvio con l'adolescenza: "La prima forma di coscienza, quella del semplice riconoscere, rappresenta una condizione anarchica o caotica. Il secondo stadio, cioè quello del complesso dell'Io, è una fase monarchica o monistica. Il terzo stadio rappresenta un progresso della coscienza e cioè la coscienza della dualità, di uno stato dualistico". Jung era ateo.
Nel saggio Die Psychologie der unbewussten Prozesse, "La psicologia dei processi inconsci", del 1917, Jung aveva definito il problema dell’esistenza di Dio addirittura come uno dei problemi più stupidi che ci si possa porre". La psicologia analitica può solo dimostrare la presenza di un’immagine archetipica della divinità nell’inconscio.
Scrive Jung. "Noi giungiamo alla metà della vita con la più completa impreparazione, e, quel che è peggio, vi giungiamo provvisti di preconcetti, di ideali, di verità buoni sino a quel momento. Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino, poiché ciò che sino ad allora aveva grande importanza ne avrà ora ben poca, e la verità del mattino costituisce l'errore della sera.
Dalle immagini della risonanza magnetica di 233 bambini, gli scienziati del Cedars-Sinai di Los Angeles e dell’University of North Carolina Chapel Hill hanno scoperto che il livello di crescita dei circuiti cerebrali associati alle emozioni nella primissima infanzia può predire ansia e anomalie comportamentali nei bambini più grandi e negli adulti. L’attenzione degli scienziati si è concentrata sull’amigdala l’area cerebrale cruciale per il controllo delle emozioni.
«Attraverso le immagini della risonanza magnetica - ha dichiarato Wei Gao, principale autore dello studio - lo studio dimostra che i circuiti del cervello essenziali per la regolazione emotiva negli adulti sono assenti nei neonati ma emergono intorno a uno o due anni di vita fornendo le basi per un corretto sviluppo emotivo». Bisogna uscire bene da quel limbo di vita che in effetti è sicuramente un caos ordinato.
Mentre rileggevo il post ho pensato a Fellini. Al suo mondo onirico e al suo rapporto con Jung. Al fatto che lo contrapponesse a Freud: mentre Freud ti obbliga a pensare, Jung ti prende per mano e ti spinge con umiltà a immaginare, sognare e cercare dentro di te ciò che ti sfugge.
Noi giungiamo alla metà della vita con la più completa impreparazione, e , quel che è peggio, vi giungiamo provvisti di preconcetti, di ideali, di verità buoni sino a quel momento. Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino, poiché ciò che sino ad allora aveva grande importanza ne avrà ora ben poca, e la verità del mattino costituisce l'errore della sera."


58 commenti:

  1. Immagine elaborata con l'intelligenza artificiale.

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  2. Sarò sintetico: In base a ciò che scrivi, ed in virtù di pensieri di filosofi c'è oggi involuzione della coscienza.

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    1. C'è confusione nelle tre fasi dello sviluppo perché le famiglie si sfasciano.

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  3. Sì, sono d' accordo con le tue osservazioni ! Perchè il problema dell'esistenza di Dio è uno problema stupido ?! Sono cose alle quali ho pensato molto, nel tentativo di trovare risposte e non mi sembra un problema stupido ! Sicuramente dobbiamo fornire ai bimbi delle buone basi, affinchè non sviluppino ansia e problemi di comportamento, una volta diventati grandi. Quando arriva la sera, tante cose perdono importanza, tante cose le lasciamo andare perchè non interessano più o sono inutili, pian piano lo sto facendo anch'io. Buon pomeriggio.

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    1. Non è un problema stupido, e certo risolve una moltitudine di nostre ansie.

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    2. ..le risonanze magnetiche sulle regolazioni emotive fanno decisamente sorridere invece..

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    3. Se uno è sicuro che Dio non esiste diventa sciocco perdere tempo a pensarci.

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    4. Franco, l'ateo non si pone il problema Dio.

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  4. Franco, la risonanza magnetica è una teorizzazione degli scienziati del Cedars-Sinai di Los Angeles e dell’University of North Carolina Chapel Hill.
    Le deduzioni mi sembrano attendibili.

