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giovedì, febbraio 14, 2019

Le ombrelline








Il capitalismo è maschio e fa del mercato il suo dirigibile e sistemizza l'induzione al consumo tramite i media (tutti diretti da maschi). Risultato: una merce materiale ed immateriale vendibile ai maschi in cui le donne trovano azione da attrici: quindi vanno bene vallette, veline, ecc. Il potenziale di acquisto è sempre maschile, cioè quello che prevalentemente ha reddito e che caccia i soldi per l'acquisto del frigo. E dato che il sistema ha un congegno anestetizzante così ben fatto che nessuno si accorge di essere funzionale al mero denaro. Mi chiedo: le donne quando inizieremo seriamente a protestare?
Non mi stancherò mai di dire che ormai viviamo in una società dove conta solo l'apparire, non la sostanza, e il corpo nudo è il simbolo stesso della mercificazione che ormai si fa anche dell'essere umano.
Le donne non fanno nulla per invertire questa tendenza: anzi si preoccupano sempre più del loro aspetto e si mettono in competizione tra di loro, anziché rivendicare il diritto ad essere considerate persone e non oggetti.
Motogp, superbike e tutte le gare in genere ci hanno abituato fin troppo allo stereotipo della “donna ombrellina” che protegge i piloti dal sole prima dell’inizio della gara e le fiere di settore presentano le moto su piedistalli girevoli cavalcate da bombe sexy in abiti succinti.
Guardando il motogp mi chiedevo per quale ragione quelle belle ragazze dovessero reggere l'ombrello a quegli ometti bassi sulla moto.
Penso che la ribellione femminile sia molto lontana. Sono pochi i soggetti che la praticano veramente e non a caso vengono visti come alieni sbarcati dalla Luna.
 Tutte le altre accettano questo gioco perverso. Qualcuna comprende che è sbagliato, qualche altra ci si adatta alla perfezione. Queste ultime sono forse coloro che più ricavano da questa mercificazione. Dicono: "Se nasco molto bella e col mio corpo posso ottenere vantaggi, mi va bene e non mi faccio troppe domande" . Diverso è se oltre che donna nasci pure poco avvenente. La società  le guarderà sempre come se a queste ragazze mancasse qualcosa: "Si è simpatica, peccato la faccia. Si è studiosa, ma la bella presenza le manca. Si ha un viso carino ma dovrebbe curare di più il corpo." Tutto questo è avvilente.
Purtroppo sono lontani gli anni della liberazione della donna, il settantasette è passato da quarant'anni e la donna è ritornata là dove era partita con l' aggiunta di molti di quegli aspetti negativi propri di certi "maschi": la volgarità di linguaggio, di pensiero, di azione, di atteggiamento, di calcolo ed egoismo. Certo non tutte sono così, mancherebbe, ma sempre di più si evidenziano donne che pensano che  il possedere e l' apparire sia preferibile a essere.


60 commenti:

  1. Possible ricerca correlata: Grid girl

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  2. Boh, certamente quello che hai scritto e' vero, ma...
    1 vedo che di "mercifidicazione" di corpi maschili, sia in pubblicita', vedi certi profumi ecc, e certi velini che si aggirano in programmi, per non parlare quando 8 marzo certe fanatiche donne di tutte le età e ceto sociale vanno a "festeggiare" in locali dove muscolosi uomini fanno lo spogliarello...
    Ariboh...
    Mah, forse, forse, anche voi uomini, vi fermate, e fate "aumentare" questo tipo di modo di proporre lo "stereotipo" di donna?
    Non e' che ci si ferma sempre e' solo all'aspetto fisico, senza vedre oltre?
    Bacio.
    Scusa se ho fatto degli errori ma non vedo bene...

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  3. Giusto Fiorella, ma un maschio non andrebbe mai a coprire Valentino Rossi con l'ombrellino.
    L'importante non è solo mostrarsi, ma come mostrarsi.
    Quando un uomo pubblicizza un profumo il protagonista resta sempre lui.
    Bacio Fiorella.

