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lunedì, febbraio 11, 2019

Spioni famosi








A me Facebook  dà l'idea di un serbatoio pieno di informazioni da vendere.
E Mark lo sa fare benissimo. Posso anche sbagliare perché non conosco il social e mi piacerebbe saper da chi leggerà questo post cosa trovano di accattivante all'interno di F.B.
Pare che il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, abbia deciso di acquistare tutte le case nei pressi della propria villa, per impedire l'arrivo di nuovi vicini nel suo quartiere e proteggere così la propria privacy.
A riportare la notizia è il Corriere della Sera e sono ben quattro le abitazioni in questione: tutte adiacenti alla villa di Zuckerberg, che si trova a Palo Alto, in California. Le case pare dovessero essere vendute ad un costruttore, che aveva tutta l'intenzione di pubblicizzarle, successivamente, proprio per la vicinanza con la casa del fondatore di uno dei social network più diffusi al mondo.
Il Corriere della Sera fa sapere che il nome del 29enne, in realtà, non compare nei contratti di acquisto delle quattro ville, ma che la notizia sarebbe stata resa nota da una fonte anonima tramite il San Jose Mercury News.
Una delle quattro abitazioni ha un valore di 4,8 milioni di dollari, mentre le restanti tre superano, complessivamente, i 30 milioni di dollari. La cifra di acquisto pare sia altissima, anche per un quartiere di lusso come quello in cui il miliardario vive da tempo con la moglie Priscilla Chan.
Nonostante non vi siano conferme al riguardo, sembra che Zuckerberg abbia comunque affittato le ville alle famiglie che vi abitavano precedentemente e che già conosceva, impedendo così che potessero essere vendute a sconosciuti e tutelando la propria privacy. Il colmo se si pensa che Facebook – sua creatura – è, invece, la tomba della privacy per circa un miliardo e duecentomila persone in tutto il mondo.

40 commenti:

  1. Possible ricerca correlata: voice search banner

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  2. Facebook è un cancro. Volevo liberarmene ma al momento ritengo più opportuno tenermelo senza utilizzarlo, bloccando le persone moleste che possono visualizzare il mio profilo ficcanasando... E debbo dirti che è una bella lotta perché riscontro accessi non autorizzati al mio profilo e debbo ogni volta cambiare la password per tutelarmi (incursioni hacker).
    Tra l'altro pare che il 'carissimo, splendido' Zuckerberg abbia allungato il tempo per l'eliminazione dell'account da 15 giorni-buca di non accesso al sito a un mese. Furbo lui.
    E' un essere viscido e insopportabile, davvero fuori dall'umano, e non sai quanto mi costi utilizzare un suo servizio. Soprattutto perché so che la mia privacy, come quella di tutti gli altri, viene quotidianamente invasa attraverso esso. Me lo tengo solo per seguire le pagine che mi interessano, postare qualcosa di tanto in tanto e lasciare dei like sparsi. Per il resto, non pubblico più foto personali. Ma mi sa che siamo agli sgoccioli, e un giorno di questi taglio la testa al toro e mi levo definitivamente da lì. C'è tanta gente che ne fa a meno.

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  3. Grazie. Questo è un vero commento. Detesto chi scrive: "Bel post" e non dice niente. Soprattutto è viscido, oltre che cinico e furbo, quindi non umano, non intelligente.
    Quel poco di cultura che ha la gente la banalizza trascinandola al suo livello.
    Fallo fuori!
    Ciao.

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  4. Facebook nasce con buoni intenti (mantenersi in contatto con persone lontane), ma come sempre, finisce per prendere strade traverse..
    Reati commessi via Facebook, propaganda politica, pubblicità e inserzioni a pagamento.
    E ha strane regole.
    Censura il nudo di una fotografia e permette frasi incitanti odio, razzismo, fino alle minacce di morte.

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    1. E' uno strumento pericoloso in mano a un furbo. Il furbo è chi capisce come ingannare la gente. Il furbo, in definitiva, è uno che scarta intelligenza e umanità e cerca il guadagno in modo pragmatico.

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    2. Ha acquistato anche Instagram.
      Cosa se ne fa di tutti questi soldi?

