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domenica, aprile 05, 2020

Permanere nella Verità








La coerenza molte volte scivola nella presunzione e nel continuo errore causato da pregiudizi e scelte sbagliate.
L'incoerenza è una negatività quando è l'effetto di un incapacità di permanere nelle scelte fatte che coinvolgono anche gli altri e affetti importanti.
L'incoerenza è soprattutto debolezza dell'uomo quando la nega in sé e la addita negli altri.
La forza dell'uomo non sta nella coerenza, ma nella verità che lo abita dalla quale non fugge, permettendo che venga alla luce.
La vera incoerenza, ed errore quindi, di un uomo sta nella presunzione di sapere, di controllare, di presumere la propria compiutezza, che altro non è che l'arroganza di determinare in base a quel che “tocca” di umano, finito, tangibile, circolare al proprio sé.
Come in tutte le esperienze meramente umane, quando si smette di “cercare”, allora si “trova”. quando cioè si pone limite alla propria ragione.
Il bene dell'io, come il bene comune, è un bene relazionale fatto di scelte definitive e stabili, che mantengano la caratteristica della permanenza, di un impegno di fedeltà e di costruttività.
L'incapacità di permanere nella scelta significa l'incapacità di una effettiva responsabilità.
Illudendosi di essere libero solo perché può continuamente cambiare le sue scelte, l'uomo finisce spesso per essere condizionato dalla mentalità dominante, dal potere enorme del mass-media. In realtà, spesso il potere sceglie lui, e l'uomo non è più protagonista. Quindi cade il concetto di coerenza. Solo la coscienza della propria identità, della propria debolezza, rende un uomo protagonista e coerente.











28 commenti:

  1. Immagine:

    Possible ricerca correlata: nietzsche munch.

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  2. L'incoerenza delle persone si rivela anche quando essi, assieme alla loro identità univoca di esseri singoli, negano il cambiamento come condizione costante.
    Il per sempre non esiste, non esistono scelte davvero eterne e radicali: esiste invece la capacità della persona di adattarsi all'universo che lo circonda, alle sue necessità e mutarsi in un essere nuovo e migliore.

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    1. La coerenza diventa rigidità mentale quando non si adatta alla diversa realtà. Il per sempre può anche non esistere ma il nostro impegno per il bene degli altri e anche il nostro è quello di impegnarci alla sua realizzazione. A volte per debolezza o egoismo l'uomo non permane nella sua scelta anche se la realtà non è mutata.

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    2. La vera coerenza, per me, è cambiare idea, quando però questo cambiamento è stato frutto di un'esperienza e di un riconoscere un errore :).
      E' incoerente chi appunto non cambia, dopo aver commesso e riconosciuto un errore.

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    3. Notevole è l'importanza tra le parole e le azioni di una persona, questa è la coerenza che preferisco, indipendentemente... nel dire, nel comportamento, nei fatti. Una persona incoerente è scorretta con sé stessa ma soprattutto con la comunità a cui appartiene.

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    4. La coerenza prevede una certa fluidità mentale, prevede la capacità di riconoscere l'errore e di cambiare anche idea se è necessario senza restare arroccati sulle proprie posizioni solo per una questione di principio.

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  3. Credo che la migliore coerenza sia appunto quella di essere coerenti nel cambiare idea quando si è nel torto e si ha commesso un errore. D'altro canto il confrontarsi con gli altri serve a mettere in discussione quelli che per noi sono dogmi; serve per maturare.
    La coerenza è invece un pregio quando si è coerenti con i valori che ci sono stati insegnati.

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    1. Permanere nella scelta che si dimostra giusta è coerenza. Permanere nella scelta sbagliata solo per orgoglio e mancanza di umiltà è incoerenza.

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  4. «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità.» (I Giovanni 3,18)

    La parola “coerenza” non fa parte del lessico della Bibbia e ciononostante è un concetto fondamentale che attraversa tutta la Scrittura. Se il suo significato è quello di una continuità tra pensiero e azione, ecco che allora essa descrive in pieno l’identità di Dio. Chi è coerente per eccellenza se non Dio che compie ciò che ha promesso, che è fedele ai suoi propositi di giustizia, nonostante il peccato e la disubbidienza dell’umanità?
    "Notte.

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    1. Si può essere coerenti con il giusto.
      La fedeltà all'appartenenza.
      La ragionevolezza è affermare la corrispondenza tra quello in cui si è imbattuti e se stessi.
      'notte.

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    2. E' una mia opinione nata dalla convivenza con l'utente. Tu non sai niente, non conosci chi scrive.
      Io sono una persona semplice molto lontano dall'ipocrisia. Non conosco abbastanza antonypoe.

