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martedì, novembre 08, 2022

Consigli per gli acquisti

 


La pubblicità, se ne avessi il potere, la proibirei. È una quasi scienza che usa la suggestione psicologica per finalità condizionanti e manipolatorie. Credo che, da un punto di vista etico, sia assolutamente illecita, perché più che informare l'utente, il cittadino sui prodotti e sulle loro proprietà e caratteristiche, tende a condizionarne i comportamenti favorendo i produttori/venditori. Se poi riflettiamo che oltre alla funzione sostanzialmente induttivo-manipolatoria essa ha effetti più che concreti sulle vendite di un prodotto e sul suo costo (una vera tassa privata) pagata da chi acquista: pagare per farsi convincere ad acquistare oggetti di cui si potrebbe benissimo fare a meno, illudendosi di essere un po' più felici, è il colmo della manipolazione psicologica, ma questo è il tipo di "libertà" che non pochi intendono difendere: è una libertà di alcuni (pochi) contro altri (molti). La pubblicità spadroneggia anche nei farmaci con effetti catastrofici. Dopo la messa al bando del Vioxx e di tutti i farmaci a base dello stesso tipo di molecole, i cosiddetti Cox2, gli studiosi hanno messo sotto accusa altre due famiglie di medicinali: quelli a base di ibuprofene, come il Moment e il Buscofen, e quelli che contengono il diclofenac, come il Voltaren. Le due sostanze, infatti, aumentano le percentuali di rischio per l’infarto. La notizia è stata diffusa dal quotidiano britannico The Guardian, dopo che sull’autorevole rivista British Medical Journal è stata pubblicata una ricerca dell’Università di Nottingham sui rischi legati agli antidolorifici. Le autrici dello studio epidemiologico, Julia Hippisley-Cox e Carol Coupland, hanno identificato 9.218 pazienti in Inghilterra, Galles e Scozia, tra i 25 e i 100 anni, che hanno già sofferto di un primo infarto e li hanno tenuti sotto osservazione. Nelle valutazioni finali, naturalmente, sono stati considerati i fattori come l’età, le malattie cardiovascolari diagnosticate, il fumo e il consumo di altri farmaci, come l’Aspirina che riduce il rischio di un attacco di cuore. Il risultato è stato che con il consumo di ibuprofene il rischio infarto cresce del 24 per cento, mentre con l’assunzione di diclofenac aumenta addirittura del 55 per cento. Per quanti hanno curato il dolore con il rofecoxib, il principio attivo del Vioxx, il rischio infarto è salito del 32 per cento, contro il 21 per cento in più di un altro Cox2, il celecobix contenuto nel Celebrex. In Gran Bretagna l’attenzione si è tutta concentrata sull’ibuprofen, da sempre considerato uno dei farmaci più sicuri del mercato e usatissimo come sostituto del Vioxx. Secondo le ricercatrici, ogni 1.005 persone ultrasessantacinquenni che assumono ibuprofen, uno subirà un infarto. E per capire l’impatto dei numeri, è bene considerare che solo oltremanica i pazienti che soffrono di artrite e sono quindi potenziali consumatori di antidolorifici, sono circa 9 milioni. L’astratto pubblicitario è la condanna della nostra dignità umana. La pubblicità è ciò che elude il tuo nesso con l'infinito e tende a identificare il concreto con un formaggino che si compra, con lo shampoo per i capelli, con la pancia che fa male, col gelato che ti piace, e tutto questo è così ironicamente concreto da finire nel marcio del cestino. L’evoluzione dell'uomo è misurata dal pantalone con la vita bassa, dallo stivaletto appropriato, dall'orologio reclamizzato e perfino dall'assorbente giusto. Tutto rigorosamente alla moda. Tutto parecchio assurdo.
Assecondiamo la realizzazione imposta del bisogno artificioso.


26 commenti:

  1. Ai ragazzetti trend il nome delle mutande deve apparire fuori dei pantaloni. Credono di essere fighi invece sono solo marchiati.
    Certi a vita. Bassa possibilmente. ;)

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  2. Immagine:

    Possible ricerca correlata: publicidad de tintes de cabello.

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  3. I FANS - farmaci antinfiammatori non steroidei, cioè senza cortisone venivano usati dai giocatori di pallacanestro americani per liberarsi dei dolori dovuti dai contatti e dagli stacchi continui, ebbene qualche atleta è finito in emodialisi a causa dei reni rovinati. Sul bugiardino parlano della tossicità, ma senza chiarire bene,
    Chi ha mal di testa e usa i FANS non sa cosa rischia.
    Volete i nomi?
    Oki
    Aulin
    Voltaren
    Moment.
    Voltaren iniettabile causa anche la fibrillazione ventricolare, cioè le pulsazioni arrivano a 300 battiti al minuto, ma non pompano sangue e si rischia la vita.

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  4. Si, sapevo che l’ibuprofene provoca l’infarto, tra l’altro è chiaramente scritto anche sul foglietto illustrativo. Sono farmaci che vanno presi con cautela e somministrati dal medico o dal farmacista.Purtroppo nelle pubblicità li passano come caramelle. C’è chi ne fa un uso smisurato mettendo a rischio la propria salute, ma non è colpa sua. Non è correttamente informato sull’argomento. Anche se c’è da dire che quasi nessuno legge il foglietto illustrativo. Un po’ di negligenza da parte nostra c’è.

