"La morale è immutabile, mentre l'Etica segue le mode e le opportunità". Vero però le varie epoche possono modificare l'etica al punto tale non da cambiare o negare il principio morale consolidato, ma in grado di dare del principio morale specifico, una sua interpretazione più moderna, più inclusiva (nel senso di comprendere in esso un comportamento etico prima sconosciuto) tale da ampliare l'ambito del principio in questione. Concordo sul fatto di dover essere protagonisti nella vita e non servi del Potere
Il filosofo non può risolvere i nostri problemi ma è in grado di dirci la strada per arrivare alla verità.
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RispondiEliminaOgnuno di noi deve vivere secondo cuore, scienza e conoscenza. Il parametro di riferimento è il rispetto della diversità che deve tendere verso il bene proprio e del prossimo.
Il vacillare è umano e anche il cadere. E 'importante sapersi rialzare e seguitare a camminare nella strada scelta.
RispondiEliminaKant colloca il soggetto umano al centro del processo conoscitivo. Questo è il salto della filosofia. L'uomo che da oggetto diventa soggetto.
RispondiEliminaImmagine:
RispondiEliminaPossible ricerca correlata: dipinto Ipazia di Alessandria
Giusto mettere l'uomo al centro del processo conoscitivo e quindi fondare la norma morale sulla decisione immediata dell'uomo anche se poi spesso l'uomo fonda le norme morale su principi etici, talvolta anche religiosi e quindi questo sembrerebbe, almeno così mi pare ma è necessario tenere presente la mia assoluta ignoranza in materia, contraddire Kant. In realtà la norma morale può cambiare col tempo, o modificarsi o estendersi e questo è il risultato di una decisione dell'uomo. Ok spero di non aver detto un cumulo di sciocchezze, nel caso abbi pietà :-)))
RispondiEliminaDiciamo che la morale è immutabile, mentre l'Etica segue le mode e le opportunità. Kant ci dà una mano, ma a decidere siamo noi.
EliminaDobbiamo essere i protagonisti della nostra vita e non i servi del Potere che è sempre corretto.
Kant, che forse è il più grande filosofo di tutti i tempi. Si pone tantissime domande, ma lascia a noi il compito della risposta.
Elimina"la morale è immutabile, mentre l'Etica segue le mode e le opportunità". Vero però le varie epoche possono modificare l'etica al punto tale non da cambiare o negare il principio morale consolidato, ma in grado di dare del principio morale specifico, una sua interpretazione più moderna, più inclusiva (nel senso di comprendere in esso un comportamento etico prima sconosciuto) tale da ampliare l'ambito del principio in questione. Concordo sul fatto di dover essere protagonisti nella vita e non servi del Potere.
RispondiEliminaSantità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
RispondiElimina«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».
Lei, Santità, l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi più coraggiosi detti da un Papa.
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».
Chissà perché mi è venuto in mente questo stralcio di dialogo fra Eugenio Scalfari e Papa Francesco. (da Repubblica 1-10-2013).
Buona continuazione di giornata, Gus, e complimenti per il post.
Non è facile parlare di Kant.
RispondiEliminaLe sue frasi sono sempre un invito alla speranza.
"Esiste una causa morale del mondo, per proporci uno scopo finale, conformemente alla legge morale; e per quanto questo scopo è necessario, altrettanto necessario ammettere quella causa: cioè che vi è un Dio".
Tutta la critica di Nietzsche a Kant non è che una ripetizione della tesi fondamentale di Feuerbach, secondo cui il segreto della filosofia idealista è la religione cristiana.
RispondiEliminaSecondo me il Bene e il Male sono universali,non c'è una visione personale.Buon fine settimana Ciaooo
RispondiEliminaCertamente non esistono persone tutto bene o tutto male. Ma bene e male possono essere distribuiti in maniere diversa nelle persone.
EliminaCiao OLga.
Hola Gus, a mi me agrada de este filósofo le idea de influir sobre el objeto cuando nosotros lo conocemos, creo que este idealismo trascendental esta presente en los aspectos aun más simples de la vida. Buona sera.
RispondiEliminaJova, eu li seus problemas. Aguente.
EliminaOlá.
Il cielo stellato mio caro Gus ci guarda indisturbato per farci godere la sua meraviglia, esiste , è un dato di fatto e noi ne godiamo la vista.
RispondiEliminaNon facile non semplice la differenza tra morale ed etica.