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    1. Non basta. Pochi esempi non cambiano la realtà. La strada che da Pescara porta a Montesilvano la sera, prima che si faccia scuro, è piena di donne che per quattro soldi fanno sesso con i maiali che si presentano.
      Come sei solita fare imposti la questione sotto l'aspetto di sfida uomo-donna. La donna sta movendo i primi passi, ma serve di più. Certo, pochi anni fa le donne non avevano nemmeno il diritto al voto, se sposavi la donna stuprata bastava sposarla e si estingueva il reato, e se ammazzavi la moglie sorpresa con l'amante scattava il beneficio del delitto d'onore.
      Il 26 dicembre 1965, all'età di 17 anni, Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da Melodia, che agì con l'aiuto di dodici amici, con i quali devastò l'abitazione della giovane e aggredì la madre che tentava di difendere la figlia. La ragazza fu violentata malmenata e lasciata digiuna, quindi tenuta segregata per otto giorni inizialmente in un casolare al di fuori del paese e poi in casa della sorella di Melodia ad Alcamo stessa; il giorno di Capodanno, il padre della ragazza fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta "paciata", ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Il padre e la madre di Franca, d'accordo con la polizia, finsero di accettare le nozze riparatrici e addirittura il fatto che Franca dovesse rimanere presso l'abitazione di Filippo, ma il giorno successivo, 2 gennaio 1966 la polizia intervenne all'alba facendo irruzione nell'abitazione, liberando Franca ed arrestando Melodia ed i suoi complici.

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    2. Franca Viola fu la prima donna a ribellarsi dalla gabbia delle nozze riparatrici.

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    3. Silvi15 febbraio 2019 00:58
      Oh, ma ti senti bene? Perché io racconto balle? Ho visto anche il film di franca Viola "la sposa più bella" interpretata da Ornella muti e Alessio Orano dipentato poi suo compagno nella vita. Pare che, inizialmente, i genitori fossero d'accordo al matrimonio riparatore proprio per paura, fu la stessa Franca a incendiare il fienile e le loro poche proprietà. Non avendo più nulla da perdere i genitori accettarono poi la decisione della figlia. Ricordo queste frasi: i genitori dissero alla figlia che aveva incendiato tutta la roba loro che gli aveva rovinati, viola rispose: e lui cosa ne ha fatto della "roba vostra"? Io non sono roba vostra? Grande donna

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  4. Ricordo che parlasti già delle ombrelline e della mercificazione del corpo femminile. Credo di aver commentato qualcosa sul fatto che ciascuno debba sfruttare i suoi talenti. Non tutti possono lavorare col cervello, con le mani.
    Sei bella/o? non ci vedo nulla di male nell'apparire sui giornali poco vestito/a.
    Se ti pagano per il tuo cervello, non vedo perché non dovrebbero pagare qualcun altro per il suo bel corpo.

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    1. Tu lo sai che un'ombrellina dura al massimo 4 anni.
      Quando non la prendono più sarà triste. Lo stesso succede alle modelle che si abituano a navigare nell'oro e poi scende la notte.
      E aggiungo che nel mio post c'è la risposta scritta da Sara tempo fa:

      "Guardando il motogp mi chiedevo per quale ragione quelle belle ragazze dovessero reggere l'ombrello a quegli ometti bassi sulla moto.
      Penso che la ribellione femminile sia molto lontana. Sono pochi i soggetti che la praticano veramente e non a caso vengono visti come alieni sbarcati dalla Luna.
      Tutte le altre accettano questo gioco perverso. Qualcuna comprende che è sbagliato, qualche altra ci si adatta alla perfezione. Queste ultime sono forse coloro che più ricavano da questa mercificazione. Dicono: "Se nasco molto bella e col mio corpo posso ottenere vantaggi, mi va bene e non mi faccio troppe domande" .

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    2. Quattro anni è già un tempo lungo, pensando a certi contratti di oggi che durano al massimo 4 mesi.

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    3. Si abituano a portare l'ombrello e dopo quattro anni devono trovarsi un posto. Appunto, un posto che dura quattro mesi.

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  5. Silvi, il mio post si basa sulla realtà.
    Non parlo di pizza con i fichi secchi.

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  6. Se oltre al bell'aspetto, c'è anche la materia grigia ...non è che queste ragazze, con astuzia, si arricchiscano vendendo qualche foto a voi maschietti? Se ci si ferma all'apparenza, cosa ci resta da fare se non curare il nostro aspetto per attirarvi??