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    3. Potere, vanità, sentirsi superiore agli altri.
      E' una patologia.

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  5. E' una sensazione del tutto giusta. Noi che ci stiamo lo sappiamo, chi più chi meno.

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    1. Il balordo è riuscito a far diventare la sua creazione tecnicamente indispensabile.

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  6. Io non uso Facebook, ma come quasi tutti la mia privacy la comprometto anche solo utilizzando google e accettando gli onnipresenti cookie ogni volta che visito un dominio.
    Diciamolo, a me non mi si fila nessuno e il valore di acquisto della mia privacy è proporzionale al mio impatto sull'economia e sulla comunità, quindi piccolissimo.
    E' ovvio che un miliardario con un simile ascendente sul mondo intero prenda misure molto più drastiche.

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  7. Gli spioni autorizzati dal Garante della rete a usare i super cookie, quelli che non si cancellano, sono usati tranquillamente da Blogger, Google e Microsoft.
    Se cerco cinema, trovo subito scritto " Cinema a Pescara" e lo stesso se mi serve un dentista. Capisco quello che vuoi dire. Ma il bellimbusto va oltre lo spionaggio perché azzera la cultura.

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    1. La notizia arriva dal Wall Street Journal, secondo il quale molti giochi che girano su Facebook, anche tra quelli più famosi, rivelerebbero dati sensibili.

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  8. Sotto la barra degli indirizzi di windows 10 trovo scritto:

    (i)Questo sito utilizza cookie per analisi, contenuti personalizzati e pubblicità. Continuando a navigare questo sito, accetti tale utilizzo.
    Altro che biscottini!

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  9. Io condivido il post del blog anche su Facebook, ma, forse perché ho una pagina e non un vero profilo, non solo non lo frequento e quindi non lo conosco, non lo capisco. Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Non sei gossipara e parolaia.
      Tranquilla, ti scartano subito.

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  10. Non uso Facebook,posto solo sul blog e anche lì di privacy ....mah!
    buon pomeriggio

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    1. Praticamente come me.
      Google porta fino a Silicon Valley anche il numero delle tue scarpe.
      Ciao Roberta.

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  11. Prima di aprirlo piano piano e poi di colpo ho perso una serie di iniziative e comunicati vari perché viaggia tutto lì. Lo uso per i contatti, e quasi tutti sono amici d’infanzia, amici di vecchia data, chi si trova all’estero o sparso per la penisola, e tutti lo usiamo con riservatezza senza pubblicare ciò che il “grande fratello” vorrebbe leggere; ad es condividiamo video e leggiamo articoli italiani e stranieri inesistenti nei normali canali; tutto ciò che si pubblicava con la carta, volantini articoli di giornale, viaggia qui; le iniziative culturali, proiezioni di film, un sit-in o una manifestazione si organizzano in brevissimo tempo e senza sforzi si contattano migliaia di persone. Il gravissimo problema è il Grande Fratello che ci spia nella rete

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  12. Innassia, l'ho detto tante volte. Io parlo di qualcosa come fenomeno sociale. Non voglio ghettizzare il social. Tu sei molto riservata e sicuramente beffi il cialtrone.

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    1. Quello che ho scritto all’inizio è gravissimo, se continuiamo con questo sistema una buona fetta sarà messo al margine solo perché non ha un indirizzo su fb. Più di una volta ho dovuto inviare mess per avvisare che ciò stavano pubblicando era falso, e qualcuno mi ha depennata perché seguo, leggo o condivido articoli di un certa qualità, e se osi ti oscura il sistema.

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  13. MILANO - L'Antitrust Ue ha deciso di infliggere una maxi-multa da 110 milioni di euro a Facebook per aver fornito informazioni fuorvianti nel momento dell'acquisto di Whatsapp, l'applicazione di messaggistica per smartphone, avvenuto nel febbraio del 2014 per la bellezza di 19 miliardi di dollari.