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    1. Le multinazionali del farmaco spadroneggiano ai danni del malato.
      Il *bugiardino*scritto tutto in caratteri piccolissimi anche per scoraggiare la lettura da parte di chi non sta bene.

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  5. C'è chi sta peggio, nessun miglioramento farmacologico per le malattie rare, siamo rimasti all' azatioprina come quindici anni fa. Gli immunosoppresori, come, appunto, l' azatioprina, sono molto "cari" ai dottori ( anche alle ditte farmaceutiche ci guadagnano quasi cento volte tanto... e la percentuale probabilmente va ai dottori) che sanno benissimo fanno molto male... loro dicono alla meno peggio, ma il cortisone è decisamente molto meglio, ma costa poco.
    Anche per l' abbigliamento e accessori " grandi firme" che, oggi, paghi tanto e compri fuffa.

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    1. Multinazionali del farmaco, dottori arraffa tangenti e la Sanità, praticamente danno vita a una associazione a delinquere.

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  6. Non è giusto che la ricerca da quasi solo importanza solo al cancro. Anche noi stiamo malissimo.
    Il Dott lo ripete sempre ogni volta che vado da lui: "lei ha malattie rare, degenerative, sistemiche, aggressive, invalidanti e attualmente incurabili". Forse ha paura che mi dimentico.

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    1. Non sperare nelle multinazionali che producono medicine fasulle o che fanno male, ma rendono economicamente.
      Serve qualche scienziato che pensa alla salute delle persone come Louis Pasteur.

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  7. L'azatioprina può ridurre la capacità dell'organismo di combattere le infezioni, far diminuire i livelli di piastrine nel sangue o causare altri disturbi ematologici. Inoltre può aumentare il rischio di leucoenefalopatia multifocale progressiva e, se assunta a lungo termine, di tumori.
    Infatti, anche a me è arrivato il carcinoma, come a tante altre persone che erano ricoverate nei vari ospedali dove sono stata ricoverata. Con qualche persona ancora viva ci sentiamo ogni tanto telefonicamente. Sono 13 anni che mi hanno operato.

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  8. Quando guardo la TV riesco a saltare con sky la pubblicità.
    È ossessiva.

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  9. Scossa di 5.7 nel centro Italia: epicentro sulla costa pesarese. Sospesa la circolazione dei treni sulla linea Adriatica. Scuole chiuse a Pesaro e Ancona.
    Questa mattina, verso le 7 il lampadario della mia camera da letto oscillava più marcatamente di quando il terremoto aquilano si abbatté sul capoluogo abruzzese. Dalla mia camera sentivo i passi dei condomini che scendevano per scappare di casa. Io sono rimasto nel letto a guardare il lampadario che ha oscillato per un'ora. Alle 8 mi sono alzato.
    Ora tutto è tranquillo.
    Hanno acceso i termosifoni. Ora si sta proprio bene.

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Scinderei la pubblicità ingannevole da quella furba che cerca di creare bisogni superflui. La prima è grave e nel caso dei medicinali da te citati in quello studio molto importante, abbiamo forse anche qualcosa di molto peggio a mio avviso, ossia multinazionali che tacciono su effetti collaterali gravi di cui sono a conoscenza o di cui non hanno voluto verificare l'eventuale loro manifestarsi. Per le pubblicità "furbe" basterebbe fare dei corsi per rendere la massa di utenti più smaliziata.

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    1. La pubblicità ingannevole è fatta da esperti. Poi è ripetitiva.
      Ci sono tante marche di caffè, ma i consumatori scelgono Lavazza.

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  12. Per quanto riguarda i medicinali, dovremmo farne a meno il più possibile, ma a volte sono assolutamente necessari. Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Certo. Quando serve una medicina bisogna prenderla, ma quella meno tossica. Il paracetamolo sostituisce bene i FANS.

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  13. Sì, Gus, la pubblicità serve, nella gran parte dei casi, solo a fottere le menti in modo che i fottuti trasferiscono i loro denari ai fottitori acquistando prodotti inutili o dannosi di questi ultimi.
    Questo avviene per qualsiasi moda, compresa quella del progressismo arcobalengo alla porti aperti, uteri in affitto, oggi mi dichiaro femmina e domani aspirapolvere, scuole inklusive di somari, redditi di fancazzanza, etc .
    La pubblicità è pure quella per demagogie waltdisneyane volemosebenetutiuguali suicide.
    Il pestatore invasore egiziano di controllori sul treno al posto dell'inferno, bambini fabbricati, senza padre o senza madre eccetera eccetera.
    Proibiamo anche gli spacciatori pubblicitari di ideologie velenose?

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    1. al posto dell'infarto...
      Al diavolo blogger e furbotono!

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    2. Mentre vedi una partita di calcio su DAZN può succedere che un calciatore si faccia male, allora mentre quello che ha preso una zampata sulla testa si dimena, è il momento giusto per creare uno spazio per il consiglio intelligente: "Fidarsi è bene, ma Hatù è meglio".

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    3. Uomo, il fatto è che noi nasciamo per decisione d'altri, ci fanno crescere, ma cosa dobbiamo fare nessuno lo sa.
      Per questo si passa il tempo su Blogger a lamentarsi.

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    4. Gus, la pubblicità favorisce i consumi(smi) e ideologie che creano problemi, disvalori, inferni.
      Direi che osservarne la pericolosità e "lamentarsi" (vostro termine) è il minimo.

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