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    1. Ribaltare la questione. Uscire dalla gabbia dell'apparenza e che sia l'uomo a lambiccarsi la testa per piacere e una donna.
      Ciao Roberta.

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  7. Buon san Valentino August!
    Abbraccio.
    Dani

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  8. Attraverso il proprio sito ufficiale, la Formula 1 ha annunciato di aver deciso di rinunciare alle Grid Girl. La scelta è stata comunicata dal direttore commerciale della categoria, Sean Bratches.

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    1. Secondo il Women’s Sport Trust è importante che le donne non siano considerate un semplice «abbellimento» nelle manifestazioni sportive, cosa che rafforza dei vecchi stereotipi e dà alle ragazze un esempio sbagliato delle cose a cui aspirare.

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  9. Dalle cheerleaders del football americano sul campo alle ragazze-round del pugilato sul ring, in molte discipline si è ceduto alla tentazione indisciplinata, senza fortuna nel basket, con più allegria nel motociclismo. Le ragazze pon pon stimolano, sprizzano, strizzano. Aiutano a far lievitare, in qualche modo e in qualche luogo, la concentrazione.
    Il massimo del gradimento è stato raggiunto nel ciclismo. Giro delle Fiandre 2013, podio, sul gradino più alto lo svizzero Fabian Cancellara, su quelli più bassi lo slovacco Peter Sagan e terzo il belga Jurgen Roelandts. Accanto a Cancellara, alla sua destra una superbionda e alla sua sinistra una supermora. Sagan non resiste alla tentazione e si regala una palpatina gratis alla superbionda. Lato B, per la precisione. Il colpo di mano ha un successo immediato, travolgente, planetario. Le conseguenze sono inevitabili: un giorno dopo il corridore spedisce scuse ufficiali a Maya, la miss superbiosa, e già che c’è a tutte le donne, su Facebook e Twitter.

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  10. Franca Viola ha due figli e due nipoti e vive ad Alcamo. Il 22 ottobre 2011 ha lanciato un appello sul Giornale di Sicilia per aiutare il figlio malato, costretto a continui trasferimenti dall'ospedale Cervello al Policlinico per curarsi. A circa 24 ore dall'appello, il figlio ha ottenuto il trasferimento definitivo, evitando i dolorosi spostamenti quotidiani. L'8 marzo 2014, in occasione della festa della donna, Franca Viola è stata insignita al Quirinale dell'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la motivazione: "Per il coraggioso gesto di rifiuto del matrimonio riparatore che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell'emancipazione delle donne nel nostro Paese".

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  11. E' qualcosa di raccapricciante che fotografa questo Paese.
    Una donna che fa la cosa più logica di questo mondo viene insignita dell'onorificenza più importante della Repubblica Italiana.

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    1. C'è sempre una prima volta. -:) lei è diventata un simbolo per tutte le donne, ma non solo.

      La norma invocata a propria discolpa dall'aggressore, l'articolo 544 del codice penale, sarà abrogata con la legge 442, promulgata il 5 agosto 1981 a sedici anni di distanza dal rapimento di Viola, e solamente nel 1996 lo stupro da reato "contro la morale" sarà riconosciuto in Italia come un reato "contro la persona".
      Eh.

      Dalle mie parti non mi risulta sia mai successio un fatto del genere. Voi avete le banane acerbe...non mature purtroppo. Succede ancora vecchi paesini popolati da uomini con atrofie celebrale prevalentemente frontali... se la donna non è vergine non si sposa, povera crista.
      Gus ha fatto così. 🙂 Doveva essere Illibata o quel matrimonio non si poteva fare.

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  12. E pensare che per tante è un privilegio occupare quel posto, quel ruolo, perché potrebbe essere un trampolino di lancio. Buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Le ragazze si sono ribellate.
      Che vuoi che ti dica.

