Io non ho nessuna intenzione di definire la poesia, ma solo esaminare i suoi cambiamenti.
Dirò di più. Oggi la poesia è nei testi delle canzoni:
Guccini, De Gregori, Capossela, Vecchioni, Battisti, De Andrè, Graziani, Battiato, Fossati.
“Incontro” di Francesco Guccini
E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei, la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante “dejà vu”, ombra della gioventù, ci circondava la nebbia…
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l’uno all’altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
“cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via”.
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia…
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste…
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri film:
come in un libro scritto male, lui s’era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto…
E pensavo dondolato dal vagone “cara amica il tempo prende il tempo dà…
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa…
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno… ”.
La poesia è dappertutto, anche quando ti fermi a margine del traffico convulso per guardare meglio un tramonto che tracima via. Poesia è un punto di vista. Certo quello più delicato. Peccato per chi ne è sprovvisto, o peggio, se ne vergogna.
Durante l'età arcaica in Grecia fiorì una vasta produzione di narrazioni epiche, oggi totalmente perdute perché tramandate oralmente. Esse raccontavano vicende riguardanti le imprese straordinarie, leggendarie o storiche, di un eroe o di un popolo, costituirono la materia a cui attinse Omero per la composizione dei suoi poemi. Fra l'VIII-VII secolo a.C. si sviluppò anche un'epica didascalica, di cui un esempio è il poema Opere e giorni di Esiodo, dedicato al lavoro umano e ai temi dell'onestà e della giustizia. Dopo il periodo classico, il genere epico conobbe nuova fortuna in epoche ellenistiche con le Argonautiche di Apollonio Rodio (ca 295-215 a.C). e in età imperiale con le Dionisiache di Nonno di Panopoli (V sec. a.C.).
Sapessi quante volte ho cantato e suonato con la chitarra quella canzone!
RispondiEliminaHai ragione, Gus, la poesia è ovunque, basta saperla scorgere.
sinforosa
Certo. Come capita spesso ci troviamo d'accordo su una valutazione culturale.
EliminaPossible ricerca correlata: più bella della poesia è stata la mia vita.
RispondiEliminaAnni fa ho incontrato a Gardone Riviera Vittorio Sgarbi, uomo maleducato in TV, ma amabile nel reale.
RispondiEliminaE' sua l'intuizione che la poesia fa capolino spesso nei testi delle canzoni.
Il poeta è un singolo che si fa portavoce di sentimenti o emozioni in cui tutti possono ritrovarsi. Devo anche dire che la poesia epica è fantastica.
RispondiEliminaLa poesia rappresenta un'analisi esclusivamente soggettiva. Il poeta non vuole raccontare nulla, non racconta nulla neanche a se stesso, un attimo dopo aver scritto dei versi, questi non sono più suoi, non rappresentano neanche l'ombra di ciò che li ha ispirati, voler per forza verificarne senso e significato è qualcosa di pleonastico, arrogante ed inutile. Il poeta forgia appena grimaldelli, e questi servono a scardinare cuori altrui, non a capire il perché li abbia creati.
EliminaPoesia, poesia, e mi prende la mano....La poesia è negli occhi, è nel cuore di chi sa guardare, sa amare.
EliminaGuardo una rosa che sboccia, un piccolo bocciolo tenero che è venuto a ringraziarmi per aver bagnato le sue radici, per averlo curato.
Monello d'un Gus...
EliminaFranco, cosa scrivi?
EliminaNell'immagine si notano parole di Alda Merini, diventate difficile da leggere dopo aver ridimensionato l'immagine:
RispondiElimina"Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri".
Quando penso a poesia e canzone penso sempre al suonatore Jones di Lee Masters\De Andrè, che davanti alla polvere non vedeva aridità e siccità, ma ricordava il ballo di una bella ragazza in quello stesso luogo.
RispondiEliminaIl suonatore Jones era un uomo libero grazie alla sua musica e alla sua poesia, così il grande De André.
Oggi per noi è difficile essere liberi ed essere poeti.
Essere liberi è quasi impossibile, ma conservare la propria identità è importantissimo.