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  14. Torno come fa il figliol prodigo ma faccio una fatica incommensurabile, credimi. E scusami...
    Riguardo al post, io non so cosa faccia Zuckerberg e neanche mi interessa poi tanto saperlo. Io sono pienamente convinta che tutti i socials siano negativi, anche google+ lo era. Ciò che vorrei mettere in risolato è l'uso che se ne fa. Io lo uso per rimanere in contatto con amici di vecchia data che hanno deciso di non avere più un blog ma di fermarsi a twitter o fb. Avevo aperto una pagina sui libri, poi quando ho visto che mi chiedevano soldi, l'ho chiusa. Per la privacy siamo tutti controllati anche sul web, anche sui blog, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Feci tempo fa ricerche su infissi (quando aggiustavo casa), ancora oggi a distanza di un paio d'anni mi arriva la pubblicità di infissi. Per non parlare dello smartphone, aggeggio infernale che ti segue ovunque... Abbraccio siempre

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    1. Ops "mettere in risolato" è "mettere in risalto"

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    2. Epperò a me non rispondi? Come mai? Uauhuaha
      Buona serata, vado a godermi Montalbano, a domani

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  15. Perché tanto stupore? Siamo tutti spiati da sempre. Ai tuoi tempi lo facevano tramite i sondaggi, oggi lo fanno attraverso la tecnologia. Siamo nell'era del digitale e dei social, dove mettere in piazza la propria vita è la normalità, è una gara a chi mostra di più. C'è chi va in programmi televisivi a versare lacrime di coccodrillo, chi mette le sue foto su instagram, chi posta video porno su youtube, chi fa i podcast... Sanno benissimo quello che fanno e a cosa vanno in contro. Se poi consideriamo che Zuckerberg ha messo in piedi fb solo per rovinare la reputazione della sua ex ragazza, c'è ben poco da aggiungere. Se il guru di fb fa questo è perché è diventato un comportamento socialmente accettabile e la colpa e di chi glielo permette e di lo sostiene stando sul suo social. Un po' più di riservatezza sarebbe già un inizio.
    Ciao Gus!

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    1. Io non mi stupisco, ma protesto.
      I sondaggi non avevano nome e cognome.
      Vuoi mettere la tecnologia di oggi con quella di prima?

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  16. Lo scorso 29 Novembre l'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha chiuso l'istruttoria nei confronti di Facebook Ireland e Facebook, accertando la violazione del Codice del Consumo da parte delle due società collegate. La sanzione per le realtà di Zuckerberg è di 10 milioni di euro, con l'accusa per entrambe di non informare adeguatamente i nuovi iscritti sulle politiche (anche di lucro) con l'uso dei dati immessi sulla piattaforma.
    Secondo l'Autorità: "Facebook induce ingannevolmente gli utenti a registrarsi nella piattaforma Facebook, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell’account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti, e, più in generale, delle finalità remunerative che sottendono la fornitura del servizio di social network, enfatizzandone la sola gratuità; in tal modo, gli utenti consumatori hanno assunto una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso (registrazione al social network e permanenza nel medesimo)".

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  17. Perché hai cancellato i miei commenti??

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  18. Silvi, tu non puoi venire a minacciarmi di chiudere il mio post.
    Tutto quello che ho scritto è documentato.
    Non puoi dirmi che stimo utenti iscritti a Blogger, e non posso dirlo.
    Ho già detto che parlo, come sempre, in generale.
    Basta con le tue storie personali di furti. Non riguardano il mio post.
    Puoi ,invece, scrivere educatamente le tue motivazioni che ti portano as apprezzare il social Facebook.
    Come esempio ti suggerisco il commento di Morgana.
    E' chiaro che se non rispetti la netiquette cancello tutto e opto per la moderazione.