Per me l'etica è uno schema predefinito che aiuta nella conoscenza dell'io ma tiene spesso fuori le scelte personali.
La moralità , pur diretta dall'etica, ci permette di esprimere in bene o in male la nostra personalità . Spesso non si sviluppa o ci si perde in fantomatici modelli preesistenti, lontani pure dalla nostra propria personalità.
Grazie mio caro Gus come sempre un forte abbraccio notturno
La morale cristiana non è una teoria o una filosofia, un insieme di dogmi, di regole. Essenzialmente è l’incontro con Gesù. Queste sono le parole pronunciate dal Papa, e le trovo veritiere nello spiegare la fede cristiana. La grande sorpresa è che Lui mi sta cercando, prima che io incominci a cercarlo.
RispondiEliminaUn abbraccio Nella.
Ciao Gus...non sono molto esperta di filosofia ma provo comunque a commentare questo tuo post così importante e profondo. Io credo che il bene o il male siano qualità o difetti naturali, che nascono insieme all'individuo e che sia a causa dell'educazione prima, del contesto in cui si vive e si cresce, della scuola ma anche dell'indole e dall'intelligenza personale che dipenda poi quello che si diventa da adulti. La distinzione tra il bene e il male credo sia una cosa semplice e a portata della comprensione di tutti, sta poi a noi scegliere, anche nelle piccole cose, da che parte stare e come agire. Spero di aver risposto con chiarezza e di non aver vagheggiato troppo...Un abbraccio e un sorriso. 😊
RispondiEliminaIo intanto, sono tornata.
RispondiEliminaTi penso spesso. Per me sei sempre presente.
Eliminabuon giorno, Ginny.
Eliminapassato un buon onomastico?
La filosofia mi ha sempre affascinato, seppur non l'ho mai affrontata davvero come dovrebbe essere affrontata. Quindi apprezzo e mi nutro volentieri di post come questo. :)
RispondiEliminaIn verità io ho studiato teologia e per questo conosco anche un po' di filosofia.
EliminaCiao.
Diciamo semplicemente che l'uomo è un nulla rispetto all'universo però rimane artefice in campo morale.
RispondiEliminaSenza disturbare Kant che mi era decisamente antipatico. Ci sono altri filosofi decisamente migliori, tipo Pascal, locke, hegel....
Mia opinione. Ciao
A me piace la filosofia, specialmente quando gli autori si beccano fra di loro come galline.
EliminaEppure Schopenhauer è uno dei maggiori pensatori del XIX secolo e dovrebbe essere più serio nel rispetto dei colleghi.
Qualche aforisma è di assoluto valore:
"Senza libri lo sviluppo della civiltà sarebbe stato impossibile. Essi sono il motore del cambiamento, finestre sul mondo, “Fari, – come disse il poeta – eretti nel mare del tempo”. Essi sono compagni, insegnanti, maghi, banchieri dei tesori del mondo, i Libri sono l’umanità stampata".
Eppure Schopenhauer a me è simpatico assai, soprattutto per come tratta Hegel, che non sopporto.
Egli scrive:
"Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e si finirà per aver torto, si diventa offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passa dall’oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacca in qualche modo la sua persona.”
Il Nostro aggiunge due maniere per evitare questa deriva:
a) Far finta di niente;
b) Evitare di mettersi a discutere con chiunque capiti.
(Alla prescrizione b, aggiungerei una postilla personalissima: non c’è alcun motivo di discutere con chi ha torto.)
Eppure il Nostro, avvertendo la possibilità che si possa, nonostante ogni buona volontà, finire nel gorgo delle offese e della trivialità, suggerisce alcuni insulti che potrebbero essere utili all’abbisogna.
Per esempio:
" Vi sono certi individui sul cui viso è impressa una tale ingenua volgarità ed una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell’intelletto, che ci si stupisce come mai siffatti individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera."
Ciao.
morale come frutto di una decisione più o meno meditata, anche in rapporto con la tradizione e l'etica corrente.
RispondiEliminaGadamer? mai sentito nominare
Hans-Georg Gadamer
EliminaFilosofo
Descrizione
DescrizioneHans-Georg Gadamer è stato un filosofo tedesco, considerato uno dei maggiori esponenti dell'ermeneutica filosofica grazie alla sua opera più significativa, Verità e metodo. È stato allievo di Paul Natorp e Martin Heidegger. Wikipedia
grazie. approfondirò
EliminaPrego.
EliminaCiao.