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  13. Non riesco a capire cosa intendi per "ribellione femminile".
    Negli anni 70 il concetto di femminismo diceva anche che una donna doveva essere libera di fare/essere ciò che voleva senza subire i giudizi degli uomini e della società.
    Siete proprio voi uomini, secondo me, che non vi siete mai distaccati dalle vostre posizioni sessiste e arcaiche: se una donna è bella, sicuramente per voi ha poco cervello ed è uno strumento sessuale; se è intelligente ma non avvenente per voi non merita nemmeno uno sguardo; se è indipendente e vuole far carriera, per voi è un egoista perché non mette al primo posto la famiglia; se vuole essere moglie e madre, per voi allora è una mantenuta che non vuole lavorare.
    Sono tutti stereotipi che dovete superare.
    Credo che le donne, le ragazze di oggi abbiano maggiore consapevolezza di ciò che sono e di cosa vogliono, e sanno anche come ottenerlo.
    Non ci vedo niente di male, secondo me il male sta negli occhi di chi guarda.
    Certo, escludo tutte quelle situazioni violente e oppressive dove una donna è costretta a fare determinate cose, parlo di libere scelte.
    Se a una ragazza sta bene fare l'ombrellina, cosa c'è che non va? Chi siamo noi per giudicarla?
    Buon pomeriggio.

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    1. Ottimo commento.👋👋👋
      È lui che è fissato. Poi dice a me che io, come di solito, imposto la questione sotto l'aspetto di sfida uomo-donna. Sfidare io? Nel reale... cedo sempre il passo molto volentieri. AVANTI CHI RESISTE. Dovresti averlo intuito da un po'
      Notte
      Ps nel virtuale sono tutte balle.

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  14. La “questione femminile” è l'affermarsi della consapevolezza che il ruolo della donna è stato relegato in una posizione subalterna sia nelle società tradizionali sia in quelle che hanno intrapreso la via della modernizzazione.
    Il Parlamento nega il voto alle donne, il maschio si inventa i bordelli per placare il suo desiderio sessuale e nello squallido mercato stabilisce il prezzo della prestazione in base alle caratteristica dell'oggetto femmina, azzera lo stupro con il matrimonio, azzera il femminicidio inventandosi il "delitto d'onore", ha l'idea delle veline che sgambettano nel tavolo del conduttore, fa stendere sul cofano dell'auto la ragazza formosa, nel vocabolario aggiunge il lemma "ombrellina" per la gioia dello spettatore e dei piloti, la grid girl per la formula 1.
    Vuoi sapere cosa significa ribellione della donna? Vuol dire non mettersi in competizione tra di loro per certi lavori ma boicottarli disertandoli.
    La libertà sta nel contrastare il formarsi di una società a uso e consumo del maschio.
    tag: Berlusconi, le olgettine, il bunga bunga,la nipote di Mubarak".
    Ciao Joanna.

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    1. Gus, senza offesa ma hai le idee un po' confuse.
      Se è l'uomo che impone certi ruoli degradanti alle donne, se le cuce addosso determinate etichette, se la vuole oggetto, com'è che deve cambiare la donna?
      Non è l'uomo che deve cambiare, uscire dalla sua dimensione violenta e primitiva di "maschio dominatore" e capire che è proprio lui che deve cambiare perché non sa rapportarsi con l'altro sesso?
      Il punto non è la donna, è l'uomo e lo dimostra il fatto che stai riportando una serie di luoghi comuni sulle donne che le sono stati cuciti addosso dagli uomini.
      Ciao.

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    2. L'uomo se trova la donna arrendevole non cambia, anzi torneremo al delitto d'onore.
      Mi sembra che il mio post si muova in questa alternativa.
      Ho scritto un post durissimo contro lo strapotere del maschio e qualcuno ha capito il contrario.
      Ciao Joanna.

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    3. Parlo per me, non ho capito male il tuo pensiero, lo trovo semplicemente contorto. L'uomo vuole sottomettere la donna, esercita il suo potere anche con la forza bruta, usa la donna come un oggetto sessuale, le cuce addosso etichette che non le appartengono ed è la donna che sbaglia e deve cambiare? Se il tuo intento era proprio quello di porre l'accento sullo strapotere del maschio, non sei riuscito nel tuo scopo, anzi, hai chiaramente fatto intendere che come la giri e la volti è sempre la donna che deve fare un passo indietro e cambiare. È il maschio che deve cambiare, è il maschio che sbaglia e continua a sbagliare. Troppo facile mettere in discussione sempre la donna, la mentalità maschile è troppo ottusa. Fai un post dove parli di cosa potrebbe invece fare il maschio per cambiare in meglio e lasciare da parte il suo suo spropositato ego.
      Ciao.

