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lunedì, marzo 05, 2018

L'Italia fascista di Jean-Marie Le Pen





Per sbancare qualsiasi record di consensi, a Matteo Salvini è bastato sbarazzarsi di una parola: nord. Se i risultati degli exit poll verranno confermati, la Lega (scritta così) potrebbe oscillare intorno al 16-17% dei consensi sia al Senato che alla Camera. Un risultato che segna il sorpasso rispetto a Forza Italia, capovolgendo i rapporti di forza rispetto agli altri partiti del centrodestra e segnando una strappo definitivo nella storia dello stesso Carroccio. Insieme alla dicitura “Nord” sono scomparsi gli obiettivi che avevano tenuto in piedi il movimento delle origini, dalle ambizioni secessioniste alla ricerca del federalismo fiscale, l’ultimo baluardo crollato nell’era di Salvini e di un partito che guarda più alla Le Pen che all’indipendentismo. Tanto che la vecchia Lega, quella rimasta fedele al progetto di Bossi, sembra quasi un ricordo rispetto a un partito che cerca di imporsi sulla linea dello stesso nazionalismo che avrebbe fatto inorridire gli ideologhi della prima ora.
Nelle 74 pagine della Rivoluzione del buonsenso, il programma di Salvini, il federalismo appare solo nella versione annacquata del «regionalismo» : un federalismo «a geometria variabile» che «tiene conto delle peculiarità e delle specificità delle diverse realtà territoriali e dà spazio alle energie positive ed alle spinte propulsive espresse dalle collettività locali». Poco più di un accenno rispetto ai piatti forti di riduzione delle tasse, abolizione della legge Fornero, recupero della «sovranità» rispetto all’Europa e ovviamente la sicurezza, declinata in varie proposte di controllo dell’immigrazione. Ed è proprio questa la carta che ha permesso a Salvini di unificare il suo messaggio, raccogliendo consensi da Belluno a Cagliari senza modificare registro sui temi della «invasione» e del «primato degli italiani».


La Lega che piace al Nord. Senza citare il Nord anche nella sua veste “lepenista”.




39 commenti:

  1. ahhaah, Gus :D, concordo sulla correlazione tra soggetto nella foto e l'etichetta del post.

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    1. Chiama a raccolta tutti gli intolleranti che sono in Italia.

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    2. "Elsa di Frozen non deve diventare lesbica"

      Questo è l'appello di Salvini agli italiani prima del voto.

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    3. Dal discorso a Cà San Marco del 27 agosto 2006: Silvio, te l'avevo detto che ce l'abbiamo duro, ed è per questo che qui oggi è pieno di donne!
      Bossi.

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    4. Ecco la continuità della Lega Nord.

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    5. Sarebbe come ugualizzare la sinitra radical chic di LeU con i tamarri comunistoidi delle resistenze di Pomigliano.
      Capisco che a sinistra si voglia ugualizzare tutto, ma un bullone e un panetto di strutto non sono esattamente la stessa cosa.

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    6. Io non egualizzo. Condanno un partito come la Lega.

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    7. Uno puà condannare pure la Cinquecento o la Juve.
      Considerati i disastri che ha fatto la sinistra, il fatto di aver portato questo paese già nella guerra civile e in quella interetnica, per il momento a intensità medio-bassa, uno può condannare anche la Lega.
      La vecchiuetta viene scippata, manda a fanculo lo scippatore: condannata per insulti!
      Prego.

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    8. In Italia la sinistra ha tutelato al massimo i diritti della classe operaia. Era pronta a contribuire alla stabilità politica del Paese attraverso il compromesso storico. Le Brigate Rosse al soldo della Russia e degli USA lo hanno impedito.

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  2. Già! :D Notare che nel 2013 era data per finita, con il 4%..bisogna ammettere che Salvini è stato bravo (purtroppo) a calamitare voti anti-euro, anti-immigrati e anti-altre cose

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    1. "Non condivido le tue idee, ma darei la vita perchè tu possa liberamente professarle".
      Non conosce Voltaire.