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  5. È un tema grande, quello dello sviluppo della coscienza, e le risposte che si possono dare a questo tema dipendono da quale prospettiva la si vuole valutare. Dal punto di vista psicologico? Filosofico? Etico? Pedagogico?
    Personalmente lo collego strettamente alla consapevolezza.
    Secondo me quanto più uno è consapevole di sé stesso (vita relazionale, sensazioni, pensieri, emozioni) tanto più affina una coscienza retta.
    È indubbio che se alla sera della vita ci ritroviamo con la stessa coscienza che avevamo al mattino, significa che qualcosa è andato storto. Ciao Gus, buona serata.
    sinforosa

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    1. L'Etica influisce in modo sensibile nella formazione della coscienza. Da una situazione di matrimonio indissolubile si passa al divorzio breve e un venticello suggerisce: * Perché pensi che non sia coscienzioso innamorarti dell'amica di tua moglie, che è più bella di tua moglie e la legge lo permette? *

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  6. Tutto questo svela quanto sia complesso l'essere umano e quanto sia difficile l'agire, lo scegliere, il vivere.

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    1. Penso che ogni azione che può far male all'altro sia da rigettare.

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  7. In effetti, ciò che pensavo e che facevo da giovane (mattino) non lo penso o faccio più oggi. (sera)
    Solo in una cosa sono rimasta identica: andare controcorrente e ragionare con la mia capoccia. Buona serata Gus

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    1. Andare controcorrente per principio, oppure per convinzione?
      Ciao Farfalla.

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    2. Per convinzione dopo avere ragionato con la mia testa. ❤️❤️❤️👋👋👋

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  8. C'è chi rimane nel limbo dell'infanzia, caro Gus! Per sviluppare la coscienza bisogna "prendere coscienza" di sé e di tutto ciò che ci circonda e spesso la cosa non è automatica.
    Per un ateo è stupida qualunque cosa parli o si rapporti a Dio.

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    1. Crescere conservando il bambino che è in noi.

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  9. Eppure di persone che dell'introspezione non sanno che farsene né da giovani né più avanti ce ne sono tante...
    Buona serata

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  10. Pensavo che la nostra crescita ci portasse quasi in automatico ad avere priorità differenti col e nel tempo invece osservo la gente e mi accorgo che non è così

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    1. Lo sviluppo di una coscienza non cosa semplice.

      Non uccidere, per esempio, non è stato assimilato, né collettivamente (guerre), né singolarmente (femminicidi).

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  11. Come dice Buddha: occorre una vita intera per imparare a vivere.
    Magari fosse così semplice come teorizzato dai grandi psicanalisti.
    Solo sulla carta le teorie funzionano.
    Mia nonna diceva che ogni testa è un orto a sé stante, penso che abbia ancora ragione.
    Ti abbraccio.

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  12. Pensi che le teorizzazioni di Jung siano sbagliate?
    Abbraccio Francesca.

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  13. Anch'io in questo periodo mi sto soffermando su Jung. Ma prima del celebre Libro Rosso avrei bisogno di approfondire. Vi seguo dunque con interesse, non prima di un appunto però (non so quanto rappresentativo del suo pensiero. Più che ateo lo vedo orientato sullo gnosticismo). Alla puntuale domanda sulla Fede così rispondeva: 'un tempo avevo fede , credevo intensamente, ma ora. . . Ora so. '

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  14. Quel che è valido per l' oggi non è detto possa essere valido per il domani. Quel che conta è sempre essere pronti al cambiamento.

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    1. La conoscenza è sempre in movimento.
      Una volta tutti erano sicuri che il Sole girasse attorno alla Terra, invece era tutto il contrario.