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    4. L'equivoco. Non ho detto che la donna deve cambiare ma ribellarsi come ha fatto il movimento femminista.

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    5. Ma la donna si è ribellata e continua a farlo, ora tocca a voi uomini cambiare e capire che potete avere il vostro posto al sole senza necessariamente schiacciare la donna. Gus l'evoluzione della donna è andata oltre il bruciare i reggiseni in piazza, oltre gli slogan. Cosa altro dobbiamo fare ancora?

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    6. Penso che le donne debbano impegnarsi molto in politica perché con le leggi si conquistano diritti importanti.
      Le donne subiscono violenza dentro la famiglia, nei posti di lavoro, per la strada (stupri). Il numero dei femminicidi sono impressionanti. La nostra legislazione è inadeguata per le pene e i tempi dei processi.
      Il ruolo della donna va rivalutato in tempi brevi.
      Martedì 5 marzo 2019 la Corte Costituzionale terrà una pubblica udienza sulla questione sollevata dalla Corte d’appello di Bari in merito alla costituzionalità della legge 20 febbraio 1958 n. 75 – la legge Merlin – laddove considera reato il reclutamento e il favoreggiamento della prostituzione anche nel caso in cui questa sia esercitata volontariamente e consapevolmente. Com’è noto, il giudizio incidentale di costituzionalità è stato sollecitato dalla difesa dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, imputato insieme ad altre tre persone per il reato di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione.
      Questa decisione è importante. Serve una mobilitazione del movimento femminista.

      In sostanza, illudersi di poter operare questa distinzione tra libera scelta di prostituirsi e costrizione esporrebbe al rischio di favorire la prostituzione di persone forzate rendendo difficile punire gli sfruttatori. È sotto gli occhi di tutti come la regolamentazione della prostituzione in paesi come la Germania e la Nuova Zelanda, che hanno liberalizzato l’industria del sesso (ovvero eliminato il reato di favoreggiamento) con la motivazione di facciata di voler migliorare la condizione delle donne nella prostituzione e tutelare coloro che “scelgono liberamente” questa attività, abbia portato viceversa all’esplosione della tratta e al tempo stesso al suo occultamento (il 90% delle donne nei bordelli tedeschi sono straniere, soprattutto dell’Est Europa) abbia reso non perseguibili i tenutari nei cui bordelli sono state scoperte vittime di tratta, abbia trasformato quegli stessi proprietari di bordelli da papponi a rispettabili e potentissimi “manager”, abbia fatto diventare il paese un supermercato del sesso low-cost e meta di turismo sessuale, con grave arretramento nei rapporti tra i generi e con la normalizzazione della violenza sessuale .
      Tutto questo è documentato da numerose ricerche accademiche e inchieste come quella fondamentale di Julie Bindel attivista femminista, giornalista e scrittrice, contenuta nel libro denuncia Il Mito Pretty Woman. Come l’industria del sesso ci spaccia la prostituzione appena uscito per VandA epublishing. Bindel ha condotto 250 interviste in 40 paesi del mondo smascherando la potente e ben finanziata lobby pro-prostituzione costituita principalmente da proprietari di bordello, agenzie di escort e compratori di sesso il cui intento è proprio quello di ridurre la prostituzione a un “lavoro come un altro” occultando la violenza subita dalle donne allo scopo di decriminalizzare l’industria del sesso e proteggere il “diritto” dei compratori ad abusare dei corpi delle donne.

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    7. Mercoledì 6 aprile la Francia è diventata il quarto paese europeo a punire i clienti delle prostitute dopo Svezia, Norvegia e Islanda. Dopo due anni e mezzo di dibattito parlamentare, l’Assemblea ha infatti approvato definitivamente il disegno di legge proposto dai socialisti, nonostante l’opposizione del Senato. Prevede la penalizzazione dei clienti con una multa e l’abrogazione del reato di adescamento passivo, istituito nel 2003 dall’allora ministro dell’Interno Nicolas Sarkozy. Prevede poi, per le prostitute che desiderano abbandonare la loro attività, un sostegno sociale, aiuti finanziari e un permesso di soggiorno temporaneo per le straniere.

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    8. Il Veneto, la regione che avrà un ruolo privilegiato della distribuzione dei finanziamenti, invece, a cosa pensa?