      Fabrizio, questa è la voce degli italiani democratici.

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    2. La classe operaia votava per il PCI.
      Dal Sud sono emigrati al Nord per favorire lo sviluppo economico dell'Italia.

      I cattolici votavano DC e per un'Italia unita.

      Dove sono finiti gli eredi di questi due partiti?

      Nella destra razzista e immorale Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia e nella pochezza politica e truffaldina del PD.

      La speranza dovrebbe essere il Movimento 5Stelle non ancora ben delineato.

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    3. > è stato bravo (purtroppo) a calamitare voti anti-euro, anti-immigrati e anti-altre cose

      fperale, io non so in quale pianeta tu viva.
      Ma io ho ho avuto la sacca scrotale usurata da lustri di martellamento anti catechizzato dll vria cacca sinistroide politicamente corretto:
      o - antirazzismo
      o - antisessismo
      o - anticapitalismo
      o - antifascismo
      o - antisessismo
      o - anticlericalismo

      che, peraltro sono diventati esattamente il contrario
      o - squadrismo idelogico
      o - razzismo anti
      o - filo fascioislamismo
      o - ...

      Come è ovvio, meglio i fasciti dei fascisti anti, meglio i razzisti dei razzisti anti. Un pericolo palese è sempre peggio del corrispondente sofisticato, dissimulato.
      MI sembra che i cervelli all'ammasso del politicamente corretto non manchino.

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  3. ROMA - È il Movimento 5 stelle il vincitore indiscusso delle elezioni politiche 2018 con il 31% dei voti, mentre il centrodestra conquista la posizione di prima coalizione con il 37%. Ma la maggioranza non va a nessuno.

    Il verdetto che viene fuori dallo spoglio dei seggi è netto: trionfa il Movimento 5 stelle, ma festeggia anche la Lega, che supera il 17,6% e sorpassa Forza Italia, ferma intorno al 15%. Grande sconfitto è il Partito Democratico, che si attesta intorno al 20%. E con queste cifre, non gli basterebbe neanche una 'larga intesa' con Fi per poter dare vita a una maggioranza. A votare, al contrario di quanto sitemeva alla vigilia, sono stati in tanti: l'affluenza definitiva è stata del 73% contro il 75,27% del 2013, quando però si è votato in due giornate.

    Abbracci, sorrisi e applausi tra i militanti M5s, per un risultato già definito 'storico', tensione al Nazareno, dove c'è poca voglia di parlare. Per avere dichiarazioni di vincitori e vinti bisogna aspettare qualche ora: sia Luigi Di Maio che Matteo Renzi hanno scelto di vedere i dati finali, prima di commentare. E il segretario Pd sembra vicino a un passo indietro.
    rep

    Elezioni 2018: Renzi pronto a lasciare, accusa i big del Pd
    Quando lo spoglio è a buon punto, al centrodestra andrebbero, secondo le stime, 250-260 seggi alla Camera (con la Lega maggioritaria all'interno della coalizione rispetto a Forza Italia) e 130-140 seggi al Senato. Al M5s andrebbero, secondo le stime, 230-240 seggi alla Camera e 110-120 seggi al Senato. Staccatissimo il centrosinistra guidato dal Pd con circa 110-120 seggi alla Camera e 45-55 seggi al Senato. Le maggioranza politica necessaria alla Camera è 316 seggi, mentre al Senato e di 158 seggi.

    Ma già dalle proiezioni il quadro è sembrato chiaro: i dati definitivi forniti da Swg per La7 relativi al Senato hanno dato M5s a 32,1%, con un netto distacco rispetto agli avversari: crolla il Partito democratico, al 19%, mentre la Lega con 17,6% sorpassa Forza Italia (14,6%). Nel centrodestra Fratelli d'Italia arriva al 4,1% e Noi con l'Italia-Ude 1,1%. Nel centrosinistra non riesce a raggiungere la soglia del 3% +Europa (2,4%), ma la delusione più grande riguarda Leu che non supera il 3,2%. Civica popolare Lorenzin 0,5%, Italia Europa insieme 0,7%.

