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lunedì, luglio 24, 2023

Dare un valore alla sofferenza

 


La pace accompagnata dalla serenità arriva sempre da una fonte inesauribile. Un'acqua viva che sgorga limpida e purificatrice. Non conosco modalità diverse, non vedo alternative valide, facili surrogati, qualcosa che entra in te e rimane scacciando la solitudine. E poi la memoria è viva grazie agli sprazzi ripetuti di sofferenza. Solo così la morte si trasforma in una luce immensa. Amare significa aver piacere della presenza di un'altra persona. Una persona a cui raccontare le tue sensazioni, emozioni, commentare un passo del vangelo. Sono tutte cose che non puoi fare con altri, nemmeno i figli perché il rapporto non è paritario come quello marito-moglie. Tu sei il padre e non puoi esternare una tua tristezza e procurare un dolore. Io li accolgo sempre con il sorriso e le mie angosce non trovano uno sbocco relazionale. Il dolore è la mancanza di comunicazione, una parte del tuo essere vivo che è morta.
"Sia fatta la tua volontà" è il passo più importante per la vita di un cristiano. Significa che quello che mi accade è sempre per il mio bene perché io ho donato la mia vita al Signore. È questo che mi fa stare bene anche se solo attraverso il dolore posso rendere viva mia moglie. In questi momenti di sofferenza sento che mi sta accanto. È una realtà particolare, anche difficile da raccontare, perché solo chi la vive in prima persona può comprenderla. Spesso "da noi", (noi esseri umani), ci si aspetta sempre la cosa giusta. Devi fare questo, devi essere così, devi fare in quest'altro modo. La verità è che non dobbiamo niente a nessuno, se non a noi stessi e al rispetto di chi incarniamo veramente. A volte mi chiedo cosa sarebbe stato giusto dire in certe occasioni. Bisogna sempre dire la cosa giusta o farla, ma non è così! Nessuno è perfetto. Allora accettiamo di essere mortali con i nostri difetti perché in realtà nell'amore incondizionato succede qualcosa di straordinario. Chi ci ama non fa domande, chi ci ama condivide, capendo cosa stiamo pensando
La gente parla del dolore con una tale superficialità da fare impallidire, come se il dolore fosse come un segno con la matita che puoi cancellare con la gomma del tempo, 
ma non è così.

50 commenti:

  1. Immagine:

    Lacan, il miracolo dell'amore

    In principio era l’amore. Niente altro che il tanto equivoco e tanto equivocabile amore. Qui arriva e da qui riparte Jacques Lacan.

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  2. Thanks for sharing.
    I invite you to visit my last post. Have a good week!

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  3. Il dolore lo puoi attutire col tempo ma mai cancellare e se anche puoi credere che le anime non muoiano che esista un aldilà, questo ,almeno a me, non serve per lenire la sofferenza

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    1. Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.
      Non credendo alle parole di Gesù è impossibile essere un cristiano.
      Ma sulle modalità non è stato detto niente e niente posso aggiungere.

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  4. I tuoi figli sanno che tieni un blog? Sarebbe buona cosa leggerti..

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  5. Lo sanno e lo leggono. A che i tre nipoti. Del resto, queste discussioni avvengono anche nel reale.

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    1. Meglio..almeno sappiamo che l'appiglio lo trovano, e possono (ri)salire..

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    2. Sono grandi anche loro.

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  6. L'amore è soprattutto volere il bene della persona che hai sposato.
    Bruna era molto malata e in cura di emodialisi. Una vita di sofferenze
    durata10 anni. Non si è mai lamentata, piena di amore per me e i figli.
    Diversi interventi di chirurgia difficili, quasi cecità e infine anche un'arteriopatia obliterante agli arti inferiori. Il giorno dopo gli avrebbero amputata una gamba. È morta per arresto cardiaco e per non turbarmi solo alla fine mi ha detto: "Augù, mi sento scivolare dal letto e poi ho sentito un tonfo".
    Finiva la sofferenza insopportabile per una donna magnifica. A volte la morte è una *Grazia*.