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  19. Questo è il commento che ritengo più valido e sincero di quello di Morgana. Farfalla Legger@11 stavolta ha ragione
    febbraio 2019 16:13
    Torno come fa il figliol prodigo ma faccio una fatica incommensurabile, credimi. E scusami...
    Riguardo al post, io non so cosa faccia Zuckerberg e neanche mi interessa poi tanto saperlo. Io sono pienamente convinta che tutti i socials siano negativi, anche google+ lo era. Ciò che vorrei mettere in risolato è l'uso che se ne fa. Io lo uso per rimanere in contatto con amici di vecchia data che hanno deciso di non avere più un blog ma di fermarsi a twitter o fb. Avevo aperto una pagina sui libri, poi quando ho visto che mi chiedevano soldi, l'ho chiusa. Per la privacy siamo tutti controllati anche sul web, anche sui blog, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Feci tempo fa ricerche su infissi (quando aggiustavo casa), ancora oggi a distanza di un paio d'anni mi arriva la pubblicità di infissi. Per non parlare dello smartphone, aggeggio infernale che ti segue ovunque... Abbraccio siempre

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    1. Urca, per una volta è d'accordo con me. Mi dà ragione. Madonnina mia bella che è successo? Domani nevica! E speriamolo anche ... che me ne vado un pò in montagna. Buona serata

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  20. Trovarvi d'accordo mi ha mozzato il fiato.
    Rischio l'infarto?
    Non difendo minimamente Google:

    È una Google multata con cifre record: la Commissione Europea ha ufficialmente stabilito che Google deve pagare una multa di € 4,34 miliardi per la violazione delle leggi antitrust, in particolare relative all’implementazione dei suoi servizi all’interno dell’ecosistema Android. Le tre aree chiave in cui la CE ha riscontrato errori riguardano il raggruppamento del suo motore di ricerca e delle app di Chrome nel sistema operativo; bloccare i produttori di telefoni dalla creazione di dispositivi che eseguono versioni biforcate di Android (sostenendo, senza prove, che queste versioni offrirebbero maggiori rischi per la sicurezza) e “ha effettuato pagamenti a determinati grandi produttori e operatori di rete mobile” per pre-munire in modo esclusivo l’app Ricerca Google sui telefoni .

    https://tech-hardware.it/tech/internet/google-multata-da-434-miliardi/


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  21. Silvi, ho parlato anche di Google. Blogger ha multe causate da post degli utenti. Non so chi è andato via e non sei autorizzata a dirmi "sei peggio di Giuda".

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  22. Facebook è un bel mezzo di propaganda, di idee, foto, anche inutile chiacchiericcio. Metto una foto su facebook e me la vedono in centinaia. La metto sul blog e la vedranno in decine. Ma saranno decine cui parlerò e narrerò di quella foto. Facebook è immediatezza e velocità di propagazione; volerci abbinare anche un'idea o un racconto, è utopia.
    Ma anche sentirsene minacciati, è al limite della mania di persecuzione.. se tanti iscritti soffrono di questi problemi...si sfilassero via e siano sereni...

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    1. Facebook ha spostato gli equilibri politici verso Trump nelle ultime Presidenziali USA.
      Non si tratta di sentirsi minacciato ma di ditto alla privacy.

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  23. Non capisce e ogni mio sforzo è vano.
    In un rigo offende,
    nell'altro minaccia,
    nel terzo parla di follower rubati,
    nel quarto ti dice quante volte dal
    suo aggeggio ha visto che andavo a leggere il suo aquilone.


    Non capisce e non riesco ad aiutarla.
    Il mio post non era contro un social,
    non era contro chi lo frequenta,
    era contro chi lo gestiva a suo uso e consumo.

    Non lo capisce, ci sarà un perché.

    Io non volevo confrontare Blogger con Facebook.
    Di Blogger ho parlato molte volte ma a differenza
    del social erano gli utenti riuniti in combriccole
    litigiose o mute che lo rovinavano.

    Non capisce.

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  24. Meglio utilizzare un blog, per cercare di sviluppare il proprio business o il proprio personal branding, oppure utilizzare i potenti ed immediati mezzi messi a disposizione dai nuovi media sociali? Faccio un blog o uso Facebook? Faccio un corporate blog o uso Twitter?