    Sempre le proiezioni di La7 per la Camera vedono M5s a 32,1%, Pd a 19,0% e Lega a 17,5%, anche in questo caso avanti a Fi, che si attesta a 14,1%. Fratelli d'Italia ottiene 4,1%, mentre Noi con l'Italia 1,1%. +Europa è a 2,7%, Leu a 3,5% e Civica Popolare 0,5%. Infine Italia Europa insieme 0,6%. Se i dati definitivi dovessero, però, confermare quelli preliminari, nessuna forza politica raggiungerebbe il 40%, soglia indispensabile per formare un governo. E i numeri delle possibili coalizioni del futuro sonu un rebus.

    Elezioni, Calabresi: "M5s primo partito ma servono alleanze per governare"


    http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/03/04/news/risultati_elezioni_politiche_pd_centrodestra_m5s_fi_lega-190424815/

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  4. Film "Così ridevano"

    Leone d'oro a Venezia. Implacabile, appassionata, struggente, un'opera potente, lontana da facili citazioni neorealiste, da giudizi storici e da qualsiasi forma di didascalismo e ridondanza retorica. Un'epica collettiva in cui vicende private e contesto nazionale si alimentano reciprocamente alla ricerca delle origini della nostra confusa modernità.
    A essere messo in scena è il dramma dell'emigrazione, del desiderio di riscatto, della difficile integrazione sociale e della convivenza tra povertà e benessere nell'Italia in ascesa nel boom annunciato. Amelio ci costringe a ripensare allo stereotipo meridionale e a situazioni e luoghi che crediamo di avere in qualche modo interiorizzato. Primo tra tutti l'espropriazione culturale e politica di intere generazioni di emigranti che hanno contribuito allo sviluppo del nord. 1958 - 1964, sei anni determinanti per il nostro paese, raccontati attraverso il rapporto complesso, tormentato e viscerale di due fratelli siciliani, per mezzo di una narrazione ellittica, al di là di qualsiasi convenzione stilistica, svuotata di fatti e di cronologia.
    L'essenziale talvolta resta fuori campo, lo spettatore è costretto a raccogliere indizi e a ricostruire i nessi nella frammentazione, assumendo un ruolo non passivo nella fruizione della pellicola. La poetica, la capacità espressiva e l'impronta stilistica subiscono modificazioni nel suo percorso autoriale, ma resta essenzialmente una costante la coerenza a un certo tipo di sensibilità creativa. Così come permane il dono di saper raccontare esistenze precarie, vie di fuga impossibili, prese di coscienza faticose e inevitabili compromessi morali.
    Lo spazio urbano (una Torino plumbea e tetra dagli austeri e sontuosi palazzi savoiardi, ma in qualche modo più metaforica che dotata di concretezza vera e propria) è mostrato così come la vedono i protagonisti, con i loro occhi spaesati, la loro attonita curiosità e l'angoscia provocata dal labirinto esistenziale in cui si trovano rinchiusi. All'inizio la scelta del regista era ricaduta su Milano, unica altra alternativa possibile, ma alla fine ha optato per il capoluogo piemontese, città sicuramente meno sfruttata dal cinema.
    Amelio in proposito aveva dichiarato: «Credo che le mura, i palazzi, le strade di Torino esprimano tutta la loro storia senza però ostentarla: i monumenti, anche i più "eccessivi", sono come velati da una patina di discrezione. La stessa che c'è nei torinesi». 


    Siete d'accordo con Annarita Mazzucca?


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  5. Siamo appesi a un filo, cioè a quello che deciderà il 5 stelle.
    Quando si pronuncerà il Presidente della Repubblica?

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    1. Il Movimento 5Stelle di allea con il PD se Renzi si dimette.
      Questa è la mia previsione.
      Non ci sono alternative. I partiti di destra non possono accettare una spaccatura.
      Il PD non può rischiare una nuova elezione, pena la scomparsa dal panorama politico italiano.
      Saranno trattative difficili.