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  15. alla domanda *Cos'è la coscienza* IA Copilot Microsoft risponde così:

    La coscienza è un concetto complesso che ha diverse interpretazioni a seconda del contesto. In generale, si riferisce alla capacità della mente di essere consapevole di sé stessa e dell’ambiente circostante. Ecco alcune definizioni chiave:

    In neurologia, la coscienza è lo stato di veglia della mente, contrapposto al coma1.
    In psicologia, rappresenta lo stato o l’atto di essere consci, contrapposta all’inconscio: l’esperienza soggettiva di eventi o di sensazioni1.
    In psichiatria, è considerata come una funzione psichica capace di intendere, definire e separare l’io dal mondo esterno1.
    In etica, è la capacità di distinguere il bene e il male per comportarsi di conseguenza1.
    In filosofia, può acquisire un valore teoretico in quegli autori che vedono nella coscienza un mezzo per cogliere verità fondamentali1.
    La coscienza è quindi un fenomeno che coinvolge la percezione, il pensiero e la memoria, permettendoci di essere consapevoli del mondo che ci circonda e di noi stessi2.

    Altre informazioni
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    it.wikipedia.org
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    lamenteemeravigliosa.it
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    treccani.it
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  16. L'analisi di se stessi e la conoscenza del proprio IO ci fa un po' paura, ma è il primo passo per lo sviluppo di sé stessi

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  17. Non è facile conoscere chi siamo veramente.

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  18. Gli antichi avevano risolto il problema dell'essere () rappresentando le sfaccettature più oscure e meno razionali della psiche , attraverso gli dèi. Parlavano un linguaggio simbolico comune a tutte le religioni, ma per farlo lasciavano definire i significati alla natura, alla realtà. Jung lo intuisce e chiama queste rappresentazioni meno consapevoli dell''io , archetipi. Egli postulò che attraverso questi si muovessero le emozioni. Imprevedibilmente perché non ne abbiamo coscienza diretta. E' l'archetipo , il simbolo, che attraverso l'emozione ci mostra la faccia meno esposta dell'io. L'esistenza serena è costituita dall'armonia di entrambi i lati dell'io, dalla relazione funzionale di questi opposti, che creano danni (malattie) quando essi non si conciliano, e spesso quando uno di essi viene rifiutato come un qualcosa di esterno alla persona, alla propria coscienza. Secondo quest'ordine di idee , dovremmo insomma rivedere il principio di male. Gesù un po' l'aveva fatto capire parlando delle restrizioni alimentari, e bocciando qualsiasi tipo di dieta: il corpo non può essere contaminato dall'esterno, ma lo è soprattutto da dentro. , alludeva cioè allo squilibrio fra spirito del tempo (realtà percepita consapevolmente) e lo spirito profondo (inconscio, ma compreso a pieno titolo nella pienezza dell'essere).

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  19. Intuizioni importanti che condivido, ma sono sempre lavori in corso.

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  20. Credo che la coscienza sia innata! Forse è anche un dono.
    L' immedesimazione avvicina alla verità.
    E' la fierezza nella valutazione morale del proprio agire intesa in primis come criterio della moralità, ma è anche vero che la coscienza è soggettiva.
    Freud ha sempre sostenuto che non era la coscienza che domina l' individuo, ma bensì un' oscuro fluire di energie vitali dirette alla ricerca del piacere attraverso la soddisfazione dell' istinto
    Ma io credo che siano le forti, leali e generose coscienze che ci distinguono e quelle "malsane" preferiamo accettarle forse inconsciamente.
    Buona notte Gus è un po' che non ti leggo.
    Non cerco scuse.
    Buona notte.❣️

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    1. Copilot (Intelligenza artificiale)

      La coscienza è un concetto complesso che ha diverse interpretazioni a seconda del contesto. In generale, può essere definita come la capacità della mente di essere presente in uno stato di veglia, nel quale si acquisisce consapevolezza della realtà oggettiva e si dà senso o significato a ciò che si percepisce.
      Etimologicamente, il termine deriva dal latino conscientia, che significa “sapere insieme”, indicando un sapere a cui si aggiunge la consapevolezza che la persona ha di sé e dei propri contenuti mentali. In neurologia, la coscienza è lo stato di vigilanza della mente contrapposta al coma. In psicologia, si riferisce allo stato o all’atto di essere consci, contrapposta all’inconscio: l’esperienza soggettiva di eventi o di sensazioni.
      In psichiatria, è considerata come una funzione psichica capace di intendere, definire e separare l’io dal mondo esterno. In etica, è la capacità di distinguere il bene e il male per comportarsi di conseguenza. In filosofia, la coscienza acquista un valore teoretico in quegli autori che la intendono come interiorità e fanno del ritorno alla coscienza del raccoglimento in sé stessi lo strumento privilegiato per cogliere verità fondamentali1.


