Sofocle disse: Non si può conoscere veramente la natura e il carattere di un uomo fino a che non lo si vede gestire il potere.
Il potere e il desiderio di grandezza, assorbono il cuore dell’uomo avido, lo ubriacano e gli causano una specie di delirio di onnipotenza, calpestando tutti i valori. Quanto più grande è il potere, tanto più cresce l’abuso degli altri uomini dimenticando che esso è il nulla, se non riconosce di essere creatura.
Non dimentichiamoci che ci sono altri abusi di potere anche nel nostro piccolo mondo domestico, causando danni irreparabili, togliendo la vita a chi si ribella alle vessazioni, e stravolgendo la vita alle piccole vittime, che vengono private dei loro diritti primari: Amore e serenità.
Quando una cultura diventa dominante il suo contenuto è così sistematicamente veicolato dai media che si innesca una veloce osmosi che riesce ad informare inconsapevolmente la mentalità di tutti.
Così che a un certo punto la fisionomia stessa del muoversi della società e dei singoli diventa totalmente riconducibile alle immagini e ai parametri mentali degli strumenti di comunicazione.
E' molto raccapricciante vedere un individuo totalmente determinato nei suoi giudizi e nelle sue movenze dal dettato comune.
L’uomo non può vivere al di là della coscienza riducendola ad un apparato anonimo come la legge o lo stato. L'irriducibilità della coscienza è minacciata dai mezzi di comunicazione di massa e dalla generale computerizzazione della società. E' molto facile per noi riuscire a immaginare istituzioni organizzate così perfettamente da imporre come legittima ogni loro azione. Basta disporre di una efficiente organizzazione per consentire qualunque cosa. Così potremmo sintetizzare l'essenza di ciò che ci minaccia: gli stati programmano i cittadini, le industrie, i consumatori, le case editrici e i lettori. Tutta la società un po' alla volta diviene qualcosa che lo stato produce. Nell'appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti. E nell'astenia generale l'alternativa qual è? Un volontarismo senza respiro e senza orizzonte, senza genialità e senza spazio e un moralismo d'appoggio allo stato come ultima fonte per il flusso umano.
Il potere e il desiderio di grandezza, assorbono il cuore dell’uomo avido, lo ubriacano e gli causano una specie di delirio di onnipotenza, calpestando tutti i valori. Quanto più grande è il potere, tanto più cresce l’abuso degli altri uomini dimenticando che esso è il nulla, se non riconosce di essere creatura.
Non dimentichiamoci che ci sono altri abusi di potere anche nel nostro piccolo mondo domestico, causando danni irreparabili, togliendo la vita a chi si ribella alle vessazioni, e stravolgendo la vita alle piccole vittime, che vengono private dei loro diritti primari: Amore e serenità.
Quando una cultura diventa dominante il suo contenuto è così sistematicamente veicolato dai media che si innesca una veloce osmosi che riesce ad informare inconsapevolmente la mentalità di tutti.
Così che a un certo punto la fisionomia stessa del muoversi della società e dei singoli diventa totalmente riconducibile alle immagini e ai parametri mentali degli strumenti di comunicazione.
E' molto raccapricciante vedere un individuo totalmente determinato nei suoi giudizi e nelle sue movenze dal dettato comune.
L’uomo non può vivere al di là della coscienza riducendola ad un apparato anonimo come la legge o lo stato. L'irriducibilità della coscienza è minacciata dai mezzi di comunicazione di massa e dalla generale computerizzazione della società. E' molto facile per noi riuscire a immaginare istituzioni organizzate così perfettamente da imporre come legittima ogni loro azione. Basta disporre di una efficiente organizzazione per consentire qualunque cosa. Così potremmo sintetizzare l'essenza di ciò che ci minaccia: gli stati programmano i cittadini, le industrie, i consumatori, le case editrici e i lettori. Tutta la società un po' alla volta diviene qualcosa che lo stato produce. Nell'appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti. E nell'astenia generale l'alternativa qual è? Un volontarismo senza respiro e senza orizzonte, senza genialità e senza spazio e un moralismo d'appoggio allo stato come ultima fonte per il flusso umano.