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  5. Perché ho scelto quell'immagine per il post?.
    Bisogna riconoscere l'intellettuale e il filosofo.
    Bisogna dare atto all'intelligenza a chi anticipa il futuro.

    Si sta avverando quel presagio di Nietzsche che ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita, contro la libertà senza confini.

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  6. Questo termine, secondo me, può avere diverse letture nel senso che se dovessi essere coerente tra il mio pensiero e le mie azioni in teoria ogni volta che una persona mi irrita dovrei dirglielo e mettere in atto ciò che provo in quel momento (se il mio pensiero-sentore è quello di offenderlo o aggredirlo per essere coerente con me stessa dovrei farlo e invece!)
    Questo per dire che dipende verso chi o cosa si è “coerenti”: verso sé stessi, verso il sentore comune, verso le mode...
    Per esempio diffido di coloro che inneggiano alla giustizia sociale e ai buoni sentimenti verso gli ultimi e i poveri e poi sostengono l’aborto, perché trovo sia una contraddizione enorme.
    Ecco, diciamo che il mio punto di riferimento per essere coerente è il Vangelo. Non è detto che ci riesca, assolutamente no, ma d’altra parte è la vita ordinaria del cristiano: “dopo aver fatto tutto quello che dovreste, siete solo dei servi inutili”. Senza la Grazia nessuno può nulla.
    Non so se sono riuscita a esprimere bene il mio pensiero, scusa. Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Un uomo ha diversi impegni da mantenere oltre quello sulla fede.
      Il matrimonio, l'educazione dei figli, il lavoro.

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    2. Anche per "quelli", soprattutto per "quelli", il Vangelo non è estraneo, anzi è proprio lì che si è chiamati a viverlo, non certo solo in Chiesa o nelle convinzioni teoriche. Buon pomeriggio Gus.
      sinforosa

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    3. Sinforosa, la coerenza sui vangeli viene spesso inficiata dal peccato e fino alla riconciliazione l'uomo non è stato coerente.

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    4. Per quanto riguarda il matrimonio cattolico trattandosi di un sacramento, di una scelta, benedetta da Dio, qualcosa come il divorzio diventa peccato grave. Solo la Chiesa, quando ricorrono motivi seri, può annullare il matrimonio.
      Per chi si sposa solo al Municipio o coabita senza sposarsi come laico non credente cade la scelta della coerenza perché già dall'inizio dell'unione i coniugi considerano il matrimonio qualcosa che può sciogliersi per vari motivi.

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  7. Credo che l'umiltà nel valutare le cose sia la base per rendere e far apparire la coerenza nel mantenere una decisione presa o "l'incoerenza" per cambiarla, due qualità invece che due eccessi negativi e pericolosi.

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  8. Più che una decisione io parlo di impegni.
    Li ho elencati nella risposta a Sinforosa.

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    1. Sono tre impegni di natura diversa:

      1) Il matrimonio nasce dall'amore e di quello si nutre per cui è inutile mantenere la coerenza verso questo istituto se l'amore è finito e quindi cambiare idea non è frutto di incoerenza ma di una situazione dei fatti modificata.

      2) Educazione dei figli: qui invece il discorso è diverso, i figli sono una responsabilità di chi li ha generati e pertanto non puoi disinteressartene anche se il matrimonio finisce e quindi qui "incoerenza" vuol dire menefreghismo ed irresponsabilità.

      3) Il lavoro: Mantenerlo è importante, ma lo si può anche cambiare se si ha voglia di farlo o lo si può perdere ma senza alcuna colpa. La coerenza in questo caso forse si può notare nel desiderio di non restare con le mani in mano mai.

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    2. Daniele, i miei esempi sono generici. Per il punto 1) Chi si sposa dovrebbe amarsi e vivere anche in funzione di questo amore che va curato. Il punto 2) mi sembra corretto il tuo punto di vista e sul punto 3) l'impegno consiste di dedicarsi seriamente al lavoro che ognuno di noi svolge.

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  9. Azioni per educare, cerco, ma ancora non posso! Ciao Gus.

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    1. Il pensiero è importante.
      Ciao Francesco.

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  10. Il pensiero è corrispondente se risponde alla concretezza (e coerenza) del fare
    ...

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    1. Su Francesco non ci sono dubbi. In ogni caso se un obiettivo non è mentalmente presente nel tuo io l'azione diventa difficile.

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  11. L'umiltà non dà eccessivo spazio al proprio ego e così riesce a comprendere fatti e situazioni della nostra vita.

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