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venerdì, ottobre 30, 2015

A me piaceva Edith Piaf





 Dove va' l'emozione di un cielo con una così grande e lucente luna? E dove vanno a finire le ombre dei passi che lei illumina? Forse se ne vanno. Ma dove vanno? Bella la tua luna! Grande Luna! Mi sovvien Leopardi!


lunedì, ottobre 26, 2015

Abbandonati dalla creatività








E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.

mercoledì, ottobre 21, 2015

La Presenza è una realtà nuova






"Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti, Non sono infiniti, loro,Tu sei infinito. e dentro quei tasti, infinita è la musica che puo fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. (Baricco-Novecento)

venerdì, ottobre 16, 2015

San Paolo introduce e Luca spiega





Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine.
In quel tempo, mentre era nel tempio, Gesù, alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
Vide anche una povera vedova che vi gettava due spiccioli e disse: “In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
Tutti costoro, infatti, hanno deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere”.


lunedì, ottobre 12, 2015

La parola ci spiega il Fare e l'Essere










Orazione, non è preghiera ma perdersi nella contemplazione di Qualcuno che ci chiede se lo amiamo con sincerità. La preghiera non sono parole perdute nell'aria davanti a un tabernacolo contenente il Corpo di Cristo. Allora contemplazione è un silenzio orante è «Senti, io non lo so come, ma Ti voglio bene!».
Lui è Colui che mi prende la mano tirandomi a se chiudendo gli occhi sul mio ieri che nemmeno io voglio ricordare e insegnandomi a Essere nel Fare. "Mi ami tu?" Mio Signore che mi conosci dall'alba dei tempi mi chiedi se Ti amo, come hai fatto con Pietro, io che......."Sì, io Ti amo" e domani sbaglierò ancora e ancora e ancora, ma sempre Ti dirò che Ti amo, che sei nel mio cuore. Sempre.

Il cielo sta nuovamente preparando un nuovo temporale. Io sono al caldo della mia casa. Sono una persona che ringrazia per questo privilegio. E Amerò di più chi al freddo, bagnato, penserà a Cristo senza bestemmiare la vita ingrata.

venerdì, ottobre 02, 2015

Allarghiamo l'area della nostra coscienza



Dostoevskij iniziò a scrivere "l'Idiota" e buttò giù molte delle
riflessioni e degli appunti che lo portarono a "I Fratelli Karamazov" e al suo incompiuto disegno di grande romanzo. Dostoevskij supera l'ipotesi che sorge in Nietzsche di un nichilismo lieve, o gaio, propagandato come modo di vivere da "turista", un po' distaccato e scettico tra le cose belle e le difficoltà del mondo.
Dostoevskij comprende che l'abisso dell'animo umano non si risolve nell'individuare una buona idea o una norma giusta, ma nel mistero della presenza di Cristo.