Possible ricerca correlata: heart in a bottle
RispondiEliminaLeggo stasera.
RispondiEliminaAbbraccio 🤗
Ti aspetto.
EliminaAbbraccio.
Quello che ho scritto all'apparenza potrebbe sembrare un romanzo di fantascienza distopica ma il problema è che è tutto reale.
RispondiEliminaQuanto le culture distorte, i media, i social sono veicoli di messaggi sbagliati?
E quanta gente, forse troppa, si adegua a questi messaggi per paura, pigrizia mentale oppure solo per egoismo perché preferisce preoccuparsi solo del proprio angolo.
Resto dell'idea che l'unico rimedio a questo modo sbagliato di concepire il mondo è pensare con la propria testa a qualsiasi costo, senza dare importanza dell'opinione degli altri che invece preferiscono adagiarsi e seguire la corrente.
In un'ottica diciamo religiosa, il problema non è di difficile interpretazione: l'uomo, senza seguire l'etica religiosa, non aspira più all'infinito della vita ultraterrena, non desidera ciò; ma si fa acceccare dal materialismo della vita terrena. I desideri diventano una serie di desideri a catena, soddisfatto uno riparte l'insoddisfazione finché non viene soddisfatto il secondo. I giovani si sentono smarriti e gli adulti diventano cinici perché si rendono conto che questo affannarsi nella vita è forse inutile. E' facile quindi che lo smarrimento e il cinismo portino a cedere a sentimenti quali l'odio, il rancore, fino a cadere nel baratro della violenza. Da un punto di vista religioso, la soluzione è quindi riprendere la via dell'etica.
RispondiEliminaQuesto è, decisamente.
EliminaIl potere per il resto o corrompe oppure chi ha il potere e non si fa corrompere viene inevitabilmente rovesciato dagli altri poteri. Temo che non esistano infatti poteri buoni.
Ha scritto Hannah Arendt che l'autorità amministra in nome della collettività, il potere è fine a se stesso e si presenta quando l'Autorità vacilla.
EliminaSofocle nelle sue funzioni pubbliche contribuì all'elaborazione della costituzione dei Quattrocento. Drammaturgo e politico.
RispondiEliminaÈ insieme ad Eschilo ed Euripide, uno dei maggiori poeti tragici dell'antica Grecia.
Della realtà noi vediamo solo la crosta. Nell'interno, tra mafie e massoneria è più opprimente di quello che immaginiamo.
Si dice che il potere logori chi non ce l'ha, ma non è vero. Il potere logora tutti, ma soprattutto quelli che lo tengono in mano.
RispondiEliminaIl Potere dà una carica tremenda.
EliminaAveva ragione Andreotti.
In questo marasma pare sia sempre più difficile rimanere esseri pensanti. Bel post. Buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
C'è molta confusione.
EliminaGrazie sinforosa.
Il potere è un egocentrismo che porta a desiderare una percezione di sé oltre la normalità ed usufruire di una sorta di gruppo di leggi al di là della legge.
RispondiEliminaAndreotti...Non ti capisco, gus.
Lungi da me ogni causa o potere che non sia propriamente e interamente mio! Guadagnato intendo. Non chiedo né voglio.
Non esiste nulla, nemmeno una qualsiasi attrazione o provocazione che abbia un potere assoluto su di me.
"Il potere logora chi non ce l'ha2.
EliminaE' una frase di Andreotti, non l'apprezzo, ma è una verità.
RispondiEliminaBuona notte (^_-)
Serena notte.