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    2. Cristiana, secondo logica il PdR dovrevve dare l'incarico di formare il Governo a Salvini in quanto il suo partito è il primo della coalizione vincente.
      Non dovrebbe avere l'appoggio di nessun altro partitpo.
      A questo punto se si accordano Movimento5Stelle e PD con Renzi dimissionario dalla carica di segretario l'incarico di questa nuova aggregazione resta un'incognita.

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  6. Io mi sento molto avvilita questa mattina, in primis per la quantità di voti ottenuti dalla Lega.
    Ma per me basta parlare di politica, i dialoghi meglio li faccia con me stessa.
    Ciao Gus.

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    1. Intanto una legge elettorale dovrebbe assicurare al 100% la governabilità di una Nazione.
      Nessun partito o coalizione ha raggiunto la soglia del 40% per avere i numeri necessari per governare, cioè maggioranza alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica.
      Ora le alternative sono due:

      -Alleanze ibride
      -Nuove elezioni.

      Cara Dama c'è da preoccuparsi.

      Ciao.

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    2. > una legge elettorale dovrebbe assicurare al 100% la governabilità di una Nazione.

      Quella si chiama dittatura o regime.
      Infatti la corte costituzionale ha cassato la proposta oscena di premi di maggioranza abnormi con quote politiche minoritarie.
      Oppure, se vogliamo dei regimi, chiamamoli col loro nome, la democrazia a suffragio universale è un'altra cosa.
      Se in una SRL tre soci hanno tre idee diverse su come condurre l'impresa, non c'è alcun diritto storto societario che garantisca ad uno di questi di essere più uguale degli altri due.

      Detto questo, ci sono paesi che sono andati avanti senza governo per anni non solo senza problemi ma perfino ottenendo buoni risultati in vari aspetti della vita nazionale.

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    3. Ballottaggio tra i primi due partiti, abolizione Senato.
      L'Italia non è un Paese che va avanti senza un Governo.

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  7. Premesso che, guarito dalla sinistrite dalla quale sono stato affetto per qualche tempo, mi sono ritrovato conscio della sovversione attuata dal vario sinistrame che ha portato questo paese alla barbarie.
    Aggiungo che, un po' come fanno gli afroamericani negli SUA che si appellano come niggar o alcuni omosessuali in Italia che si chiamano froce tra di loro
    rispetto ai razzisti anti io sono razzista, xenofobo, fascionazileghista. reazionario, blablablablbla.
    Anzi, se questa Reduction ad Hitlerum per cretini andasse avanti ancor, trovando altri buffi epiteti per tutti coloro che non si appecoronano all'ortodossia del politicamente corretto, io sarò sicuramente quelle cose.
    Fa strano che tu, Gus, che hai degli strumenti culturali, ti poni su questi piani di politilogia per sciocchi qyalunquista /quelli tuti fasisti!).
    Ma tu sei una persona che crede in teorie metafisiche, siano esse il cattolicesimo o il comunismo (ora riformulato in un progressismo più o meno edulcorato).
    Allontanarsi dalla realtà, da scienza e conoscenza è la prima offesa alla Verità.
    In questo caso, molto meglio essere fassista, rasista, cacca diavolo, leghista, senofobo, bruto cativo, intolerante.
    :)

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    1. Il cattolicesimo non è un partito. Il comunismo solo uno slancio di gioventù.
      Sono per una democrazia che sia tollerante verso le idee che non fanno del male ai cittadini. Voto per il partito che più si avvicina alla mia filosofia di vita. Eliminazione delinquenza organizzata, pari dignità tra tutti i cittadini. Ricchi e Poveri è solo un complesso musicale.
      Saluti Uomoincammino.

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    2. Uomo in cammino sei un fascista di merda.