    Queste, da un certo punto di vista, sono domande nuovissime e con riferimenti moderni, ma allo stesso tempo antiche quanto il Web… se di antico possiamo parlare. La questione è semplice ed è sempre quella: chi dice “io scrivo solo per me stesso” non lo prendo nemmeno in considerazione e gli dico che se scrive per se stesso, meglio se si apra un foglio di Word.
    A tutti gli altri, quello che interessa è “la conversione” ovvero convertire il proprio lavoro in qualcosa che dia un risultato oggettivo: che sia le il numero di visite, l’aumento dell’ego, il divertimento, la vendita di prodotti, l’assistenza ai clienti. Tutti, ma proprio tutti, quando scriviamo lo facciamo con un obiettivo, che ci sia chiaro o meno.

    Ora, visto che i social sono sempre più frequentati e complessi, ora che tecnologicamente permettono sempre più cose, ha ancora senso avere un blog?
    Scrivevo, nel paleolitico digitale del 2008: “I blog vengono visti come il vecchio, il passato stagnante della comunicazione verbale e stantia, per altro quasi a senso unico. La gente inizia a dire: perchè devo commentare un post quando posso partecipare ad una community paritaria in cui tutti siamo uguali ed abbiamo lo stesso potere divulgativo?”.

    Il blog ha al proprio centro un blogger, o più blogger ma in ogni caso un numero definito e minimo di persone rispetto alle community sociali, mentre al contrario Facebook è l’esempio perfetto di sistema decentrato: tutti uguali, un solo algoritmo uguale per tutti, stesso template, stesse opportunità, stessi limiti.
    Se un blog permette di articolare concetti complessi all’interno di un contenitore semplice, i social veicolano concetti estremamente semplici in un contenitore relativamente complesso.
    E qui forse sta la chiave di tutto, nella tipologia di espressione e nelle persone che si riescono ad interessare, oltre ai i canali dalle quali queste persone possono arrivare.

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    1. Chiara Ferragni è una delle Fashion Blogger e delle Influencer più seguite al mondo, soprattutto fuori dall’Italia. The Blonde Salad oggi non è solo un semplice blog sulla moda, ma è anche un punto di riferimento nel settore fashion: un mix di stile e ispirazione, che ha portato la blogger da un lato a collaborare con le più note e prestigiose luxury & fashion brand, dall’altro ad affermarsi come opinion maker e modella sulle riviste internazionali. La fashion community l’ha definita una delle figure più influenti dell’intero panorama della moda.
      Nata come fashion blogger, Chiara Ferragni è diventata dapprima influencer, poi imprenditrice di successo. È anche stilista: ha creato e firmato diverse collezioni di moda. Nel 2015 il fatturato della sua impresa è stato di 10 milioni di euro; oggi la sua azienda conta 25 dipendenti e gestisce un e-commerce tutto suo. Ah! Non dimentichiamo che Chiara Ferragni ha solo 30 anni.
      Anche Linkedin viene utilizzato per valorizzare il proprio brand.

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  25. Hai centrato il problema, e la realtà va oltre la protezione dei dati personali. Per approfondire il discorso consiglio due link

    https://www.youtube.com/watch?v=tsBIqb-D0us


    https://www.manifestosardo.org/peggio-del-sito-per-le-scorie-nucleari-cagliari-sperimenta-la-rete-5g/?fbclid=IwAR15thRJXHh-FwmqQskkLrBq7HSg9SKVjYUzzj875DydLgf_qlRex46YIEc


    Ciao Gus

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    1. l'homo smartphone, a differenza dell'homo sapiens, non osserva più la realtà e non riflette/filosofa più. Tutto qui. L'apice della civiltà umana è stato superato: tra 10 anni avremo una generazione di idioti deambulanti che si schiantano contro i pali.



      E’ inimmaginabile la vita del pianeta tra massicce e costanti radiazioni dirette dallo spazio verso la Terra e quelle emesse dalle antenne terrestri. A differenza delle generazioni dal 2G al 4G, il 5G va ben oltre la comune telefonia. Esso è in grado di controllare i cervelli e i comportamenti della gente. Ogni oggetto dalla TV, all’auto, sarà connesso in modalità wireless a internet. Tutto sarà “intelligente”. Le auto non avranno necessità del guidatore. Ma a quali costi? I livelli di radiazioni RF sulla Terra saranno così elevati da costringere ogni forma di vita a subirne l’esposizione costante ed ovunque senza possibilità di fuga.


      Ciao Innassia.

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