      Il Veneto si ispira ad Amsterdam: la quinta commissione dell'assemblea regionale ha iniziato infatti a esaminare la proposta di legge che vorrebbe istituire in ogni Comune un albo delle prostitute. È stata presentata dal consigliere Alberto Guadagnini: l'esponente indipendentista di “Siamo Veneto” punta a trasformare le lucciole in lavoratrici autonome, anche associate tra di loro.

      Come funziona l'albo
      L'obiettivo della norma è far uscire le prostitute dall'anonimato per farne delle imprenditrici a tutti gli effetti con il diritto di ricevere un giusto compenso e il dovere di emettere regolare fattura. Dunque contribuenti non dissimili dalle altre categorie professionali, tenute al pagamento delle spese sanitarie, previdenziali e fiscali. Il testo in discussione prevede, in particolare, che ogni Comune istituisca uno specifico albo, curato da un ufficio creato ad hoc, in cui verrebbero indicate le generalità complete delle prostitute. È contemplata la possibilità di cancellare il proprio nome dall'elenco in caso di cessazione dell'attività. Per le prostitute che non accettassero di mettere nero su bianco il proprio nome e il lavoro svolto viene ipotizzata una sanzione pecuniaria da 5mila a 50mila euro. Il nome dei clienti resterebbe top-secret: le prostitute, recita l'articolo 2 della proposta, sarebbero tenute al “rispetto del diritto alla riservatezza degli interessati”.

      Incredibile. Vogliono istituzionalizzare la prostituzione.

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  15. "Se a una ragazza sta bene fare l'ombrellina, cosa c'è che non va? Chi siamo noi per giudicarla". Verissimo. Concordo con Joanna.

    La donna è libera di fare le sue scelte; conosco ad esempio una ragazza che ha fatto l'ombrellina in alcune occasioni. Felice e contenta, perché è un lavoro che le ha dato soldi, meglio di altri lavori piu' nobili, ma sottopagati o non pagati. Ci sono ragazze che scelgono di fare le ombrelline, altre che potrebbero farlo, ma non lo fanno. Ognuno trova il suo percorso.
    Le problematiche maggiori sono le disparità tra uomo e donna sul lavoro, in particolare per la maternità, per il resto ci sono donne che lavorano con il loro corpo, ma anche uomini: nella moda, nella pubblicità.

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  16. Ora le ombrelline le hanno tolte perché non all'altezza di una società civile.
    Nemmeno tu hai capito. Il problema non è la ragazza che sceglie, ma il maschio che gli ha inventato un lavoro a proprio uso e consumo.
    Prima lo mette e ora lo toglie.

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  17. Certo, è meglio fare la velina che la badante di due anziani, l'uomo 95 anni e la donna novanta.
    A fare la velina si guadagna di più e non si deve pulire la cacca del vecchietto. Conosco una ragazza ucraina che mi racconta le sua vita.
    Ci sono ragazze che scelgono di fare grid girl e altre la colf. Ognuno trova il suo percorso.
    -;)

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  18. Quanta verità purtroppo ..la mercificazione del corpo è all'ordine del giorno e mi sembra che più si vada avanti più la cosa dilaghi, tra botulini e filler , foto piccanti e tutto il resto è solo noia..
    L'intelligenza, la simpatia, viene considerata?
    Per me pochissimo o quasi nulla..
    Che peccato che umiliazione nell'essere una vera donna.
    Abbraccio Gus

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    1. Ecco, chi vede la realtà e non fa sfide impossibili tra uomo e donna. Ecco, chi vede chi gestisce il potere e chi lo subisce.
      Grazie Nella.

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  19. S. Tommaso D'Aquino indicava tre requisiti della bellezza: integrità, simmetria e, così traduce Croce, chiarezza. Joyce invece, più intelligentemente, traduce la terza parola con radiosità, indicando la capacità che la bellezza ha di comunicare qualcosa che non si vede, il potere cioè di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Finalmente ho capito Tommaso quando parla del potere di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Tommaso parla del bello dentro, del bello interiore quando diventa speciale. Il bello fuori diventa inutile, ininfluente. Il bello fuori se non è illuminato dalla bellezza interiore diventa monotono, ripetitivo fino ad annoiare. Bellissima la parola radiosità che esprime infatti una continua speranza di luce nuova e di maggiore bellezza, di una bellezza che non muore mai, ma che si rinnova nel tempo. Infatti, quando vedi che una persona è radiosa, è bella e non ha età.