EliminaNella rete abbiamo tanti amici poeti che ci allietano.
Riky, il mio sistema operativo è windows 10 che utilizza Edge come browser. Non era il massimo e spesso passavo a Crome. Ora la Microsoft ha fatto ammenda e il nuovo Edge utilizza Chromium e altri software open source. L'update ritardava e l'ho scaricato manualmente. E' veloce, si aggiorna, ma è molto instabile.
EliminaSo nice thoughts
RispondiEliminaSara, I'm glad you like my post.
EliminaHello.
Mi piace tanto Guccini: è uno dei cantautori italiani che preferisco dopo De André: la sua è una poesia fatta di emozioni intime tradotte in una narrazione sussurrata agli amici veri od immaginari che hanno condiviso quelle piazze e quelle storie. Molto bella.
RispondiEliminaGuccini è un vero cantautore. Anche a me piace.
EliminaCi sono anche le poesie che qualcuno si inventa per affermare la menzogna.
RispondiEliminaNon è un caso che un signore, di cui non faccio il nome, qualche settimana fa abbia detto: "Le botte alle donne?". Una tradizione sicula pachistana.
Le tradizioni sono generate dalle religioni assolutiste e dogmatiche sempre, e sempre saranno fondate sul diritto del maschio padrone, intollerante e prepotente.
Le botte alle donne, peggio ancora il massacro razionale contro la donna che trasgredisce è generalmente ignorato nei paesi dove vige una tradizione religiosa non dogmatica ma di pensiero.
Pensiamo ai paesi del nord Europa e all'Inghilterra.
Il professor Zichichi non è d'accordo: "Le donne da noi sono regine in casa".
Mi viene da rispondere: "Certo che sì, regine e schiave".
Le regine che assicurano casa pulita, camicie stirate, pasti elaborati, rispetto per il signore e padrone.
Sono così le vere regine di casa nostra.
Una donna assomiglia ad uno stato straniero, i cui costumi ,lingua e politica non sono mai pienamente comprensibili per un uomo (Coventry Patmore).
Zichichi ha novanta anni, tanti ma non sufficienti per capire come vanno le cose, da sempre. Lui pontifica credendosi un genio.
Ormai ripeterà sempre le stesse cose.
Non mi sento di insistere sulla condizione femminile nel mondo. Non ho lo stomaco così forte in grado di resistere all'impatto con una realtà terribile
Del resto Aristotele, un padre della filosofia, definiva la donna come un uomo mutilato.
RispondiEliminaParole vere oggi e anche nel passato recente molte canzoni sono poesia in musica. Ed anche il testo che hai messo lo è
RispondiEliminaLa vera poesia è sentimento e verità.
A me piace molto Guccini.
EliminaDaniele, non ho aperto un post sulla "festa" perché lo hai già fatto tu:
EliminaQUI
GUS sono onorato e sinceramente commosso. GRAZIE!!!
EliminaDaniele, un mio doppione sarebbe stato inutile.
EliminaLa poesia la puoi trovare ovunque, non solo nei testi delle canzoni, decantate dai poeti o scritte nei libri. Anche un tramonto è poesia.
RispondiEliminaBuona domenica!
Il tramonto è bellezza, Montale è poesia.
EliminaCiao Joanna.
Montale: Ho sceso dandoti il braccio
RispondiEliminaHo sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
si mio caro Gus , molte canzoni sono poesie vere, spesso non ascoltiamo veramente i testi, sbagliando , perchè oltre a farci sognare raccontano la realtà attuale dei nostri sentimenti e delle nostre sensazioni.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
Tu sei un'esperta e sai che molti testi di canzoni sono poesia vera.
EliminaUn abbraccio Nella.
prova IMPACT
RispondiEliminaE' bellissima quella canzone, Guccini, De Andrè e Battiato sono i miei preferiti. Ora che qui a Novara siamo in zona rossa, ho molto tempo per ascoltare musica e leggere.
RispondiEliminaGrazie August.
Un abbraccio
Dani
Grazie Dani.
EliminaGuccini è il mio preferito.