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  7. Il dolore è la via per non perdere chi ci ama ed è mancato. Il dolore è la presenza della persona che amiamo e che non c'è più. Anch'io vedo che la gente parla del dolore come qualcosa che svanisce, ma se svanisce allora svanisce anche la presenza di quella persona. Uno continua la sua vita con il dolore che si fa vivo tramite la memoria, e a volte vedi sprazzi di luce. Certo non significa che non bisogna più prendere le cose buone, però quel dolore non passa.

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    1. "Certo non significa che non bisogna più prendere le cose buone"....cosa sarebbero le cose buone?
      Cosa pensano di me i tuoi Figli?

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    2. L' impressione è che franco ti prende in giro...probabilmente conosce il vero Augusto.
      Sei un cacciaballe gus.

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    3. E io giro in senso contrario.

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    4. Lisa e Giuseppe leggono i miei post. Non si interessano dei commenti.

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  8. Questa è una lettera che mi ha scritto un caro amico:

    Allarmato da un tuo recentissimo post con il quale rispondevi ad un’amica comune, ho saputo da poco tempo del terribile dolore che stai soffrendo; ti prego, credimi, non si è trattato di pettegolezzo da forum, ma di un mio presentimento.
    Sembrava che il forum fosse un “mondo” speciale dove il dolore non avesse spazio né presenza se non come argomento di chiacchierate.
    Invece quella notizia, anzi il dolore che quella notizia incorporava, ha riportato il mondo virtuale nella sua realtà.
    Questa notte, mentre leggevo un libro che riporta poesie e meditazioni di Roberta de Monticelli, mi sei venuto in mente tu, il tuo dolore e l’impossibilità, tutta umana, di consolarlo.
    La poesia è una specie di Requiem, sulla falsariga dell’Eterno riposo che, forse, da bambini recitavamo prima di addormentarci.


    L’eterno riposo
    dona loro, Signore
    e dona un po’ di vita
    un poco di dolore
    a noi, perché nessuno
    se ne vada così, senza un saluto.
    Donaci tu la luce
    di una ferita.


    La felicità non può essere una felicità perduta, Gus. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il tuo dolore, quel tuo dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a te, di averla ancora con te.

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    1. Queste sono frasi di una donna...brunella?

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    2. No, la lettera l'ha scritta un ragazzo che si chiamava Marl

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  9. Quanta sofferenza ha dovuto patire tua moglie e quanta sofferenza anche per te e per i tuoi figli; questo genere di sofferenze non passano mai, semmai si trasformano. La fede è certamente un dono davvero grande, perché attraverso di essa persino la croce acquisisce significato salvifico, tuttavia non è scontato che ciò avvenga, per questo è necessario chiederla in dono, incessantemente, in ogni momento della nostra vita chiedere al Signore “aumenta la mia fede”. Ciao Gus, un abbraccio.
    sinforosa

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  10. Non dobbiamo lamentarci. Se mettiamo la nostra vita nelle mani di Dio ogni cosa che avviene è per la nostra salvezza.
    Grazie sinforosa.

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Ciao Titina.
      Tutti paroloni di chi non ha capito niente della vita.

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  12. E' come hai scritto, quando muore una persona che amiamo, muore anche una parte di noi, quella che era in relazione con chi ci ha lasciato. E a seconda se questa relazione era più o meno intensa, se riempiva il nostro quotidiano, allora il dolore è più devastante. Non si può cancellare il dolore per una perdita, il tempo non lo cancella, però il tempo e noi stessi lo modifichiamo, perchè se non fosse così la nostra vita non sarebbe più vita. Sicuramente un cristiano come sei tu, vede la morte sotto una luce diversa e io non posso saperlo, ancora adesso quando mi tornano alla mente all'improvviso gli ultimi giorni di vita dei miei genitori, la sofferenza mi sommerge. Ciao, un abbraccio.