RispondiElimina“Il potere logora chi non ce l’ha”. L’aforisma, che pare fosse del politico francese Charles Maurice de Talleyrand-Périgord ma che in Italia ha la voce e il volto di Giulio Andreotti, ha una base scientifica. Chi ha il potere non annega nella solitudine e nella tristezza. Tutt’altro. Essere ai vertici sul lavoro, ma anche primeggiare fra gli amici o essere la figura dominante in una relazione amorosa rende più felici. Almeno questa è la conclusione di un team di scienziati israeliani della Tel Aviv University, con uno studio pubblicato sulla rivista ‘Psychological Science’.
RispondiEliminaLa ricerca dà un colpo di spugna al mito del potente solo e logorato sul tetto del mondo che per secoli ha alimentato l’immaginario collettivo. Uno stereotipo infondato, concludono i ricercatori. Confermado la tesi del senatore a vita italiano. Sulla base di una ricerca su potere e personalità, la scienziata Yona Kifer e i suoi colleghi hanno ipotizzato che raggiungere una posizione di autorità possa migliorare il benessere soggettivo attraverso una sensazione di maggiore autenticità. Questo perché, secondo i ricercatori, “il potente è in grado di ‘traghettare’ la sua vita sulla rotta dei propri desideri e inclinazioni”, si sente più se stesso e dunque è più contento.
A sostegno di questa tesi gli scienziati portano i risultati di alcuni esperimenti. Nel primo hanno sondato più di 350 persone per stabilire se la sensazione di potere è da loro associata con il benessere personale in diversi contesti, come il lavoro o il rapporto di coppia. Risultato? Chi si sente più potente tende a essere più contento. E più in alto si trovano gli intervistati maggiormente si sentono soddisfatti, in percentuale il 16% in più rispetto a chi si trova in basso. Questo ‘effetto scettro’ è molto più evidente per i potenti nel mondo del lavoro. Gli impiegati ai vertici sono il 26% più soddisfatti dei colleghi meno autoritari. Il ‘gap’ nella felicità risulta invece ridotto se si considerano le persone che si sentono ‘prime’ fra gli amici o in una relazione a due. Gli scienziati ipotizzano che questo succeda perché l’amicizia viene associata a un senso di comunità più che alle gerarchie e avere potere in questo tipo di relazioni è meno importante, quindi meno benefico. Nel secondo e nel terzo esperimento Kifer e il suo team hanno esaminato la relazione causale fra potere, sentimento di autenticità e benessere generale. I risultati hanno rivelato che essere potenti porta a sentirsi più fedeli a se stessi. E vivere una vita autentica, a sua volta, aumenta il benessere e la felicità, concludono gli scienziati.
Hai la fissa tu del potere.
RispondiEliminaUff, uffiii -:)
Ci saranno almeno 100 post che ho scritto contro il potere.
EliminaCosa ti manca gus?
RispondiEliminaIo penso non a cosa mi manca ma a quello che ho e curarlo bene per non farmelo scappare.
EliminaIlluso e ansioso. Cosa hai? Perché lo curi e perché pensi che possa scappare??
EliminaNotte
E' tutto scritto nella preghiera al Padre.
EliminaE non hai letto nemmeno il post. La parte iniziale spiega bene il mio pensiero sul potere.
RispondiEliminaVero. Troppo noioso il potere per me.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo visto il film su Freddie Mercury e mi ha commosso fino alle lacrime.
EliminaL'interpretazione di Rami Malek è eccezionale.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSempre far chiarezza ma ritengo che ogni persona non si riesce mai a capire in tutto e per tutto
RispondiEliminaIo qualsiasi discussione la imposto con l'obiettivo di ricerca della verità. Molti usano la furbizia, cioè una serie di menzogne per arrivare ad avere ragione. Per questo è difficile capire una persona.
EliminaStruttura della personalità in Freud:
RispondiEliminaES= parte impulsiva, irrazionale, animalesca.
Superio= coscienza morale che sorge gradualmente attraverso l'educazione genitoriale, scuola, compagnie e osservazioni personali.