      Ciao Viola.

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    2. "l’atto di essere consci, contrapposta all’inconscio: l’esperienza soggettiva di eventi o di sensazioni" .
      Qui Jung prende nettamente le distanze dall'accademia, portando la vera novità delle sue argomentazioni. Per lui l'inconscio deve diventare 'esperienza' , in quanto l'inconscio collega tutti gli individui tra loro attraverso - come detto - il simbolo. L'inconscio, ovvero, lo spirito del profondo, riguarda dunque il collettivo, il percepito collettivamente, benché possa essere rappresentato in soluzioni (sogni o pensieri) soggettive, ad esempio per quanto riguarda la scelta del simbolo, nella quale rientra il fattore culturale, il vissuto personale etc. . . La paura collettiva di uno stato di catastrofe imminente, provato e sentito da tutti, può dunque manifestarsi in vari modi. Ma alla base, il timore - ad esempio di una guerra - è una percezione inconscia comune a tutti gli individui della specie, anche se non tutti accolgono, o sono capaci di conciliare tali emanazioni, chiamandole patologia, allucinazioni e via dicendo. I più esposti alla vera patologia/disagio psichico son quelli che respingono le emanazioni dell'inconscio, le ignorano e le relegano in un angolo oscuro della propria psiche, credendo di raggiungere così la serenità.. Esse emergono invece imprevedibilmente e non sono, secondo Jung, la conseguenza di fattori razionali, cioè soggette a una ferrea determinazione di causa effetto (eredità del positivismo), come vorrebbero viceversa i freudiani. In ciò sta il conflitto e le incomprensioni col vecchio padre della psicanalisi.
      VI è qui un mettere in discussione la coscienza come fattore privilegiato dalla saggezza/armonia spirituale, la quale deve invece essere raggiunta attraverso la conciliazione dei due opposti dell'io; la facoltà di creare e quella di distruggere, rispettivamente conchiusi in: coscienza e incoscienza, bianco e nero, luce e ombra o, se volete, Yin e Yang. Come sosteneva Nietzsche: il grande creatore deve, prima di tutto, saper essere grande distruttore.

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    3. Per ogni essere umano, in principio era l’ES. Il neonato, infatti, è governato dall’energia psichica e dalle forze pulsionali dell’ES. Ma cosa sono l’es, l’io e il super io? Es, io e super io sono le tre istanze ipotizzate da Freud per spiegare la personalità. Cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
      Innanzitutto, facciamo una premessa: all’inizio del secolo scorso i teorici della personalità ritenevano che il comportamento venisse stimolato da “forze interne” di cui non siamo consapevoli (inconscio). Queste “forze interne” si sono plasmate durante le esperienze dell’infanzia. Inizialmente, lo stesso Freud distingueva nel soggetto solo due dimensioni: il conscio e l’inconscio. Per descrivere meglio la struttura della personalità, Freud si spinse oltre fino a descrivere una complessa teoria secondo la quale la personalità è composta da tre istanze separate ma interagenti tra loro: l’es ,io, super io.
      Queste tre istanze possono essere rappresentate graficamente per mostrare la loro relazione con l’inconscio e il conscio, cioè con ciò che è “consapevole” e “inconsapevole”.