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  20. Silvi, questo è un post sulla questione femminile e i casi personale delle utenti non sono aderenti all'argomento.
    Non è un post che confronta maschi e femmine, come qualcuno lo ha interpretato.
    In ogni caso un intervento non deve essere condito da volgarità.

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  21. Doce sono stata volgare? Ognuno interpreta come sente. La donna, oggi, non è più un oggetto. Vuole esserlo.

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  22. Prevenire è meglio che curare.
    Il Potere gestito dal maschio crea posti di lavoro che trasformano una donna in oggetto e quelle donne sono contente di esserlo.
    Bisogna contrastare questa tendenza.

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  23. Verissimo anche questo. Vedi... faccio fatica a comprendere che esistano questi compromessi ma so che ci sono. Io non mi metterei mai a quei livelli. E mi innervosisco se qualche sciocchina lo fa. Poi ci sono le "baraccone", le fiuto subito. Non sopporto quel genere di donna. Lungi da me.

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  24. Tu non sai cosa ho fatto io. E quante ripercussioni i avrò per aver conservato la mia dignità di donna e lavoratrice... Non lo sai quanto mi è costato. Messa come sono poi. Senza l'aiuto di nessuno.

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  25. Ma ho avuto grandi apprezzamenti e gratigicazioni. Anche dal primo cittadino. Nero su bianco e pubblicato. Una grande soddisfazione per me... più o meno alla Franca Viola

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  26. Perché questa bassissima opinione del genere femminile?
    Io sono tutto fuorché avvenente o femminile nel senso classico del termine (per diversi anni ho portato i capelli rasati alla militare e tutt'ora non mi trucco), questo non mi ha impedito di fare la hostess, anzi fra una settimana torno in fiera a sorridere e porgere caffè. Sarò stata fortunata, ma tutta questa discriminazione per le "bruttine" come me non l'ho mai percepita (come se noi donne, poi, non commentassimo continuamente l'aspetto degli uomini negli stessi termini).
    Come non ho mai ritenuto colpevoli le donne per l'esistenza di lavori come la valletta, l'ombrellina, la hostess, così non biasimo di certo gli uomini per l'esistenza degli spogliarellisti o dei modelli di Abercrombie. Paradossale che, per un vizietto maschile, tu dia la colpa alle donne, che non sono lì per divertimento ma sfruttano quello che è in loro potere per portare a casa la pagnotta.
    Nei limiti della legalità ognuno faccia quel che gli pare del proprio corpo e si preoccupi di migliorare se stesso, non di predicare contro un'intera categoria sociale con la quale non ha niente da spartire se non la specie.

    (Ripostato per refuso)

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  27. Come in molti altri aspetti, come per esempio lo sfruttamento e lo schiavismo, anche la donna e' vittima di una falsa modernita', di una falsa evoluzione ...che e' presente per aspetti pratici ma non umanamente parlando.
    Ottimo post :)
    Roby

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    1. Leggo commenti dove in nome della libertà e delle scelte si reputano adeguati certe mansioni avvilenti.
      Ciao Roberta.

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  28. Orion, lo sto ripetendo da tanto.
    Certi lavori creati per le donne sono sgradevoli e illusori.
    Per questo nei G.P. di formula 1 non ci saranno più le grid girl.
    Se vogliono riparare Valentino Rossi dal sole o dalla pioggia dovrebbero mandarci qualche maschietto.
    Io non tratto mai di questioni personali perché non rappresentano la "questione femminile".
    Mai detto che la colpa è delle donne.
    La donna non deve essere oggetto stupido e inconsapevole nelle mani dell'uomo gaudente.
    Ciao.