L'IO compie il tentativo di mediare tra l'ES e il Superio.
Se la mediazione riesce bene avremo un soggetto equilibrato e razionale, se non avviene avremo un soggetto nevrotico che agisce per impulsi irrazionali perché l'affettività non viene controllata dalla ragione. La persona sarà aggressiva, oppure remissiva e debole.
E' la situazione dell'IO dissociato.
Ciao Gus, dopo tanti anni oggi e pure ieri mi sento un poco orgogliosa di essere italiana.
RispondiEliminaT. V. B
abbracciamoci, abbracciamoci tutti e vogliamoci tanto bene.
"Notte 🤗
Sono qui.
EliminaCiao.
Lo so e sai perfettamente il bene che ti voglio. 😘🤗
EliminaVerso fine mese dovrò subire un intervento. Prega per me.
Ps mi faranno stare tre giorni senza anticoagulante e pure senza eparina... Mi sembra troppo. 😔
48 ore prima dell'intervento e 24 ore dopo.
Dolce notte 🌸
Ci puoi contare. Andrà tutto bene.
EliminaCiao.
Bene un cavolo. Il problema c'è. Mi operano a Milano. Soldi tanti, responsabilità poche. La malasanità batte la politica italiana. Pure la malasanità è "politica". Noi ci capiamo e tu sai.
EliminaPs la Juve mi innervosisce.
La vita, a volte, è un dono ingrato.
EliminaDeve andfare bene.
EliminaSei un esempio di coraggio.
EliminaBuona notte Alissa.
E se magari fosse la visione del potere in sé a essere sbagliata?
RispondiEliminaIl potere è una responsabilità enorme, secondo me, dovrebbe spingere una persona a riflettere sulla conseguenza delle proprie azioni e a chiedersi cosa può dare/fare per gli altri visto che "il potere" di farlo.
Cosa ne pensi?
Ti abbraccio!
Qualcuno ci riesce a superare il fascino del potere, ma sono tanti quelli che restano schiavi di una gloria effimera.
EliminaAbbraccio Francesca.
Anche tu? 🙄
EliminaMa chi ha le capacità di gestire il potere? Il potere è un enorme buco nero che risucchia anche chi con le migliori intenzioni cerca di gestirlo, la Storia insegna.
RispondiEliminaBuona domenica.
Usare il potere per il bene degli altri e non per il proprio tornaconto è difficilissimo, ma non è impossibile.
EliminaCiao Joanna.
S.Benedetto:patrono d'Europa
RispondiElimina“I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi
sono da distinguere dagli altri uomini.
Infatti, non abitano città proprie,
né usano un gergo che si differenzia,
né conducono un genere di vita speciale…
Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato,
e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto
testimoniano un metodo di vita sociale mirabile
e indubbiamente paradossale.
Vivono nella loro patria, ma come forestieri;
partecipano a tutto come cittadini
e da tutto sono distaccati come stranieri.
Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera.
Si sposano come tutti e generano figli…
Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo.
Obbediscono alle leggi stabilite,
e con la loro vita superano le leggi.
Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati.
Non sono conosciuti, e vengono condannati.
Sono uccisi, e riprendono a vivere.
Sono poveri, e fanno ricchi molti;
mancano di tutto, e di tutto abbondano…
A dirla in breve,
come è l'anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani.
L'anima è diffusa in tutte le parti del corpo
e i cristiani nelle città della terra.
L'anima abita nel corpo, ma non è del corpo;
i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo…
L'anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo;
anche i cristiani sono nel mondo come in una prigione,
ma essi sostengono il mondo…
Dio li ha messi in un posto tale
che ad essi non è lecito abbandonare”
(A Diogneto V- VI)
Per essere liberi bisogna aver incontrato Gesù. Ciao Gus, buona giornata. Sostienimi con la preghiera.
Sosteniamoci a vicenda.
EliminaCiao Antonietta.