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  13. La morte di una persona cara cambia la tua vita, specialmente quando si tratta di un coniuge. È stato difficilissimo consolare i figli. Per farlo devi dare un senso alla morte e capire subito che la vita va avanti.
    Ricambio il tuo abbraccio.

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  14. Ho detto frasi orribili, se non fosse cosi perdonami e ti chiedo scusa. Non so perché mi vendono queste sensazioni, mi succede anche nella vita di valutare una situazione e spesso ho ragione.
    Si vuole molto bene anche così.
    La signora Bruna è un angelo. Lo era anche in vita.

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  15. Mi vuoi ancora bene come dieci anni fa?

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  16. La presenza del dolore, ha un significato di inestimabile valore morale .........è come una fiamma che accoglie più di un solo dolore

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  17. Attraverso il dolore una persona non muore mai. La memoria diventa presenza reale.

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  18. C'è un dolore che non pensavo di incontrare invece è arrivato! Chi di noi per primo taglierà il traguardo lasciando all'altro le domande nate nei giorni in cui non ci si guardava negli occhi? Le risposte non sono quelle che troverei nei libri o che ascolto ai funerali. Di notte, mentre dormi, prendo la tua mano o ti accarezzo la fronte. Lo stupore mi fa sempre sobbalzare per la varietà dei modi di esistere di noi creature in cammino che aspettiamo il Tuo abbraccio Signore mio Dio.

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  19. L'abbraccio eterno.
    Bacio Lucia.

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  20. 'Notte Gus ❤️‍🔥

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  21. Molti dolori ci rimangono dentro per tutta la vita, non sono facili da superare.

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  22. A volte il dolore è insopportabile.

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  23. Io credo che il dolore sia indelebile, soprattutto se legato alle persone che amiamo e non ci sono più. Andiamo avanti, ma c'è sempre quel dolore presente come una musica in sottofondo ed è costante.

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    1. Io credo che il dolore, sia fisico che psicologico, non sia né qualcosa da sottovalutare né qualcosa a cui dare eccessiva importanza. Fa parte di noi, certamente, a volte per cause naturali a volte per cause esterne: imparare a gestirlo, accettarlo e anche superarlo è uno dei nostri doveri perché se non facciamo così non possiamo imparare ad apprezzare la vita. Infatti, se ci fai caso, senza dolore non c'è gioia.

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  24. Ottimo commento. ❣️

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  25. forse non sempre capisce.
    ma comprende.
    ciao

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    1. Comprendere e capire però non sono la stessa cosa. Capire è legato alla speculazione intellettuale, segue le leggi della logica e non prevede gli aspetti emotivi e la loro fluidità e profondità. Comprendere ci permette di arrivare alla nostra mente cuore e di unire la riflessione alle emozioni.

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    2. mi hai strappato le parole dalla tastiera :)
      lieto giorno

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  26. Gus quello che mi è accaduto in questi mesi è duro da raccontare da un pronto soccorso ti ritrovi 40 gg chiusa in una clinica dove ti analizzano il cervello il mio cervello.... poi la chiusura definitiva di un matrimonio durato 30 anni....l'imposizioni di giudice e avvocato di chiudere un blog dove spesso parlavo di lettere a figli minorenni e c'era una foto, non ho avuto il tempo di avvisare nessuno solo di salvare me stessa e loro tutti loro i miei ragazzi speciali , la pro loco, i figli , gli anziani 15 anni cancellati immediatamente se no problemi legali che non potevo affrontare.... non dimentico gli amici so che tu sai chi sono anche se in anonimo Un abbraccio Gus

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  27. Prima di risponderti ti abbraccio.
    Valeria è tornata aprendo un nuovo blog.
    Ho l'impressione che ti abbiano trattata molto male.
    Dalla parte tua ci sono i figli e gli anziani che hai aiutato.
    Speriamo bene.
    Ciao.

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