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    3. Bravo uomo in cammino. Tu cammini davvero. E con le tue gambe, non con quelle degli altri. Almeno spero. :)

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  8. Gli italiani si sono espressi, i politici hanno fatto promesse. Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’oceano, non il mare, forza, dunque, ora passate dalle parole ai fatti, perché a parlare siamo buoni tutti. Sto alla finestra.
    sinforosa

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    1. Secondo logica il PdR dovrebbe dare l'incarico esplorativo a Salvini in quanto il suo partito è il primo della coalizione vincente.
      Non dovrebbe avere l'appoggio di nessun altro partito.
      A questo punto se si accordano Movimento5Stelle e PD con Renzi dimissionario dalla carica di segretario l'incarico di Premier di questa nuova aggregazione resta un'incognita.
      Il movimento 5Stelle parla di alleanze. Il centro Destra non può sfasciarsi perdendo la faccia.
      La mia speranza è che gli Stellati abbiano un cuore che pulsa a sinistra. Il PD non può rifiutarsi perché sparirebbe con nuove elezioni.

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  9. Scusami Gus ma, leggendo alcuni commenti di tuoi lettori, preferisco astenermi da commentare questo tuo post. Tanto sono più che certa che tu sai come la penso. (io non potrei mai votare Lega, come non potrei mai considerare il cattolicesimo un partito). Scusami ancora. Buon pomeriggio con abbraccio siempre

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    1. Non comprendo il motivo che ti impedisce di commentare quello che altri hanno scritto e il mio post globalmente.
      Abbraccio Farfalla.

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    2. > non potrei mai considerare il cattolicesimo un partito

      Il cattolicesimo non è un partito; peraltro, in questa pagina nessuno lo ha scritto ma è Gus che ha risposto in maniera incomprensibile riportandolo come "partito".
      Le parole hanno un senso, un significato, leggere e rispondere con attenzione, con cura, con precisione.

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    3. Nessuno, escluso tu, ha inserito nel discorso l'essere cattolico. Io l'ho respinto.
      Per evitare la vittoria del Fronte popolare è nata la DC per prendere i voti dei frequentatori delle parrocchie. Il divorzio e l'aborto hanno dimostrato l'errore di quella classe politica che raspava voti anche da Cosa Nostra.

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  10. Non sto alla finestra ma non so neppure cosa augurarti. Si forse si:che Renzi il rottamatore finalmente si rottami lui e in fretta....A chi prestare attenzione ? Aspetto il PdR.

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    1. Il programma del Movimento 5Stelle potrebbe cambiare l'Italia rattrappita da particolarismi e veleni.

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  11. Risposte
    1. Grazie Lucia.
      Bacio e augurio che tu possa svegliarti con la notizia della vittoria della Juve a Londra.

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  12. I 5stelle nel 2013 erano disposti ad accettare casapound. Altro che cuore a sinistra. Fascisti del cazzo. Cancella pure buffone

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    1. Perché dovrei cancellare? Mi vedi buffone e me lo dici. Normale.
      5Stelle supera la logica dei partiti, cioè destra/sinistra. Hanno un modo nuovo fi fare politica. Quando parlano di leggi inutili, di reddito di cittadinanza è normale che li apprezzi.
      Per esempio, in questi giorni, hanno votato per la presidenza del Senato una signora amica di Ghedini e esecutrice puntuale dei voleri del cavaliere. Questo mi ha rattristato.

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    2. E direi. Chi ha frodato) (rubato anche dai nostri stipendi) deve avere un degno successore.
      Il contributo economico non invoglia sicuramente nemmeno a inventarsi un lavoro. Ovviamente l'Italia spaccata in due. Le code di Bari (i babbi) e pareri hanno fatto sorridere in molti. Nota solo l' immagine di Di Maio e Salvini. Noti dubito la differenza, ancora prima di sentirli parlare. Anche Berlusconi aveva promesso di alzare le minime... Un po' come il reddito (sussidio) di cittadinanza. La sostanza non cambia. Concludo % l' odiato Renzi è stato L'UNICO darmi 80 euro in più in busta paga, mi ha agevolato reatizzando il canone e ha (di nuovo) abolito la tassa sulla prima casa. Non è poco. Io lavoro seriamente da quando avevo 15 anni. I ricchi non sempre possono essere onesti.

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