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  29. Nell'ultima settimana la Formula 1 è andata incontro a un cambiamento epocale: niente più grid girl sin dalla prima gara del Mondiale 2018. La scelta è stata presa da Liberty Media perché "questa usanza non è in linea con i nostri valori ed è chiaramente in contrasto con le norme sociali d'oggi"

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  30. In queste espressioni percepivo un certo biasimo
    "le donne quando inizieremo seriamente a protestare?"
    "Le donne non fanno nulla per invertire questa tendenza, anzi"
    "Sono pochi i soggetti che la praticano veramente [la ribellione femminile]"
    "Tutte le altre accettano questo gioco perverso"
    "Il settantasette è passato da quarant'anni e la donna è ritornata là dove era partita con l' aggiunta di molti di quegli aspetti negativi propri di certi "maschi""
    "La donna non deve essere oggetto stupido e inconsapevole"

    Chi poi l'ha deciso che questi lavori siano "sgradevoli e illusori"?
    Tutti i lavori sono in qualche misura sgradevoli, e nessuna ombrellina si illude di praticare la professione per 30 anni.
    Se fossi pagata e trattata decentemente a Valentino Rossi reggerei volentieri anche cornetto e cappuccino, è molto più di quello che si può chiedere in diversi ambienti lavorativi.

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    1. “Tremate, tremate, le streghe son tornate…”, uno degli slogan che hanno scandito la battaglia di una generazione, quella del movimento femminista italiano.La professoressa Elda Guerra analizza, in particolare il periodo che va dal 1970, in cui esce il “Manifesto di rivolta femminile” e il 1981, anno in cui dal codice penale escono due norme ormai “antiche”: il delitto d’'onore e il matrimonio riparatore che davano grandi attenuanti agli autori di violenze sulle donne.
      Proprio il rifiuto di un “matrimonio riparatore” da parte di Un movimento che affronta la questione della donna da un duplice punto di vista: quello della sfera privata e personale, e quello dei diritti civili. Sono temi “caldi”di quel periodo come l’'aborto, il divorzio, ma anche quello della violenza sessuale e tra le mura domestiche, ancora drammaticamente attuale.
      Alla fine, molte delle battaglie del movimento femminista vengono vinte: lo dimostrano, ad esempio, i cambiamenti del Codice Penale. Anche se bisognerà aspettare il 1996 perché la violenza sessuale venga cambiata da reato contro la morale a reato contro la persona.
      Movimento femminista
      con Elda Guerra
      di Massimo Gamba

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    2. Orion la tua opinione vale quanto la mia.
      L'argomento è stato discusso e io rispetto le critiche al post e certe mie considerazioni.


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  31. La situazione ai giorni nostri è diversa. Una cosa che mi lascia davvero sbalordita è come in pochi anni le donne possano essere cambiate e possano aver cambiato ideali: infatti se prima combattevano unite contro la società in cui vivevano per affermare la loro emancipazione e la loro dignità, quelle di oggi mi sembra che abbiano calpestato quei vecchi ideali capovolgendoli. Basta accendere la televisione per capire quello che intendo: decine di ragazze che più o meno vestite fanno le show girl. Sono convinta che questo sia proprio il contrario di quello che le femministe volevano, loro lottavano anche per affermare il principio che la donna non è un semplice oggetto per il piacere maschile, ma una persona con la stessa dignità dell’uomo. È evidente che una ragazza che va in televisione a spogliarsi per aumentare l’indice di ascolti di un programma non ha questa stessa concezione della dignità femminile. E sinceramente questo ma fa arrabbiare perché trovo molto ingiusto buttare via anni di lotte auto riducendosi ad oggetti e risveglia in me quello spirito che probabilmente animava le prime femministe, quelle che combattevano per cambiare il mondo e anche io vorrei combattere, perché davvero ogni donna, senza esclusioni, possa sentirsi un essere umano con una profonda dignità e non un giocattolo per il piacere altrui. Ma purtroppo gli esempi che mi vengono dall’alto della società non fanno altro che togliermi la speranza che le cose possano migliorare, infatti un nostro ministro, anzi una ministra è stata, in gioventù, una show girl che compariva poco vestita in tv. E non un ministro qualunque, ma il ministro per le pari opportunità. Ora non sono cosa pensi lei, ma io per pari opportunità non intendo la possibilità di andare a fare la velina in televisione, ma invece poter lavorare ed avere lo stesso stipendio di un uomo, poter avere un figlio senza perdere il posto di lavoro, lavorare, avere dei figli e non dover accendere un mutuo per pagare una baby-sitter.

    https://www.cogitoetvolo.it/dalle-lotte-per-lemancipazione-al-fenomeno-delle-veline/

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