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    4. Esattamente. Utili argomenti Gus. Ribadisco che il conflitto professionale fra i due psicanalisti è dato dalla relazione fra conscio e inconscio: per uno, come correttamente ci ricordi, vi è un criterio deterministico di stabilire questa relazione, mentre per l'altro l'inconscio non è subordinato a ordine causale (causa-effetto), rimane quindi difficile da distinguere, conciliare col suo opposto e soprattutto si manifesta in modo imprevedibile/indeterministico. Più specificatamente, per quanto ho inteso , lo squilibrio disarmonico fra io razionale (conscio) e io irrazionale (inconscio), o fra spirito del tempo e spirito del profondo, può manifestarsi anche successivamente all'infanzia, in seguito al duro impatto con una cultura materialistica che subordina tutto ell' ego, rendendolo ipertrofico a danno dell'armonia nel rapporto fra io e natura e quindi a danno di una piena consapevolezza dei due 'mondi interiori', i quali non possono essere separati, data la loro naturale connessione e interazione reciproca. Nell'uccidere il suo prossimo, o recargli danno, l'io razionale si dissocia, ignorando del tutto, il suo opposto, la sua metà che per natura è portata al bene, alla pacifica cooperazione. Jung sconfessa dunque Hobbes e il suo homo lupus. L'educazione sbagliata, agisce sicuramente nel determinare 'cattive condotte', per l'effetto dissociativo che opera fra l'uomo e la sua Vera Natura. Ma spesso buoni contesti familiari generano mostri e viceversa, annullando l'effetto deterministico postulato da Freud; tale effetto, sia ben inteso, esiste ma non è sistematico grazie alla Natura Divina dell'uomo che è in grado di riscattarsi (Per l'appunto non-prevedibilmente).

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    5. E difatti, come parecchi scienziati deterministi, anche Freud era ateo.

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  21. È così importante la coscienza...infatti un incosciente è una persona pericolosissima per se stesso, per gli altri e per la società. Anch'io penso che la conoscenza sia innata, oppure è avvolta da un certo livello di mistero che sta a noi scoprire.

    Mi piace anche solo l'idea che la coscienza è sempre in movimento e quanto sia importante crescere conservando il bambino che è in noi.
    Dobbiamo preservare la coscienza dal vuoto morale che, oggi come oggi, si spalanca davanti a noi.

    Intenso e molto bello questo post ad esempio quando parli di Jung.

    Un salutone e buon fine settimana Amico Gus

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  22. Amico mio ti ringrazio per gli apprezzamenti
    Salutone.

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  23. completa impreparazione mi pare eccessivo.
    tuttavia c'è molto di sensato in quel che jung dice.
    ciao

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  24. Jung si interessò anche, specialmente ai fini del proprio lavoro, per tutta la vita di spiritualismo, paranormale, spiritismo, sciamanesimo, astrologia, storia delle religioni, ufologia, alchimia, fisica quantistica ed esoterismo. Tanta roba, troppa, tanto che potrebbe contrastare i propri pensieri, condizionare la libertà dei nostri pensieri.
    Ciao Gus, come stai?

    Ps ogni tanto mi dai una controllata al mio p.c? È troppo lento. Grazie e buona notte.

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    Risposte
    1. Non bene.
      La velocità del pc dipende dalla connessione. Metti la fibra sky.
      Ciao.

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    2. Mi serve il tel . Fisso
      Buongiorno Gus 😘

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    3. Per la fibra serve il telefono fisso.

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  25. Interessante post. Trovo che la coscienza sia molto importante in ciò che si fà, fare le cose incoscientemente è un grosso danno per se e per gli altri. Incoscientemente o senza considerare le conseguenze delle proprie azioni. Buona continuazione di Aprile

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  26. La coscienza è molto importante, ottimo post.

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  27. La coscienza è qualcosa di costruito dalla società?...io ritengo che sia innata ma solo nel suo nucleo primitivo, il resto è costruito e il problema è che è costruita di preconcetti, pregiudizi e regole sociali. Questo fa si che tanti comportamenti sociali sono uguali per tutti, ma qual è la vera coscienza di ogni individuo?

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  28. Caterina, si nasce con una coscienza allo stato zero.
    Dopo un anno, il pargoletto si guarda allo specchio e si riconosce.
    S il bambino, se vede il papà che picchia la mamma, comincia a piangere e nello stesso acquisisce la differenza tra bene e male.
    Poi, la scuola, gli incontri, le amicizie, il suo DNA fanno il resto.
    La sua coscienza si muove tra due estremi: Madre Teresa e Hitler)

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  29. E' tutto questione di cervello, se funziona bene e con gli stimoli giusti aiuta l'uomo a formare una coscienza. Sicuramente l'ambiente e le persone con cui si vive hanno una grande importanza.

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  30. A decidere siamo sempre noi.
    Importante è capire nel reale la differenza che c'è tra bene e male.
    Ciao Angela.

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  31. Buongiorno per tutto il giorno a te. ❤️❤️👋👋

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